Bettini premiato con l'Oscar Gazzetta: a Sanremo ci sarò
| 22/03/2007 | 00:00 ''Sono all'undicesima Sanremo da professionista. Sabato ci arrivo un po' ammaccato, perche' ho una costola incrinata e un ematoma sul muscolo che mi impediscono alcuni movimenti, ma se ci sara' bagarre, fisico permettendo, ci sarò''. Neanche la recente caduta alla Tirreno Adriatico e' riuscita a fermare Paolo Bettini, che dopo un eccezionale 2006 cerchera' di essere protagonista anche nel 2007, a partire dalla Milano Sanremo. Insignito del premio Coppi-Oscar Gazzetta per il 2006, onorificenza creata dalla Gazzetta insieme al Consorzio Terre di Coppi e assegnata dal voto dei direttori sportivi delle squadre piu' importanti, e alla presenza dei figli del 'Campionissimo' Marina e Faustino, Bettini non si e' tirato indietro neanche per quanto riguarda un pronostico sui favoriti della gara in linea di sabato: ''Il mio compagno di squadra Boonen aspettera' la volata - ha spiegato -, ma oltre a lui ci sara' da tenere d'occhio Pozzato, Ballan, Petacchi che sara' aiutato da Zabel, e Ricco' che ha dimostrato in questo inizio di stagione di avere qualcosa in piu' degli altri''.
A congratularsi per il premio ricevuto, cui si e' aggiunta la pagina in argento della Gazzetta del giorno seguente
alla sua vittoria nel mondiale, c'era il gotha del ciclismo italiano: da Moreno Argentin a Marino Basso, da
Maurizio Fondriest a Giuseppe Saronni. Proprio quest'ultimo ha augurato a Bettini di imitarlo e vincere la Milano
Sanremo con indosso la maglia iridata di campione del mondo.
Anche il selezionatore azzurro Franco Ballerini ha avuto parole d'elogio per la sua punta di diamante: ''La
chiave della sua passata stagione e' stata la continuita' di rendimento. Al mondiale poi - ha sottolineato Ballerini -
Paolo ha dato quel colpo di genio che lui ha: e' un corridore con la fantasia di un artista''.
Dopo le congratulazioni ricevute da Fondriest e Argentin, che hanno sottolineato la loro diversita' nel modo di
correre rispetto a Bettini, il corridore toscano ha voluto concludere con una battuta semiseria: ''Quando correvate
voi eravate tra i pochi a calcolare, mentre il gruppo non lo faceva. Adesso invece calcolano tutti, forse per questo
fare l'opposto puo' andare bene''.
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