Rocco Taminelli: Pellizotti, Contador, Caucchioli e...D'Onofrio

| 13/11/2010 | 08:40
Da Pellizotti a Contador a Caucchioli, sono mesi densi di impegni
ciclistici, questi, per l'avvocato svizzero Rocco Taminelli.
«Sul caso Contador ritengo sia decisamente troppo presto per pronunciarmi in qualsiasi senso - ha spiegato l'avvocato Taminelli a tuttobiciweb.it - anche perché sto ancora studiando gli incartamenti. L'unica cosa che si può dire, al momento, è che mi sembra difficile che possano essere rispettate le richieste dell'Uci in termini di tempo. Il corso della giustizia, non sempre, è veloce come si vorrebbe e all'Uci ne sono più che consapevoli».

In che senso?
«Nel senso che quando vuole l'Uci è maestra nel prolungare i tempi».

A proposito di tempi, come siamo messi con il caso Pellizotti?
«Qui le cose sono diverse rispetto al caso Contador, perché il primo grado
di giudizio è già stato emesso. Entro il 20 novembre il Tribunale
depositerà le motivazioni e su queste l'Uci baserà poi il suo ricorso. Ma
attenti, ci vorrà più del mese concesso: la tattica che l'Uci adotta in
questi casi, infatti, è sempre la stessa e prevede che durante il mese a
disposizione per ricorrere l'Uci richieda l'incartamento completo e solo
quando lo riceve fa scattare i 30 giorni per ricorrere. Come dire che dal
20 novembre si rischia concretamente di arrivare ai primi giorni del 2011.
Anche perché la cancelleria del Tas si mostra sempre benevola nei
confronti dell'UCI... ».

Poi come si procederà?
«Una volta ricevuta la richiesta di arbitrato il Tas nominerà gli arbitri,
poi bisognerà fissare una data che vada bene a tutte le parti. Pensate che
sia facile? Sappiate che prima di fissare l'udienza per l'arbitrato di
Caucchioli l'Uci ha respinto ben tre date nel mese di novembre e siamo
arrivati così a metà dicembre».

Facciamo un passo indietro e torniamo al processo di primo grado a
Pellizotti: ha fatti discutere la scelta della Procura Antidoping di
affidarsi al professor D'Onofrio quale perito di parte. In pratica si sono
rivolti a chi aveva esaminato il caso per l'Uci decidendo il rinvio a
giudizio di Pellizotti. Non è una scelta strana?

«Sì, perché un perito che deve giudicare il suo stesso operato risulta
ovviamente poco credibile. In pratica, affidando la perizia a D'Onofrio la
Procura si è precluso qualsiasi valore oggettivo alla perizia stessa. Per
noi è stato ovviamente un vantaggio, anche perché se D'Onofrio non fosse
stato scelto, al suo posto ci sarebbe stato Botré che avrebbe sostenuto le
stesse teorie con ben altro peso».

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COMMENTI
Gentile Direttore
13 novembre 2010 22:46 buendia
Purtroppo alla fine è arrivata,
l’avvocato Taminelli ci ha dato la notizia che avremmo voluto non sentire.
Il perito della Procura Nazionale Antidoping sul caso Pellizotti era il Prof. D’Onofrio.
Quel Prof. D’Onofrio che La chiamò, il 30 giugno e Le disse: “Io non sono stato chiamato dalla Procura, ma ci vado in qualità e veste di consulente dell’Uci”
Oggi l’avvocato Taminelli ci dice: “affidando la perizia a D'Onofrio la Procura si è precluso…”
Sorprende il silenzio, mi sarei aspettato reazioni, dichiarazioni, commenti alla notizia che Lei ha pubblicato, invece tutti tacciono.
Mi sono chiesto i motivi di questo silenzio: apatia? Indifferenza?
No Direttore, non è così, il problema è che spesso la memoria vacilla, non tutti ricordano i nomi, le circostanze, le date.
Ho quindi deciso di ripercorrere tutte le tappe di questa vicenda, di cui è protagonista il Procuratore Ettore Torri.

Parto da lontano, per affermare che il Procuratore Nazionale Antidoping è rapido, premuroso e non considera tutti gli atleti dopati.
8 ottobre 2009, il Procuratore, si reca nella sede della Juventus ed incontra Cannavaro ed il medico della Juventus, Dott. Goitre.
10 ottobre 2009, il Procuratore chiede l’archiviazione per Cannavaro, positivo ad un controllo del 30 agosto.
Nel mio racconto non ne troverete altri esempi, nessuna visita del Procuratore in sede dell’atleta, nessuna richiesta di archiviazione, nessun caso chiuso in 40 giorni tutto compreso.
Ma ora inizia tutta un’altra storia, perché d’ora in poi parlo di ciclisti, ovvero di una banda di dopati impenitenti.

23 maggio 2010 Caucchioli Le scrive una lettera e si lamenta: “mi sono permesso di chiedere, così come previsto dalle norme CONI, che la trattazione del mio procedimento avvenisse per pubblica udienza”. Richiesta respinta. Caucchioli scrive anche: “secondo il Prof. D'Onofrio consulente della Procura”.
Non sono un esperto, ma ritengo che probabilmente per la Procura sarebbe più conveniente instaurare un rapporto di lavoro dipendente con il Prof. D’Onofrio, si potrebbero risparmiare bei soldini, e di questi tempi non sarebbe male.
Ma andiamo avanti.

22 Giugno 2010 su tuttobiciweb leggiamo un suo editoriale:
“Giuseppe D’ONOFRIO 0. Non ci sono parole e quindi non ci sono voti. A livello di etica e trasparenza siamo a zero.”
Lei, gentile Direttore lamenta giustamente il fatto che sul caso Pellizotti, come per Caucchioli, la Procura ha chiesto all’oste se il vino è buono.
.
30 Giugno 2010 Lei pubblica la smentita del Prof. D’Onofrio con cui ho aperto questa mia lettera.
Perché D’Onofrio smentisce una notizia che oggi sappiamo corrispondere alla realtà? Perché un illustre clinico che esegue tante perizie, nega di aver ricevuto un incarico dalla Procura? Forse il Prof. D’Onofrio trova disdicevole tale incarico? Comunque se è criticabile chi ha accettato quell’incarico, ancor di più lo è chi lo ha conferito.

29 Luglio 2010 la Procura deferisce Pellizotti, l’oste ha inopinatamente affermato che il vino è buono.

3 Settembre 2010 la storia si ripete. I legali di Pellizotti si dicono stupiti del diniego alla loro richiesta di udienza pubblica davanti al T.N.A. Tale diniego è motivato dall’opposizione della Procura e dell’UCI. La Procura nell’occasione lancia una campagna pubblicitaria il cui slogan è: “Operiamo in piena trasparenza”.

4 Ottobre 2010 il N.Y. Times, che scrive di doping nel ciclismo con la stessa frequenza con cui io scrivo di scissione nucleare, pubblica un articolo in cui attacca Contador, risultato positivo al clenbuterolo durante il Tour.

5 Ottobre 2010 il Procuratore Torri rilascia la tristemente celebre dichiarazione all'Associated Press che evito di citare per amor di Patria. Perché proprio il 5 ottobre? Perché proprio ad un’agenzia di stampa americana? Non pensi male Direttore, forse è un caso.

19 Ottobre 2010 Il T.N.A. assolve Pellizotti sulla base della perizia del Prof. Isacchi.

19 Ottobre 2010 Il Presidente di Rocco dichiara: «Sono felice per Franco, credo che il prezzo che Pellizotti, e tutti noi di riflesso, ha dovuto pagare è ancora troppo alto».

Oggi l’avvocato Taminelli ci ha spiegato perché quel prezzo è stato pagato, ma ce lo aveva detto anche Lei. Si è pagato il prezzo che si paga quando si chiede all’oste se il vino è buono.
Immagini un film diverso Direttore, immagini cosa sarebbe avvenuto se il Dott. Torri avesse affidato l’incarico al Prof. Isacchi, immagini che risparmio, di tempo, soldi, perizie, processi, chiacchiere.
Ho terminato Direttore, mi consenta solo di chiederle scusa per il tempo che Le ho rubato, e di farLe una domanda: Fino a quando il ciclismo sarà in grado di sopportare tutto questo?

Se crede, può chiedere un parere a Di Rocco e Petrucci.

Cordialmente

Massimo Casavecchia

NON PUO’ ESSERE VERO
15 novembre 2010 17:05 nonno
State dicendo che un professionista del livello del Prof. D’Onofrio ha chiamato il Dott. Stagi ed ha negato di essere il perito Procura, mentre invece lo era?
Questo è mentire, altro che smentire.
Per favore Direttore, ci dica che si sbaglia.
Non possiamo sopportare anche questo.

Caro Gesù Bambino
15 novembre 2010 19:23 cyrano
tra un mese è Natale, io ho fatto il bravo tutto l’anno, e adesso io ti scrivo questa letterina per chiederti poche cose.
Io vorrei una bicicletta, però sembra che c’è un signore che sequestra le biciclette per due anni.
Dovrebbe toglierle solo ai cattivi, però per lui tutti i ciclisti sono cattivi, e allora appena ne vede uno lo ferma e gliela toglie.
Qualche volta succede che interviene un altro signore che restituisce le biciclette ai buoni, però intanto passa un anno.
Io ti ho già detto che ho fatto il bravo, e continuerò a farlo, però ho paura e allora prima della bicicletta, ti chiedo altre cose.
Potresti svegliare il Presidente del CONI e fargli sapere cosa combina la sua Procura Antidoping?
Potresti disturbare il signor Di Rocco? Lo so che è tanto impegnato nella campagna elettorale per essere rieletto, però se non gli duole troppo la mano, potrebbe finalmente battere un pugno sul tavolo e chiedere un po’ di rispetto per i ciclisti buoni.
Potresti, per favore chiedere ai rappresentanti dei ciclisti, delle squadre, dei direttori sportivi, meccanici, massaggiatori, di fare VERAMENTE qualcosa per fermare il signore cattivo?
Così quando al posto del signore cattivo ci sarà uno che ferma solo a chi lo merita, io potrò andare in bicicletta tranquillamente.
Se non puoi fare tutto questo, è meglio che per Natale mi regali un pallone, perché il signore cattivo non sequestra il pallone a nessuno, semmai arresta le api.

Cyrano

P.S. Voglio dimostrarti che sono tanto bravo e PREVIDENTE.
Oggi il sito SPORTPRO ha perso un link, non si accede più alla pagina “Così il passaporto biologico inchioda chi si dopa”.
Dentro c’erano dei numeri e dei grafici, (chissà dove li avevano presi?).
Se quei signori non riescono a ritrovarla, basta chiedere, ne avevo salvato una copia e posso ridargliela.

Perchè il pallone e non la bicicletta . . .
15 novembre 2010 23:16 JoseManuelFuente
Caro Cyrano,

mi auguro che come regalo Ti arrivi un pallone. Almeno potrai giocare tranquillo.

Credo infatti che Di Rocco non farà nulla di più di quanto (nulla) abbia fatto sinora anche perché non sappiamo ancora bene in quale campagna elettorale è impegnato. Quella per essere rieletto presidente della federazione ciclistica o quella, d’accordo (sarà poi vero?) con Petrucci, per salire sulla poltrona del CONI? Ormai abbiamo capito che il presidente più che difendere lo sport che rappresenta preferisce dedicarsi al suo futuro. E, credimi Cyrano, non è il peggiore dei mali.

Qualcosa potrebbe cambiare se decidono di muoversi sul serio i corridori e la loro associazione. Lo faranno, ne sono certo, alla prima occasione. Immagino, ad esempio, cosa potrebbe succedere di qui a poco e comunque la prima volta che la Procura dovrà effettuare delle indagini su un ciclista . . . Qualche avvocato sicuramente si sveglierà.

Per quanto riguarda le pagine del sito sportpro oggetto di un possibile “furto” sono certo che Eugenio Capodacqua, attento com’è alla sua considerazione personale, le ritroverà prima possibile e le riproporrà sul suo sito. Non può non farlo! Lo deve al popolo dei suoi lettori. Chissà che non vogliano aiutarlo Bartoli64 o Nemesi . . . . .

Infine a lei, Direttore Stagi, una tiratina d’orecchie. E’ ormai evidente che lei è stato preso in giro da un “illustre ematologo” ma, quando se ne è accorto, ha deciso di non farne uno scoop. Strano comportamento, Direttore, per un professionista della stampa. Non capisco cosa e chi difende. Perché non alza la cornetta e richiama D’Onofrio o, fa lo stesso, con un suo magistrale pezzo non chiede pubblicamente a D’Onofrio perché Le ha mentito? Perché non lo fa? Chi deve proteggere? Sono convinto di essere solo uno dei tantissimi appassionati veri di ciclismo che vogliono conoscere tutta la verità su quella nomina . . . e su tante altre cose che stanno lentamente venendo alla luce . . .

Strana cosa il cervello umano.
16 novembre 2010 00:11 Kapelmuur89
Mentre leggevo l'articolo ed i commenti, ho iniziato a canticchiare una canzone, ricordavo il motivo, ma non le parole, poi improvvisamente mi sono ricordato il titolo.
E' una canzone di Francesco Guccini, credo del 1976, si intitola
"PICCOLA STORIA IGNOBILE".

Caro Gesù Bambino 2
16 novembre 2010 10:17 cyrano
scusami se ti disturbo di nuovo, lo so che ti ho già scritto, però vorrei chiederti una cosa che avevo dimenticato.
Puoi per cortesia restituire la parola ai vari Nemesi, Bardelli, Bui, Bartoli?
Forse c’è una epidemia di faringite, sono tutti senza parole, e questo mi dispiace tanto.
Però non possiamo aspettare Natale, dovresti farlo subito, altrimenti il povero Torri chi lo difende?
D’altra parte lo sai, i veri amici si riconoscono nel momento del bisogno.

Per quella pagina web sparita, ancora non si è fatto sentire nessuno, forse sono timidi. Se vuoi te la invio e provvedi tu a restituirla.
Grazie.

Cyrano

Anch'io voglio fare la letterina di Natale!!
18 novembre 2010 17:09 Bartoli64
Cari Babbo Natale e Befana,

anch’io sono un bambino buono, che gioca in maniera corretta e nel rispetto delle regole.

Però, sapete, non tutti la pensano come me e fanno girare la bici, il pallone e tanti altri bei giochi, a velocità impossibili per le mie gambine.

Io, per la verità, credevo di essere scarso poi sono venuti dei Signori chiamati Magistrati, Giornalisti, NAS, GDF e pure qualche Dirigente, a dire che lo scarso non ero io ma che, invece, c’erano tanti, ma tanti, “ragazzacci” che prendevano brutte cose e che, proprio con quelle, riuscivano ad andare più forte di me.

Io ringrazio tanto questi Signori perché è proprio grazie a loro che ho ancora voglia di giocare e di veder giocare.

Qualcuno però, dice che questi Signori (in particolare uno di loro) non fanno bene il loro mestiere, che hanno troppo preso di mira quei “ragazzacci” di cui vi parlavo prima e che, per questo, devono andarsene.

Ragion per cui, cari Babbo Natale e Befana, se potete, fate in modo che quei Signori possano continuare a salvaguardare i nostri giochi preferiti senza che altre persone mettano in dubbio la loro buonafede, perché i buoni, fino a prova contraria, SONO PROPRIO LORO!!

Se proprio non potete fare nulla, però, non portatemi più nessun giocattolo…… neanche il carbone!

Quello, anzi, mangiatevelo voi due perché se decideste di far fuori (anche uno solo) di quei Signori di cui vi ho scritto prima significherebbe che, anche voi due, siete come quei ragazzacci lì.

Bartoli64

Questa poi . . .
19 novembre 2010 02:10 JoseManuelFuente
Caro Bartoli,

prima di scrivere lettere a Babbo Natale e alla Befana cerchi di mettersi nelle condizioni di poter essere ascoltato almeno da uno dei due. La leggenda delle favole che a noi, bravi ragazzi, hanno raccontato e trasmesso i genitori originava sempre dal medesimo presupposto. Quello che le letterine con richieste di doni potevano essere prese in considerazione solo se i mittenti erano stati buoni, corretti, onesti, leali etc. etc. Ricorda anche Lei, vero?

Prima di scrivere letterine con richieste di doni faccia qualcosa in tal senso. Perché, ad esempio, non prova a fare in modo che il suo caro amico di sportpro faccia ricomparire magicamente nel suo sito la pagina “Così il passaporto biologico inchioda chi si dopa”? Mi perdoni se glielo chiedo con insistenza ma in quella splendida espressione di giornalismo erano riportati dati, grafici, parole, testimonianze che non riesco a trovare da nessuna parte (pensi che molti si sono chiesti e si stanno ancora chiedendo chi li avesse forniti all’autore) e sarei curioso di poterli riesaminare.

Se non dovesse riuscire nell’intento perché quella pagina è stata smarrita La può tranquillamente chiedere a Cyrano. Lei dice che è un ragazzaccio. Non mi pare affatto, tutt’altro. A me appare pacato, attento, preciso, premuroso e anche molto educato. Sembra infatti che quelle pagine le abbia salvate e sia disposto a donarle a chiunque ne faccia richiesta.


