LINEA VERDE. ALBERTO BRUTTOMESSO E QUEL SOGNO CHIAMATO ROUBAIX

JUNIORES | 18/04/2020 | 07:50
di Danilo Viganò

E' al primo anno fra gli juniores e, stagione dopo stagione, sta imparando il mestiere per preparare bene gli appuntamenti che si addicono alle sue caratteristiche di passista veloce. Parliamo di Alberto Bruttomesso, classe 2003, vicentino di Valdagno il paese della celebre azienda tessile Marzotto, e dell'ex professionista Egidio Cornale, che corse nella Legnano con Carlo Chiappano e Giancarlo Ferretti, e nella Mainetti come spalla dell'ex campione del mondo Marino Basso.


Il 2019 di Bruttomesso parla chiaro: cinque vittorie, ad Aldeno, Villa Agnedo e Pergine Valsugana in Trentino Alto Adige, a San Martino della Battaglia in provincia di Brescia, e a Quinto Vicentino. Alberto fa bella figura anche al tricolore a cronometro individuale (quarto) e in quello regionale (terzo). Si piazza al secondo posto in sei occasioni fra cui nella classica La Bolghera di Trento, e al campionato Veneto su strada ottiene la quinta posizione. Quella per la bicicletta è una passione di famiglia.


Alberto è stato infatti "contagiato" dallo zio Giuliano, con un passato tra i dilettanti, dal nonno Ivano che si è scoperto cicloamatore, e dal padre Massimo che pure si è fermato nella categoria dilettanti, e oggi è impiegato nel gruppo Marzotto di Valdagno. Mamma Katia è invece responsabile delle risorse umane della stessa azienda. Prima di lui, era salita in sella la sorella maggiore, Giulia, mentre il fratello minore, Leonardo, pratica il karate.

Bruttomesso possiede grandi attitudini per diventare un buon corridore: a 16 anni è alto 178 centimetri per un peso di 66 chilogrammi, le misure giuste per essere competitivo su ogni terreno di gara: «Prediligo la pianura e le corse veloci, ma sono affascinato anche dalle cronometro, e devo ammettere che non vado neanche tanto male. La salita? Quelle non più lunghe di 2-3 chilometri, su quelle distanze difficilmente gli avversari riescono a staccarmi». Alberto studia per diventare tecnico elettronico presso l'Istituto Vittorio Emanuele Marzotto di Valdagno. Alberto è uno delle tante giovani promesse della società Borgo Molino Rinascita Ormelle diretta da Cristian Pavanello.

 

Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«Basta dare uno sguardo ai risultati dello scorso anno per avere una idea chiara della forza del nostro ciclismo e dei nostri giovani».

A quale età hai cominciato a correre?
«A 9 anni per il Veloce Club Schio 1902. Avevo una bici Rampon gialla e rossa».

Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Eddy Merckx perchè vinceva su tutti i terreni».

Quale altro sport ti piacerebbe praticare?
«Il tennis».

I tuoi peggiori difetti?
«Sono un pò permaloso».

Il tuo modello di corridore?
«Peter Sagan e, quando correva, Tom Boonen».

Cosa leggi preferibilmente?
«Articoli di riviste sportive».

Cosa apprezzi di più in una donna?
«Il carattere e la bellezza».

Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Darei più spazio alle sensazioni e meno alla tecnologia».

Piatto preferito?
«Pizza».

La tua attrice o attore preferiti?
«Johnny Depp».

Chi è il tuo collega più simpatico?
«Non ho preferenze, mi trovo bene un pò con tutti».

Sei religioso?
«Sono credente, ma non frequento».

Paese preferito?
«Gli Stati Uniti per lo stile di vita degli americani».

Cosa vorresti che si dicesse di te in particolare?
«Che pratica il ciclismo per inseguire un sogno».

Hobby?
«Giocare alla play station».

La gara che vorresti vincere?
«Parigi-Roubaix».

Ti senti in debito con qualcuno in particolare?
«Con nessuno».

Quale sarà il tuo obiettivo al rientro nelle gare?
«Aiutare i compagni di squadra del secondo anno e trovare spazio per delle soddisfazioni personali».

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