I VOTI DI STAGI. TADEJ SALDA IL CONTO IN SOSPESO, MARTINEZ E' LUCIDO, IL SIGNOR G E' TOSTO E FORTUNATO... E' LI'

I VOTI DEL DIRETTORE | 05/05/2024 | 18:59
di Pier Augusto Stagi

Tadej POGACAR. 10 e lode. Ha un conto in sospeso, dopo essere rimasto in mezzo a quei due, che poi alla fine se lo sono lasciati anche alle spalle. Voleva la maglia rosa subito, alla prima tappa della sua prima partecipazione al Giro, ha dovuto aspettare ventiquattro ore per sistemare la contabilità con la storia. Brivido ad una dozzina di chilometri dal traguardo, brivido con scivolata per una foratura. Attimi di smarrimento, durati... attimi. In un amen torna in gruppo e a 4,5 km dal traguardo apre un filo di gas per scrivere il primo capitolo del suo romanzo rosa. Dodicesimo giorno di corsa, ottava vittoria stagionale. 71 in carriera, con tanto di maglia rosa. Il Giro non è finito, Tadej ha ancora diverse cose da dire e fare. I suoi avversari, pronti ad aggiungere i propri nomi alla narrazione.


Daniel MARTINEZ. 9. Il 28enne colombiano della Bora potrebbe colare a picco sotto le picconate di Tadej, ma lui e gli altri hanno la lucidità di non cadere nel tranello di andare fuori giri rischiando di andare fuori dal Giro. Via di passo, per restare lì, non molto lontani. Il Giro è lungo, qualcosa può sempre accadere.


Geraint THOMAS. 9. Tosto come pochi, determinato come nessuno. Il gallese sa che la sua è una sfida al limite dell’umano, contro un extraterrestre. Lui però non è un semplice umanoide, è pur sempre un atleta che viene dal mondo dei campioni: fatti in un certo modo.

Lorenzo FORTUNATO. 8,5. Lemme lemme quatto quatto il 27enne emiliano dell’Astana è lì che fa il suo e lo fa molto bene. Gambe buone, testa buonissima e Beppe Martino in ammiraglia: pochi hanno uno così.

Florian LIPOWITZ. 8,5. Il 23enne tedesco della Bora Hansgrohe lavora per Dani Martinez, ma il lavoro gli riesce talmente bene che resta a lavorare fino alla fine: 5°!

Michael STORER. 8. Il 27enne australiano della Tudor sa che deve portare avanti il progetto di Fabian Cancellara, che altro non è che restare con i migliori, fino alla fine.

Cian UIJTDEBROEKS. 8. Ha 21 anni, è qui per fare esperienza e comincia a prendere appunti, ma non perde punti, pardon, secondi. È già lì, con quelli bravi.

Einer RUBIO. 7. Il 26enne colombiano della Movistar è qui per fare classifica e la sua prestazione è perfettamente in linea con i propri intendimenti.

Juan Pedro LOPEZ. 6,5. Il 26enne di Luca Guercilena ha esperienza e gambe per fare un Giro di alta classifica: è in zona, in attesa di tappe ancora più alte.

Jan HIRT 6. Il 33enne ceco della Sudal Quick Step ha il compito di tenere alto il buon nome del team di Patrick Lefevere e lo fa con assoluta cura e abnegazione.

Ben O’CONNOR. 5,5. Il 28enne australiano è venuto in Italia per fare classifica, ma in due tappe ha fatto solo fatica.

Domenico POZZOVIVO. 6,5. Ancora rallentato da una caduta, ma non si perde d’animo e alla fine non perde nemmeno tanto.

Luke PLAPP. 6. Il 23enne australiano tiene alto il vessillo del Team Jayco AlUla, ma Filippo Zana è lì: mica lontano.

Romain BARDET. 5. Due giorni molto complicati per il transalpino che ha un andamento lento e costante: perennemente in ritardo.

Jhonathan NARVAEZ. 5. La maglia rosa alza le braccia, questa volta in segno di resa.

Andrea PICCOLO. 7. Tra i fuggitivi era il meglio piazzato in classifica generale: 32° a 1'07" dal leader Narvaez. Vince il Gpm di Nelva, precedendo Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team) e Martin Marcellusi (VF Group - Bardiani CSF - Faizanè), poi è l’ultimo ad arrendersi prima dello show di Pogacar.

