TEAM IDEA. «Reda espulso con un'accusa infamante e falsa»

CONTINENTAL | 19/05/2015 | 10:53
Vi proponiamo il comunicato stampa del Team Idea sui fatti accaduti al Giro d'Irlanda.

Chiediamo scusa a coloro che ieri pomeriggio ci hanno chiesto informazioni sull'accaduto di ieri. Ci eravamo limitati a fornire l'essenziale. Non abbiamo fornito pubblicamente tutti gli elementi di questa tristissima ed antisportiva vicenda, elementi che invece ora nel presente comunicato andremo a sviscerare. Comunque sia, in totale trasparenza non abbiamo fatto mancare le informazioni sulla sostanza del nostro ricorso, pubblicandone copia sui nostri account social sin da ieri sera.
Non amiamo la dietrologia e ci atteniamo pertanto ai fatti, quelli che la nostra dirigenza ha ricavato con spietato rigore con una indagine interna. E' dopo di questa e dopo avere analizzato tutti gli elementi che Team Idea sente di dovere affermare con orgoglio e rispetto della storia e dignità sua e dei suoi tesserati che NOI NON SIAMO DEI BARI.

Ieri Francesco Reda è stato vittima di una foratura a meno di 15 Km dal traguardo ed in precedenza anche altri dei nostri ragazzi, fra i quali Marco Tizza. Un generosissimo e professionale Davide Viganò, il nostro uomo per la volata, si è letteralmente sacrificato fornendogli la ruota. La ruota è stata montata di fretta e dopo qualche centinaio di metri Francesco si è ritrovato con questa fuori asse letteralmente frenata. Ha affiancato l'auto per farsi sistemare i freni ed allargare la morsa dal nostro meccanico Maurizio Bergamaschi, personaggio conosciuto ed apprezzato da centinaia di professionisti ed ex professionisti italiani. La ruota era talmente fuori asse che Francesco ha dovuto percorrere parte della salita di Aherlow, il cui culmine era posto a 7 Km dal traguardo, con un rapporto impossibile, il 39x12.
Nonostante ciò, scortato dai compagni che lo attorniavano, è riuscito a rientrare con un favoloso Davide Viganò che poi è riuscito ad arrivare addirittura terzo. Nella volata anche Reda otteneva un mortificante (pensandoci adesso) sesto posto.
Solo dopo il traguardo e raggiunta la zona podio Francesco Reda ed il nostro direttore sportivo Alberto Elli scoprivano della pesatissima ed infamante sanzione.
L'accusa che è stata mossa nei loro confronti è una delle peggiori che possa essere mossa nel nostro sport. Tutti, a questo punto avrete pensato o dubitato che al volante dell'auto affidata dall'organizzazione a Team Idea fosse guidata da Alberto Elli e che questo possa avere fatto qualcosa per favorire il proprio corridore.
Bene, dovete sapere che l'auto era condotta da un addetto dell'organizzazione, una persona quindi completamente terza, estranea a Team Idea e di fiducia dell'organizzazione stessa. Costui ha dichiarato in prima persona, e METTENDOCI LA FACCIA, che la nostra ammiraglia non ha commesso infrazioni, che non vi è stato alcun traino in favore di Francesco Reda.
Ma ciò non è bastato, la giuria non ha sentito le nostre ragioni e rigettato la testimonianza terza del NOSTRO AUTISTA FORNITO DALL'ORGANIZZAZIONE.
La giuria si è avvalsa della testimonianza di un ANONIMO motociclista al seguito della corsa, che sarebbe un commissario di gara, stando ad un diffamatorio articolo di stampa comparso poche decine di minuti su di un sito internet specializzato irlandese, un sito che in pochi minuti aveva già ricostruito le storie sportive e non di Francesco Reda e Alberto Elli.
Non ci è stata data alcuna possibilità di confrontare la nostra versione ed i nostri testimoni con questo MISTERIOSO testimone.

Detto questo, lasciamo a tutti nostri sponsors, partners e supporters ed agli AMANTI DELLO SPORT tutte le loro valutazioni fornendo il dispositivo della giuria e la copia del nostro ricorso.

Se sarà necessario, ad alta voce e sempre nel rispetto dei regolamenti e dei ruoli, esigeremo il rispetto della verità e della dignità del nostro team, di Alberto Elli e di Francesco Reda, sul quale fatichiamo a non scorgere un vero e proprio grigio accanimento. Ci possono togliere vittorie, piazzamenti e maglie ma MAI LA NOSTRA DIGNITA'.
NOI NON SIAMO DEI BARI.

Non abbiamo nulla da nascondere ed è a testa alta che oggi proseguiremo questa gara a tappe. Proprio in virtù di questa trasparenza riportiamo di seguito la fedele traduzione di un articolo, a dir poco infamante, comparso ieri sul sul sito irlandese Stickybottle.com, sito che in pochi minuti ha elaborato un testo con le testimonianze virgolettate della presidente di giuria e del direttore di corsa. In questo articolo, redatto a breve distanza dai fatti, l'estensore ha voluto affermare una teorema, ovvero una continuità di vocazione truffaldina nell'operato di Francesco Reda, una cosa assolutamente vergognosa ed irrispettosa dei fatti stessi che portarono le autorità sportive ad interrompere la sua sospensione.
Lasciamo infine agli appassionati ed a coloro che conoscono la storia di questo sport, nel bene come nel male, di giudicare le nefandezze scritte a riguardo di Alberto Elli. Non abbiamo intenzione di prestarci ai giochi delle assurde cacce alle streghe che stanno logorando questo sport e la sua storia recente. O meglio è assurdo replicare senza una analisi critica, storica e secolarizzata degli errori collettivi che furono commessi. Gli attacchi personali hanno solo il sapore di una vile carognata perché, alla deprecabile cultura del doping che vogliono stigmatizzare, sostituiscono una più volgare ed indiscriminata cultura forcaiola.
Con trasparenza vi riportiamo di seguito il testo tradotto dell'articolo disponibile in lingua originale su STICKYBOTTLE.

***

Il commissario capo dell'An Post Ras ed il direttore di gara parlano della controversia della maglia gialla

Intervenendo dopo la decisione che è stata presa di squalificare il leader Francesco Reda dalla gara, un giorno dopo che aveva preso la maglia gialla, il commissario capo UCI dell'edizione 2015, Danuta Macialek, ha spiegato compiutamente le valutazioni alla base della decisione.

Lei e il direttore di gara Tony Campbell hanno conferito con Stickybottle poco dopo il traguardo, offrendo le loro versioni in merito.

"C'è stato un grande problema riguardo al leader dopo la tappa", ha riferito Macialek, una donna polacca incaricata del ruolo di Presidente di Giuria quest'anno.

"Purtroppo ha avuto una foratura a circa 20 chilometri dall'arrivo. Ha ottenuto un aiuto molto irregolare dalla sua auto. Ecco perché abbiamo dovuto squalificare questo ciclista, il numero 63.

"Potenzialmente potrebbe essere rimasto leader dopo la tappa di oggi, ma a seguito di questo aiuto irregolare è riuscito a rientrare nel gruppo di testa e non si poteva confermare il risultato in questo caso."

La Presidente ha poi chiarito che l'aiuto irregolare significava che il ciclista era stato trainato dalla vettura del suo team; "Esattamente appoggiato al finestrino."

Stickybottle ha poi parlato in dettaglio con la prima persona che aveva visto l'infrazione in corso di effettuazione, un pilota ufficiale in moto della gara che aveva operato come commissario in altre gare.

Ha riferito che tutto si è verificato appena dopo il 20esimo km dal traguardo, e che il leader della corsa aveva due compagni di squadra con sé dopo aver cambiato la sua ruota.

Ha deciso di rimanere attaccato al finestrino posteriore, piuttosto che rientrare dietro ai compagni.

Il motociclista ha avvertito la vettura del team via radio corsa che erano sotto osservazione, al che un meccanico si è sporto dal finestrino apparentemente per eseguire una regolazione.

Al termine, dopo il secondo avvertimento, Reda si è sganciato dalla macchina ed è rientrato nel gruppo con l'aiuto dei suoi compagni di squadra.

"E' stato avvertito due volte del fatto che questa azione fosse assolutamente irregolare", ha detto Macialek.

"Ci sono stati anche altri ciclisti con forature o rientranti dopo un incidente ma lo hanno fatto in modo regolare, mentre costui ... era davvero evidente che avesse ottenuto un aiuto."

Ha aggiunto poi che Reda ha continuato nell'infrazione anche dopo avere ricevuto il primo avvertimento.

Il direttore di gara Tony Campbell, che è stato informato del problema al traguardo, ha detto a Stickybottle: "La storia che mi è stata riferita al momento è che tutto è successo negli ultimi 20 chilometri e che è stato palesemente attaccato ad una macchina dopo la sua foratura".