Si dia da fare caro Bartoli. Babbo Natale le sorriderà.

accusa e difesa
19 novembre 2010 10:32 nemesi56
Caro Direttore, non capisco le ragioni di tanto scandalo per il fatto che D'Onofrio rappresentasse l'accusa nella vicenda Pellizotti. Basta riflettere: quali strumenti ha la Procura Coni se non affidarsi a chi ha redatto l'accusa su un tema così complesso e delicato? La Procura deve accusare non giudicare. Trattasi di accusa, non di giudizio in cui è richiesta oggettività, come in tutti i processi, penali compresi. L'oggettività e la serenità è richiesta a Plotino non a Torri e ai suoi collaboratori. Tra l'altro, come riconosce Taminelli il fatto avrebbe addirittura avvantaggiato la difesa. E allora di cosa scandalizzarsi? Ancora una volta il sistema ha mostrato la sua faccia estremamente garantista, in un modo o nell'altro

Per Nemesi56
22 novembre 2010 11:04 buendia
mi scusi, ma il motivo dello scandalo è un’altro.
Il problema è che un luminare della medicina, non già di fronte ad una domanda improvvisa, ma di propria sponte, alza il telefono, chiama il Dott. Stagi, e nega di la realtà.
Ora lei ci spiega che in quella nomina non c’è motivo di scandalo.
Ma se così fosse, perchè Prof. D’Onofrio si sarebbe comportato così?

Massimo Casavecchia

Caro Gesù Bambino 3
22 novembre 2010 13:46 cyrano
Visto che roba?
C’è un bambino che dice di essere buono, però poi dice le bugie.
Ha detto che io credo che sono tanti a non fare bene il loro mestiere, invece io ho parlato solo di un signore cattivo, non di tanti. (Se hai ancora la mia lettera puoi controllare !!)
Io ringrazio tutti quelli che fanno bene il loro mestiere, non dicono che tutti i ciclisti sono cattivi, e li trattano come il capitano della nazionale di calcio.
Questo bimbo è così prepotente che offende anche Babbo Natale e la Befana.
Dice che devono fare come dice lui, oppure sono ragazzacci e devono mangiare il carbone.
Per fortuna queste cose le ha scritte a loro che non esistono, me lo ha detto il mio cuginetto.
Lo avesse detto a Te, lo avresti incenerito?
Scusa, ma non ti posso dire il nome di questo bambino, perché sono buono e non faccio la spia, posso dirti che inizia per B e finisce per 4.
Credo che questo bambino è un po’ troppo nervoso, vuoi vedere che adesso scrive che il carbone devo mangiarlo anch’io?

Cyrano

P.S. QUELLA PAGINA WEB NON LA VUOLE RITROVARE NESSUNO. CHISSÀ PERCHÉ?

Pinocchio, Cyrano e gli altri "nasoni"
24 novembre 2010 10:40 Bartoli64
Caro Gesu Bambino,

per favore, potresti dire a quell’altro “cavillatore” dal naso lungo (come Pinocchio e non solo come Cyrano De Bergerac) che la Procura Antidoping del Coni, per bocca dello stesso Presidente Petrucci, è ASSOLUTAMENTE indipendente da ogni interferenza del Coni?

Questo sul piano formale, ovviamente, ciò vale a dire non esiste codice di comportamento sportivo per un personaggio il cui ruolo DEVE essere paragonato NON al giudice (cui è richiesta, ovviamente, serenità) ma al P.M. dei processi ordinari.

Dovresti dire, caro Gesù Bambino, che il P.M. non è tenuto ad essere oggettivo ed obbiettivo, bensì deve solo fare al meglio il suo lavoro che consiste nel cercare e trovare il maggior numero di prove a carico degli indiziati quando c'è la "notitia criminis".

Sai, tante persone fanno di queste speculazioni di bassa lega (dicono che il Dott. Torri è un cattivo) per salvare ciò che non può essere salvato perché la dignità, se non ce l'hai, nessuno te la può dare.

Potresti fargli capire che un P.M. come il Procuratore Torri non solo può esprimere pareri, ma, ovviamente manifestare benissimo ciò che vuole?

Certo, certe sue affermazioni sono parse un po' inopportune, ma quanti sanno (e scrivono) che il Procuratore non può più avvalersi di uomini fondamentali per il suo lavoro perché promossi ad altro incarico?

