Pellizotti: è triste, ma mi sento preso in giro

| 16/09/2010 | 09:09
Se ne riparlerà il 21 ottobre, sei mesi dopo quello stop per presunti valori ematici irregolari alla vigilia della partenza del Giro d'Italia. Il presidente del Tribunale nazionale antidoping, Francesco Plotino, infatti, per motivi d'ufficio, ha rinviato ieri il processo all'udienza di Franco Pellizotti originariamente prevista per il 16 settembre. Il processo inizierà alle 10 e 30: poche ore dopo si deciderà la carriera del 32enne corridore di origini carniche. La Procura antidoping, infatti, dopo l'avvio delle indagini il 29 luglio aveva chiesto una squalifica a due anni, ritenendo quei valori ematici irregolari del passaporto biologico facenti riferimento a tre diversi controlli, l'ultimo dei quali alla vigilia del Tour de France di un anno fa, frutto del ricorso a pratiche dopanti.
Un'accusa, lo ricordiamo, subito respinta con fermezza dal corridore della Liquigas-Doimo, Franco Pellizotti, sempre sostenuto da quella che fino alla fine dell'anno sarà la sua squadra di club e in particolare dal medico sociale della stessa Roberto Corsetti. Niente processo, dunque, per ora.
Il corridore l'ha appreso lunedì dal suo avvocato, il ticinese Rocco Taminelli e subito il suo morale è finito ancor di più sotto i tacchi.
«A questo punto - ha dichiarato con rabbia Pellizotti, secondo al Giro di un anno fa e vincitore della maglia a pois al Tour - mi vergogno quasi di essere italiano. Mi sento preso in giro. Vengo accusato non sulla base di prove, ma soltanto di valori del sangue contestatissimi e incerti da sei mesi. Io, il mio legale, sempre con l'appoggio del medico sociale della Liquigas-Doimo Corsetti, che ringrazio ancora, crediamo di aver ampiamente dimostrato che quei valori contestati del passaporto biologico sono naturali. Eppure - continua Pellizotti - hanno rinviato il processo alla seconda metà di ottobre per valori contestati, l'ultimo dei quali risale al luglio dell'anno scorso».
Comunque si veda questa vicenda, è inaccettabile che un atleta, che può esprimersi ad alto livello per dieci-massimo dodici anni debba perdere quasi un anno per essere giudicato.
«È assurdo», chiude Pellizotti, che ormai non si allena nemmeno più da tempo e non ha nemmeno un contratto in tasca per la prossima stagione. È sfiduciato, non segue più le corse, ha solo un pensiero per Thomas Casarotto morto al Giro del Friuli «quella è una vera tragedia, altro che» dice sconsolato.
 
da Il Messaggero Veneto del 15 settembre
a firma di Antonio Simeoli
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COMMENTI
presi in giro
16 settembre 2010 10:30 scatto
anche i tifosi si sentono presi in giro....

CON PELLIZZOTTI.
16 settembre 2010 11:05 warrior
NON MOLLARE FRANCO!

Vergogna si
16 settembre 2010 12:58 Vincent
E un scandalo il coni nessuna tutela dei ciclisti chi Sara il prossimo rovinato dal coni ?
Non basta tutti quelli che anni rovinato partenti dal povero PANTANI .

Vincent...
16 settembre 2010 13:32 DarkSide
... rovinato dal CONI? Dall'UCI vorrai dire! Il CONI non sa cosa fare perchè sa che se non fa il piacere all'UCI/WADA di far fuori Pellizotti, poi scatta la guerra.
Speriamo che la verità non venga insabbiata come al solito. Dubito, povero Pelli...

Sentenza Pellizzotti
16 settembre 2010 13:50 TIME
Certamente non è una bella cosa rinviare una sentenza del genere, poiché è in ballo la carriera di un "giovane" professionista. Però … però … se uno perde totalmente la fiducia ed arriva a non prendere neppure più la bici, certamente c’è dell’altro… a parte un certo autolesionismo, ma la carriera ne risentirà sicuramente. Non so a questo punto quale Team voglia ancora investire su Franco…. la vedo alquanto complicata sin dalla prossima stagione, anche se avrà la sentenza favorevole.


