POST GIRO. Nibali guarda alla Slovenia, Cunego "punta il Tour"

| 03/06/2011 | 14:06
"Brontolo" Andrea Noè (Farnese Vini) e lo "squalo" Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale) sono stati i protagonisti del "Gran Premio Devero Costruzioni" che ieri nel tardo pomeriggio ha tenuto banco nella cittadina brianzola. Un vero e proprio bagno di folla ha salutato i campioni del ciclismo: tantissima gente sul traguardo, ma altrettanta disseminata lungo il percorso con grande soddisfazione della SMO (Sport Management Organization) di Fabio Perego. Dunque il passato e il futuro delle due ruote si sono issati sul gradino più alto del podio. Noè, dopo una longeva e brillante carriera, ha attaccato la bici al chiodo dopo il Giro d'Italia, Nibali è il talento emergente che ha lottato per la maglia rosa nell'ultimo Giro, ma che ha nel suo palmares già la vittoria di una grande corsa a tappe: la Vuelta dello scorso anno. Noè si è imposto nella prova del derny (dietro motori), guidato sulla moto da Christian Dagnoni, ha battuto il tricolore della specialità Alessandro Bertolini allenato proprio dall'organizzatore Fabio Perego, al terzo posto il corridore "di casa" in  quanto portacolori della Lampre-Isd di Usmate Velate, Damiano Cunego allenato da Peter Brauelein. Nella prova scratch (gara in linea con un'unica volata finale), assolo finale di Nibali che ha preso il largo poco prima del penultimo passaggio sotto lo striscione di arrivo e ha mantenuto un leggero vantaggio al traguardo: al secondo posto guizzo del brianzolo di Besana Giacomo Nizzolo (Team Leopard) che ha preceduto Giorgio Brambilla (De Rosa-Ceramiche Flaminia).
Queste le impressioni di alcuni dei protagonisti del Gp Devero Costruzioni.
Vincenzo Nibali, prima di essere "accerchiato" da ragazzini e genitori per autografi e foto ricordo, commenta a freddo il suo Giro d'Italia concluso alle spalle del "matador" Contador e Michele Scarponi. "Sono contento del risultato, in dodici mesi ho centrato tre podi: terzo al Giro nel 2010 e 2011 e la vittoria alla Vuelta nel 2010. Ho dimostrato una grande continuità che cercherò di curare sempre nel tempo per continuare ad essere protagonista. Adesso queste giornate con i vari circuiti fanno bene perché non hai lo stress del risultato e ti permette di stare vicino alla gente che ci aspetta, al Giro siamo sempre sotto pressione e non c'è mai il momento giusto per i tifosi. Queste kermesse servono a questo proposito. Per l'immediato futuro penso al Giro di Slovenia e ai campionati italiani". Che si disputeranno in Sicilia, la sua terra.

A Vimercate tra gli altri anche il neoprofessionista brianzolo Giacomo Nizzolo del Team Leopard, fresco reduce dalla sua prima vittoria tra i pro' in Germania dopo diversi piazzamenti sul podio.
"E' stata una gran bella soddisfazione, qualcuno mi ha detto finalmente è arrivata la vittoria e ad essere sincero l'ho guardato un po' storto. La normalità dice che appena si passa tra i professionisti ci vuole un po' di tempo prima di vincere. Io mi sento già fortunato di essere già riuscito a centrare il bersaglio. In questi primi mesi ho potuto notare che il livello è alto, non è facile emergere, ma qualcosa si può fare: se ci si allena, se si fa la vita del corridore ci si può riuscire. La differenza tra le volate dei dilettanti e quella dei professionisti? Soprattutto la velocità degli ultimi 10 chilometri: tra i dilettanti se restavi un po' indietro facevi una "menata" ai 50 km/h, uscivi e poi rientravi e tornavi davanti. Tra i pro' è impossibile perché vai a 60 km/h e se esci per recuperare rischi di rimbalzare indietro".
Damiano Cunego praticamente giocava in casa visto che la sua Lampre-Isd ha la sede a Usmate Velate, al confine con Vimercate, pur non avendo disputato il Giro d'Italia è "tirato a lucido", pronto per la seconda parte della stagione da protagonista. "Ho alle spalle una bella primavera, con tre vittorie e sono state sempre protagonista anche quando non ho vinto. Vengo da un periodo di allenamento in altura in vista del Giro di Svizzera e poi del Tour de France".
Che obiettivo ti poni per la grande corsa francese: la classifica o la caccia a qualche tappa di prestigio?
"Mi piacerebbe fare la classifica, purtroppo in questi ultimi anni non sono mai riuscito a fare una classifica decente in quanto avevo come priorità le Grandi Classiche per le quali ci vuole una preparazione diversa. Adesso vediamo di concentraci per fare la classifica al Tour: se viene qualcosa di buono ci proviamo, altrimenti punterò a vincere qualche tappa".

Valerio Zeccato
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COMMENTI
MINIMALISTA
3 giugno 2011 18:07 stargate
Quella di Cunego mi pare una filosofia minimalista, troppo poco per chi aveva suscitato tante speranze. (Alberto Pionca - Cagliari)

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