PETRUCCI ATTACCA. Mi aspetto un'azione forte dal ciclismo

| 12/04/2011 | 18:57
«Il ciclismo deve dire basta. I corridori positivi sono una parte della storia del ciclismo: basta». Gianni Petrucci, presidente del Coni, chiede al ciclismo ''un atto dirompente'' per un'autentica svolta nella lotta al doping.
L'inchiesta di Mantova, con il coinvolgimento di 32 tesserati, è l'ennesima pagina nera nella storia recente dello sport. L'argomento è stato discusso nell'odierna riunione della giunta del Comitato olimpico. «Ho parlato lealmente con il presidente federale, Renato Di Rocco, e abbiamo fatto un'analisi relativa agli ultimi anni. Ogni volta ci illudiamo per una
vittoria e poi ci disilludiamo. Passiamo dall'entusiasmo alla depressione, non possiamo andare avanti così», dice Petrucci.
«Ho chiesto alla federazione un atto forte e dirompente, chiedo che il ciclismo dica 'Siamo preoccupati'. Le procure della Repubblica stanno indagando sul ciclismo, sono fortemente preoccupato e chiedo quindi atti concreti ad uno sport che non ha più credibilità. Il 90-95% dei casi di doping arrivano dal ciclismo, non si possono più sentire difese di categoria. Non si puo' tacere il fatto che ci sia stata tolta la medaglia olimpica di un corridore», aggiunge facendo riferimento alla vicenda che ha coinvolto Davide Rebellin ai Giochi di Pechino 2008.
«Il Coni puo' compiere un'azione di sollecito, ma è il ciclismo che deve muoversi - ribadisce Petrucci -. Tra poco parte il Giro d'Italia dei 150 anni, vogliamo che cominci con tutte le garanzie necessarie. Io ad oggi non vedo un cambiamento: non è sufficiente dire che il ciclismo è seguito e amato. Ogni volta veniamo disillusi, basta».
«Condividiamo la preoccupazione del Coni», dice il presidente della federciclismo (Fci), prendendo la parola dopo la riunione della giunta. «Evidentemente - dice Di Rocco - quello che abbiamo fatto non è bastato. La situazione è drammatica e chiedo al Coni di starci vicino, anche a livello di comunicazione». Il ciclismo, dice il numero uno della Fci, deve «cambiare la propria cultura. Servono tecnici, preparatori e medici di livello: basta con questi ex corridori che a fine carriera passano in ammiraglia. Per cambiare cultura, però, servono anni. E noi non possiamo intervenire sui genitori che spingono i giovanissimi a tutti i costi verso il risultato».
Serve un messaggio chiaro, al limite anche uno stop. «Professionisti e dilettanti devono dare un segnale fortissimo ma vanno preservati comunque i valori positivi che la bicicletta continua a rappresentare. Se ci chiederanno di fermarci, ci fermeremo». Al Giro, prenderanno parte corridori con il curriculum 'sospetto'. «Se potessi chiedere lo stop di un atleta, comincerei da Contador», dice Di Rocco riferendosi al corridore spagnolo uscito indenne, per ora, dal procedimento relativo alla positività al clembuterolo riscontrata durante il Tour 2010. «Io non ho gli strumenti per bloccare una squadra, tutto e' legato alle norme della federazione internazionale».
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COMMENTI
PERPLERSSITA'
12 aprile 2011 19:08 ewiwa
Di Rocco neanche lo considero difende i più forti ed attacca i più deboli,a lui interessano le cariche..... Petrucci? mi sembrano dichiarazioni di facciata!!!!!

No,no,no
12 aprile 2011 19:13 DarkSide
Fino a quando i corridori non avranno garanzie di un sistema (anti-doping e non) con garanzie e regole chiare e uguali per tutti, caro Petrucci & compagnia bella ve lo potete scordare... Ma poi, parlate a nome di chi? Dei poveri sfigati di turno che vorrebbero far parte del ciclismo che conta!? Patetici, con sindrome da "power-trip"...

controlli
12 aprile 2011 19:16 marcuzgirardi
Comincia con l'istituire controlli anche negli altri sport buffone, vediamo la tua azione forte.
Fortemente preoccupato?? ma smettila

ipocrita
12 aprile 2011 19:22 devis
E questo sarebbe il presidente del coni a capo di tutti gli sport italiani ???siamo messi bene...un politico che non sa NEANCHE COSA VUOL DIRE FARE SPORT e offende la maggioranza che lo fanno in maniera onesta!!

12 aprile 2011 19:32 foxmulder
A costo di sembrare noioso:

http://www.youtube.com/watch?v=7W-Q1PM_CLM

Forse il signore si è dimenticato di un pezzo...
E anche la "scuola di Ferrara" e quella di Majorca erano frequentate unicamente da ciclisti, mi pare. E anche Zeman allenava squadre di primo piano e ora, se non sbaglio è in serie C (massimo B, ma di calcio non capisco una mazza). Devo continuare?

Ma Fanini ha sempre ragione?
12 aprile 2011 19:35 pietrogiuliani
Mi fa piacere sapere che il presidente Petrucci la pensi proprio come predica da anni il sig. Ivano Fanini.
Se poi si pensa solo all'ultima medaglia olimpica di Rebellin, trovato dopato, ed all'ultimo campionato del mondo di Ballan che insieme a Cunego e quasi tutta la sua squadra, sembra sia coinvolto fino al collo con i nas di Brescia e Finanza di Padova, non possiamo più esser sicuri di nessuno.
Tra poco parte il Giro ed il vincitore, anche se non è italiano, sarà Contador che invece dovrebbe essere già fermo come dice Fanini.
Caro Presidente Petrucci e Di Rocco, se volete risolvere il problema iniziate con la Lampre ISD e con tutti i suoi corridori con squalifiche di squadra per 4 anni e poi radiazione. Tutto sommato il problema doping sarebbe facile da risolvere ma i soldi e le poltrone sono troppo importanti....

No comment!!!
12 aprile 2011 19:48 magico47
Sono daccordo con marcuzgirardi !!!!!!!!!!!!!!!!!!Leggetevi un artico del dic. 2008 di un importante mensile di Cilcismo(non posso fare pubblicita')Su 156 controlli effettuati,nel calcio sono risultati positivi 3 atleti in più che nel ciclismo!
E allora? Zitti tutti?fanno pieta'!!

Loriano Gragnoli DCI

Di Rocco politico di se stesso
12 aprile 2011 20:28 tanev
Di Rocco nn perde occasione per fare il puritano, la sua politica di comodo, dal momento che lo aspetta la poltrona della presidenza dell'Uci, sta mettendo alla berlina il ciclismo italiano.
Una federazione che non esiste, che non rappresenta i corridori, che non li difende, è ancora nel potere di legiferare?
L'ho già detto e lo ripeto:cari professionisti, ma vi conviene correre in bici per dei soldi che dovrete restituire all'Uci se nel caso vogliano far fuori uno a caso tra voi, se visto il passaporto biologico, se siete tra gli sfortunati della roulette russa poi vi tolgono anche vittorie di anni passati?ma non è meglio cari ignoranti professionisti fermarvi e far capire a tutti che il ciclismo lo fate voi, ne Petrucci, ne Di Rocco nè nessun altro?perdonatemi lo sfogo.come sempre un saluto a tutti gli appassionati.

12 aprile 2011 21:16 lupin3
Petrucci farnetica e Di Rocco lo segue a ruota invece di rispondere con argomenti validi. Quale altra federazione sportiva in Italia o nel mondo prevede esami ematici obbligatori tre volte all'anno per tutti i ragazzi di 17-18 anni che svolgono attività per lo più regionale (juniores) con responsabilità del medico sociale circa eventuali anomalie?
Invece come tutti gli anni si propone lo stop del movimento (e prima o poi lo faranno)...che tristezza. é questo il fantomatico "atto dirompente"? Che soluzione geniale, che ampie vedute...
Perchè si parla di cambio culturale e tutte le decisione federali vanno nell'altra direzione? Quale federazione sportiva prevede che nelle competizioni di bambini di 7 anni si debba avere un ordine d'arrivo?? o un campioncino regionale? o una minicampionessa provinciale (sic!)?
"Basta ex prof sull'ammiraglia..."...e tutte le domeniche ecco il codazzo colorato di ex "sospetti" a dirigere fior di squadre...quelle che contano! che magari possono farsi i controlli antidoping interni così la federazione risparmia, si lava le mani e fa anche bella figura col Coni...
Basta ipocrisie per favore...

X MARCUZGIRARDI
12 aprile 2011 21:31 ale63
PIENAMENTE D'ACCORDO CON TE!! ALE

Esame di coscienza
12 aprile 2011 21:43 FrancoBui
Ragazzi, priam di aggredire Petrucci guardiamoci in faccia: 30 corridori e dirigenti della LAMPRE indagati per un giro di doping con centinaia di intercettazioni. Ma come si fa a non capire che ci stiamo suicidando?

cosi non va
12 aprile 2011 23:32 miguel
le altre federazioni sono dalla parte dei loro corridori
la nostra sta con i politici per difendere la poltrona
il coni difende il calcio che è quello che gli paga lo stipendio
e per far vedere che fanno qualcosa vogliono martellare il ciclismo
B U F F O N I

ipocrisia
12 aprile 2011 23:39 camionista58
petrucci e il coni sono il male del ciclismo,semplicemente sputa sul ciclismo ad ogni sbaglio,(giustamente), e non fa rispettare le leggi del doping ad altri sport (gravissimo).di rocco è meglio che si tolga di mezzo .viva lo sport pulito e viva il ciclismo che pur decimandosi rispetta le leggi esistenti

12 aprile 2011 23:57 froome
I veri dopati sono Di Rocco e Petrucci. Quest'ultimo dovrebbe spiegarci i mannelli che ci sono per essere eletti presidente del Coni.

PetrUCCI
13 aprile 2011 07:56 salseroby
petrucci è un buffone che cavalva l'onda della cronaca.
riveste un ruolo per il quale intasca stipendi da sogno.... che renda conto di come gestisce il coni....
VAI A CASA!!!! NON RAPPRESENTI NESSUNO

L'azione forte?
13 aprile 2011 08:15 magico47
L'azione forte fatela sul calcio ipocriti,trattatelo come il Ciclismo andando a svegliare i giocatori nel cuore della notte la vigilia di una partita importante e fate a loro i controlli che fanno ai corridori,dopo ne riparliamo.Pulitevi la bocca!

p.s....forse nel cuore della notte alcuni giocatori non potresti trovarli perchè sono ancora fuori dall'hotel a divertirsi con qualche tro.. di turno.

Loriano Gragnoli Dir.Corsa Internaz.

In risposta amichevole a FrancoBui
13 aprile 2011 08:49 tanev
Caro Franco ti scrivo su queste pagine per esporti un problema.Nessuno vuol difendere il doping, ma guardiamo i fatti.Anni fa si parlava di un non meglio specificato metodo australiano in grado di "beccare" il colpevole, il metodo poi è stato archiviato...oggi c'è il passaporto biologico, fatto da 10 medici dell'Uci ma mai certificato dalla comunità medico-scientifica..ma dal dopo Pelizzotti, ratificato dal tribunale...dell'Uci.13 anni fa ci fu un macchinario che poi fu gettato nella spazzatura...quello che uccise Marco Pantani, che si rivelo poco affidabile nel controllo dell'ematocrito.L'inchiesta di mantova era una inchiesta chiusa , poi riaperta...e il processo si deve ancora fare.Ora il massimo del ciclismo, Contador, distrutto da valori 5 milioni di volte inferiori a quelli che darebbero effettivi benefici fisici.Colpire la certezza , non il sospetto!

COLPIRE LA CERTEZZA, NON IL SOSPETTO!
13 aprile 2011 09:14 stargate
Come non condividere la conclusione di Tanev? La lotta al doping è sacrosanta, ma non deve procedere a tentoni come spesso capita. Troppa pubblicità, troppe parole, ma poi si cade nell'approssimazione, in un senso o nell'altro. L'inchiesta di Mantova non so, allo stato, come definirla, perchè altro non conosco se non le poche righe pubblicate dai giornali. Credo che un'azione che coinvolge trenta persone possegga validi presupposti di base, ma non è detto che tutti gli indagati siano effettivamente colpevoli dei fatti loro ascritti. Ora, a prescindere da quello che sarà l'esito sotto il profilo penale (con tempi che si annunciano molto lunghi),spetterà al CONI valutare autonomamente la posizione di ciascuno, con serenità e fermezza. Speriamo con la dovuta trasparenza, senza posizioni preconcette, in modo che, sulla base degli atti ricevuti dalla Procura, chi ha sbagliato paghi, sia un gregario o un capitano. Importante è, però, che il tutto non si trascini per mesi, mesi, mesi, e ancora mesi.... (Alberto Pionca - Cagliari)

Colinelli squalificato x doping
13 aprile 2011 09:35 pincociclo
Di Rocco dice basta con questi ex corridori che a fine carriera salgono sull' ammiraglia.
Come mai il coordinatore delle squadra nazionali è un corridore squalificato x doping (Colinelli Andrea)?
Dovresti cominciare tu con i tecnici Federali a fare pulizia.
Non pensi sia ora !??????

Guardiamoci in faccia
13 aprile 2011 09:36 mdesanctis
Sto parlando da malato di ciclismo, tuttavia, mio figlio non lo farò mai correre in bici perché è inutile sfogarsi con Petrucci, quello del ciclismo è un movimento malato. I direttori sportivi sono ex corridori cresciuti a EPO e GH; si faranno + controlli ma l'ignoranza generale porta quegli sprovveduti dei ciclisti a pensare di farla franca. Vedo e leggo di giovani campioncini figli o nipot di ex campioni, e mi vengono i brividi. Quali principi sportivi potranno imparare d gente che si è anche arricchita riempiendosi di qualsiasi cosa? Il nostro è un circolo sempre + ristretto di tossici ed ex tossici. E' impossibile pensare di dimostrare il contrario. Entriamo nel periodo + bello della stagione, eppure ho la nausea nel vedere che le facce nelle amiraglie, nei commentatori, sono sempre le stesse, che da anni ci vogliono far credere che gli asini volano.
mdesanctis

siamo alle solite...
13 aprile 2011 09:36 limatore
come sempre stessero zitti farebbero più bella figura. Caro presidente di Rocco, invece di prendersela con Contador , guardi in casa sua, e ai suoi tecnici federali, e faccia la conta di quanti hanno avuto problemi con il doping. Fatta la pulizia riapra bocca. I giovani e le loro famiglie lo chiedono, o almeno ne faccia una lista.

mi stupisce il silenzio di stagi
13 aprile 2011 09:55 bubu
Gent.le dott. Stagi,
mi stupisco del suo silenzio in riferimento a quanto affermato dal sig. petrucci. Dopo la crociata sugli integratori mi sarei aspettato una sua reazione a queste dichiarazioni; l'ho cercata, aspettata, sperata... ma niente.

Spero di essere smentito nelle prossime ore...

13 aprile 2011 10:09 pietrogiuliani
Mi viene da ridere a leggere stamani sulla Gazzetta dello Sport che lo sfogo di Petrucci è anche il loro, quando invece, pubblicano intere pagine dove sostengono con lo scienziato Veronesi che l'epo non fa male e che vorrebbe liberalizzare il doping.
E poi crocifiggono il procuratore Torri quando con coraggio ha detto la verità.
Oltre a quando già sappiamo, Fanini dice da tanto tempo di fermare il ciclismo e farlo ripartire con nuove regole come i 4 anni di squalifica e poi la radiazione, così da mandare fuori per sempre tutti i furbi dell'ambiente, che siano corridori o tecnici. Vedrete che le cose cambieranno davvero!

proposte
13 aprile 2011 10:20 tanev
La mia proposta è che la Federazione sviluppi lo stesso meccanismo che vige nel calcio ovvero ogni atleta si vincola alla squadra di cui fa parte con un cartellino.La società cosi lo inserisce come valore nel proprio patrimonio , non piu lasciandolo soggetto al precariato come avviene oggi.La squadra ne avrà tutto l'interesse a valorizzarlo e a difenderlo contro strapoteri a cui oggi un corridore singolo e per giunta precario nn puo anche per i costi che tutto cio comporta. Il corridore cosi diventa un professionista ed esce fuori dal dilettantismo che lo circonda ora e che spesso lo fa sentire talmente solo e indifeso da confonderlo.Il corridore è il centro dell'attività e va tutelato.E' una proposta.Un saluto a tutti

PETRUCCI : finalmente ! DI ROCCO : a casa !
13 aprile 2011 10:26 renzobarde
PETRUCCI : finalmente ! DI ROCCO : a casa, a riposarsi !

Le dichiarazionid di Petrucci non potevano non venire fuori ! L'ultimo, ennesimo, il millesimo ! scandalo dei 32 inquisiti con prove che appaiono SCHIACCIANTI sono solo l'ultimo caso che è emerso. E teniamo conto che SONO POCHE LE PROCURE CHE INDAGANO a livello nazionale : particolare certo NON insignificante.
E teniamo ancora conto che se non fosse stato per QUESTO SITO ( grazie Stagi ! Grazie Tuttobici !) questa triste vicenda sarebbe passata , COME E' STATO FINO AD OGGI, pressochè ASSENTE sulla stampa italiana. In Toscana, per esempio, i maggiori quotisiani non ne hanno mai fatto CENNO nei giorni scorsi. OMERTA' DILAGANTE. Non può non arrivare allora la “resa dei conti” : chi è incapace di qualsiasi significativa iniziativa,incurante di quel che avviene nelle categorie giovanili ed amatoriali, silenzioso praticamente durante tutto “IL CASO BANI”, deve andarsene. Il mondo del ciclismo è talmente inguaiato, ci sono talmente tanti che “inzuppano” dentro il doping, che si è determinato un perverso circuito di interessi. Riflettiamo ancora sull'OMERTA' GENERALIZZATA dopo che, ripeto, SOLO QUESTO SITO rese noto quel che era emerso coi 32 deferimenti : silenzio, silenzio. Come il silenzio circonda tanti altri “sussurri” ( superfatture, per esempio : solo sussurri ?). Insomma non si può continuare a far convivere quello che sarebbe lo sport più affascinante del mondo col discredito che ormai lo circonda e con il convivere con la piccola massa di “intrallazzatori” che hanno combinato questo disastro ! Ma Di Rocco , come noto, Non stringe la mano a chi combatte il doping ; “criminalizza” chi assume iniziative antidoping, ecc. ecc. Per tutti, nella vita, DEVE giungere prima o poi la resa dei conti , per ridare smalto e CREDIBILITA' all'unico ciclismo che deve esistere : quello pulito, professionale, corretto, affascinante. Ed io do appuntamento a quanti condividono queste opinioni con la edizione 27^ del Memorial Giampaolo Bardelli a Pistoia del 29 e 30 aprile prossimi. Sul mio sito www.renzobardelli.it tutte le notizie del caso. ( La pubblicità ad iniziaive etiche e gratuite è meritoria !). E tu, caro Pier, sei invitato e NON puoi mancare : la libertà di posizioni che assicuri ( anche agli anonimi ...) e i meriti che ti sei conquistato con la notizia data PER PRIMO sui 32 deferimenti, rimane un “fiore all'occhiello” che puoi essere orgoglioso di far sventolare. Ed il “Memorial Bardelli “ di Pistoia ti premierà ! A presto. Renzo Bardelli- Pistoia


COLPIRE LA CERTEZZA, NON IL SOSPETTO!
13 aprile 2011 10:33 stargate
Come non condividere la conclusione di Tanev? La lotta al doping è sacrosanta, ma non deve procedere a tentoni come spesso capita. Troppa pubblicità, troppe parole, ma poi si cade nell'approssimazione, in un senso o nell'altro. L'inchiesta di Mantova non so, allo stato, come definirla, perchè altro non conosco se non le poche righe pubblicate dai giornali. Credo che un'azione che coinvolge trenta persone possegga validi presupposti di base, ma non è detto che tutti gli indagati siano effettivamente colpevoli dei fatti loro ascritti. Ora, a prescindere da quello che sarà l'esito sotto il profilo penale (con tempi che si annunciano molto lunghi),spetterà al CONI valutare autonomamente la posizione di ciascuno, con serenità e fermezza. Speriamo con la dovuta trasparenza, senza posizioni preconcette, in modo che, sulla base degli atti ricevuti dalla Procura, chi ha sbagliato paghi, sia un gregario o un capitano. Importante è, però, che il tutto non si trascini per mesi, mesi, mesi, e ancora mesi.... (Alberto Pionca - Cagliari)

x pier
13 aprile 2011 10:42 jack
direttore devi dire qualcosa, non possiamo farci sparare addosso in questo modo...

CHIEDO SCUSA
13 aprile 2011 11:09 stargate
Noto che è apparso per una seconda volta il mio commento: non è un atto voluto, nè ha alcun significato recondito,ma un semplice errore nel chiudere le varie finestre che avevo aperto sul computer. Colgo l'ocasione, però, per dirmi d'accordo con Bardelli su Di Rocco: "indeciso a tutto", tiepido, senza una linea precisa, confuso e timoroso. Petrucci, però, non se la cava molto meglio: a parte gli appunti che gli si muovono, giustamente, per non aver sino ad oggi promosso una seria lotta al doping anche negli altri sport, quel "finalmente" di Bardelli associato al suo nome ha il valore di una messa in stato d'accusa per il ritardo nelle sue esternazioni che, ora, assumono il valore di un intervento di natura meramente opportunistica. (Alberto Pionca - Cagliari)

proprio come sosteneva Fanini...
22 aprile 2011 19:58 pietrogiuliani
Se anche il Presidente Petrucci ha preso questa posizione, allora vuol dire che quel personaggio tanto criticato di Fanini non aveva poi torto....infatti E' l'unico presidente che si mette in gioco che non si nasconde e non ha paura di dire la verità. Per questo viene emarginato e troppe volte disprezzato come se fosse lui il peggiore dei mali. Fortunatamente oggi molta più gente inizia a pensarla come lui a partire dal vostro Direttore che nell'articolo presente sul mensile, dice a Di Rocco che Fanini andrebbe ringraziato per il caso Bani.
Andrebbe ringraziato infatti, per quello e non solo...

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