PROFESSIONISTI | 21/08/2013 | 09:10 MENTRE sabato scatterà una durissima edizione della Vuelta di Spagna, gli organizzatori di Rcs e Aso stanno ultimando il proprio lavoro per allestire nel migliore dei modi i percorsi di Giro d’Italia e Tour de France 2014, le cui presentazioni sono già state programmate rispettivamente per il 7 e per il 23 di ottobre prossimo.
ROSA Qualcosa è già ufficiale in chiave Giro d’Italia, ma molto appartiene alla sfera del “si dice”. Di certo si conosce soltanto il via dall’Irlanda, con il cronoprologo del 10 maggio e la prima tappa in linea dell’11 a Belfast, in Irlanda del Nord, quindi con la Armagh- Dublino (Eire) del 12. Dunque la Corsa Rosa si avvierà per 11ª volta dall’estero. Questi i precedenti: 1965 San Marino, 1966 Montecarlo, 1973 Belgio, 1974 Città del Vaticano, 1996 Grecia, 1998 Francia, 2002 Olanda, 2006 Belgio, 2010 Olanda e 2012 Danimarca. Ed ecco la prima novità: nessun riposo nonostante il lungo trasferimento dall’estero al Sud della Penisola. A Dublino si arriverà nel primo pomeriggio, quindi charter al volo verso la Puglia dove sin dal giorno successivo si ripartirà con una cronosquadre nel tardo pomeriggio, visto che l’Uci ha deciso di vietare qualsiasi stop nei primi cinque giorni di gara.
PANTANI Il Giro non resterà molto al Sud: s’era parlato di un forte interessamento da parte di San Giovanni in Fiore, che però è troppo in basso, tra Cosenza e Crotone: più probabile una partenza da là verso Nord che non un arrivo. La prima salita dovrebbe essere quella di Prati di Tivo in Abruzzo, mentre l’Appennino verrà nuovamente chiamato in causa in una tappa in terra marchigiana e sicuramente in una giornata dedicata a Marco Pantani - a dieci anni dalla morte, avvenuta il 14 febbraio 2004 - con la scalata del Carpegna, una delle salite più care al Pirata, che là si testava. Di certo si sa che il Giro proporrà per domenica 18 maggio un arrivo in salita a Pian del Falco, nel Modenese, tre chilometri al 10% una volta superato il paese di Sestola. Dopo il riposo di lunedì 19 si ripartirà da Modena lungo le strade flagellate dal terremoto del maggio dello scorso anno.
BARTALI Ed eccoci in Toscana per ricordare il grande Gino Bartali, venuto al mondo il 18 luglio 1914 (ne riparleremo fra un attimo anche in chiave Tour): il Giro dovrebbe transitare dalla natia Ponte a Ema, nel Fiorentino, ripartendo da Viareggio alla volta di Savona per poi risalire dalla Liguria al Piemonte per la cronometro Barolo- Barbaresco e la successiva scalata al Nivolet, anche se è possibile il ribaltamento della “due giorni” con partenza da Santa Maria Maggiore, nel Verbano, per la frazione che si concluderà sulla vetta sopra Ceresole Reale e quindi la prova contro le lancette sulle strade del vino. Resta da vedere se anche la salita di Oropa (ancora per Pantani) verrà presa in considerazione. Questione di pecunia...
FINALE Per il passaggio da Ovest a Est si parla di Mantova, Verona o Vicenza. Quindi, eccoci al gran finale di salite: dovrebbe tornare il tappone con Gavia-Stelvio e Val Martello non disputato quest’anno (ancora da confermare), sicuramente si pedalerà a cronometro e in salita verso Plan de Corones (dopo il successo di quest’anno della Mori-Polsa) ed eccoci sabato 31 maggio con il Monte Zoncolan affrontato due volte, la prima da Ovaro, la seconda probabilmente da Priola, lungo un versante inedito. Il giorno dopo ecco il gran finale a Trieste (ennesimo capolavoro di Enzo Cainero), con una tappa in linea che scatterà dal Goriziano, anche se nelle ultime ore s’è rifatta viva Milano, desiderosa di avere l’epilogo per lanciare il futuro Expo 2015. Sarà un Giro duro ed equilibrato, con un unico neo: la partenza dall’ Irlanda. Ma in tempi di recessione, chi paga ha sempre ragione.
GIALLO E veniamo al Tour, che scatterà il 5 luglio oltre la Manica, nello Yorkshire inglese: dopo la Leeds-Harrogate, la York-Sheffield e la Cambridge-London, si andrà in Belgio per commerorare i cento anni dalla Grande Guerra (arrivi a Reims e Verdun), quindi salite verso Planches des Belles Filles, riposo a Pontarlier, forse il Puy de Dome e via verso le Alpi dove venerdì 18 luglio la Grande Boucle dovrebbe a sua volta rendere omaggio a Gino Bartali con una tappa che arriverà al Sestiere dopo aver affrontato l’Iseran dalla Val d’Isère, quindi il Galibier e poi il Monginevro. L’intesa tra le due parti dev’essere ancora sottoscritta, ma l’Aso ha dato la sua parola agli amministratori del Colle. Il Tour proseguirà poi con due terribili tappe pirenaiche e nel penultimo giorno di corsa la classifica si definirà con la cronometro di Bordeaux prima del gran finale sui Campi Elisi.
da «Tuttosport» del 21 agosto 2013 a firma Paolo Viberti
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