ACQUARONE. «La Tirreno non si tocca, il calendario invece sì»

| 04/07/2012 | 12:33
Le dichiarazioni forti rilasciate dal numero uno di RCS Sport Michele Acquarone al quotidiano De Telegraaf, hanno scatenato un putiferio: email, commenti, telefonate, incredulità e perplessità.
tuttobiciweb ha raggiunto allora telefonicamente lo stesso Acquarone per chiarire e comprendere meglio il suo pensiero.
«Gli amici del Telegraaf hanno un po' estremizzato il mio pensiero - esordisce Acquarone - ma la sostanza di quanto hanno scritto è corretta. Il mio discorso era molto più ampio di quelo riferito ad una singola gara e riguardava il problema del sovraffollamento del calendario e della sovrapposizione di gare importanti, come accade per esempio tra Parigi-Nizza e Tirreno-Adriatico. Ed ho fatto notare come, tra gli sportivi meno avezzi ai regolamenti e alle norme, queste sovrapposizioni non aiutino certo a capire il calendario, i risultati e l'importanza stessa di ogni gara».

Quindi nessun problema per la Tirreno-Adriatico?
«Assolutamente no, ne è prova il fatto che la corsa è regolarmente inserita nel calendario del prossimo anno. Ma aggiungo più: la Tirreno-Adriatico è un fiore all'occhiello per RCS Sport e il nostro obiettivo è quello di darle la giusta visibilità. Da anni abbiamo al via un cast migliore rispetto alla Parigi-Nizza, ma ci dobbiamo scontrare con la forza di Aso e con i contratti che vengono "imposti" ai broadcasting. Noi non siamo così forti, ci stiamo muovendo grazie al nuovo accordo siglato con IMG, ma non possiamo star fermi e subire sempre».

Veniamo a Sanremo e Lombardia.
«Due classiche monumento  sulle quali dobbiamo riflettere. Non ho ancora le risposte che cerco, ma c'è chi sta studiando il problema, per fare in modo che le nostre corse siano viste da tutti. Il nostro intento è quello di valorizzare ulteriormente il nostro grande patrimonio, non di disperderlo».

Quali i prossimi passi?
«Il futuro è già cominciato. L'Uci ha già aperto un tavolo di studio per risolvere il problema dei calendari: si è già svolta a Parigi una prima riunione alla quale ha preso parte Mauro Vegni. E sono sicuro che si possa arrivare ad una soluzione buona per l'Uci, per RCS Sport e per il ciclismo. Queso è il mio pensiero. Il Telegraaf lo ha un po' estremizzato in alcuni concetti, ma io preciso: la Tirreno - così come Lombardia e Sanremo - non si toccano, il calendario invece sì».
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COMMENTI
4 luglio 2012 14:38 foxmulder
Dalle mie parti si dice "manco mal!" che, tradotto, significa "meno male!".
Speriamo non chiudano il cancello quando i buoi sono gia scappati: il Giro d'Italia rischia(va) di venire offuscato niente meno che dal (nuovo) Tour of Sochi (Pro Tour) di Tchmilliana gestione...

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