16 settembre 2010 14:51 Vincent
Sarebbe ora che i tifosi si manifesto contro tutti questi azioni che sono stati fatti contro i vostri campioni dalle 1999 Giro della vergogna che anno fatto fiori Pantani ,ultimo giorno e poi sapiamo la fine da quello Giro si e fatto del tutto per rovinare ogni anno un campioni specialmente in Italia ,a questo punto quelle l obietivo UCI WADA CONI e tutti il resto di questo ambiante.
Oggi Pelizzoti domani chi ci Sara altri sorpresi vedremo delle belle perché non penso che finirà così . A questo punto bisogna dire di non e forte con manifesto contro questi organizzatore e farci sentire di più .coraggio a Pelizzoti brutta storia che vergogna .

NON NE ABBIAMO BISOGNO
16 settembre 2010 15:03 cyrano
Vorremmo un ciclismo pulito, in cui chi sbaglia paga duramente.
Creare un martire dell'antidoping non serve a nessuno, ma è quello che stanno facendo, a prescindere dalle eventuali colpe di Pellizotti e dal verdetto.
Gioco strano, servirà a qualcuno, certamente non agli atleti ed ai tifosi.

Cyrano

Cyran
16 settembre 2010 18:25 foxmulder
Complimenti a Cyrano. Gran bell'intervento. Stanno creando un martire dell'antidoping e non ne abbiamo bisogno. In ogni caso la mia solidarietà al corridore, almeno fino a quando non veranno fornite prove incontrovertibili della sua colpevolezza o, ancora meglio, della sua innocenza

16 settembre 2010 19:47 pietrogiuliani
Bravo Cyrano perchè qui si sta facendo di un dopato un martire. Bastava che evitasse di usare certe sostanze e non gli succedeva niente.
E magari tanti blogger se la prendono con Ivano fanini perchè denuncia i casi o il doping nel ciclismo come fece anche per Pellizzotti quando si allenava con Ferrari.
E poi è un continuo, basta leggere le notizie sui nuovi squalificati di oggi.
Siamo davvero all'assurdo.

Gentile sig. Giuliani
16 settembre 2010 23:14 cyrano
probabilmente lei conosce cose che io ignoro.
Lei sa che Pellizotti ha usato certe sostanze, mentre io non ne so nulla.
Lei sa cosa fece Pellizotti (con una sola ‘z’) quando si allenava con Ferrari, mentre a me non risultano squalifiche.
Io però so:
Che Pellizotti è stato deferito sulla base di una perizia di cui si ignora l’estensore (se qualcuno può svelare questo mistero per cortesia lo faccia).
Che l’UCI lo accusa di aver fatto qualcosa di vietato, ma non gli dice cosa.
Che l’onere della prova è a carico dell’accusa anche nei processi inquisitori, ma non in quelli per presunte violazioni al passaporto biologico.
Che Pellizotti ha chiesto un processo pubblico ma l’UCI e la procura antidoping preferiscono svolgerlo a porte chiuse
Che 14 mesi dopo la presunta infrazione hanno deciso di rinviare ulteriormente il processo.
Che hanno rubato una intera stagione ad un atleta di 32 anni.
Infine, sig. Giuliani, le confesso che se io fossi convinto, come lei, che i ciclisti sono tutti dopati, mi interesserei di altro, qualcosa come le bocce o le freccette, con la speranza di trovare un ambiente più pulito.
Cyrano

corridori:vittime.....
17 settembre 2010 00:48 cor767
capisco lo stato d'animo di pellizzotti,la cosa che fà rabbia,è, che quelli a pagare sono i corridori...mio fratello che nel 2003 aveva firmato come stagier di un noto team prof ,fu' contestata una positività all'epo...negativo alle controanalisi da udienza a udienza,ancora oggi attende un risarcimento danni...boooooo

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