FICARA NON MOLLA: ALL'INIZIO DI MARZO SARÒ IN SELLA

PROFESSIONISTI | 14/02/2018 | 07:47

Il ventiseienne Pierpaolo Ficara, capitano di Amore & Vita Prodir, lunedi è stato dimesso dall’ospedale di Cisanello dopo essere stato vittima di un rovinoso incidente in allenamento il 25 gennaio sulle strade di Volterra. Al promettente professionista siciliano Ivano e Cristian Fanini avevano affibbiato i gradi di capitano e concentrato su di lui le più grandi aspettative in questa stagione.


Ficara è un corridore abituato alla fatica e ad inseguire i suoi progetti. Da dilettante aveva la fiammata nelle gambe, proprio quelle gambe martoriate da due seri infortuni:a Philadelphia nel 2016 e quello di due settimane fa. Lo spunto veloce lo aveva portato nella scorsa stagione a vincere tre gare: la prima al Giro dell’Eritrea nella Fenkil Nort hern, la seconda in una tappa al Giro dell’Albania ed infine si era imposto nella 2.a tappa al Tour du Jura in Francia.


Ma quest’anno gli obiettivi erano per lui molto più ambiziosi e concentrati sulle gare della Ciclismo Cup che vide lo scorso anno Amore e Vita protagonista assoluta con due vittorie. Sulle strade di Volterra i sogni suoi e della sua squadra si sono in parte infranti perchè la caduta gli impone di ricominciare la preparazione una volta che avrà recuperato le migliori condizioni fisiche.

«Ho un credito enorme con la buona sorte» dice Ficara dalla sua abitazione di Siracusa all’indomani del ritorno a casa».

Ma cosa è accaduto a Volterra?

«Stavo volgendo un normale allenamento. Poi l’ammiraglia che ci seguiva in allenamento ci sorpassa. Nel farlo urta il mio compagno Antonio Zulllo che, per mantenere l’equilibrio, involontariamente mi viene addosso. Stavamo pedalando ad andatura sostenuta e nella caduta ho rimediato il peggio, dopo non ho visto più niente».

Trasportato in elisoccorso a Cisanello è stato operato d’urgenza. Nella caduta ha rimediato la doppia frattura di tibia e perone alla gamba sinistra, una frattura al gomito destro, un nervo ed un tendine recisi.

«Comunque - dice il corridore siciliano - ho trovato anche dopo questo secondo grave infortunio, le motivazioni e le risorse che mi permettono di perseverare e di tornare in bicicletta. Già ora inizio ad appoggiare il piede a terra e presto inizierò la riabilitazione ed a fare palestra. Devo ringraziare la fiducia del Team Fanini, in particolare patron Ivano che ha sempre creduto in me e gli prometto che farò di tutto per recuperare il tempo perso. I miei obiettivi rimangono il Giro dell’Appennino, anche se non so se riuscirò ad aver recuperato appieno e soprattutto le gare estive come Agostoni, Bernocchi ed il Memorial Pantani del 22 settembre quando penso proprio di essere tornato al top della condizione. Già dai primi giorni di marzo sono fiducioso di rimettermi a pedalare. Ringrazio il dottor Di Grandi e tutto il suo staff medico per avermi seguito e consentito di essere già a casa dopo nemmeno 15 giorni dall’incidente».

A Philadelphia nel 2016 il primo grave infortunio dove rischiò perfino di perdere la vita. «La dinamica li fu completamente differente: andai a sbattere ad un incrocio con una macchina per un guasto meccanico alla bicicletta. Mi si ruppe la forcella e non potetti deviare l’impatto». 

Conseguenza: rottura di scapola e omero, 6 vertebre e 4 costole fratturate, perforazione della trachea ed un danno al fegato. Un trauma superato e poi la sfortuna l’ha nuovamente preso di mira.

di Valter Nier, da Il Tirreno

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COMMENTI
Forza Pierpaolo
14 febbraio 2018 19:36 pietrogiuliani
Sei un atleta forte, serio e caparbio, sicuramente ritornerai molto più forte di prima. Fai bene a non mollare! Lotta sempre come sai e vedrai che il futuro saprà ripagarti presto! In bocca al lupo corridore!!!

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