Quanti sanno, inoltre, che il Dott. Torri si trova letteralmente sommerso dalle carte (10 processi in corso sul doping in Italia con annessi e connessi, su temi delicati che richiedono periti, analisi sofisticate, controperizie, ecc.) e che l'unico anello di "protezione" da parte del Coni è una segretaria?

Questa è la situazione caro Gesù Bambino, però ora vogliono crocefiggerlo come fecero a te da adulto questo perché, sentendosi solo, e si è lasciato andare ad uno sfogo.

Si lo so…… non si dice mai "tutti", ma se avesse detto “quasi tutti” (come ha detto mesi dopo un altro Giudice) nessuno avrebbe avuto nulla da ridire. Nessuno……. neanche quel “nasone” di Cyrano!

Gesu Bambino carissimo lo vedi? La tecnica è la solita: isolare chi finora ha lavorato bene per poi esporlo agli attacchi inconsulti dei soliti personaggi che non vedono l'ora di liberarsi di un personaggio scomodo per continuare meglio a fare i porci comodacci loro.

E' tutto già successo con il Dott. Sandro Donati….. ma chi se lo ricorda più?

Bartoli84 batte Tania Cagnotto
24 novembre 2010 14:28 cyrano
Egregio Bartoli64, voglia accettare le mie più vive felicitazioni, per l’eccellente triplo salto mortale con doppio avvitamento che ci ha proposto.

Dopo aver a lungo sostenuto, che il Procuratore Torri, non ha violato il Codice di Comportamento Sportivo, oggi con rinnovato vigore, sostiene che Torri non è tenuto a rispettarlo.
Mi rifiuto di confutare questa tesi, semplicemente perché evito attentamente di oltrepassare la soglia del ridicolo.
Evito altresì di andare a cercare i post in cui Lei sosteneva che Torri non ha mai violato il Codice, perché Lei sa benissimo di averli scritti.

Attendo impazientemente il giorno in cui ci stupirà ancora, sostenendo che il Procuratore Torri non è mai esistito, e che si tratta di una leggenda metropolitana.

Cyrano

Soglia anaerobica e soglia del ridicolo
24 novembre 2010 16:12 Bartoli64
Bene, caro il mio “nasuto” interlocutore,

allora mettiamola così: Il Dott. Torri NON ha violato nessun Codice di Comportamento sportivo perché, per la particolarissima ed “indipendentissima” figura - il cui ruolo è stato peraltro chiarito da quello che dovrebbe essere il suo stesso datore di lavoro, il Presidente del CONI Petrucci - NON è tenuto a rispettarlo (almeno come sono tenuti a fare gli altri soggetti dell’Ordinamento Sportivo).

ED IL PERCHE’ MI PARE OVVIO (oltre che sacrosanto)!

In altre parole (e non è certo la prima volta che lo scrivo) il fatto NON sussiste, né civilmente, né penalmente, né sportivamente!

Quanto alle Sue felicitazioni non so che farmene, piuttosto faccia attenzione a ciò che scrive perché il mio nick è “Bartoli64” e NON “84”!

Capisco che appena legge il mio nickname Le salga il sangue agli occhi, ma sbagliare addirittura i nomi è sinonimo di scarsa attenzione (ma quello è il Suo male minore, mi creda).

Come dice poi? Si rifiuta di commentare ulteriormente? Eeehh, lo credo bene!

Primo perché non c’è molto più da commentare (l’evidenza dei fatti è chiara).

Secondo perché (Lei) la “soglia del ridicolo” l’ha già oltrepassata da tempo……. Si fidi!

Bartoli64

Una domanda Bartoli84
24 novembre 2010 17:37 JoseManuelFuente
Mi perdoni Bartoli,

vedo che Lei è molto convinto delle sue idee che, peraltro, non condivido e non approvo minimamente. Lei parla ma non ascolta oppure peggio . . . non risponde quindi . . . tutto è inutile in tal senso.

Una cosa però volevo chiedere visto che le piace commentare e giudicare ogni cosa che si muove nel mondo del ciclismo.

Come giudica il comportamento del giornalista Capodacqua che prima pubblica sul suo sito una pagina riccadi grafici, figure, dati, notizie che tutti si sono chiesti come avesse potuto avere e poi le toglie improvvisamente?

Un suo giudizio in merito a tale, perlomeno strano, comportamento lo dia ai lettori del sito. E, mi perdoni, se insisto secondo Lei chi aveva fornito quei dati al famoso giornalista che sa sempre qualcosa che gli altri non possono sapere?

Risponda


PINOCCHIO CERCASI
24 novembre 2010 18:28 cyrano
Egregio Bartoli94,
Non ho mai scritto che mi rifiuto di commentare, confutare non vuol dire commentare, sempre che non le dia noia.
Andiamo al merito: lei è male informato.
Le riporto alcune notiziole facilmente reperibili sul sito www.coni.it.

Prima di tutto l’organigramma:

Ufficio di Procura Antidoping (U.P.A.)
Procuratore Capo dr. Ettore Torri
Vice Procuratore Capo avv. XXX XXX, cons. XXX XXX
Procuratori : avv. XXX XXX, dr.ssa XXX XXX, avv. XXX XXX, dr. XXX XXX, genXXX XXX, gen. Dr. XXX XXX, gen. XXX XXX, avv. XXX XXX
Segretario:XXX XXX
Segreteria: XXX XXX, XXX XXX, XXX XXX


Ho cancellato i nomi e i numeri di telefono, ma se facciamo un conticino facile facile scopriamo che ci sono:
1 Procuratore capo
1 Vice procuratore capo
1 Consigliere
8 Procuratori
1 Segretario
3 Addetti alla segreteria
Per un totale di 15 persone compreso Torri.

Evidentemente quanto lei ha scritto è falso:
“Quanti sanno, inoltre, che il Dott. Torri si trova letteralmente sommerso dalle carte (10 processi in corso sul doping in Italia con annessi e connessi, su temi delicati che richiedono periti, analisi sofisticate, controperizie, ecc.) e che l'unico anello di "protezione" da parte del Coni è una segretaria?"

Poi c’è il regolamento del Garante del Codice di Comportamento Sportivo dove si legge:

“Il Garante ha il compito di segnalare, d’ufficio o laddove attivato a norma dell’art. 2 del presente Regolamento, ai competenti organi disciplinari delle Federazioni sportive nazionali, i casi di sospetta violazione, da parte di tesserati alle Federazioni sportive nazionali stesse, delle norme del Codice di comportamento sportivo (….) Per “tesserati” si intendono gli atleti, tecnici, dirigenti, ufficiali di gara E TUTTI GLI ALTRI SOGGETTI DELL’ORDINAMENTO SPORTIVO IN EVENTUALI ALTRE QUALIFICHE DIVERSE DALLE PREDETTE”
Chiederò a Petrucci di aggiungere “ESCLUSO IL PROCURATORE ETTORE TORRI”, ma al momento quella frase non c’è, quindi la sua affermazione:

“Questo sul piano formale, ovviamente, ciò vale a dire non esiste codice di comportamento sportivo per un personaggio il cui ruolo DEVE essere paragonato NON al giudice (cui è richiesta, ovviamente, serenità) ma al P.M. dei processi ordinari.” risulta assolutamente falsa.

Mi pare evidente che se cerca un “pinocchio” non deve guardare troppo lontano; piuttosto trovi uno specchio, ma non si avvicini troppo.

Come vede ho confutato le sue affermazioni, non mi sembrava necessario ma evidentemente mi sbagliavo.

Cyrano

Bartoli84, 94, 2004.... sono sempre 4 Olimpiadi davanti a voi!
24 novembre 2010 20:36 Bartoli64
Mi pare chiaro che i Sigg. Buendia e Pinocc……, eehm, volevo dire Cyrano, si muovo all’unisono quando c’è da attaccare le mie posizioni.

Che siano la stessa persona? E’ possibile, ma questo non rappresenta per me un problema.

Facciamo dunque un po’ d’ordine rispondendo prima al generale Buendia e poi al “nasuto”.

A me non importa affatto se il grafico sia stato o meno rimosso (in ogni caso è già stato reso pubblico), né dove e come il Dott. Capodacqua ne sia venuto in possesso (esiste il segreto professionale e mi sembra di averglielo già detto anche se il generale si ostina a non capirlo).

A me (e non solo a me), infatti, interessa che Eugenio Capodacqua faccia bene il suo lavoro (che poi è quello di informare) e su questo non ho proprio nulla da ridire…… né io, né moltissime le persone che lo stimano e neanche quelle che lo hanno anche premiato (più volte) per ciò che ha fatto nella sua lunga carriera.

