Di Rocco: dottor Daniele, la riforma in atto è profonda

LETTERA APERTA | 28/01/2014 | 09:03
Caro direttore
Apprezzo e stimo troppo il dott. Daniele per non restare deluso dalla sua ricostruzione delle cause che avrebbero indotto la Federazione ad abolire l’obbligatorietà del medico sociale ad esclusione degli atleti inseriti nel ranking per i monitoraggi periodici.
 
Il suo teorema in sintesi è questo:
 
1) Il “maxi processo” ai medici è stato voluto allo scopo di delegittimare un’intera categoria al fine e precostituire una giustificazione plausibile alle scelte poi effettuate.
2) Tutto ciò per fini meramente politici, Per pagare, cioè una sorta di cambiale (abolire i costi del medico obbligatorio) contratta nel corso della campagna elettorale in vista del rinnovo delle cariche federali.
3) La prova che tutto era stato preordinato sarebbe l’intervista nella quale, a suo parere, anticipavo le decisioni che avrebbe poi preso la Procura.
 
Troppo banale e semplice per una persona che considero scrupolosa quando si tratta di formulare diagnosi e terapie. Il dott. Daniele m’insegna che i tempi in cui si manifestano i sintomi sono fondamentali per risalire alle cause e alla natura di una patologia. Altrimenti si sbaglia la diagnosi e si rischia di uccidere il paziente (in questo caso il ciclismo) invece di sanarlo.
 
Come faceva il Presidente a sapere ciò che sarebbe poi avvenuto con la maxi inchiesta della Procura? Il dott. Daniele dimentica che la Commissione Tutela della Salute aveva già sospeso diversi medici per la non ottemperanza delle norme previste. Solo in seguito, a fine anno, la Procura federale decise di approfondire il fenomeno chiamando in causa i medici coinvolti. Questa rivelazione nota a tutti scardina dalle fondamenta il teorema del complotto preordinato per fini “prettamente politici”. Potrei facilmente rovesciare l’accusa sostenendo che la tesi è funzionale alla difesa corporativa di una parte dei medici (non faccio mai di tutta l’erba un fascio), da sempre ostile alla richiesta della Federazione di svolgere un ruolo propositivo ed attivo nel processo di riforma avviato in materia di tutela della salute, prevenzione e difesa dei valori etici. Un processo che parte da lontano, prima della mia presidenza, sviluppato e approfondito sotto la mia gestione, di cui si possono leggere tutti i passaggi nell’intervista del dott. Simonetto riportata sul sito federale.
 
La riforma parte dalle norme per i giovanissimi intese ad evitare l'agonismo precoce, riguarda le categorie agonistiche giovanili, la difesa e la valorizzazione della maglia azzurra, fino alla bonifica del mondo amatoriale. Tocca corde sensibili, scuote mentalità radicate, incontra resistenze che il gretto calcolo elettoralistico avrebbe semmai suggerito di evitare, non fosse in gioco la credibilità e il futuro del ciclismo. Un percorso preciso, ben delineato, che non poteva ignorare le criticità emerse con l’esplosione del fenomeno doping anche rispetto ad alcune figure di medici.
 
Il fatto che circa un terzo dei nostri medici sociali non abbiano svolto con scrupolo il compito previsto dalle norme federali dovrebbe preoccupare il dott. Daniele piuttosto che indurlo a immaginare fantomatici complotti a danno della categoria.  

Quali sono le “sconvolgenti” novità che riporterebbero il ciclismo (solo e sempre il ciclismo) nel “medioevo”? La prima ridefinisce la popolazione di atleti che conservano l’obbligo di essere affiancati da un medico che monitori costantemente il proprio stato di salute, limitandola ai circa 700 inseriti nel ranking federale e nel giro delle Nazionali. In coordinamento con la Federazione Medico Sportiva è stato avviato un percorso formativo sulle specifiche problematiche correlate alla disciplina del ciclismo (comprese quelle relative al doping). Al termine del corso questi medici potranno essere riconosciuti come membri aggregati della Federazione Medico Sportiva.
 
La seconda novità riguarda l’istituzione del medico di fiducia, privilegiando un rapporto diretto tra atleta e medico, piuttosto che società-medico. Il medico sociale in questo caso è facoltativo. Dopo anni in cui si è lavorato per sensibilizzare i dirigenti di società sulla necessità di tutelare la salute dei propri atleti, oggi responsabilizziamo l’atleta stesso, ovvero il primo soggetto interessato a tutelare la propria salute nello svolgimento dell’attività sportiva.
 
Malizia per malizia: forse l’eccessivo spirito di corpo impedisce al dott. Daniele di vedere i progressi della svolta culturale in atto e la qualità delle norme che la stessa Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping del Ministero della Salute e gli organismi internazionali Wada, Uci, Uec) considerano all’avanguardia nel mondo sportivo (e non solo nel ciclismo).
 
Grazie Direttore per l’attenzione e sinceri auguri di buon lavoro.

Renato Di Rocco


ARTICOLI CORRELATI

Nino Daniele: delegittimata un'intera categoria
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Questo martedì 23 aprile è un giorno speciale per lo scalatore belga Kobe Goossens che si schiererà al via nel Tour de Romandie. Il 27enne corridore di Lovanio appunterà il suo numero per la prima volta otto mesi dopo la...


La Fondazione Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo di Magreglio ha inaugurato “Ghisallo in Giallo” una mostra – expo – da Grande Boucle che si ispira anche al libro di Beppe Conti – Il Giallo del Tour - edito Minerva...


Il nome e anche parte della notorietà del comune toscano di Camaiore, precisamente nella Versilia, evocano le due ruote agonistiche che qui vivono sempre momenti di rilievo sia per la parte agonistica, legata dapprima al Gran Premio omonimo e in...


La Petrolike Forte Sidermec parteciperà  al Gran Premio Liberazione, classica del calendario internazionale riservata agli Under 23 che si corre a Roma. La squadra presenterà i seguenti corridori guidati dal Direttore Sportivo Peschi: Macias, Martinez, Muniz, Juan Prieto De Luna...


La sicurezza dei ciclisti in gara è sempre più oggetto non solo di dibattito e commenti, ma anche di azioni "di governance" volte ad affrontare il problema come un... gruppo compatto. In una rapida chiacchierata telefonica, Brent Copeland ci spiega...


Dopo aver "battezzato" Kooij, pur sperando in Milan, per la maglia ciclamino al prossimo Giro d'Italia, Elia Viviani a Livigno ci ha rivelato cosa farà nelle tre settimane della corsa rosa. Innanzitutto spiegando la scelta tecnica della Ineos Grenadiers di...


Terzo successo di fila per l'UAE Development Team al Giro del Mediterraneo Rosa. Questa volta è Federica Venturelli a esultare al traguardo della quarta tappa, partenza e arrivo a Castelnuovo della Daunia, dove la promettente lombarda ha preceduto la compagna...


Nell'arrivo leggermente in salita di Kaş, Max Kanter vince nettamente la seconda tappa del Giro di Turchia 2024. Dopo 190 km di corsa e tanti attacchi che hanno tagliato fuori i velocisti più puri, il corridore tedesco è stato pilotato...


La grande famiglia del ciclismo bergamasco (e non solo) è in lutto per la scomparsa di Ermanno Bettoni, vinto da un male incurabile. Nato il 16 dicembre del 1958, era fratello di Ottavio Bettoni, ex professionista alla Scic e alla...


Dopo avervi informato della presentazione ufficiale ricca di istituzioni e novità vi riportiamo la "guida completa" al 77° Gran Premio della Liberazione di Roma, pubblicata stamattina sul sito ufficiale dell'evento organizzato da Terenzi Sport Eventi (ferma restando l'evenienza di modifiche dell'ultim'ora...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi