BUFERA NEL CICLISMO. Sta per arrivare uno tsunami...

| 13/04/2011 | 12:35
«Il ciclismo non è più credibile. Basta». Le parole del presidente Gianni Petrucci ci lasciano senza parole. Quelle pronunciate da Renato Di Rocco, il numero uno del nostro movimento, di più. «Se qualcuno ci chiedesse di fermarci potremmo anche farlo».
Vi prego, qualcuno li fermi. Il ciclismo è messo malissimo. Noi di tuttoBICI e tuttobiciweb, mentre altri media garruli proseguono a raccontare la loro bella realtà, è da tempo che gridiamo che così non si può andare avanti: a livello nazionale e internazionale.

Lo abbiamo fatto anche recentissimamente, dopo aver letto la sentenza Bani, che per la Federciclismo è  «esemplare», per noi semplicemente il manifesto dell’ipocrisia. Corridori ritenuti in «odore» di illecito che corrono. Farmaci leciti (leggi integratori), che vengono trattati al pari di Gh, Epo e quant’altro.
E’ come se a Fukushima anziché pensare a spegnere i reattori, si preoccupassero di risistemare i vetri delle finestre. La Federciclismo si sta prestando a questo gioco e dopo un mese scopriamo che dietro c’è il volere del Ministero della Sanità: basta rileggersi le dichiarazioni che noi di tuttobiciweb abbiamo riportato sul questo sito (Fazio e Crimi, ndr). Un mese fa la sentenza Bani dove si punisce chi ha fatto semplicemente abuso di farmaci anche leciti e poi ecco le esternazioni del Ministro Ferruccio Fazio su La Stampa, Mercati & Finanza e altri quotidiani. «Basta con gli integratori». Tutto torna.

Insomma, nel marasma più totale i nostri dirigenti giocano a fare le verginelle e si indignano seguendo le loro personalissime logiche politiche. Peccato che nelle categorie minori i controlli antidoping (di competenza Coni), sono ancora quasi inesistenti. Sicuramente insufficienti. Come si può pensare ad una nuova generazione di corridori, se i corridori vengono su sempre allo stesso modo, con la logica del farmaco pesante? Petrucci dice basta? Anche noi lo diciamo: che faccia qualcosa. Che cominci a battere a tappeto le case e le corse dei ragazzi allievi, juniores e under 23. E da qui che parte la cultura del doping.

In ogni caso io Petrucci e Di Rocco non li farei così sprovveduti. Le loro parole, la loro agitazione sono il preludio di uno “tsunami” che potrebbe spazzare via mezzo gruppo di corridori professionisti di livello mondiale tra qualche settimana: si dice tra il 3 e il 10 maggio (il Giro e Zomegnan ringraziano). Mantova? Padova? Perugia? Modena? Firenze o Bergamo? No, all’orizzonte ci aspetta qualcosa di molto peggio, di molto più doloroso. Sono sensazioni. Sono solo lievissimi rumors che da tempo - molto molto timidamente - il nostro ambiente sta registrando. Una inchiesta di livello mondiale che è prossima a deflagrare. Un grande medico-preparatore da sempre nell’occhio del ciclone che finirà molto presto per essere nuovamente coinvolto e con lui i tantissimi corridori di altissimo livello. Questa potrebbe essere la ragione di tanta agitazione. Potrei sbagliarmi. E’ l’augurio più grande che faccio a me stesso e a tutti voi.

Pier Augusto Stagi

direttore di tuttoBICI e tuttobiciweb.it

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COMMENTI
ORMEZZANO DOCET......ED ANCHE STAGI!!!!!!
13 aprile 2011 13:03 ewiwa
Egregio Direttore
Le faccio le seguenti domande e poi vorrei fare alcune considerazioni.
-Fa bene la Spagna ad infischiarsene di tutto ed a difendere i suoi corridori?
-I corridori che si abbandonano a dichiarazioni durissime verso i loro colleghi quanto sono ipocriti?
-Il Dott. Torri che riporta soltanto quanto gli confessano i corridori perché è attaccato da tutti?
-Anquetil quando parlava in quel modo di ciclisti e di doping era impazzito?
-Alla luce di quanto sta arrivando, che poi era prevedibile, non sarebbe meglio e meno ipocrita ren-
dere libero il doping risparmiando un sacco di soldi gettati al vento?
- Quanto si dice per il ciclismo può valere per tutti gli sport e se si perché solo il ciclismo è sotto accusa
Io credo che ci sono connivenze e protezioni ad altissimo livello perché il doping fa girare milioni di euro, la posizione dell’UCI è imbarazzante quando accetta il contributo del Sig. Armstrong, crederò nei corridori puliti solo quando uno di questi corridori mi farà con un motorino cinquanta tutto il Giro d’Italia alle loro medie, senza alcuna manutenzione ed arriverà a Milano sano e salvo!!!!!!!!!!!


Verità!
13 aprile 2011 13:08 pietrogiuliani
Complimenti per l'articolo. Come sempre Tutto bici ed il suo Direttore Stagi anticipano i fatti e parla chiaro, un pò "Fanini".
Peccato ch il mio commento di stamane - forse troppo veritiero - e quindi scomodo, non sia stato inserito!

TSUNAMI SALUTARE NEL CICLISMO ! PER FARE RINASCERE IL CICLISMO VERO !
13 aprile 2011 13:52 renzobarde

SPERIAMO CHE ARRIVI QUESTO SALUTARE TSUNAMI ! ( A mali estremi, estremi rimedi). E che pulizia sia fatta. PER FARE RINASCRE IL CICLISMO ETICO SEPOLTO DAGLI INETTI, INCAPACI REGGITORI DELLA FEDERCICLISMO

Applaudo ancora a questa nuova nota di Stagi. Anch'io ho percepito questi rumors e da un giorno all'altro, spero presto, ritengo SALUTARE questa svolta. E riprendo quanto ho già scritto nell'altra recente nota.
Le dichiarazionid di Petrucci non potevano non venire fuori ! L'ultimo, ennesimo, il millesimo ! scandalo dei 32 inquisiti con prove che appaiono SCHIACCIANTI sono solo l'ultimo caso che è emerso. E teniamo conto che SONO POCHE LE PROCURE CHE INDAGANO a livello nazionale : particolare certo NON insignificante.
E teniamo ancora conto che se non fosse stato per QUESTO SITO ( grazie Stagi ! Grazie Tuttobici !) questa triste vicenda sarebbe passata , COME E' STATO FINO AD OGGI, pressochè ASSENTE sulla stampa italiana. In Toscana, per esempio, i maggiori quotisiani non ne hanno mai fatto CENNO nei giorni scorsi. OMERTA' DILAGANTE. Non può non arrivare allora la “resa dei conti” : chi è incapace di qualsiasi significativa iniziativa,incurante di quel che avviene nelle categorie giovanili ed amatoriali, silenzioso praticamente durante tutto “IL CASO BANI”, deve andarsene. Il mondo del ciclismo è talmente inguaiato, ci sono talmente tanti che “inzuppano” dentro il doping, che si è determinato un perverso circuito di interessi. Riflettiamo ancora sull'OMERTA' GENERALIZZATA dopo che, ripeto, SOLO QUESTO SITO rese noto quel che era emerso coi 32 deferimenti : silenzio, silenzio. Come il silenzio circonda tanti altri “sussurri” ( superfatture, per esempio : solo sussurri ?). Insomma non si può continuare a far convivere quello che sarebbe lo sport più affascinante del mondo col discredito che ormai lo circonda e con il convivere con la piccola massa di “intrallazzatori” che hanno combinato questo disastro ! Ma Di Rocco , come noto, Non stringe la mano a chi combatte il doping ; “criminalizza” chi assume iniziative antidoping, ecc. ecc. Per tutti, nella vita, DEVE giungere prima o poi la resa dei conti , per ridare smalto e CREDIBILITA' all'unico ciclismo che deve esistere : quello pulito, professionale, corretto, affascinante. Ed io do appuntamento a quanti condividono queste opinioni con la edizione 27^ del Memorial Giampaolo Bardelli a Pistoia del 29 e 30 aprile prossimi. Sul mio sito www.renzobardelli.it tutte le notizie del caso. ( La pubblicità ad iniziaive etiche e gratuite è meritoria !). E tu, caro Pier, sei invitato e NON puoi mancare : la libertà di posizioni che assicuri ( anche agli anonimi ...) e i meriti che ti sei conquistato con la notizia data PER PRIMO sui 32 deferimenti, rimane un “fiore all'occhiello” che puoi essere orgoglioso di far sventolare. Ed il “Memorial Bardelli “ di Pistoia ti premierà ! A presto. Renzo Bardelli- Pistoia


...
13 aprile 2011 14:39 superpiter
w gli americani....

e i giornalisti?
13 aprile 2011 14:44 granditex
sono i giornalisti a perdere di credibilità scrivendo articoli del genere, basati su voci, sensazioni, timidi rumors... ma in tutti questi anni che seguite il ciclismo volete davvero dire di non aver mai avuto occasione di vedere qualcosa con i vostri occhi? e, conniventi, mai avete denunciato qualcosa nelle dovute sedi... come fanno a tutti livelli coloro che son dentro al mondo del ciclismo, pare di capire!
tutto questo a scapito dei tifosi che vorrebbero seguire qualcuno onesto in cui credere ed invece l'andazzo rimane sempre quello, salvo poi sparare mezze frasi, articoli polemici ma che non infastidiscono seriamente nessuno!
complimenti alla categoria!
Francesco Grandi

Quando arriva il tsunami nel CALCIO ?
13 aprile 2011 14:58 Francoss
Altre che tsunami arriva il Giro echo la guerra al ciclismo ma fatte proprio schifo bravi .

non credibile
13 aprile 2011 15:13 agrandi
Egregio direttore,
che il ciclismo NON sia piu' sport credibile è miseramente sotto gli occhi di tutti...basti andare a vedere gli ordini di arrivo delle tappe regine e delle classifiche dei grandi Giri per capire quanto elevato sia il livello di inquinamento delle prestazioni.
Le colpe??...classe dirigente omertosa e ipocrita...normative poco chiare...punizioni difformi e leggere..ambiente connivente e compromesso.
Per ambiente connivente si intendono TUTTI gli attori del sistema: i CORRIDORI ( che non possono piu' dire "non sapevo"), i DIRETTORI SPORTIVI , i DIRIGENTI, i GIORNALISTI ( direttore, se siete a conoscenza di rumors, esistono percorsi giudiziari da seguire, o si seguano quelli o si FACCIA SILENZIO...la tecnica del "direi ma non posso" alimenta il sistema mafioso che ha relegato il ciclismo a disciplina la cui credibilità e' pari al wrestling..
Nessun giovane conosce il nome di un ciclista, e' finito tutto con Pantani...facciamoci delle domande...altri sport ( non solo calcio, ma basket, volley, tennis, motociclismo, nuoto) propongono "eroi" mediatici molto seguiti...nessuno tranne gli addetti ai lavori sa chi sono CONTADOR, NIBALI, MENCHOV,SCHLECK, GILBERT...ecc...ecc...la perdita di credibilità ha comportato il totale crollo dell'interesse, dirottato verso altre discipline, e di questo siete TUTTI colpevoli

13 aprile 2011 15:39 verita
il ciclismo e' criminalizzato come berlusconi........esagerato o giusto?

13 aprile 2011 15:41 pietrogiuliani
Ho visto il numero di Aprile di Tuttobici dove in copertina c'è Scarponi già squalificato dall'operazione Puerto ed ora nella Lampre, una squadra piena di problemi. Ho letto l'editoriale di Stagi a pagina 5, riguardo a Ivano Fanini.
In questi anni, non solo sul caso Bani, ma su tutto il doping, troppo spesso ha detto la verità al Presidente Di Rocco e lui lo sa bene essendo da una vita nel ciclismo. E' stato uno dei primi insieme a Conconi a finanziare e rivoluzionare in Italia l'ambiente del ciclismo. Ma le verità di Fanini gli fanno male perchè la poltrona è troppo comoda e mai gli chiederà scusa o gli dirà grazie.
Non credo che a Fanini servano le scuse di Di Rocco perchè da tempo non l'ho più visto alle corse o ad altri eventi di ciclismo. Lui pensa solo ad andare per la sua strada per salvare il ciclismo e penso che ci riuscirà. ono anni che dice che il ciclismo dovrà fermarsi e forse ci siamo vicini.

Tsunami di che ????
13 aprile 2011 17:45 maxmari
L'indagini partono dal 2008/9 ogni anno qualcuno puntuale prima dei grandi giri si presenta a chiamare gli stessi chiamati ormai più di un anno da e ed il mondo del ciclismo si scuote ??? X quale motivo? E un rito ormai. ce da chiedersi cosa anno fatto le procure da un giro all'altro ???

Sta per arrivare uno tsunami
13 aprile 2011 19:18 specialized
Ma invece di fare tutti questi discorsi .. ... . ..si sente dire . . . .rumors. . . . Lei che è direttore di importanti testate, scriva nomi e cognomi dei dottori, degli atleti e anche delle fonti da cui attinge.. . . invece di sparare nel mucchio. Ma dubito che ne abbia il coraggio.

parole sante !!!!!
13 aprile 2011 19:26 gianca1960
Riporto quello che ha scritto e lo evidenzio ...:
Insomma, nel marasma più totale i nostri dirigenti giocano a fare le verginelle e si indignano seguendo le loro personalissime logiche politiche. Peccato che nelle categorie minori i controlli antidoping (di competenza Coni), sono ancora quasi inesistenti. Sicuramente insufficienti. Come si può pensare ad una nuova generazione di corridori, se i corridori vengono su sempre allo stesso modo, con la logica del farmaco pesante? Petrucci dice basta? Anche noi lo diciamo: che faccia qualcosa. Che cominci a battere a tappeto le case e le corse dei ragazzi allievi, juniores e under 23. E da qui che parte la cultura del doping.

QUESTA E' LUNICA SOLUZIONE !!!!!!!!!

un bel ripasso no?
13 aprile 2011 19:29 excalibur
oh ma ragazzi, siete capaci di leggere? stagi non scrive di "voci di doping", ma di rumors su una INCHIESTA già bella e confezionata, che tra due o tre settimane potrebbe essere annunciata a tutti. c'è una bella differenza, tra chiacchiere e inchiesta: ce la fate a capirla o no? qui si parla di una inchiesta MONDIALE, non di voci da portinaia. io spero solo che il direttore sbagli, altrimenti sono "volatili per diabetici" per tutti e belli grossi. ciao

E POI .......!!!!
13 aprile 2011 19:33 gianca1960
SE SI VUOLE CAMBIARE IL CICLISMO E' ORA CHE I ''SANTONI '' STIANO A CASA ... GUARDATE UNA RIUNIONE TECNICA DI UNA CORSA DILETTANTISTICA E VEDRETE CHE IL 90% DEI D.S. SONO O ''SANTONI'' CHE SONO CHIACCHERATI DA ANNI O COINVOLTI IN QUALCHE SCANDALO ; COSA CI FANNO ANCORA LI SE VOGLIAMO VERAMENTE CAMBIARE IL CICLISMO ?????!!!

girare pagina !!!!
13 aprile 2011 20:06 ELIOT
pienamente d'accordo a casa tutti quei dirigenti e allenatori inquisiti ( ed in primis i capoccioni della F.C.I- U.C.I- ecc)sono loro che convivono con le mele marce x convenienza politica elettorale ....

13 aprile 2011 20:24 foxmulder
Io dico una cosa. Se l'inchiesta è mondiale e serve a mettere ordine e fare pulizia sono arcifavorevole. Ma se si tratta di un annuncio all'italiana o di un'inchiesta, sempre all'italiana, dove si spara per l'ennesima volta nel mucchio, mi sarei personalmente rotto le scatole. Rotto le scatole, cioè, di vedere un antidoping a due velocità dove gli italiani (meritoriamente, per carità) stanno demolendo campione su campione, mentre altrove (Spagna per non fare nome) i campioni chiacchierati sono difesi a spada tratta.

Perfetto
13 aprile 2011 21:41 Ruggero
Come al solito sono pienamente d'accordo con il Sig.bardelli e soprattutto con quanto afferma agrandi

exalibur
13 aprile 2011 21:51 maxmari
ripasso???? e proprio quello di cui si parla gia vista alla vigilia dei grandi giri ,lo sanno tutti ormai che e un ripassare , ma ste inchieste quanto durano ? xche non si arriva mai ad un fine ? condanne o assoluzioni .. forse xche si vuol trovare cio che non ce ?cosa fanno queste inchieste aperte e di anno in anno prima dei grandi giri vengono rispolverati , si riempiono i giornali e poi???? giu nei cassetti?? forse le varie procure stanno prendendo in giro il ciclismo .. fanno bene gli spagnoli che finche non ce una squalifica continuano a far correre i loro corridori.e a tutto questo si mette in discussione tutti i laboratori antidoping del mondo che non riescono ad individuare tutte ste sostanze hai corridori???da ridere

BLA BLA BLA
13 aprile 2011 21:58 SERMONETAN
SOLO PAROLE SIETE SOLO DEI MAFIOSI,NEL GRUPPO CI SONO ANCORA CORRIDORI PROTETTI DA VOI, FATE SALTARE SOLO CHI VI E' ANTIPATICO VEDI RICCO'. CHE IO PEPPE NARDECCHIA DI LATINA UN MESE PRIMA AVEVO SAPUTO CHE DOVEVA ESSERE FERMATO,TESTIMONI I MIEI AMICI CHE LI AVEVO AVVERTITI, E SI E' VERIFICATO IL VERO.

13 aprile 2011 23:38 marc
qui siete solo buoni di spacciarvi per appassionati di ciclismo ma in realtà siete solo capaci di parlare di doping e di gettare fango su questo sport....perchè non seguite il calcio, lì sono tutti puliti.
le dichiarazioni di petrucci sono ridicole: il ciclismo è lo sport più controllato....e le dichiarazioni di di rocco sono una bella "leccatina"...

Per Excalibur
14 aprile 2011 11:17 memeo68
Grandiosa la citazione "volatili per diabetici" e spero che valga per tutti quelli che sulla pelle del ciclismo han fatto soldi sporchissimi!
Petrucci e Di Rocco sono i cai supremi di Sport e Ciclismo in Italia (e non solo)quindi tocca a loro "fare" qualcosa di dirompente per salvare questo moribondo sport. Noi e Stagi possiamo soltanto commentare e/o denunciare quello che questi fenomeni fanno o meglio non fanno.

