Angelo Citracca: «Non ho parole, ora cosa dico agli sponsor?...»

DOPING | 09/06/2015 | 15:46
Parlare di fulmine a ciel sereno non è solo un modo di dire, ma è quello che è realmente accaduto ad Angelo Citracca, team-manager della Southeast, che in questo momento è a Parigi, dove il cielo è azzurrissimo eppure un fulmine l'ha colpito non appena ha riacceso il suo smartphone. «Non so assolutamente niente - spiega a tuttobiciweb il manager laziale -. Sono qui a Parigi e mi sto dirigendo verso il Four Seasons dove devo incontrare un grosso sponsor: ma ora cosa gli racconto?».

Il tono di Citracca è chiaramente quello di un uomo che non si capacita di quanto sia accaduto e, soprattutto, di come sia potuto accadere. «Sia ben chiaro, da tutti non mi aspettavo nulla di simile - spiega -, ma l'ultimo dal quale mi sarei aspettato qualcosa questo è proprio Ramon (Carretero, ndr). Il corridore lo conoscete tutti, il suo valore tecnico anche, lui ha una storia particolare, quello di un atleta che rappresenta uno Stato come quello di Panama. Era più che sufficiente per noi. Poi di più non posso dire e non so che dire, perché non ho ancora parlato con il ragazzo, sono davvero stato colpito di sorpresa. Dico solo che mi dispiace tantissimo per chi ci ha sempre supportato e aiutato. Il mio pensiero, in questo ennesimo momento delicato, va a loro».

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Carretero e Ignatenko non negativi
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COMMENTI
cosa racconti?
9 giugno 2015 16:25 FIEVEL
e che vuoi che sia......dirai quello che hai detto gl'anni passati!!!

sponsor
9 giugno 2015 18:35 superpiter
E se è lo sponsor a risultare negativo?

SARA' O NON SARA' POSSIBILE?
9 giugno 2015 19:05 jaguar
E' la risposta lampante ai tantissimi ( SEMPRE I SOLITI) che si sono scagliati contro i controlli delle biciclette per i famosi motorini elettrici.......ma se ci sono degli imbecilli che ancora cercano di doparsi rovinandosi la carriera e la salute ...ma ti pare che non ci siano "dei mascalzoni....imbecilli " che pensano di applicare un motorino?almeno la salute è salva....l'onore un po' meno ma a questa gentaccia interessa l'onore?

ma stai zitto
9 giugno 2015 19:44 giusette
Povero Citracca, cade dalle nuvole. Ma quale fulmine, quale meraviglia? Ma smettiamola, personaggi del genere farebbero bene a stare zitti, anziché continuare a fare male al ciclismo con queste esternazioni da chierichetti sapendo di essere diavoli con la coda.

che meraviglia
9 giugno 2015 20:09 biagiotto
Mi meraviglio della meraviglia espressa da chi si meraviglia. Citracca è rimasto sorpreso? Ma a chi vuole prendere in giro? Che santarello. Qui è tutto normale, qual è la novità? Che un corridore di questo team dal nome adesso divenuto orientale sia non negativo? Embè? Mica è il primo. Dispiace per il ragazzino che è venuto in Italia per trovare gloria e popolarità. Quanto avrà pagato?. L'ha trovata per argomenti non agonistici e il suo nome va ad allungare la lista. Purtroppo c'è stato ancora chi ha supportato questo team che adesso nell'ambiente diventa SOPPORTATO

dico io una cosa
9 giugno 2015 21:23 FrancoPersico
Sig. Citracca come mai ha portato Carretero al Giro al posto di altri ragazzi in squadra meritevoli? Io davvero vorrei saperlo da lei, capire le vostre scelte tecniche. Ho cercato dei risultati ma Carretero non he ha quest'anno. Cosa non capisco? Mi aiutate a capire?
Grazie
Franco Persico (IM)

Cosa dici?
9 giugno 2015 21:56 Bastiano
Di che è colpa anche di questo sponsor,così come hai detto in passato ed almeno Vegni, ci crederà.

fuori la verità
9 giugno 2015 22:12 sasa
Ora basta, sarebbe il caso di fare una inchiesta seria su questa gente. Capire come mai hanno preso Carretero, da dove arriva, a chi faceva comodo averlo nel team, quale contributo ha dato, tanto per cominciare. E poi giù duri sulla questione doping. Aspetto di leggere qualche commento del signor Vegni e di chi fa gli inviti al giro d'italia. Restare in silenzio significherebbe qualcosa di simile alla complicità.

che indecenza
9 giugno 2015 22:20 sasa
Se Citracca proprio non sa cosa dire agli sponsor, alla gente avrebbe potuto dire ciò che ha deciso la Rusvelo che ha subito interrotto il contratto licenziando il corridore Ignatenko, prendendo immediatamente le distanze. Perchè non annuncia la stessa cosa la Southeast? Potrebbe tentare, così, di salvare le apparenze, la facciata. Ma forse non può farlo. Che indecenza

Vergogna
9 giugno 2015 23:00 jimmy56
La devi smettere di prendere in giro lo Sport devi andare viaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!

Di nuovo?
9 giugno 2015 23:02 jimmy56
Questo ciclismo fa schifoooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!

un ottimo corridore
10 giugno 2015 08:16 grano
carretero e' un ottimo corridore, voleva vincere il giro d'italia !! hahahaha

E\' SEMPRE LA SOLITA STORIA
10 giugno 2015 11:44 Cristallo
Al giorno d\'oggi le squadre ti fanno firmare un contratto solo se porti uno sponsor, altrimenti saluti e baci.........
Se poi lo sponsor e\' ricco ancora meglio fanno correre chiunque, anche se non ha mai fatto risultati, mentre lascino a casa atleti promettenti e capaci solo per accaparrarsi il ... SOLDO, che certo fa comodo alla squadra, ma fa\' perdere nello sport la vera competitività fra gli atleti meritevoli (perchè lasciati a casa) e la credibilità della squadra con dirigenza stessa.
E poi si lamentano.................

E\' sempre la solita storia
10 giugno 2015 12:41 Cristallo
Le squadre fanno contratti a tutti...... l'importante è portare uno o più sponsor, se poi lo sponsor è importante mentre l'atleta che lo porta (non troppo) lo fanno correre anche su Marte.
Così lasciano a casa atleti che sono VINCENTI e che potrebbero fare ottimi risultati anche per la squadra, tutto questo però a favore dei SOLDI, che certo ci vogliono per fare andare avanti la squadra, ma non rispettano più lo SPORT e l'onore della stessa compreso il team e gli atleti.

Chi semina vento, raccoglie tempesta...............

Smettetela: tutti!
10 giugno 2015 12:57 giusette
Qualche considerazione su questi personaggi per i quali pure i loro fidati amici (che solitamente li difendono su questi blog) si sono astenuti dall’intervenire.
1 - Non c’è più Scinto ma nel team si continua a operare in un certo modo: ha pagato lui per tutti, si era sacrificato per restituire una immagine al team, togliendo l’ingombrante dispurbo. I suoi amici hanno infranto di nuovo quel residuo di immagine. Non era lui il “mostro”, dunque.
2 - Carretero è la vittima della situazione, addossare le colpe su questo ragazzo - figlio di un ricco imprenditore panamense che ha speso un bel po’ di soldi per farlo correre nella corsa più dura del mondo nel paese più bello (e corrotto) del mondo – significa rendere farlocca la verità che tutti conoscono.
3 - Parliamo del Giro d’Italia, di chi ha invitato questo Team. Ma certo, questi presentavano nientemeno che il grande Carretero, come dire no, vuoi mettere? Il ragazzotto è stato trovato con le mani nella marmellata a un controllo fatto dieci giorni prima dell’inizio della corsa più importante d’Italia. Magari non sapeva nemmeno cosa gli propinavano. I suoi amici invece lo sapevano, eccome. Forse, dopo il controllo del 22 aprile, qualcuno aveva subdorato qualcosa di brutto, visto che si voleva sostituire il Carretero con altro corridore. Motivo? Era affetto nientemeno che da… banale influenza. Ci sono gli antibiotici consentiti, per quella, no?. Carretero ha iniziato il Giro ed ha fatto flop, due tappe e lo hanno ritirato. Ora viene fuori questa storia. Pensare male è peccato, vero, ma qualche volta si fa centro.
Ci sono troppe cose che non convincono nel modo di tollerare certi personaggi, certe situazioni. E penso a chi fa gli inviti per il Giro, le wild card. Se non sbaglio questi personaggi ribattezzati Southest sono gli stessi che al passato Giro partito dall’Irlanda presentarono corridori che non avevano i documenti in regola, o qualcosa del genere. La notizia fu tenuta volutamente nascosta durante quel Giro, sempre per mettere la spazzatura sotto il tappeto. Poi a luglio venne fuori cosa era successo. E li invitano di nuovo al Giro? Perché questa tolleranza?
Penso allo scandalo Fifa, agli arresti di gentaglia che prendeva soldi a vagonate, e penso ancora che, magari, tra qualche anno verrà fuori qualche storiella simile anche per il nostro ciclismo, per il Giro d’Italia di cui qualcosa di strano è già avvenuto in passato, ricordando la storia degli ammanchi e la rimozione di personaggi importanti.
Signori cari, vogliamo (volete) smetterla? Siete ancora in tempo, voi che gestite il ciclismo. Mettete un punto fermo, spazzate via chi crea danni di immagine e non porta benefici nemmeno a voi che li tollerate perché prima o poi qualcuno comincerà a “cantarsela”. I pentiti sono una razza che non va in estinzione, pensateci amici della corsa rosa (tra poco rossa di vergogna).
Mi rivolgo a voi di “TUTTOBICI” che siete sempre in prima linea. Portate avanti questa battaglia, fate un’inchiesta delle vostre, non abbassate l’attenzione su questi argomenti: ne avremo beneficio noi che amiamo ancora questo sport infestato da gentaglia alla quale c’è – putroppo - qualcuno che mantiene il gioco per interessi che presto verranno fuori.

Mah
10 giugno 2015 15:04 Ruggero
Questo scherza con l'intelligenza delle persone !!!

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