Fanini: «Grazie a Nibali, all'Astana dovrebbero dare un premio»

PROFESSIONISTI | 14/03/2015 | 08:00
L’abbiamo incontrato qualche giorno fa, sull’uscio di casa, a Lunata dove vive e ha il suo quartier generale. Ivano Fanini non è tipo che si fa pregare quando c’è da parlare, anzi, il problema è esattamente il contrario. Lo fermi chi può, soprattutto se l’argomento lo appassiona. Il caso Astana, per esempio, che pende sulla testa del ciclismo e non solo sul team kazako, non lo lascia assolutamente indifferente. Lui che è conosciuto nell’ambiente per essere stato ed essere ancora oggi uno dei più integralisti in materia di doping, ma quando gli chiediamo un parere ci spiazza.

«Guarda, questa vicenda mi addolora molto – mi dice il signor Amore & Vita -. Io sono da sempre per la linea dura. Per la tolleranza zero. Ma in questo caso mi sento di dire che trovo sbagliati i tempi e anche i modi».

Spiegati meglio.
«Intanto se volevi mettere spalle al muro l’Astana potevi farlo a dicembre e non a marzo inoltrato, proprio nel pieno dell’attività agonistica. Se trovi ingombrante la figura di Vinokourov per il suo passato, avevi tutto il tempo per dichiararlo senza tanti problemi subito. In ogni caso non è il solo ad avere un passato tutt’altro che specchiato. Ce ne sono tanti altri. E ad ogni buon conto io penso che sia arrivato il momento di fare un punto e un a capo. Basta girarci indietro. Valutiamo il comportamento del team manager kazako, da oggi in poi: se sgarra lo si allontana per sempre dal nostro ambiente. Questo vale per lui come per tutti gli altri. Io credo che sia arrivato il momento di valutare le cose con maggiore serenità e lungimiranza».

Mi sei diventato improvvisamente misurato, saggio e pacato?
«Ci sono momenti in cui è necessario alzare la voce perché nessuno ti ascolta. Ci sono momenti che bisogna davvero combattere una battaglia dialettica senza esclusione di colpi. Ora, invece, il nostro movimento è cambiato tanto. Ha capito i danni che ha creato in decenni scellerati, ha recepito la lezione e si è adeguato ad una nuova cultura di sport, che è molto più credibile. Non è più il caso di andare a rovistare nel passato di nessuno. I regolamenti e gli strumenti per fermare i bari ci sono, il governo di Cookson sta facendo tanto e bene, ma deve solo pensare a quello che può accadere domani, non a quello che è accaduto dieci o venti anni fa».

Credi davvero che il ciclismo di oggi sia molto più credibile?
«Negli ultimi quattro anni è stato fatto molto. La musica è radicalmente cambiata».

Pensi che la Commissione indipendente per le licenze possa alla fine dare la “patente” all’Astana?
«Si, io credo che prevarrà il buon senso. È giusto che Cookson e l’Uci chieda chiarezza, ma sono anche convinto che prevarrà la ragione».

E se non dovesse accadere?
«L’Astana vincerà al Tas».

Pensi che gli organizzatori del Tour abbiano voglia di invitare un team ingombrante come l’Astana?
«Ora è ingombrante, ma non è detto che resti tale. E poi Christian Prudhomme è un uomo di grande cultura sportiva ed è un autorevole organizzatore. E come tutti gli organizzatori che si rispettino, ama i grandi confronti e gli atleti capaci. L’Astana li ha: Prudhomme non ci rinuncerà per niente al mondo».

Ma se tu dovessi dare un consiglio a Nibali, gli consiglieresti di correre anche il Giro d’Italia?
«Sai che io gli direi di fare come Contador: intanto porti a casa la corsa rosa e poi pensi al Tour».

Ma decidere di preparare una corsa come il Giro a questo punto della stagione non è cosa semplicissima: se ti sente Slongo ti manda a quel paese…
«Forse anche Vincenzo mi ci manda volentieri, ma Nibali ha una classe immensa e può arrivare alla “corsa rosa” con una buona condizione».

Non credi che lo stesso Aru meriti di correre con i gradi di capitano la corsa della Gazzetta?
«Ma un Nibali, anche non al 100%, gli farebbe molto comodo».

In passato non sei stato tenerissimo con Nibali, ora ne parli con ammirazione.
«L’ho sempre detto e lo ripeto: ho sbagliato. Vincenzo è un grande corridore. Uno dei più credibili in assoluto. Se fosse per me l’Astana dovrebbe essere premiata solo perché ha un corridore come Nibali. A quanti controlli si è sottoposto in questi anni? Mai un solo sospetto. È il simbolo di un ciclismo che ha deciso di cambiare passo, per questo mi spiace che la sua squadra si trovi in una situazione simile. Ma lo ripeto, questo non è un caso che riguarda solo il team Astana, ma tutto il movimento. Io spero che anche l’Uci capisca che non fa bene a nessuno andare avanti su questa linea. Bisogna guardare avanti, con fiducia e fermezza. Senza abbassare la guardia. Evitando però colpi bassi».

Pier Augusto Stagi
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COMMENTI
D'accordo con Fanini
14 marzo 2015 10:12 effeffe
Ha ragione Ivano Fanini, perché colpire vinokurov? Ci sono molti altri ex corridori a dirigere grandi squadre dal passato molto peggiore di Vino! Ma nessuno dice niente! Persone come Ivano dovrebbero essere molto più ascoltate e far tesoro dei suoi consigli! Non a caso è il patron della squadra più longeva del mondo Professionistico!

fanini
14 marzo 2015 10:42 siluro1946
Mi devo preoccupare! Sono pienamente d'accordo con il sig. Fanini Ivano.

Intervista interessante
14 marzo 2015 10:44 pietrogiuliani
Concordo con Fanini che punire l'Astana in questo momento sia del tutto inutile.
Secondo me qualsiasi squadra al mondo - dalla più piccola alla più grande - ha i propri scheletri nell'armadio, se si indaga a fondo, quindi è assurdo puntare il dito contro questo team solo perché il nome Astana fa tanto scalpore. Hanno fatto degli errori, questo è indubbio, ma chi non li ha commessi? Quindi adesso si deve voltare pagina. Io non dico di restare nell'omertà altrimenti si tornerebbe molto indietro, vanificando il lavoro di tutti questi anni, dico soltanto che non sia corretto colpire una società per gli errori dei singoli atleti (perchè in pratica è questo ciò che è successo all'Astana). Quindi concordo con Fanini (che a mio avviso è una persona molto influente e carismatica) sul fatto che dobbiamo punire davvero chi da ora in poi sbaglia.

giustissimo
14 marzo 2015 11:47 antani
bella iniziativa quella di Stagi di fare questa intervista. Decisamente interessante e obbiettivamente corretta nei contenuti.
Fanini è un giusto e quanto è scritto qui lo è ancor di più.

parole sante!
14 marzo 2015 12:10 roger
Quello che dice Fanini non è mai scontato. Anzi lascia il segno. Bravo Ivano. Complimenti a Stagi per l'intervista.

14 marzo 2015 13:53 foxmulder
Pur condividendo in Totò, e ammirando l'uomo che dice "su Nibali ho sbagliato", non riesco mai a fidarmi al 100% delle uscite di Fanini. Mi sembra sempre ci sia dietro qualcosa. Colpa mia.

grande ivano
14 marzo 2015 17:01 daniele01
Bravi!!
di solito quando il sig. Fanini prende delle posizioni contro il doping o sia per appoggiare delle giuste cause la finale è che ha sempre ragione lui e numerosi sono i fatti che lo provano.

Racconto un anedotto
14 marzo 2015 19:08 daniele01
Ascoltando una intervista su una radio sportiva a patron Fanini,dopo il tour che ha vinto Nibali che Giuseppe Martinelli è stato per Fanini il primo professionista alla quale regalò le prime 500mila lire quando Martinelli credo nel 1979 vinse il primo circuito. All'ora invece di Donoratico era a Cecina la squadra era la San Giacomo Bici Fanini Alan.Nella squadra diretta da Menicagli, facevano parte anche Fausto Bertoglio e Cesare Cipollini questa è storia!!! a pensare quanto ad oggi è titolato Martinelli credo si possa dire Numero Uno dei ds al mondo, L' Uci dovrebbe avere su tutta la vicenda Astana la massima considerazione anche per questo DS.

integralista sul doping?
14 marzo 2015 23:55 srm
Caro Stagi, solo per citarti l'ultimo episodio......chiedi a Fanini chi è un certo Benedetti. altrimenti lo chiedi a mia nonna e lo sa pure lei. mah!!!

SRM...
15 marzo 2015 20:20 roger
E' normale che ci siano sostenitori ed haters, questo e' internet. Però cosa c'entra questa intervista con Benedetti? Allora se proprio vogliamo dirla tutta Benedetti in tre anni da dilettante ha vinto tutto. E le chiacchiere stavano a 1000. Tutti avrebbero voluto vederlo positivo ma nonostante i controlli alle corse e a casa lui non era mai stato "beccato". Poi passa con Fanini ed in soli 30 giorni viene squalificato a vita. Chi se lo voleva togliere dai coglxxxxx e' stato accontentato. Quindi SRM, la gente com te dovrebbe ringraziare Fanini perché nelle altre squadre, Benedetti, l'ha sempre fatta franca mentre con l'Amore & Vita l'hanno fatto smettere in quattro e quattr'otto!!! Quindi torniamo in tema e non divaghiamo su argomenti ormai vecchi come la nonna (di SRM...)!

PROTEGGIAMO NIBALI
16 marzo 2015 13:26 renzobarde
Il Fanini ha sempre il merito di sollevare problematiche che meritano attenzione e sana dialettica. Nibali è la vera , grande promessa del ciclismo italiano e mondiale perché è UN ORRIDORE DAVVERO PULITO. Integralmente e convintamente. Ma l'ambiente che lo circonda riproduce le tematiche del ciclismo che NON c'è : il CICLISMO PULITO, VERO ! La squadra e la dirigenza di Nibali NON offrono tutte le garanzie del caso : sbaglio ? Magari ! Ed allora il "nocciolo" è quello di sempre : la lotta al doping che ristagna anccora perché ACCERCHIA le vittime ( i corridori !) per gli interessi di chi intrallazza nel ciclismo. NIBALI dà invece credibilità e fiducia anche per il futuro. Teniamocelo stretto ! Renzo Bardelli- Pistoia

Concordo
16 marzo 2015 22:55 Bufalino
Concordo con il caro amico Renzo Bardelli. Nibali va protetto, è un corridore pulito e che ha dimostrato di essere integro e di sani principi. Forza Nibali e Forza Fanini.