Game over
14 aprile 2011 23:01 Schifato
Sinceramente non invidio chi, come Voi, deve occuparsi di ciclismo e commentarne pubblicamente le vicende, così come non invidiavo Bulbarelli quando arrivava a dire "i risultati sono comunque veritieri proprio perchè si dopano tutti, quindi tutti partono alla pari...". Ormai da anni gli addetti ai lavori non sanno più come pronunciarsi per dare una parvenza di credibilità alle corse. Ma arrivare anche ad accusare chi, come Petrucci o Torri, non fa altro che pronunciare constatazioni ovvie, mi pare un'assurdità. Anzi pare proprio che nel ciclismo si ragioni ormai al contrario del buonsenso. Ho parlato di dichiarazioni ovvie da parte dei due alti dirigenti dello sport italiano in quanto anche chi non segue questo sport intuisce come siamo messi. E chi è coinvolto nel settore sa perfettamente qual è la situazione. La situazione è la seguente, lo dico perché troppi fanno finta di averlo dimenticato o l'hanno scordato per davvero. Dal 1998 (ma magari si potrebbe anche cominciare da quando è stato introdotto il test sull'ematocrito), anno dello scandalo Festina, l'antidoping e la magistratura hanno fermato la gran parte dei corridori piazzatesi sui podi delle tre principali gare a tappe. Su alcuni dei pochi che si sono salvati ci sono parecchie accuse e sospetti (Armstrong e Contador ad esempio, salvati da "scudi" offerti dalla politica). Spesso il Tour de France rimane per mesi senza poter designare il vincitore, dal momento che chi ha vinto è stato poi coinvolto in qualcosa di illecito. Le forze dell'ordine si sono fatte vive più di frequente nei ritiri delle squadre che non nei covi dei criminali mafiosi latitanti. Anche tra coloro che hanno dominato le gare in linea ci sono state numerosissime squalifiche e interventi della magistratura ordinaria. E' probabile (lo dicono alcuni medici che si occupano della materia, non certo io che non sono competente) che l'assuefazione da "effetto sangue ossigenato" abbia mandato al creatore Pantani, Jimenez e Vandenbroucke, i quali hanno fatto ricorso pesante nelle droghe da sballo che funzionano sullo stesso principio, non potendo ossigenarsi il sangue tutti i giorni. E questi tre erano famosi, chissà che altri abbiano fatto la stessa fine o la stiano rischiando lontano dai riflettori dei media. Ci sono state morti inspiegabili causate da attacchi cardiaci, gente che ha subito danni fisici e persone entrate nel ciclismo con grande rispettabilità per poi uscirne con la reputazione azzerrata. C'è un movimento amatoriale, di cui faccio parte, che sta affondando sempre più nella fogna del doping. E qui porto la mia esperienza di granfondista, costretto a vedere le capsule infilate sotto il pantaloncino, costretto a vedere gente uscire dalle griglie di partenza dopo aver sentito dallo speaker che a fine gara erano previsti esami antidoping, e costretto a venire a sapere che anche gli amici (come mi è capitato per l'ennesima volta pochi giorni fa) hanno scelto di avviarsi sulla strada sbagliata. Il risultato è il crollo delle "vocazioni", ovvero dei tesseramenti, e anche la creazione di personaggi squalificati per Cera, tornati alle gare, ricoverati in fin di vita al pronto soccorso per blocco renale, per poi, una volta dimessi, sconfessare il medico a cui si era dichiarata la pratica della trasfusione. Mi è anche toccato di sentire l'avvocato di tale atleta affermare che l'Epo va legalizzato nello sport. Una vicenda che indica che alcuni corridori hanno del tutto perso la bussola e il senso della realtà. Questa è la situazione del ciclismo. Una situazione mostruosa e definitiva, senza rimedio. Quindi l'ipocrisia che state usando contro chi ha il dovere perlomeno di prendere le distanze da questa forma di autodistruzione è del tutto inutile. Direi anzi che è nociva: se si è arrivati a questo punto la colpa principale è di chi si dopa, dato che nessuno obbliga qualcuno a doparsi, ma parte della colpa è anche di chi ha sostenuto, difeso, avvallato o ridimensionato lo stato delle cose, cercando ipocritamente di sparare sul dirigente della Federazione, sulle multinazionali farmaceutiche o sugli altri sport. La colpa è di chi ha cercato in tutti i modi di dare una parvenza di credibilità ad un fenomeno agonistico che si fonda sull'illecito. Non si arriverà a metter fuori legge le gare ciclistiche come comincia a proporre qualcuno perché non ce ne sarà bisogno: è inevitabile che al movimento tra breve non crederà più nessuno, a cominciare dal sottoscritto che da qualche tempo ha iniziato, leggendo i quotidiani, ad evitare gli articoli riguardanti il ciclismo.

The End
15 aprile 2011 11:01 memeo68
Caro SCHIFATO, il tuo commento rasenta la perfezione se non per un piccolo appunto che desidero farti. Che questi signori oggi si mettano a sbraitare mi lascia alquanto indifferente, sono 15 anni che c'è questa situazione e loro in questo periodo cosa hanno fatto? Loro che sono i capi di un movimento e che avrebbero dovuto prendere le decisioni, anche impopolari, col rischio di perdere la comoda poltrona, lo hanno fatto? No, ogni tanto sbraitano un pò tanto per far sentire che ci sono. Io non conosco la ricetta, magari la sapessi, radiarli, fermarsi prima, fargli zappare la terra, mandarli su Marte, ora qualsiasi cosa mi possa venire in mente sarebbe inutile.
Petrucci ha fatto mettere alla "gogna" l'ottimo Pescante per prendergli il posto al CONI e Di Rocco è un piccolo politicante nemmeno capace di difendere la sua federazione dall'alto di una inutile vice presidenza internazionale.
Vorrei correggerti anche sulla data dell'avvento del doping moderno: non 1998 ma 1984!

no needle
18 aprile 2011 16:09 aaaaa
forse non sapete che vuol dire ma ora sembra essere questo il nuovo diktat in fatto di etica ciclistica, e sarebbe anche l'ora. basta integratori vuol dire cambiamo la cultura di questo mondo a due ruote una buona volta. la sentenza bani , più che altro vangi, spero sia scritta sul marmo a ricordo perpetuo di una nuova mentalità, a iniziare dalle categorie meno tutelate di questo circo idiota. spero di attirarmi tutte le ire di quei personaggi che continuano a difendere i corridori e i tecnici fermi ancora al '98.

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