LE PAGELLE DI STAGI. CONTADOR E QUINTANA LENTI, NIENTE ILLUSIONI

TOUR DE FRANCE | 04/07/2015 | 19:51
di Pier Augusto Stagi

Rohan DENNIS. 10. Vola l’ex primatista dell’ora della Bmc. Una prova maiuscola per il corridore australiano, che copre la distanza in 14’56” alla media 55.446 km/h, media record nella storia del Tour, meglio di Chris Boardman che nel prologo di Lille del 1994 fece registrare un 55,152 che oggi è stato sbriciolato. Chapeau!

Tom DUMOULIN. 8. Buona la sua prova, ma per soli 8” il campione olandese non riesce a buttar giù dalla “hot sit” Rohan Dennis. Si deve accontentare della quarta piazza.

Tony MARTIN. 9. Merita un voto alto non solo per una prova maiuscola e il suo secondo posto, ma per la sua franchezza: «Oggi contava vincere e io ero venuto qui per vincere. Sono molto dispiaciuto». Evviva la franchezza.

Fabian CANCELLARA. 9. Soffre il caldo, e lo dice con assoluta schiettezza. Poi con un sorriso malinconico, aggiunge: «È la gioventù che se ne va, da oggi c’è il vecchietto». Applausi.

Jos VAN EDMEN. 7. Vola il 30 enne corridore olandese e sorprende tutti, probabilmente anche se stesso. In carriera ha vinto il campionato nazionale categoria elite nel 2008, per il resto il nulla. Miglior piazzamento in una classica monumento? Quest’anno,  alla Parigi-Roubaix: 18°. Finisce 5°, mica poco.

Adriano MALORI. 6,5. Lui probabilmente si darebbe 5, perché sperava almeno di arrivare nella top five, ma alla fine entrare nella top ten, in mezzo a contanta classe non è cosa da poco. «Non ero in una giornata super, peccato». Peccato.

Robert GESINK. 6,5. Sfrutta alla perfezione il fattore campo, e sulle strade di casa mette in scena una buonissima crono.

Bauke MOLLEMA. 7. Il suo obiettivo  è entrare tra i primi dieci della generale, meglio se tra i primi cinque. Incomincia con il piede giusto.

Rigoberto URAN. 7. Al Giro fin dalla cronosquadre di Sanremo si era visto che non stava bene, qui dà dimostrazione di stare molto meglio.

Thibau PINOT. 8. Tra gli uomini di classifica è uno di quelli che va meglio in assoluto. Rosicchia due secondi anche al nostro Vincenzo.

Wilko KENDERMAN. 8. Non lo considera nessuno, come se non avesse la stoffa di stare là davanti a lottare per la classifica. E oggi chiude con il 9° tempo. Attenzione.

Peter SAGAN. 8. Tra i velocisti è quello che va meglio, facendo registrare il 19° tempo. Tinkov sarà contento o avrà di che lamentarsi?

Tejey VAN GARDEREN. 7. Fa meglio di Nibali di un solo secondo.

Vincenzo NIBALI. 7. Disputa una buonissima prova, condizionata anche dal vento, e quello che più conforta è che alla fine taglia il traguardo con una bellissima faccia. Molto bene. Ma manteniamo la calma.

John DEGENKOLB. 7. Dopo Sagan, è quello che si difende
meglio in questa crono.

Chris FROOME. 5,5. Sia ben chiaro, la strada è lunga e come dicono a Milano non è il caso di fare troppo i “ganassa”, ma è chiaro che il britannico, in una prova come quella di oggi, poteva fare molto meglio.

Alejandro VALVERDE. 6. Non è uno specialista e si difende. Diciamo che salva la pelle.

Alberto CONTADOR. 5,5. Mai darlo per morto o per finito, né tantomeno per stanco: quella di oggi è stata solo la prima battaglia. Non la vince.

Jean Christophe PERAUD. 5. Non è male nelle prove contro il tempo, ma oggi va così così.

Nairo QUINTANA. 5. Parte molto prima, scelta anche giusta, perché in assenza di vento. Ma alla fine il risultato è modesto.

Michail KWIATKOWSKI. 4. In una prova come quella di oggi poteva fare davvero bene, invece pare ingolfato.

Ryder HESJEDAL. 4. Parte molto male, come al Giro. Quindi…

Mark CAVENDISH. 4. Tra gli uomini veloci è uno dei più lenti.

Daniel TAKLEHAIMANOT. 7. Parte per primo ed è il primo corridore a tagliare il traguardo di questa edizione numero 102 del Tour. Alla fine il corridore eritreo arriva 146° a 1’34” dal vincitore. Lui è uno scalatore e fa già molto.

Nacer BOUHANNI. 7. Rotto e livido, riesce a mettersi alle spalle sette corridori: è un’impresa.  

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