SUL CORRIERE: CHI COMANDA IN FEDERCICLISMO?

POLITICA | 08/09/2022 | 19:44
di Marco Bonarrigo

Questo pomeriggio Marco Bonarrigo sul sito del Corriere della Sera ha tracciato un profilo di una figura apicale della Federciclismo: Roberto Amadio. Il Team Manager delle squadre azzurre, uno degli uomini più potenti della Federciclismo.


«La mia idea è quella di creare per il ciclismo italiano un brand più importante. Vogliamo lavorare per valorizzare al massimo il movimento e gli uomini con la convinzione che solo da questa crescita possono nascere le premesse per attirare sponsor e costruire un futuro migliore per il nostro sport». Con queste parole — era il giugno 2021 — Roberto Amadio spiegò il progetto che stava dietro al suo ruolo di nuovo (e inedito per la Fci) manager delle Nazionali di ciclismo azzurre. Una promozione lampo, soltanto tre mesi dopo il suo ingresso in Federciclismo nel ruolo di responsabile della Struttura Tecnica.


Il «licenziamento» di Cassani

Due mesi dopo — in agosto — Amadio non concesse a Davide Cassani, responsabile di tutti i commissari tecnici azzurri, il pass per le prove su pista dei Giochi. «Terminate le loro gare — spiegò al Corriere della Sera il manager friulano — tutti i tecnici devono lasciare Tokyo: è il regolamento olimpico. Cassani non fa eccezione. Io? Io sono team manager della Nazionale e quindi resto». A inizio settembre 2022 Davide Cassani — che uscì dalla Federciclismo a fine 2021 — ricordò quei giorni così sul suo profilo Facebook, in una lettera aperta al presidente federale Dagnoni: «Sapevi benissimo che il quartetto di Marco Villa avrebbe lottato per l’oro — ha scritto Cassani — e per questo mi hai fatto telefonare da Roberto Amadio due giorni prima della mia partenza per Tokyo. Ancora oggi quelle parole mi rimbombano in testa: «Davide, non puoi stare a Tokyo per le gare in pista perché non c’è un pass per te». Quel giorno se tu mi avessi colpito con un pugno in faccia mi avresti fatto molto meno male. Ma forse ora puoi capire cosa ho provato in quei giorni». Amadio, il potentissimo

Con la Federciclismo nella bufera da metà agosto per i misteriosi 106 mila euro di provvigioni per raccogliere sponsor, attribuiti prima a un intermediario irlandese, poi a cinque soggetti che non avevano ricevuto mandato per procacciarli, si delinea meglio il ruolo dell’ex corridore Amadio, un uomo che in poco più di un anno ha assunto un ruolo e un potere senza precedenti nella centenaria storia della Federciclismo.

Ex ciclista

Classe 1963, veneziano trapiantato in Friuli, Amadio fu ciclista professionista di non particolare spessore ma contribuì nel 1986 alla conquista del titolo mondiale dell’inseguimento a squadre su pista. Dal 2005 al 2014 guidò come team manager quella Liquigas Cannondale che (lanciando tra gli altri Nibali e Sagan) fu l’ultima squadra di alto livello del ciclismo italiano. Con la chiusura del team per abbandono dello sponsor, Amadio dovette inventarsi un altro mestiere.

L’uomo d’affari

Mentre gestiva ancora la Liquigas (e fino al 12 novembre 2010, quando cedette la sua quota) Amadio era socio della T & F Sport Management di avenue de Citronniers a Montecarlo, società controllata dal vicentino Claudio Tessera che si occupava di gestione del diritto di immagine di decine di ciclisti professionisti. Sugli affari del gruppo indagò la Procura di Padova: un procedimento penale (la celebre «Operazione Mito») non viene mai celebrato ma molti atleti (anche di chiara fama) patteggiarono con l’Agenzia delle Entrate la conversione di pene detentive in pecuniarie per evasione fiscale. Claudio Tessera e il mistero irlandese

Il nome di Claudio Tessera (non più legato ad Amadio) torna a galla all’inizio dello scorso agosto quando Norma Gimondi, vice presidente della Federciclismo, rileva che nel verbale di una seduta del Consiglio Federale sottoposta ai consiglieri per la ratifica è prevista la delega al presidente Dagnoni di liquidare 106mila euro di provvigioni per aver reperito 5 sponsor, a una società irlandese, la Reiwa Investments Ldt, con sede a Dublino. Gimondi blocca l’approvazione, si dimette e lo scandalo scoppia.

per leggere tutto l'articolo, su Corriere.it

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Eli Iserbyt rafforza la sua leadership in Coppa del Mondo grazie al successo nella sesta prova di Flamanville, in Francia. Il belga della Pauwels Sauzen Bingoal ha recitato la parte del protagonista nella gara degli Elite dopo aver recuperato sull'attacco...


Bellissima, fortissima, grandissima, indimenticabile. Sono solo alcuni tra gli aggettivi più ricorrenti che hanno declinato l’emozione che, ieri sera, ha caratterizzato il “Gran Galà del trofeo Binda - 50 anni di ciclismo femminile a Cittiglio” che la Cycling Sport Promotion...


La Arkea B&B Hotels svela la maglia per la stagione 2024 scegliendo come tema una delle più note leggende bretoni, quella della spada Excalibur. «Tutti insieme intorno a una maglia! - esclama con entusiasmo il general manager Emmanuel Hubert -....


Lucinda Brand giganteggia in Coppa del Mondo di Ciclocross. La olandese della Baloise Trek Lions, approfittando dell'assenza dell'iridata Van Empel e della leader di Coppa Alvarado, bissa il successo ottenuto sette giorni fa a Dublino mettendo la propria firma sulla...


Il ciclismo piange Giuliano Mussini, fondatore della Ceramica Panaria, azienda title sponsor del team della famiglia Reverberi dal 2000 al 2007 e leader mondiale nella produzione e distribuzione di superfici in ceramica. Bruno Reverberi, team manager della squadra,...


Prima di congedarsi dalla Ineos Grenadiers (il prossimo anno correrà per la Jayco AlUla), Luke Plapp si è aggiudicato la seconda tappa del Tour of Bright in svolgimento in Australia (oggi la conclusione). Il giovane australiano ha vinto la frazione...


Vittoria ha vissuto un anno d’oro a livello di successi, infatti, nel 2023 il nuovo Vittoria Corso PRO vanta il record di pneumatico più vincente della stagione. I successi sono arrivati subito con la Milano-Sanremo, percorso che è continuato poi con la Parigi-Roubaix,...


Per Wout van Aert il programma del prossimo anno ancora non è stato ufficializzato e, le uniche notizie certe sono che avrà una stagione ridotta nel ciclocross e che sarà al via al Giro d’Italia. La notizia della partecipazione del...


È la Numero 1, ma nulla c’entra con la prima moneta guadagnata da Paperon de’ Papero­ni. È la numero 1 e basta, perché è stata la prima ad essere assunta da Federico Zecchet­to, il signor Dmt, Cipollini, Alé e molte...


È un grande amico nostro e del ciclismo, un grande amico dei corridori e di tutti coloro che lavorano nel mondo delle due ruote, un grande amico di tutti. Sempre presente - è un vero e proprio "uomo ovunque"  sempre...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi