LA TAPPA. Sulle strade della storia. SEGUI IL LIVE

GIRO D'ITALIA | 26/05/2015 | 07:37
Dopo il riposo, un riposo un po’ “sui generis” per i corridori, dato che è stato collocato fra due tappe non proprio leggere, anzi, d’assoluto impegno come la Marostica-Madonna di Campiglio e la Pinzolo-Aprica, con salite, e che salite, a gogò. La generazione dei Gimondi e Motta, così come quella dei Moser-Saronni, era solita esporre perplessità al riguardo motivate dal fatto che l’impegno richiesto stempera, anzi in sostanza annulla, i benefici del riposo che tale non è in quanto, per essere pronti a tutte le evenienze, anche nel giorno di riposo bisogna pedalare, e di lena, buona lena.
Lo splendido panorama delle Dolomiti di Brenta e dell’Adamello, nell’alta Val Rendena dove sorge Pinzolo, di per sé, costituisce sempre e comunque un motivo di riposante bellezza visiva. La carovana del Giro riparte e per il gruppo dei corridori capeggiati dalla maglia rosa di Alberto Contador, un rosa che tende a stabilizzarsi sempre più in tonalità vivida, è già salita, subito in partenza, in una frazione che presenta oltre 4.500 metri di strada all’insù e con ben cinque G.P.M. uno dei quali, tanto per gradire, è il Mortirolo. E qui basta la parola. Un menù che propone un’autentica abbuffata di salite.


Subito dopo Pinzolo si scala immediatamente percorrendo gran parte della salita già percorsa domenica nel finale di tappa. A Madonna di Campiglio si lascia il percorso della tappa precedente per il primo GPM di giornata ai m. 1681 di Campo Carlo Magno, 2^ categoria. Rapida discesa su Dimaro, in val di Sole per affrontare la classica salita del Tonale a q. 1.883, GPM ancora di 2^ categoria, dopo essere transitati per centri turistici di rilevanza del territorio solandro, assai legati alla pratica della mountain bike con eventi di rilevanza internazionale. Nel centenario della prima guerra mondiale è giusto ricordare i grandi, immani, sacrifici consumati e subiti dai combattenti nel bianco scenario dell’Adamello e che sono qui rappresentati e commemorati in varie strutture, museali e “live”, per usare un termine attuale.
Dopo il Tonale si è in Lombardia, in provincia di Brescia, nella valle Camonica attraversando il territorio di Ponte di Legno (dove inizia anche il passo Gavia) e quindi Edolo per il primo passaggio da questa località. C'è un altro primo passaggio ad Aprica, Valtellina, provincia di Sondrio, solo GPM di 3^ categoria per il primo transito. Discesa verso il fondo valle che si raggiunge dapprima con una discesa ampia e veloce e poi con strade a carreggiata più ridotta, nella seconda parte per raggiungere Stazzona. Un po’, ma proprio un po’, di respiro su strada in piano per passare da Tirano, importante centro della valle, e poi, da Mazzo in Valtellina, si prospetta, anzi si erge, lo spauracchio del Mortirolo. E' una salita celebre, diventata subito celeberrima in ambito ciclistico, conosciuto anche come “passo della Foppa”. E’ la “montagna Pantani” del Giro 2015 e ricorda l’impresa del grande scalatore romagnolo nella Merano-Aprica del 4 giugno 1994 che dimostrò nella circostanza l’elevatissima “cifra” della sua classe quando la strada si rizzava sotto le ruote. Il Mortirolo, affrontato per la prima volta dalla corsa rosa nel 1990 ma dal più facile versante bresciano di Monno, dalla parte di Mazzo percorsa dal Giro 2015 s’identifica con questi dati: km. 11,800 di salita, dislivello di m. 1.289, pendenza media 10,9%, massima 18% riscontrabile fra il quarto e il quinto chilometro con il GPM – 1^ cat. – a m. 1854. Non è una quota da capogiro ma i numeri, con la loro cruda eloquenza, sono tali da provocare mal di testa e altro. Pure le caratteristiche della discesa, dapprima su Monno e poi su Edolo, che il Garibaldi definisce “tecnica”, richiedono la massima concentrazione e prontezza di riflessi assolute. Da Edolo si sale nuovamente verso Aprica dove, dopo quattordici chilometri, è situato ancora un GPM di 3^ categoria che coincide con il traguardo. E' un appuntamento frequente quello dell’Aprica, notissima e frequentatissima località del turismo invernale ed estivo, con la corsa rosa. Appuntamenti che si sono infittiti in tempi recenti per la passione dei promotori e fautori valtellinesi della presenza del Giro e della bicicletta in questa località e nell’intera valle. La prima volta nel 1963 con il successo di Vittorio Adorni, Leonardo Sierra nel 1990, protagonista in salita e autore di una discesa da paura, per lui e per il pubblico che lo seguiva, nelle sue tremebonde traiettorie, talvolta con i piedi sganciati dal pedale, lo spettacolo di Marco Pantani nel 1994, Ivan Gotti nel 1996. Si continua poi con la “tappa horribilis” del 1999 proveniente da Madonna di Campiglio e vittoria dello spagnolo Roberto Heras, quella del 2006 con il successo di Ivan Basso e, nel 2010, Michele Scarponi. E’ sempre stato un traguardo connotato da fatti e valenze specifiche per la classifica finale del Giro.
Per conformazione e valenze si prospetta come una tappa chiave dell’edizione 2015 della corsa rosa. Sarà seguita, praticamente per intero, dalle telecamere della televisione, condizioni meteorologiche permettendo dato che è prevista varia nuvolaglia. Il percorso è del genere che fa tremare i polsi, un tracciato disseminato di mine.
Chi saprà trovare l’innesco giusto per creare almeno grattacapi al “matador” , in rosa, Alberto Contador?

Giuseppe Figini

Potete seguire la diretta a partire dalle ore 11 scegliendo il tasto LIVE in alto alla pagina o CLICCANDO QUI

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il messaggio che arriva dal Tour of the Alps, una volta di più, è diretto a chi la bici la pratica per diletto, per sport, per passione. Indossate il casco perché il casco può salvare la vita: come accaduto alla...


È una storia che viene scritta dal 1997 sulle strade della Francia e del mondo. Una storia di coesione, sudore, superamento di se stessi, aiuto reciproco ed emozioni forti. Da 27 anni, Cofidis è protagonista chiave nel ciclismo mondiale. Cofidis,...


Promosso in prima squadra e subito con una maglia da titolare per una delle corse più importanti del mondo. È la favola di Gerben Kuypers che entra con effetto immediato nel roster della Intermarché Wanty e domenica sarà schierato al...


Sarebbe bello proporre soluzioni avanzate ad un prezzo altamente accessibile, no? È così che prende l’abbrivio la vita di due nuovi prodotti per VISION, ovvero per le ruote SC45 e SC60. Il marchio non ne fa mistero e si propone con queste due...


Nei giorni scorsi Geraint Thomas ha deciso di prendere la parola per esprimere il suo sconcerto perché a suo avviso, nonostante i numerosi incidenti in corsa, nessuno realmente sta lavorando per diminuire i rischi. La sicurezza nel ciclismo è un tema...


L’ultima tappa del Tour of the Alps, interamente trentina, in Valsugana, con partenza e arrivo a Levico Terme, presenta un chilometraggio ridotto, 118, 6 Km, ma numerose asperità che possono rimescolare i valori in campo. E la classifica...


La figura di Andrew August non passa inosservata. Minuto, agile e dai lineamenti che non mascherano affatto la sua giovane età, quello della classe 2005 di Rochester è un profilo che non può non spiccare fra la silhouette imponente di...


Colnago annuncia la collaborazione con Pitti Immagine per un evento ciclistico a Firenze nei giorni precedenti il ​​111° Tour de France. Ospitato alla Stazione Leopolda, dal 26 al 28 giugno, l'evento si chiamerà Be Cycle e Colnago esibirà le proprie...


La puntata di Velò andata in onda ieri sera su TvSei è stata particolarmente interessante, si è parlato di classiche, di Giro d'Abruzzo professionisti e juniores e di tanto altro ancora con Luciano Rabottini, Riccardo Magrini e il presidente della Regione Abriuzzo Marco...


Ciclismo e arte convivono nei ritratti di Karl Kopinski, pittore inglese appassionatissimo di bici che a suo modo parteciperà al Giro d’Italia: in occasione dell’arrivo della quinta tappa, Lucca ospiterà una mostra dell’artista dedicata ai campioni del pedale. La rassegna,...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi