GATTI & MISFATTI. IO AVREI DIFESO ARU

GIRO D'ITALIA | 26/05/2015 | 18:57
di Cristiano Gatti      -    

Io avrei difeso Aru. Dopo la tappa più spettacolare del Giro, una delle più spettacolari degli ultimi anni (alle volte, le combinazioni: proprio quando gli smemorati di Rcs si ricordano di rispolverare il Mortirolo…), dopo la tappa più bella ci si ritrova tutti a votare in uno specialissimo referendum: hanno fatto bene in Astana ad abbandonare Aru nella solitudine di una lotta sfiancante, liberando un talento come Landa, oppure il capitano andava difeso proprio fermando e sacrificando Landa?

Il mio voto l’ho espresso subito per non apparire fumoso e ambiguo. So che ci sono mille motivi buoni per l’una e per l’altra soluzione, so che decidere in corsa non è come decidere comodamente a freddo ai tavoli del bar o davanti al mio computer, ma al netto di tutte queste validissime considerazioni alla fine scelgo Aru.

Di solito nei referendum non si possono allegare motivazioni personali, qui invece sì. E allora ci provo. Certo mi sarebbero girati parecchio i santissimi a fermare un Landa così forte, ma credo che ne sarebbe valsa la pena. Non ci sono controprove, ma la logica fa credere che se Aru, a cominciare dallo scollinamento del Mortirolo, si fosse trovato con il suo fortissimo gregario, se soprattutto se lo fosse trovato accanto nel momento disgraziato della foratura, certo certissimo che insieme sarebbero arrivati con il trio Amador-Hesjedal-Kruijswijk. In soldoni significherebbe Aru ancora tranquillamente e saldamente al secondo posto.

Forse sono influenzato dai miei personalissimi calcoli, ma l’ho già detto giorni fa: il secondo posto dietro a Contador significa Aru rafforzato e consacrato, dopo il terzo dell’anno scorso. E allora, cosa andiamo a cercare? Certo in casa Astana il secondo posto di Landa sarebbe – sarà – equivalente. Ma mi sembra un calcolo piccino. Un ragionamento freddo e riduttivo. Egoisticamente parlando, l’anno prossimo Landa potrebbe anche essere in un’altra squadra (ha il contratto in scadenza), mentre Aru sarà ancora certamente in Astana.

Ma al di là di queste valutazioni patrimoniali, mi pare che debba prevalere il discorso direi educativo sullo stesso Aru: con lui, io Astana ho cominciato un percorso due anni fa, prendendolo bambino, poi facendolo crescere con calma, poi misurandolo un passo per volta. E allora, santo cielo, perché mollarlo allo sbando proprio nel giorno più difficile?

Bravissimo lui a lottare come una pantera anche nel giorno difficile, a non lasciarsi andare, nemmeno quando si trova a inseguire da solo i tre rivali veri di classifica (anzi due: Amador e Trofimov). Ma con Landa, con questo Landa, non avrebbe impiegato molto a rientrare su Amador. E certo non si sarebbe cotto a fuoco lento come un soffice brasato. Alla fine, sarebbe ancora saldamente al suo secondo posto, al suo splendido secondo posto, con molte energie in più per i prossimi giorni. Certo Landa non avrebbe vinto la tappa, ma l’Astana avrebbe ancora un vero capitano, più esperto e più forte perché capace di uscire indenne dal tremendo tappone alpino.

Adesso invece il risultato è tutto diverso. Diversa l’atmosfera, diverse le certezze. C’è un’altra vittoria di tappa, ma c’è anche un giovane capitano detronizzato, o comunque delegittimato, indebolito, dimezzato. Magari anche più insicuro psicologicamente. Non sono sicuro che sia la situazione ideale, per una squadra che ci ha investito sopra con un disegno a lungo termine.

Se poi ragiono in termini egoisticamente e fanaticamente patriottici, da italiano, il mio voto è ancora più convinto. Purtroppo nella tappa del Mortirolo, nella splendida tappa del Mortirolo, abbiamo mortificato una speranza. Non è bello. Io l’avrei difesa con i denti. Io avrei difeso Aru.

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COMMENTI
w l'italia pero?
26 maggio 2015 19:15 delfino
Certamente dal pv del nazionalismo il suo ragionamento non fa una grinza...ma c'è un però, quando un super team con 9 uomini in(PREPARAZIONE GIRO) non si accorge dopo 5 dico 5 mesi chi è il corridore che va più forte anche il mitico Martinelli mi lascia perplesso.
Penso che tutti sin dalle prime salite si fossero accorti che Landa aveva qualcosa in più di Aru

26 maggio 2015 19:49 angelofrancini
Cristiano secondo me oggi l'Astana, il buon Martino, ha fatto un errore di valutazione.
Quello di rispettare Aru, e pensare troppo a cosa fare con Landa: mica poteva fermarlo per vedere se Aru recuperava o no.
In questo ha aspettato troppo a dare il via libera a Landa: credo che, se Landa, fosse partito sul Santicolo (quel 1,5 km al 15%) a 9 km dall'arrivo, sarebbe arrivato con oltre 1'30" su Contador.
Aspettare Aru cosa avrebbe comportato, forse fargli perdere 15 o 20 secondi in meno, ma far perdere Landa che sarebbe finito ad oltre 6 minuti da Contador.
Quindi scelta sbagliata, solo sui tempi di attacco di Landa a parer mio.
E che Martino pensasse ad un possibile rientro di Aru lo dimostra il fatto che é rimasto dietro a lui con l'ammiraglia finché questi ha iniziato a cedere...

IL CAPITANO
26 maggio 2015 19:59 ewiwa
Il capitano è il capitano e se fossi in Aru ( che è un bravo ragazzo) stasera in albergo volerebbero gli stracci.
Altrimenti avrebbero dovuto dirglielo tu non sei il capitano il capitano lo indicherà la corsa.
Comunque il capitano non si lascia solo.
Nessuno dice quale è la ragione della debolezza di Aru....quella maledetta influenza che lo ha fatto dimagrire di 5 chili in qualche giorno ed un atleta è un meccanismo perfetto....una situazione così ha compromesso nello momento di tirare i conti tutti i sacrifici fatti per arrivare in grande forma al Giro.
Aru doveva saltare il Giro, un fatto così non poteva che arrecare danni...ed infatti così è stato ..se fermato aveva tutto il tempo di preparare un grande Vuelta.....adesso ho un sospetto imbarazzante....vedrete che lo manderanno al Tour in appoggio a Nibali e sarebbe la fine di Aru come promessa.
Aru è giovane e sforzi come quelli di oggi minano il fisico e la psiche insistere e portarlo al Tour sarebbe come portarlo al macello

Concordo
26 maggio 2015 20:20 foxmulder
Concordo con Gatti e non solo per patriottismo. Aru oggi ha fatto uno sforzo che sarà difficile recuperare e ritengo che il suo podio sia a rischio. Viceversa credo che se Landa fosse stato fermato secondo e terzo posto a Milano sarebbero stati messi in cassaforte.

Ma che deve Aspetta\'
26 maggio 2015 20:20 SERMONETAN
per aspettare,Aru,l\' Astana ha bruciato la squadra e perso il Giro, Landa vola rispetto ad Aru ,lo si e\' visto gia\' a Campitello Matese,che quando ha rilanciato ha fatto il vuoto

Io, invece, incolperei i giornalisti.
26 maggio 2015 20:38 Bartoli64
Che Landa abbia qualcosa più di Aru (come fa giustamente rilevare Delfino) credo che in squadra abbiano cominciato a sospettarlo almeno una settimana fa, allorquando Contador, per prendere in testa una discesa, scattò sul culmine di un colle mentre Aru per andargli dietro cominciò a “sbandierare” sulla sua bici per andargli dietro senza riuscire a chiudere il buco (poi ci pensò Cataldo a farlo).

Quel giorno si disse che il freddo e la pioggia avevano bloccato un po’ le gambe del talento sardo, mentre a mio modestissimo avviso quella era una prima spia che si accendeva, e che probabilmente indicava che l’ingranaggio della Maglia Bianca cominciava ad avere dei problemi.

Lasciare andare Landa o fermarlo per attendere Aru? Mah, nel ciclismo di ieri il capitano designato andava atteso a tutti i costi, ma in quello di oggi, dove i vincenti in un team sono più di uno, questo tipo di “sacrifici” sono ormai praticamente scomparsi (specialmente se poi ti giochi una vittoria di tappa).

Piuttosto credo che sia la stampa specializzata ad avere le sue belle responsabilità nei confronti di Aru; sono mesi che lo sbattono sulle copertine, che fanno paragoni con Gimondi, che lo esortano a lasciare Nibali, ma che bravi!

E se ora il corridore di Villacidro prende un’altra cantonata in salita? Che facciamo? Incolpiamo i tecnici di Astana perché non lo hanno saputo gestire oppure ci viene almeno il sospetto che questo ragazzo sia stato “mediaticamente sovraccaricato”?

Aru, in ogni caso, ha dimostrato che per correre da leader di un grande team WT deve ancora mangiarne di pagnotte, perché un conto è essere il giovane promettente che punta alle tappe, ma tutt’altro conto è invece quello di un corridore che punta alla vittoria finale.

Credo poi che, al di là, delle “spallonate” dei giornalisti (buone per montare rivalità e vendere copie) il gap tecnico che Aru ha rispetto a Nibali (che a cronometro gli è nettamente superiore per non parlare dell’esperienza da leader) vada assolutamente colmato se vogliamo sperare di vederlo sul gradino più alto di un grande Giro.

Ma per far questo è necessario che corra ancora qualche anno - con umiltà - vicino al suo grande compagno, proprio come Nibali fece con Basso prima di vincere un Giro d’Italia, una Vuelta de Espana ed un Tour de France.

Bartoli64

aru landa
26 maggio 2015 21:29 tztommasozordan
Al di là del giusto patriottismo, al di là di ogni merito, stima e fiducia nella giovane età di Fabio (in fondo Landa non è un veterano a fine carriera, ha solo credo un paio d\'anni di differenza con il gioiellino nostrale Aru) credo che sia evidente sin dalle prime salite come Aru non fosse in grado di reggere le scalate e gli attacchi di Contador. In più di un\'occasione una grandissima squadra, perfettamente schierata al giro, al servizio del capitano sardo, e\' andata a prendersi un paio di tappe con gregari di gran gamba come Tiralongo e Landa. Credo che la grandezza di Fabio, come leader, anche per il futuro, sia una grande maturità di testa, una grande sensibilità umana a favore dei suoi uomini, un\'apprezzabilissima dote di organizzare il lavoro dei suoi uomini, che hanno fino ad oggi messo in risalto la totale stima e dedizione verso il loro capitano. Questi elementi ne fanno un vero condottiero, ma qui è indubbio che Fabio al momento non potesse competere con il suo rivale e pagando in salita, anche con altri avversari, più o meno inattesi, non sarebbe stato scontato neppure il secondo posto. Mi auguro di essere smentito, ma in tutte le salite si è delineata una situazione indifendibile, a nulla sarebbe servito sacrificare oltre ogni logica Landa, oggi, anzi, posso solo immaginare, forse fantasticare cosa sarebbe accaduto, se avessero liberato il basco prima di quegli ultimi 4 km, forse nulla, o forse tutto. Credo che Aru non debba sentirsi un \"Visconte dimezzato\", tutt\'altro il tifo che si è stretto e si è identificato in lui e\' li\', su ogni salita, ad ogni traguardo e al libro firma, ogni mattina. Forse veramente era la dirigenza che avrebbe dovuto fare scelte più realistiche vedendo i suoi atleti in allenamento. Coraggio Fabio, in più interviste ti sei mostrato molto maturo e lucido, per prendere coscienza della tua grandezza e dei tuoi limiti. Non ti considero finito, ma vedo un Landa più forte in salita, più imprevedibile e al momento in grado di creare qualche fastidio in più ad uno strepitoso Contador. Non voglio assurgere ad \"allenatore tecnico della nazionale\", sport che riesce molto bene a noi che stiamo in poltrona, ma molte debacle\' potrebbero essere il frutto di una miopia, o di testarde scelte dirigenziali.

ARU IN RISERVA
26 maggio 2015 22:09 memeo68
Caro Gatti , oggi sto assolutamente con Bartoli64 perché non è da una settimana ma praticamente da inizio Giro che Martinelli e la sua Astana hanno messo Landa alle caviglie di Aru pensando che il sardo avrebbe ben presto finito la benzina; a Campitello gli è balzato sulle ruote come fosse un avversario, a Campiglio il suo scatto per la vittoria ha messo in croce il suo “capitano”. Oggi hanno liberato giustamente Landa pensando, e stavolta sbagliando, che Aru sarebbe colato a picco.Tutti noi abbiamo pensato ad errori tattici……………in realtà a questi squadroni interessa solo che si vinca, uno o l’altro non fa differenza. Complimenti a Landa perché è davvero forte, complimenti ad Aru per il carattere e………..complimenti a Contador perché sta stravincendo il Giro senza squadra come fece anni fa al Tour quando dovette correre contro la sua Astana, anzi quella di Armstrong.

un paio di domande
26 maggio 2015 23:17 pickett
Nessuno trova nulla da ridire sul fatto che l'Astana abbia approfittato di una caduta(tra l'altro provocata da un proprio corridore)per attaccare Contador?L'avesse fatto la Sky,chissà Gatti...Seconda domanda:nell'84 Fignon,per aver ricevuto un rifornimento dall'ammiraglia negli ultimi km. subì una penalizzazione di 20 o 30 secondi.Franco Cribiori ha raccontato che negli anni 70, per aver passato una borraccia a un suo corridore,rischiò addirittura di venire espulso dal Tour.Oggi sia Aru che Landa hanno commesso la stessa infrazione:Martinello ha detto che se la caveranno con una multa.Il regolamento è cambiato?Cosa prevede esattamente?

@pickett
27 maggio 2015 09:10 angelofrancini
Non solo Aru e Landa, ma anche qualche altro che era nelle prime 10 posizioni di corsa ha avito un rifornimento negli ultimi 10/15 km di corsa.
Tale infrazione prevede un specifica sanzione: multa e penalità.
Ma la Giuria ieri non ha data alcuna multa o sanzione per queste infrazioni che tutti abbiamo visto in TV.
Appunto a dimostrazione che se il regolamento viene interpretato come sempre si creano situazioni di disparità: ieri sono stati puniti corridori che erano in ....esima posizione.
I regolamenti DEVONO ESSERE SOLO APPLICATI.

un paio di domande
27 maggio 2015 09:11 20100
Rispondo all' ultima circa il rifornimento.
No il regolamento non è cambiato e l'osservazione è corretta; la regola dice che il rifornimento preso negli ultimi 20 km in una gara a tappe prevede una sanzione in tempo. Non ho letto comunicati della giuria (possono essermi sfuggiti) dove i corridori sono stati sanzionati per questo; devo quindi pensare che la giuria abbia stabilito che per la tappa di ieri (visto il profilo con continue salite e discese) la fine del rifornimento sia stata spostata ai -10 km all'arrivo.

NON CAPISCO
27 maggio 2015 11:55 jaguar
Tutti addosso ad Aru che poi è l'unico che non ha detto una parola ed io l'avrei detta eccome......se ne è stato solo soletto e nonostante tutto ha contenuto il distacco.....mi chiedo perchè tutti sono pronti a ditruggere Aru e nessuno ( lo ha detto ieri solo TIralongo) parla di quell'indisposizione grave che ha avuto qualche giorno prima della partenza del Giro?
Tutto parte da lì ed Aru non doveva partecipare al Giro.
Ma siamo italiani ed ora sembra che Aru sia diventato un corridore qualsiasi e tutti dimenticano quello che ha fatto l'altr'anno al Giro ed alla Vuelta.

27 maggio 2015 13:03 SCOTT
e PROPRIO vero quello che dici JAGUAR, ma siamo sempre noi che abbiamo fatto diventare un CAMPIONE ARU, quando e solamente un buonissimo corridore, e giovane..... Alla sua eta i veri campioni avevano gia vinto i giri.

bene...
27 maggio 2015 14:20 pickett
Ringrazio gli amici che hanno risposto alle mie domande.Chiunque abbia un minimo di sportività,si renderà quindi conto che ai danni di Porte ,settimana scorsa,é stata commessa,di proposito,un'autentica mascalzonata.A mio avviso ha fatto malissimo l'australiano a non tornarsene immmediatamente a casa.P.S. Gli unici ad aver visto Porte "stracotto" nei primi 10 giorni del Giro,sono stati Gatti e Stagi;a me sembrava che in salita tenesse le ruote di Contador con la massima facilità.Certo,se la sera torni dal lavoro e scopri che dei farabutti ti hanno svaligiato la casa,il giorno dopo non è che hai una gran voglia di rimetterti a lavorare...

Si, proprio bene stava Porte!
27 maggio 2015 15:19 Bartoli64
Si, infatti, Porte stava talmente bene che all’ospedale di Cles (TN) si è fatto fare alcuni esami clinici http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=79970, ma non credo che se li sia fatti fare per sapere quale fosse il suo gruppo sanguineo.

Traduzione: Pickett, hai perso l’ennesima occasione per stare zitto e non scrivere un altro dei tuoi commenti privi di intelligenza.

Bartoli64

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