Vicenza "studia" Firenze e sogna il Mondiale

INIZIATIVE | 27/06/2013 | 15:32
Quello fatto poche settimane fa, all’indomani dell’arrivo del Giro d’Italia in città, non era stato un annuncio dettato dal semplice entusiasmo: Vicenza e i Colli Berici hanno tutte le potenzialità per candidarsi ad ospitare i Mondiali di Ciclismo su Strada 2020. Dopo l’avvallo del Presidente FCI (Fedecazione Ciclistica Italiana) e Vice Presidente Mondiale UCI (Union Cycliste Internazionale) Renato Di Rocco, un’ulteriore, importante indicazione in questo senso è arrivata oggi in occasione di un incontro tra il costituendo comitato organizzatore vicentino e Angelo Zomegnan, organizzatore dei Mondiali di Ciclismo su Strada di quest’anno a Firenze.

Come noto, a promuovere il progetto vicentino è un gruppo di lavoro composto da Alessandro Belluscio, Moreno Nicoletti, l’avv. Claudio Pasqualin e Gabriele Viale, già artefici dei Mondiali di Mountain Bike Orienteering in territorio vicentino nel 2011 e della tappa Vicenza-Colli Berici del Giro d’Italia di quest’anno.
Obiettivo dell’incontro, un pranzo di lavoro al Golf Club Colli Berici di Brendola, era appunto approfondire le tante problematiche legate ad un evento di questa portata, dalle procedure amministrative alla logistica, dalle esigenze infrastrutturali alla programmazione dei tanti eventi che precedono i Mondiali veri e propri, una volta avvenuta l’eventuale assegnazione.

«Vicenza e i Colli Berici - ha sottolineato Angelo Zomegnan - sono un terreno molto fertile su cui lavorare, con innegabili punti di forza: dalla posizione geografica, che consentirebbe di intercettare i grandi flussi del cicloturismo europeo, alla vastissima offerta di eccellenze, paesaggi e attrazioni culturali da mettere in vetrina. Questo è inoltre un territorio che ha il ciclismo nel proprio DNA, con due campionesse e un campione mondiali e migliaia di praticanti, e che può vantare un grande serbatoio di energie e risorse».

A queste valutazioni si aggiungono la disponibilità di spazi e le caratteristiche intrinseche del territorio, che rendono Vicenza e i Colli Berici uno scenario ideale per l’organizzazione dell’evento anche dal punto di vista sportivo e delle esigenze degli operatori.

Particolare attenzione, durante l’incontro, è stata posta naturalmente anche agli aspetti economici, e anche su questo fronte le indicazioni ricevute sono state confortanti: a fronte di un investimento di circa 12 milioni di euro, la ricaduta economica complessiva è di oltre 160 milioni, senza dimenticare una visibilità mondiale che ha pochi eguali. Come dire che investire in un progetto di Mondiali di Ciclismo su Strada a Vicenza è un ottimo affare, per le aziende, le istituzioni, e tutti gli abitanti del territorio.
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