L'ORA DEL PASTO. MARCO PANTANI E UN ADDIO CHE CI E' RIMASTO DENTRO

LIBRI | 23/05/2024 | 08:24
di Marco Pastonesi

Milano, via Solferino 28. Non la prima palazzina, Corriere della Sera, ma la seconda, La Gazzetta dello Sport. Secondo piano. Uscendo dall’ascensore o salendo dalle scale, a destra, poi a sinistra, e subito la prima stanza a destra. La stanza dei capiredattori, l’ufficio centrale. La prima scrivania a sinistra. Ero lì alle 22.42 quando un flash di agenzia annunciava che Marco Pantani era stato trovato morto a Rimini nella camera di un residence.


“L’ultima volta che se n’è andato Pantani”. Un libro collettivo, scritto a 80 mani da 40 fra scrittori, giornalisti e corridori, curato da Filippo Cauz e Gino Cervi, pubblicato da alvento (204 pagine, 19 euro). Vent’anni dopo la morte. Ogni pezzo – 3500 battute, spazi compresi – datato 14 febbraio 2004 e con il luogo dove l’autore si trovava nel preciso momento in cui fu investito dalla notizia.


I quotidiani sono vulcani. Le notizie si accendono e si raffreddano, fumano ed eruttano, tuonano o scivolano: lapilli o lava. Mancavano trequarti d’ora alla prima chiusura, le pagine affluivano nell’ufficio centrale per l’ultimo controllo prima di essere destinate alla tipografia, i redattori spegnevano i computer e tornavano alla loro seconda vita. Quella delle 22.42 fu un’eruzione vesuviana. Candido Cannavò, il direttore, si precipitò nella sua stanza e attaccò l’editoriale: “Ricordo giorni tragici, notti in cui abbiamo maledetto i demoni dello sport e le angosce del nostro mestiere, ma la mazzata che ci è arrivata addosso ieri sera ha pochi paragoni. Certo, abbiamo vissuto tragedie di altre proporzioni nella nostra vita: l’aereo del grande Torino schiantato contro la basilica di Superga, la strage dell’Heysel. Ma questa di Pantani è una morte diretta, è un lutto che ci è entrato in casa in maniera diretta e violenta, è una mazzata che, oltre al dolore, ci riporta lungo il sentiero infido di un grande rimorso collettivo…”.

Mi è stato chiesto di partecipare a questa opera comunitaria. Allora lavoravo alla Gazzetta, ed ero in Gazzetta per chiudere – si dice così, in gergo, quando si passano le pagine fino al via alla stampa – il giornale.

Scariche di adrenalina, raffiche di ricordi. Tutto in una notte, tutto a mezzanotte, mezzanotte di fuoco.

Furono Roberto Milazzo, condirettore, e Franco Rubis, art director, a ridisegnare – ribaltare, rivoluzionare, ricostruire - la prima pagina, la nostra vetrina, il risultato di fatti e opinioni, il sunto di cronache e racconti, il compromesso fra edicola e biblioteca. Furono Milazzo e Cannavò – come sempre – a scegliere il titolone a nove colonne: “Se n’è andato”. E a scegliere anche una foto di Pantani visto da dietro, schiena, maglia gialla Mercatone Uno, testa pelata, pelle sudata. I capiredattori riscattarono l’apertura – le pagine 2, 3 e 5 – del giornale. E la redazione, chi c’era c’era, qualcuno che non c’era fu richiamato, s’incendiò di autentico, appassionato, meraviglioso giornalismo.

I 40 autori hanno scritto gratuitamente, una parte del ricavato del libro andrà a sostenere la SC Faentina e la Cooperativa Sociale Terra dei Miti di Sorrivoli.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Tim Merlier non si stanca mai di vincere! Il velocista belga della Soudal Quick Step ha messo a segno il suo quindicesimo colpo vincente della stagione vincendo la Omloop van het Houtland disputata sulle strade del Belgio sulla distanza di 196.4...


Sprint vincente di Lorenzo Magli al 71simo Gran Premio Ciclistico di Sannazzaro de Burgondi per dilettanti che oggi si è disputato sulle strade della provincia di Pavia. Per il toscano di Montelupo Fiorentino, 23 anni della Gallina Lucchini Ecotek Colosio,...


L'Australia è ancora padrona della Staffetta Mista Mondiale. Sull'impegnativo tracciato di Kigali gli atleti aussie conquistano il secondo iride consecutivo nella specialità facendo registrare il tempo di 54 minuti e 30 secondi .47. A 5" dai campioni del mondo sono giunti...


Mentre sul percorso che abbiamo imparato a conoscere si sta disputando la staffetta mista, sono in corso lavori di rifinitura in uno dei punti più attesi della sfida in linea dei professionisti che si disputerà domenica. Sul Mur de Kigali,...


Elisa Longo Borghini è arrivata da poche ore in Ruanda e al microfono dell'inviato RAI Ettore Giovannelli ha dichiarato «Il percorso di questo mondiale è molto duro, sembra una classica e le salite sono simili a quelle delle Classiche del...


Giovanni Davite, Console Onorario d’Italia a Kigali, dopo aver fatto visita alla selezione azzurra nei primi giorni di questo Campionato del Mondo, offrirà questa sera un ricevimento ai componenti della Nazionale, tra questi anche il Presidente della Fci Cordiano Dagnoni....


La storia siamo noi, nessuno si senta offeso, ma questa storia ci ferisce. Un po’ di storia il ciclismo italiano l’ha scritta e la sta scrivendo, malgrado tutto, anche se c’è chi fa finta di non accorgersene. Calendari bizzarri, al...


Alle 9, 30 del terzo giorno iridato il Kigali Convention Rundabout si trasforma in casa Mauritius, oppure in Rondò Mauriziano. Eccola, arrivata ieri in Rwanda, Kimberley Le Court Pleenar, impegnata insieme ai connazionali del team maschile nella prima ricognizione...


La tendenza di oggi prevede occhiali da ciclismo molto voluminosi, occhiali che spesso non possono essere comodi e adatti a chi ha un viso più minuto. Oltre all’aspetto legato all’estetica pare evidente che in questi casi gli occhiali diventino ancora...


E' il turno del Team Time Trial Mixed Relay o se volete della Staffetta Mista ai campionati del mondo di ciclismo in Rwanda. Introdotta nel 2019, la manifestazione è giunta alla sesta edizione senza incontrare però il successo auspicato. Non...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024