DOPING. Federciclismo dura: per Petacchi & C. addio mondiale

| 18/06/2011 | 09:29
Pugno duro? Di più. La Federciclismo, attraverso la delibera presidenziale del 30 maggio, ha chiuso le porte dei campionati italiani e della maglia azzurra a tutti gli atleti che hanno avuto sanzioni per doping. In realtà, si pensava che il divieto valesse per i sanzionati a partire dall’estate 2008: risalivano infatti a tre anni fa i primi passi in questo senso della Federazione, dopo gli scandali di quell’estate (la positività di Riccò al Tour 2008 su tutti).

Invece no.
«Il limite temporale non c’è» , dice il presidente Renato Di Rocco. Ciò significa che Tricolori e Nazionale sono vietati anche a nomi di primo piano come Michele Scarponi, Ivan Basso, Danilo Di Luca. Ma anche ad Alessandro Petacchi, squalificato un anno per il caso-salbutamolo al Giro 2007. E quello del 37enne della Lampre-Isd non è un nome fatto a caso, visto che il Mondiale di Copenaghen (25 settembre) sembra particolarmente adatto a uno come lui...

Polemiche
«E’ un giro di vite molto tosto e restrittivo— dice il c. t. azzurro Paolo Bettini —. Mi verranno sicuramente a mancare uomini importanti. Accetto la norma, vorrà dire che sarò ancora più concentrato sui giovani promettenti che abbiamo» . Le polemiche, c’è da scommetterci, non mancheranno. E la Corte Federale si dovrebbe riunire a inizio della prossima settimana, anche perché Danilo Di Luca, assistito dall’avvocato Ernesto De Toni, ha fatto ricorso, chiedendo alla Corte un’interpretazione della norma. Altra questione sul tappeto: stante la linea «durissima» , sarebbe coinvolto anche chi ha ricevuto in passato solo un’ammonizione per una questione meramente burocratica. E’ il caso per esempio di Daniele Bennati, il cui controllo antidoping alla Gand-Wevelgem 2005 rivelò la presenza di betametasone, contenuto in una pomata Gentalyn: mancava un fax di comunicazione.

Fronte internazionale
A proposito di materia di doping, ieri ha preso decisioni importanti anche il Direttivo dell’Uci, riunito a Maastricht (Olanda). A partire dal 1 ° luglio, ma senza effetto retroattivo, gli atleti sanzionati per doping non potranno entrare nello staff di una squadra. Inoltre, è stata ratificata un’altra misura: se un corridore viene squalificato per due o più anni, i risultati dei primi due anni dal ritorno in gara non saranno considerati per stabilire il valore sportivo della squadra. Infine, saranno le squadre a dover pagare le spese processuali per i casi di doping.

da «La Gazzetta dello Sport» del 18 giugno 2011 a firma Ciro Scognamiglio
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COMMENTI
.......ma che senso ha.........
18 giugno 2011 13:14 robycarl
Che senso ha non far partecipare atleti che vincono tappe nei grandi giri - classiche - etc., se poi non puoi battere le mani quando indossa la maglia della Nazionale!!

Sono regolamenti che trovano il tempo che trovano, occorre fare regole rigide - tolleranza zero - se uno sbaglia, paga x sempre, se gli dai la possibilità di rientrare è giusto che partecipi a qualsiasi competizione, maglia azzurra compresa!!

ITALIA
18 giugno 2011 13:57 ale63
SIAMO I CAMPIONI DEL MONDO A TAGLIARCI I C.......I DA SOLI... ALE

Spero sia una scherzo!!!!
18 giugno 2011 14:41 VDBZ
Questa mi sembra veramente una ingiustizia incredibile...
O lo fanno tutte le federazioni o non ha senso.
Petacchi merita di partecipare e vincere questo Mondiale per tutto quello che ha dato al ciclismo Italiano.
Ha pagato errori banali e non riconducibili a pratiche dopanti mentre lo Spagnolo trovato positivo al Tour 2010 continua a correre e vincere corse a tappe.
Abbiamo una federazione ridicola.... che non tutela i diritti dei nostri corridori e poi ci lamentiamo se gli italiani non vincono più!
Se il ciclismo italiano fa schifo è merito del presidente Di Rocco! Complimenti..

tutti a casa
18 giugno 2011 14:54 faustino
Ma questi dirigenti di alto profilo, perchè non fanno un regalo a tutto il movimento e si autosospendono a vita da ogni tipo di incarico? Fatelo, ve ne saremo tutti grati.

Rieducateli in Siberia.
18 giugno 2011 16:33 warrior
Naturalmente i dirigenti della Federciclismo!
Petacchi: non solo lo hanno ingiustamente penalizzato e poi hanno detto che il ventolin non è più doping. Non gli hanno restituito neppure le vittorie ed ora non lo vogliono far partecipare ai mondiali. Dovrebbe venire a loro l'asma e capire cos'è.

E poi...
18 giugno 2011 16:38 skyrock95
...dicono che il ciclismo italiano va a rotoli. Con dei dirigenti del genere è il minimo che può accadere. P.S. Approvo il commento di ale63 :D

a casa
18 giugno 2011 16:49 ertymau
DI ROCCO QUAND'E CHE VAI A CASA ?

18 giugno 2011 16:52 froome
Di Rocco è il servo fedele di Petrucci. Il ciclismo è messo male, lo sport italiano è messo anche peggio.

18 giugno 2011 16:52 froome
Di Rocco è il servo fedele di Petrucci. Il ciclismo è messo male, lo sport italiano è messo anche peggio.

Non ce solo il ricorso del corridore DI LUCA ultime notizi dicono di più .
19 giugno 2011 11:13 Vincent
Di Rocco il tribunale Sara eliminato la sua legge non costituzionale e sono tanti i ciclisti che anno fatto ricorso dal momento che sono tesserati e autorizzati a corre non poi vietare il tricolore ho la malliat azzurra vedremo bene comme va questa ridicola storia che comme sempre si fa in Italia .
La legge uguali per tutti e scritto nelle aula dei tribunale ma non e valida per il ciclismo .

A CASA....I DIRIGENTI!
19 giugno 2011 11:57 Anthony
Direi che è ora di mandare a casa dirigenti di Federazione e Coni capaci solo di creare notizie negative per le prime pagine dei giornali, ma incapaci di aiutare lo sport nel vero senso della parola perchè prima di tutto si preoccupano di cosai viene in tasca loro!

Bastaaaaaaaaaaaa
19 giugno 2011 12:41 cargoone
Sig. Di Rocco, perchè non prende un bel gregge di pecore e prova ad andare a lavorare, magari, assieme ai sui colleghi? Questo provvedimento è ridicolo come la sua figura presidenziale. La finisca per cortesia.....non se ne può più!!!!!

Ma scusate......
21 giugno 2011 12:14 trentiguido
A me avete detto che difendo i corridori, e ci mancherebbe altro lo sono stato fino a pochi anni fà!!!!......Poi dico NO alla RADIAZIONE vengo attaccato e insultato perchè difendo troppo i corridori.....Ora vedo questi commenti ho cercato di non rispondere ma è più forte di me.....visto che ripeto c'è un ARCHIVIO......chi era per la RADIAZIONE?.......Ma oltre l'ambiente mi sembrate un pò in confusione anche voi tifosi?......Con la RADIAZIONE non ci sarebbe nessuno al campionato Italiano ma nemmeno alle altre corse.....e quindi vi decidete a prendere una posizione o fate le bandiere come tutti i politici?........Qui è o nero o bianco non ci sono via di mezzo!!!!!!!! Quindi?!.......Aspetto le risposte dei grandi esperti buona giornata!!!! guidotrenti.it

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