Michele Bufalino

Ce ne fossero 100 come Vinokourov sarebbe meglio.
18 marzo 2015 11:55 michelegrandi1
Sono un “malato di ciclismo” e credo di conoscere molto fondo quasi tutto di questo ambiente, per questo credo che questa intervista di Stagi sia sostanziosa ed interessante. Il sig. Fanini da tanti anni si batte contro il doping, denunciando fatti scomodi e mettendoci sempre e comunque la faccia. Che poi piaccia o no di solito il tempo gli ha sempre dato ragione nonostante le critiche di tanti malpensanti ed invidiosi. Fanini è un uomo di enorme esperienza che ha nel suo bagaglio casi e vicende senza eguali, credo quindi che l’aver preso una posizione di questo tipo sul caso Astana e su Vinokourov, in un momento così delicato per il team kazaco sia da apprezzare e condividere in pieno.
L’Astana infatti resta in bilico sulla lama del rasoio mentre ci siano altre squadre - e manager - che ad oggi continuano indisturbati e “protetti” il loro lavoro, nonostante abbiano con un passato ancor più burrascoso e chiacchierato di quello dell’Astana e di Vinokourov. Persone che al ciclismo hanno fatto molto male e che nessuno si è mai preoccupato di dover fermare. Oggettivamente posso capire le posizioni del presidente Cookson, tra l’altro molto competente (sicuramente migliore dei precedenti), ma le disapprovo totalmente, perché non certo con il demolire una squadra che si fa bene al ciclismo e si lotta contro il doping. Questo sport ha bisogno di un team come l’Astana, la squadra più ricca ed organizzata al mondo, quella con i corridori più forti, i nostri campioni, simboli del ciclismo pulito: Nibali ed Aru. Non si può dare la colpa a Vinokourov per gli errori di due squinternati come i fratelli Iglinsky. E’ totalmente insensato. Vinokourov è un campione olimpico che oltre a quelle in bicicletta è riuscito a far imprese immense anche da manager quali portare letteralmente una nazione nel ciclismo, costruendo una squadra di questo livello con un budget di quasi 20 milioni all’anno in un momento dove non si trova nemmeno un euro e dove la maggior parte delle squadre stanno “morendo”. Probabilmente Vinokourov fa invidia a troppi e per questo è scomodo, invece io credo che il ciclismo abbia bisogno di lui e abbia bisogno di formazioni come l’Astana. Quindi spero che il presidente dell’UCI decida, come dice Fanini, di ripartire da zero da questo momento e che punisca soltanto quando ci sono prove tanfibili di doping di squadra organizzato come quello che in passato hanno fatto in altre formazioni che però, come dicevo sopra, nessuno ha mai fermato perché probabilmente c’era l’interesse di non farlo….

Fanini, parole sante!
18 marzo 2015 14:19 hammet
Questa è la prova che quando parla Ivano Fanini lo fa sempre per il bene del ciclismo. Che senso avrebbe ora questa "caccia alle streghe" adesso si rendono conto che Vino è un tipo ingombrante? Potevano farlo ad inizio stagione! Guardiamo avanti e proteggiamo il ciclismo pulito! Grazie Ivano Fanini

Fanini ha ragione
18 marzo 2015 14:51 vipe
"Valutiamo il comportamento del team manager kazako, da oggi in poi: se sgarra lo si allontana per sempre dal nostro ambiente". Bravo Fanini! se il ciclismo vuole andare avanti deve smetterla di concentrarsi sul passato e guardare al futuro. Deve pensare a proteggere il movimento dalle mele marce di oggi non da quelle di dieci anni fa

FANINI SIMBOLO DEL CICLISMO PULITO
18 marzo 2015 15:25 antoniog
Grande Ivano Fanini per competenza, professionalità e trasparenza. Meriterebbe incarichi ufficiali sia a livello nazionale che internazionale. Il ciclismo pulito va protetto. Non serve a nulla guardarsi indietro!

Senza Vinokurov finisce il ciclismo!
18 marzo 2015 19:57 hammet
Io credo che tutta questa politica contro l'Astana sia figlia della gelosia e dell'invidia nei confronti del più grande team professionistico dell'ultimo decennio. Se fermeranno l'Astana sarà la fine per tutto il movimento che subirà un forte contraccolpo. Soprattutto in vista del Giro d'Italia che negli ultimi due anni ha visto gli atleti di Vino affermarsi. Non dimentichiamo che oggi il simbolo del nuovo ciclismo (Nibali) veste i colori del team kazako ed è anche grazie a Vinokurov che il ciclismo italiano è tornato ai fasti di un tempo.