"Gli è stato chiesto di allontanarsi dalla macchina. Comunque, questo non è confermato, dovrò riunirmi con i commissari."

"Però hanno preso la loro decisione e devo seguire la loro decisione". Campbell ha detto che il fair play è fondamentale per la manifestazione.

"E' molto importante per i nostri ciclisti locali, per quei giovanotti che sono là fuori e stanno veramente dando il massimo ogni giorno.
"Non possiamo avere ospiti, stranieri che arrivano e disobbediscono alle regole."

"Le regole ci sono per tutti e quei giovanotti fanno di tutto per terminare questa gara, non importa vincere una tappa. Questo tizio aveva la maglia gialla e viene rimorchiato."

Reda ha tagliato il traguardo nel gruppo di testa di 29 uomini, ma subito dopo la tappa è stato chiaro che le sue azioni avevano messo in discussione la sua leadership e, di conseguenza, il suo posto in gara.

Una riunione improvvisata dei Commissari si è svolta nell'ingresso della banca adiacente al camion rimorchio che funge da podio.

Il team manager Alberto Elli, egli stesso con un passato correlato al doping, era presente e ad alta voce ha protestato la sua innocenza e quella del suo corridore.

Ha detto che se Reda fosse stato squalificato avrebbe ritirato subito la squadra dalla gara tornando a casa.

Nonostante queste pressioni i commissari hanno preso la decisione di squalificare il ciclista.

Elli e Reda sono arrivati ​​sul podio per ricevere la conferma dell'esistenza della procedura e poi il manager ha ricominciato a protestare ancora una volta.

Egli ha affermato che il traino era stato solo per 100 metri - cosa che aveva contestato anche al motociclista che aveva osservato l'incidente - e che ciò era ingiusto.

Si è poi allontanato fuori dalla zona podio. Stickybottle lo ha seguito per chiedergli un commento, attendendolo che terminasse una adirata telefonata durata dieci minuti.

Tuttavia, poi ha rifiutato di fornire il suo punto di vista, dicendo "vai e parla con il personale della corsa, irlandesi, come te".

Successivamente ha presentato appello alla decisione, ma questo è stato respinto.

Reda ha espresso il suo disappunto in termini rabbiosi via Twitter. "La puzza di merda delle pecore irlandesi dalla testa alla giuria UCI il tour d'Irlanda e l'organizzazione." (Francesco voleva però dire in preda ad una enorme rabbia che "la puzza della merda delle pecore irlandesi dà alla testa alla giuria Uci al Tour d'Irlanda ed all'organizzazione", ndr).

L'italiano era stato riammesso alle gare in modo controverso a causa di una sospensione doping precedente.

Si era rifiutato di sottoporsi ad un controllo antidoping a febbraio 2013 e gli era stato comminato uno stop di due anni, nel giugno dello stesso anno.

Tuttavia questo era stato ridotto a 14 mesi a seguito della collaborazione con le autorità antidoping.

Alla domanda su questa sospensione da parte di Stickybottle, dopo la vittoria nella tappa di Domenica, Reda girava intorno alla questione invece di dare una risposta - con Elli che traduceva - dicendo che si sentiva molto forte.

Fece una smorfia dopo aver dato la risposta, dimostrando di non apprezzare che gli venisse chiesto conto di quella questione.

Circa 24 ore dopo eccolo fuori gara a causa del traino della vettura del team e quindi non fermarsi immediatamente dopo che era stato avvertito di doverlo fare.

Quanto a Elli, un passato di ciclista professionista con una condanna sospesa di sei mesi di carcere nel 2005 per il sequestro dei prodotti dopanti dalla sua camera d'hotel al Giro d'Italia 2001; l'italiano sembra ora essere indietreggiato dal suo intento di ritirare tutta la squadra.

L'organizzazione di gara ha riferito a Stickybottle questa sera che la squadra è attesa a prendere il via da Tipperary martedì mattina. Se così, Reda non sarà uno di quelli ad appuntarso il numero.


***

Ci chiediamo sbigottiti a questo punto chi possa forse avere ispirato questo articolo e con quali fini.
A conclusione di tutto vogliamo far puntare l'attenzione su due frasi successive della presidente di giuria:

"E' stato avvertito due volte del fatto che questa azione fosse assolutamente irregolare"
"Ci sono stati anche altri ciclisti con forature o rientranti dopo un incidente ma lo hanno fatto in modo regolare, mentre costui ... era davvero evidente che avesse ottenuto un aiuto."