Filippo FIORELLI. 8. Non si prende giorni di pausa: anche oggi, come ieri, in fuga. Chilometri al vento e già che c’è il 29enne siciliano della VF Group - Bardiani CSF - Faizanè si porta a casa il Traguardo Volante di Valdengo. Alle sue spalle Davide Bais (Team Polti Kometa) e il compagno di squadra Martin Marcellusi. Per Fiorelli anche il traguardo dell’Intergiro e alla fine la maglia ciclamino della classifica a punti.

Christian SCARONI. 6,5. Il 26enne bresciano del Team Astana Qazaqstan dà vita alla prima fuga di giornata con Andrea Piccolo (EF Education - EasyPost), Davide Bais (Team Polti Kometa), Filippo Fiorelli (VF Group - Bardiani CSF - Faizanè) e Martin Marcellusi (VF Group - Bardiani CSF - Faizanè). W l’Italia.

Robert GESINK. 17. Non dice chiaramente bene alla Visma Lease a Bike: anche l’olandese finisce in infermeria con una mano rotta (e oggi è caduto anche Olav Kooij). Fine del Giro, ma non fine dei guai per un team che forse anziché andare al Santuario di Superga o di Oropa, dovrebbe andare direttamente a Lourdes.
 

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COMMENTI
Gentile Direttore
5 maggio 2024 19:26 Hal3Al
mi permette di dare un voto alla Rai.
Voto 2 per gli spot pubblicitari degli ultimi 20 km. e oggi la perla a 2,8 km all'arrivo...veramente grandi,il salto ad Eurosport mi sa che sarà a breve da parte mia.

E un voto a Tiberi...?
5 maggio 2024 19:39 Ale1960
Caro direttore, manca il voto all'attesissimo Tiberi...

Gi avversari di Pogacar.
5 maggio 2024 20:36 ghorio
Adesso vedremo all'opera gli avversari dello sloveno. A questo punto mi aspetto non la squadra di Pogacar che si mette davanti al gruppo e gli altri si accodano. Il ciclismo non deve essere costruito a tavolino, ma sulla lotta dei corridori.

Forza Piganzoli
5 maggio 2024 21:05 mdesanctis
Se Ivan Basso crede in te, ci credo anch'io. Forza ragazzo!

Pagelle
5 maggio 2024 21:11 Anbronte
Come al solito boccio alla grande il direttore, quindi Fiorelli solo per il fatto di fare un paio di volatine 8 Piccolo che si è sciroppato oltre 250 km di fuga di cui una trentina e vincendo un paio di gpm e qualche traguardo volante 7, Scarponi che ha tenuto botta più di Fiorelli 6.5, qualcosa non mi torna. Fossimo a scuola ricorrerei al Tar

fortunato
5 maggio 2024 21:18 maxlrose
che senso ha cercare di fare classifica quando alla prima crono verrà respinto e perderà una ventina di posizioni...

non è meglio uscire subito di classifica e cercare delle fughe nelle tappe che lo consentono? Ma aldilà di ciò,un BRAVO lo merita.

La scivolata
5 maggio 2024 22:28 Arrivo1991
La scivolata, ripeto, e colpa di Pogacar che ha sterzato per curvare. Chiunque va in bici, sa che con l'anteriore a terra, se si sterza si cade. Inutile cercare scuse. Ha sbagliato Pogacar, rischiando di farsi male.

RAI
5 maggio 2024 23:44 PedroGonzalezTVE
Pfff i soliti scontenti della RAI... ma basta

E Dunbar?
6 maggio 2024 00:48 pickett
La grande delusione di oggi é stato lui,pare che nessuno se ne sia accorto.Già irrimediabilmente fuori classifica,come Arensman.

tiberi
6 maggio 2024 11:10 fransoli
da rivedere, il giorno prima bene, ad Oropa ha forato dopo Pogacar, e magari la tensione e la smania di rimontare lo hanno condizionato negativamente, giusto per me non dare un voto.

Tiberi
6 maggio 2024 11:18 GianEnri
A quanto si apprende Tiberi ha forato a inizio salita e ha dovuto cambiare bici e poco dopo questa bici ha avuto un problema meccanico. Senza voto, solo sfortuna.

dunbar
6 maggio 2024 14:54 fransoli
anche lui sfortunato, stamani non è ripartito

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Tadej POGACAR. 10 e lode. Il più grande spettacolo dopo il Big Bang è il suo. Lo confeziona con cura e attenzione, diciamo anche con pazienza e impazienza, perché lo sloveno ad un certo punto non sta più nella pelle...


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