Grande Fanini ma
19 marzo 2015 23:12 venetacyclismo
Condivido tutto quanto illustrato dal sig Fanini, sempre il più schietto, ma vorrei dire una cosa, ma si parla così tanto dall'Astana ma della Lampre? non dimentichiamo che tutti i suoi Ds sono implicati nella storia di Brescia e messi in ufficio, che l'attuale DS ha avuto un sacco di processi per aver frequentato la Farmacia dei Giardini Margherita, un altro compare pure in un libro con l'Ematocrito oltre 50 , insomma due pesi due misure.......

Sempre dalla parte di Fanini
19 marzo 2015 23:32 mimandapicone
Cari signori ma allora la Lampre ? tutti inquisiti, DS e Atleti , ma insomma cerchiamo di fare le leggi per tutti uguali ....

Fanini, Astana, UCI e Circ. pesi e misure .... diverse
20 marzo 2015 20:10 angelofrancini
Una disanima abbastanza attenta della situazione.
Assurdo che la squadra più importante del movimento venga messa in discussione a stagione iniziata.
Quindi, perché solo oggi si tira fuori questa storia?
Per quali reali e non dichiarati interessi e motivi?
Assurdo e non regolamentare: se Vino non è (era) etico in UCI lo sapevano da almeno 2 anni!
L’UCI fornisce gli sponsor alle squadre, mette all’interno delle stesse suoi “uomini”, sposta tutti i controlli antidoping al centro di Losanna (per le squadre WT e Professional), istruisce e prepara le figure tecniche di qualsiasi categoria: ossia sta creando le basi per un’autonomia gestionale del mondo ciclistico mondiale che esclude completamente le Federazioni, per dare tutto il “giocattolo del grande ciclismo” in mano a pochi e fidati eletti.
Forse perché il baraccone che l’UCI, di Verbruggen e McQuaid prima ed anche quella attuale, sta cercando di concretizzare da segni di cedimento che rischiano di far saltare il banco prima del tempo?
Sarebbe la cosa migliore ed auspicabile! Come al casinò: un bel drappo nero sul banco dell’UCI e chiuderla per ripartire da una Federazione Mondiale vera e non dall’attuale UCIO che è sempre più un ristretto ed esclusivo comitato d’affari.
Con la grande “riforma” cercano di copiare, adattandolo al ciclismo, il baraccone della F1 di Ecclestone. Senza accorgersi che anche quel grande circo, molto più forte economicamente, inizia a dare segni di grande cedimento: é di questi giorni la notizia che la grande potenza economica Germania ha rinunciato ad organizzare il proprio Granpremio di F1 in programma il 19 luglio al Nurburgring!
Ma forse questi dirigenti, hanno capito di trovarsi tutti sulla rampa di lancio come tanti “uomini cannone”, sanno che è l’ultima loro occasione di cercare di chiudere il loro progetto. Sapendo che, dopo le Olimpiadi di Rio, anche loro riceveranno il loro meritato ben servito: con un bel FUOCO alle polveri!