Le parole sono pietre. Reda sarebbe stato avvertito due volte del fatto che fosse in infrazione, ma allora perché dire dopo che "era davvero evidente che avesse ricevuto un aiuto"?.
Sembra una frase così:
 - "L'ho visto che sparava alla vittima. Anche altri avevano la pistola, ma era evidente che doveva avere sparato lui."
C'era la prova o era evidente? Lasciamo libera interpretazione a ciascuno.
Copyright © TBW
COMMENTI
19 maggio 2015 15:21 angelofrancini
Questo articolo apparso sul sito StickyBottle é firmato da Shane STOKES.
Per puro caso é la stessa persona che redige, sul sito ufficiale di AS POST RAS, il LIVE UPDATES della gara: ossia il Live di ogni tappa.

Strano che sino alle 23 (ora di Dublino) di ieri sera nessuno della Giuria sapesse chi era il testimone, mentre solo un'ora dopo il termine della corsa usciva il predetto articolo con numerosi particolari che la Presidente di Giuria, polacca, non conosceva.

Quando si dice azione preordinata e premeditata!!!!





Giuria self-made man
19 maggio 2015 16:10 angelofrancini
Strano questo provvedimento del Collegio dei Commissari.
Che non rispetta la sanzione stabilita dalla Tabella sanzioni UCI - art. 12.1.040/18:
al DS 100 FS di ammenda ed espulsione della corsa
alla squadra espulsione del veicolo dalla corsa senza possibilità di sotituzione

Ma loro le regole se le fanno da soli .....


Ciclismo di Corrotto
19 maggio 2015 19:46 jimmy56
E\' proprio vero questo ciclismo è corrotto. Il Ciclismo è finitoooooooooooo!

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Nella giornata in cui l’Italia festeggia la Liberazione il cuore della Capitale è stato invaso dalle due ruote. Fedele ad una tradizione che ormai ha spento 77 candeline, è andato in scena il Gran Premio della Liberazione di ciclismo, storico...


Era atteso ieri in volata, invece spunta a sorpresa oggi in salita: Thibau Nys vince la seconda tappa del Giro di Romandia, la Fribourg - Salvan/Les Marécottes di 171 km. Il ventunenne belga della Lidl Trek ha bruciato Andrea Vendrame...


Tobias Lund Andresen sta vivendo unio straordinario momento di forma e dopo il secondo successo consecutivo al Giro di Turchia spiega: «Di certo non ho vinto per caso perché abbiamo lavorato duro durante tutta la stagione per arrivare ad ottenere...


Francesco Della Lunga ha vinto la classica Coppa Ardigò per dilettanti svoltasi a Pessina Cremonese. Dopo il successo di fine marzo a Ponte a Egola, il toscano della Hopplà Petroli Firenze Don Camillo concede il bis in Lombardia anticipando in...


Sulla scia dell’Eroica Nation’s Cup a tappe vinta dallo spagnolo Hector Martinez Alvarez, un altro evento importante e di prestigio in Toscana per gli juniores, il 48° G.P. Liberazione Città di Massa con ritrovo e partenza ufficiosa nella splendida Piazza...


Slitta alle 21.50, in questo giovedì di festa, l'appuntamento settimanale con Radiocorsa su Raisport. In collegamento ci sarà Fabio Baldato, direttore sportivo della UAE Team Emirates, per capire meglio il capolavoro messo in piedi da Tadej Pogacar alla Liegi-Bastogne-Liegi di...


Simone Buda si è imposto nella Coppa CadutI Nervianesi. Il 24enne della Solme Olmo, già vincitore in stagione del GP De Nardi, ha regolato in volata Cristian Rocchetta della UC Trevigiani - Energiapura Marchiol e Lorenzo Ursella, 21enne della Zalf...


Tobias Lund Andresen ci ha preso gusto e firma il bis nella quinta tappa del Giro di Turchia, la Bodrum - Kusadasi di 177, 9 km. In una volata lanciata lunghissima da Luca Colnaghi e poi da Danny Van Poppel,...


Seconda vittoria stagionale per il trentino Elia Andreaus che centra il bersaglio a Camignone nella gara per juniores. Il giovane atleta del Team F.lli Giorgi si è imposto per distacco anticipando di 16" Gamba della Trevigliese e Paolo Nica, portacolori...


Le strade di Camignone regalano il primo storico podio alla formazione juniores del Team ECOTEK. A ‘impacchettare’ questo regalo alla formazione guidata dall’ex professionista Marco Zanotti è stato Paolo Nica, che ha chiuso al terzo posto il 60° Trofeo Caduti...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi