| 01/12/2006 | 00:00 Secondo quanto pubblicato dal quotidiano francese L’Equipe, il team manager della Astana Marc Biver avrebbe ricevuto dall’UCI una comunicazione in base alla quale al suo team non sarebbe concessa la licenza ProTour a causa della mancanza di alcune garanzie bancarie richieste.
Biver, che ha tempo fino al 7 dicembre per presentare ricorso, non ha nascosto la sua rabbia: «Ho l’impressione che non trattino tutti allo stesso modo. In un primo momento tutto era in regola per la Ernst&Young, abbiamo presentato le garanzie richieste entro il 20 novembre, adesso scopro che non basta più. Sin dall’inizio ho avuto l’impressione che la nostra candidatura desse fastidio, che non si voglia la Astana nel ProTour. E recentemente anche il primo ministro del Kazakistan, Danial Akhmetov, che ha giocato un ruolo importante nella formazione della squadra, si è detto deluso e preoccupato per l'atteggiamento dell'UCI in questa vicenda».
Ricordiamo che per la formazione svizzera hanno già firmato il contratto corridori importanti come Alexandre Vinokourov, Andreas Klöden, Paolo Savoldelli e Andrei Kashechkin: la società sponsorizzata dalla Astana aveva cercato, dopo lo scoppio del caso Puerto, di acquistare la Active Bay di Manolo Saiz e Pablo Anton, ma questi ultimi non avevano voluto cedere i loro diritti.
A questo punto, se le cose non cambieranno, la Astana è destinata a correre nel 2007 come Team Professional, ma sarà costretta a rivedere molti contratti. E non è da escludere che diversi dei suoi corridori possano accasarsi da Manolo Saiz a condizioni economiche certamente non eccellenti: se non fosse incredibile, sembrerebbe proprio che l’UCI stia lavorando a favore di quel Saiz che voleva emarginare...
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