Come ho già sottolineato trovo ridicola e lacunosa la relazione della CIRC dell'UCI.
Ridicola poiché é un auto celebrazione di quanto fatto per tenere le carte più lacunose possibile e sempre nell'indefinibile per arrivare ad affermare nulla.
Lacunosa perché si parla di pochi atleti, sugli oltre 170 che sono stati uditi, tralasciando di scrivere e rendere pubbliche le promesse fatte e mai mantenute nei confronti di diversi di quei 170 atleti e rigorosamente mantenute nascoste nelle carte della CIRC: stranamente formata da tre personaggi che, in alcuni casi non erano presenti nemmeno a quelle audizioni, forse perché impegnati al TAS ove svolgevano funzioni di “giudici”.
Appunto quasi come una sorta di trasportazione dall’immaginario regno di Fantàsia, nel famoso romanzo La Storia Infinita, dove il Nulla è qui rappresentato dall’UCI per la sua assoluta lontananza e mancanza di realtà.
Sono convinto che il doping e l'antidoping siano una cosa molto connessa fra loro: chi lo pratica (va) e chi lo combatte sono sovente gli stessi.
Il ciclismo, inteso come movimento, sa di avere questo problema molto più consapevolmente di tanti altri sport: ma credo che non si debba permettere a pochi soggetti di giocare con la passione che questo sport muove in milioni di persone.
E’ poi molto strano leggere quanto apparso, sul sito 53x12.com, alcuni giorni fa:
http://www.53x12.com/do/show?page=indepth.view&id=156
Mi attendevo delle repliche che ad oggi, trascorsi quattro giorni, ancora non vi sono state…. Anche in questo caso MIstero TOtale...
Comunque Ivano ha aperto una discussione profonda che deve anche tenere conto, come sopra dicevo, di VERGOGNOSI ed OMERTOSI silenzi da parte dell’UCI su alcuni casi recenti tuttora in “sospensione divina”….

Voci dalla Sanremo...
21 marzo 2015 19:05 wolf84
La voce che circola in gruppo è che se il 2 Aprile la Commissione convocata dall'UCI a Ginevra deciderà di togliere la licenza all'Astana, seguiranno una serie di stop per altri importanti e "chiacchierati" team WorldTour!
I primi a saltare saranno i Tinkoff di Riis seguiti a ruota dalla Lampre di Saronni e...c'è ancora tanto che bolle in pentola!!!Nessuno più dormirà sonni tranquilli, Cookson passerà alla storia come colui che decreterà la fine per tutti!
Difendiamo il ciclismo, soprattutto da "chi" vede nello sport soltanto una fonte di guadagni e di sviluppo di interessi personali...

UNA PROPOSTA SERIA PER DARE CREDIBILITA' AI DIBATTITI
25 marzo 2015 09:13 renzobarde
Propongo che siano pubblicate SOLO le note firmate. Il dibattito ha un senso SOLO se si svolge tra persone che hanno un volto ed un nome ; chi si nasconde nell'anonimato NON merita alcun dialogo né attenzione. Invito Pier Augusto a dare UNA SVOLRA SAGGIO a questo sito per avere DIBATTITI SERI, VERI e con persone che HANNO IL CORAGGIO DELLE LORO IDEE, Renzo Bardelli

GLI ANONIMI TACCIONO : OVVIMENTE !
27 marzo 2015 14:04 renzobarde
Purtroppo ovvio il silenzio degli anonimi ! Caro Stagi, devi dedurre di NON accettare interventi anonimi. I dibattiti sono il sale della vita se alla luce del sole. Renzo Bardelli

per Bardelli
1 aprile 2015 18:38 pietrogiuliani
Sig. Berdelli,
Ciò che propone lei, sarebbe politicamente corretto ma totalmente impossibile da realizzare.
Questo è internet, ne ha mai sentito parlare…..? Sicuramente Lei proviene da un’altra epoca, quindi le do il benvenuto in questa!!!

RENZOBARDE
1 aprile 2015 18:40 michelegrandi1
Oggettivamente, come fa una persona intelligente a fare una proposta del genere….?
Come si fa anche soltanto a pensarle certe cose….siamo nel 21 secolo ed i blog funzionano così. Certo che sarebbe più bello che tutti avessero un viso o un nome ma è praticamente una chimera……Più facile sperare di fermare il doping…
E comunque, per la cronaca, esistono indirizzi IP. Pertanto qualora ci fossero commenti offensivi ecc. la polizia postale può risalire al nome ed indirizzo di chi lo ha fatto e quindi tutti alla fine sono rintracciabili e perseguibili penalmente. Tuttobici questo lo sa quindi, come dovrebbe saperlo anche lei che appare persona colta.
Michele Grandi

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