GATTI & MISFATTI. LO SCATTO DEL CRETINO

GIRO D'ITALIA | 10/05/2015 | 19:37
di Cristiano Gatti
    
Di fronte a un cretino, nessuno può mai dire se sia tutto talento naturale o se sia in qualche modo costruito, con metodica applicazione negli anni. Conviene fermarsi al risultato finale, prendendolo così com’è e come si presenta: il cretino è cretino.

Uno dei più quotati, su piazza, è certo quello che sta cercando Eugenio Alafaci, della Trek, che al termine della caotica tappa genovese invia questo inquietante tweet: “Se becco quel cretino che a 10 km dall’arrivo ha avuto la brillante idea di buttarsi in gruppo con la fixbike, facendoci cadere, giuro che ne prende tante…”.

Purtroppo, al momento il cretino ricercato risulta irreperibile. Stia tranquillo però Alafaci: se quel cretino è cretino quanto sembra quando va in bici, sicuramente è quel genere di cretino che il giorno dopo si mostra molto contrito e va al raduno di partenza  - o sul palco del Processo, dove vanno matti per questo genere di scene – per chiedere scusa con le lacrime agli occhi. Certamente, assicura che non era proprio nelle sue intenzioni creare un simile guaio: in quanto cretino, non immagina come un cretino infilato nel gruppo - lanciato nel finale a sessanta orari - possa diventare pericoloso. Su, invoca il cretino, sostenuto dalle crocerossine in missione umanitaria permanente, chi può immaginarsi di falciare corridori che preparano questa corsa da un anno intero? Già, come può un cretino immaginare un simile disastro?

Io personalmente già non sopporto questi ultimi arrivati della bicicletta artistica con lo scatto fisso, che stanno martoriando le città, su e giù per marciapiedi con la loro guida da metropolitano eccentrico e creativo, mezzo acrobata e mezzo poeta, comunque interamente cretino. Non li sopporto perché non sono veri innamorati della bicicletta, ma pecore da branco che dopo aver provato tutto a testa bassa decidono di provare anche la bicicletta di moda, come si prova il golf o il surf. Gente che non fa bene al ciclismo, perché lo trasforma pericolosamente in un vezzo snob, quanto di più lontano dallo spirito autentico e realmente pop dell’arnese.

Se poi uno di questi bei fustaccioni decide di mettersi a gareggiare con il gruppo del Giro d’Italia, senza calcolare minimanente quanto cretino sia il gesto, allora i motivi di risentimento diventano irresistibili. Come scrive il saggio Alafaci, bisogna solo augurarsi che prima o poi il cretino salti fuori e finisca tra le unghie dei poveracci caduti ed escoriati. Solo questo, basta questo. Certo non si può pretendere che a fermare il cretino sia sempre l’organizzazione del Giro, perché il talento del cretino è talmente raffinato da renderlo comunque imprevedibile e incontrollabile, specie in una corsa che per tre settimane attraversa il popolo italiano, libero a bordo strada. Impossibile arginare le potenzialità del grande cretino. Bisogna accettare la pesante realtà e farsene una ragione. Statisticamente e inevitabilmente, nella massa si annida sempre qualche autentico cretino. Soprattutto a scatto fisso. E’ il famoso scatto del cretino.
Copyright © TBW
COMMENTI
fix?
10 maggio 2015 20:13 Stoccolma
Come se fosse colpa delle fix...Ma cosa sta dicendo? Non le piacciono le fix? E chi se ne frega? Come se l'amore del ciclismo si conta dal numero di cambi o indossare il jersey figo della Saxo. Il pezzo sulle fix (su quelli che le guidano) è una cretinata...Con tutto il resto concordo!

Cordiali saluti

Giorgio Masnikosa

Fix sf...ti
10 maggio 2015 21:43 Fedy75
Bike fix..andatevene a piedi..che forse,dico forse,fate meno danni..lo scatto fisso lasciatelo usare a chi è del mestiere

Oppure
11 maggio 2015 06:53 tonifrigo
Lo scatto fesso

lo stupido non è in fissa
14 maggio 2015 10:49 severino
Cristiano Gatti quando parla di fisse parla di cose che non conosce. perchè se sapesse, guardando bene le immagini, si accorgerebbe che lo stupido non è in fissa!
Quindi il suo articolo è del tutto fuoriluogo, aspetto a breve un articolo di scuse.
severinodigiovanni

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Con una splendida azione nelle battute conclusive Isaac Del Toro ha vinto la prima tappa della Vuelta Asturias Julio Alvarez Mendo, da Cangas del Narcea a Pola de Lena di 179 chilometri. Il talento messicano della UAE Team Emirates ha...


Non è esagerato definire la Toscana in cima al mondo, non per i risultati degli atleti quanto in campo organizzativo. Non solo per la partenza del Tour de France da Firenze del 29 giugno, ma anche per le tante altre...


Il 23enne  Frank van den Broek è il nuovo padrone del Presidential Cycling Tour of Türkiye, arriva dai Paesi Bassi e vincendo la tappa regina della corsa si è portato al comando della classifica generale con soli 4” di vantaggio...


Con tanto di arrivo spettacolare e inchino di ringraziamento al pubblico, Alexis Guérin (Philippe Wagner-Bazin) ha vinto per distacco la seconda tappa del Tour de Bretagne, la Milizac-Guipronvel - Pontivy di 206, 2 km. Alle sue spalle nell'ordine Tibor Del...


La DSM firmenich PostNL continua a dominare il Presidential Cycling Tour of Türkiye e arriva a quota quattro vittorie in questa edizione: la sesta tappa, la tappa regina da Kuşadası a Manisa (Spil Dağı) di 160.1 km, ha visto il successo...


L’ufficialità è arrivata poco fa: la Laboral Kutxa - Fundación Euskadi da domenica affronterà la Vuelta España Femenina con una formazione a “trazione italiana”. A guidare il quartetto di nostre connazionali nelle otto tappe in programma sarà Nadia Quagliotto che,...


  La trentina Giada Borghesi è una delle italiane più in forma di questo scorcio di stagione. La legge dei numeri lo dimostra: è  costantemente nelle posizioni nobili degli ordini d’arrivo in corse internazionali. Al difficile Grand Prix di Chambery,...


La 785 Huez rappresenta tutto quello che serve se siete alla ricerca di una bicicletta altamente performante, un prodotto destinato ai ciclisti più sportivi ed esigenti, quelli che puntano ai passi e alle salite più dure. In questo modello LOOK inserisce alta tecnologia...


Più che una riflessione vuole essere una storia, che riguarda il sottoscritto e un amico mio e del ciclismo come Moreno Moser, ex professionista e oggi più che apprezzato opinionista di Eurosport con Luca Gregorio e il "papi” Riccardo Magrini....


"Buongiorno da Luca Gregorio... e Riccardo Magrini!" Una frase che per un giorno non è stata trasmessa da Eurosport, ma da noi. Subito dopo aver condotto la conferenza stampa sotto la neve di Livigno, infatti, sabato scorso la premiata ditta...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi