di Angelo Costa
Spiegato il motivo del silenzio di Stefano Zanatta dopo le previsioni dei due giorni precedenti («Tranquilli, oggi non piove»): mentre pioveva, è rimasto sull’ammiraglia Eolo imbavagliato.
Preoccupazione fra i concorrenti del Giro E dopo la riduzione del tappone di Crans Montana a 74 chilometri: si teme che d’ora in poi le tappe vere le facciano fare a loro.
Geraint Thomas spiega perché si è detto favorevole ad accorciare la corsa: «Chissà che di questo passo, dopo i tapponi, non si arrivi a ridurre anche l’ultima settimana».
La direzione di corsa segnala che la coincidenza fra la partenza da Via del Buonumore e la felicità dei corridori per la riduzione della tappa svizzera è assolutamente casuale.
In forte aumento i ciclisti con problemi intestinali al Giro: a rivelarlo non sono i diretti interessati, ma il fatto che nessun corridore sottolinei come si stia bene a ruota.
Perplessità da parte di Davide Bramati, ds della Soudal, rimasto con tre soli corridori: «Prima di Napoli ho comprato vari corni rossi portafortuna: mi hanno fregato, sono difettosi».
Nuovo intervento dell’UCI per garantire l’equità competitiva dopo il caso dei team che hanno usato l’elicottero: le squadre dovranno avere lo stesso numero di casi covid e di cadute nello stesso giorno.
«Credo che si equivalgano molto» (Alessandro Petacchi, commentatore Rai, rivela che esistono valori diversi anche nell’essere uguali).