Ricordo, proprio a tal riguardo, un riconoscimento che gli fu conferito un paio d’anni fa da una Onlus della quale fanno parte alcuni dei più noti accademici italiani, proprio per la sua instancabile attività giornalistica a contrasto del doping.

A quel convegno erano presenti persone come il Procuratore Guariniello, il Dott. Pietro Mennea, il Dott. Sandro Donati e tanti altri studiosi di cui, al momento, non mi sovviene il nome.

Ciò che mi ricordo perfettamente, però, erano le parole di apprezzamento rivolte al Dott. Capodacqua da questi esponenti della Cultura, della Medicina, dello Sport, del Giornalismo e della Giustizia italiana.

Detto ciò, capirete bene che se poi ci sono dei signori chiamati “Buendia”, “Pinocchio” e via discorrendo che non apprezzano il lavoro di questo giornalista, tacciandolo pure di chissà quali intenti “complottistici”, senza offesa, poco me ne cale.

Quanto a tutte le altre “paranoie” dettagliatamente esposte dallo spadaccino dal naso lungo e le visioni limitate, ricordo solo che un principio costituzionale (art. 101 – comma 2° della Costituzione Italiana) sancisce che i Giudici siano soggetti soltanto alla Legge (è scritto alla Legge e non ai regolamenti sportivi o ai garanti dell’ultima ora) e penso che tale principio costituzionale debba essere - sempre e comunque – rispettato, anche quando si tratta di Giudici sportivi, a maggior ragione quando con il loro operato vanno a ledere, tra l’altro, interessi economici molto forti.

Di questo assunto, evidentemente, deve esserne convinto an
che il Presidente del CONI e suoi più stretti collaboratori visto che nessun provvedimento, neanche di censura, è stato ancora adottato nei confronti del Procuratore Torri.

Il “cavillatore” di turno, però, può sempre inviare una lettera al Presidente Petrucci e chiedere (anche a lui se non ne è ancora convinto) il perché il Procuratore Torri non sia stato severamente punito per le sue “gravissime” (magari anche sconosciute e segrete no!?) affermazioni sull’ambiente ciclistico..... (già chissà perchè)?

Gliela mandi pure, se vuole, però poi spero ci faccia sapere la risposta (che io, personalmente, racchiuderei in un unico e sonoro “pernacchione”)!

Devo anche dilungarmi sul perché e percome la vicenda D’Onofrio/Taminelli
non sia assolutamente un “caso” come il Direttore Stagi ha voluto, invece, “interpretarlo” dando fiato a trombe che, imperterrite, continuano a suonare stonate?

Spero di no, anche perché l’amico Nemesi 56 - sia pur in poche parole - ha già fornito in merito un’adeguata risposta.

Buona serata e occhio a girarsi di scatto eh!

Bartoli64

caro bartoli, nessun caso ma una menzogna colossale
24 novembre 2010 20:56 excalibur
caro bartoli,
mi aggiungo anch'io a questo dibattito di precisatori: stagi non ha inventato nessun caso. è stato d'onofrio a telefonare a stagi per dire che non era il perito della procura quando invece lo era. se d'onofrio non parlava a vanvera, anche gli altri avrebbero taciuto, ça va sans dire...

FORSE E' CONFUSO
25 novembre 2010 00:02 buendia
Bartoli64, perchè si rivolge a me?
Forse lei è confuso e mi scambia per altri.
Gradirei una sua rettifica.

Grazie
Massimo Casavecchia

Per Casavecchia
25 novembre 2010 10:37 Kapelmuur89
Caro signor Casavecchia, lei è troppo corretto nei confronti di chi la attacca senza motivo.
Inoltre sbaglia a pensare che Bartoli64 sia confuso.
Gli ultimi esempi:

Il povero Torri ha solo una segretaria e tante pratiche da seguire. Tranne poi scoprire che è capo di un ufficio che conta 15 persone.

Torri non è tenuto al rispetto delle regole del CONI, e poi si scopre che anche questo è falso.

Questa si chiama mistificazione, non confusione.
Temo che attenderà a lungo la rettifica che chiede.
Kapelmuur89

RETTIFICO il nome NON i concetti
25 novembre 2010 14:57 Bartoli64
Egregio Sig. Buendia,

come avrà chiramente intuito facevo riferimento al Sig. Fuente e NON a Lei nel mio precedente post, ragion per cui RETTIFICO il reale destinatario del mio messaggio, precisando che NON è a Lei che intendevo rivolgermi e SCUSANDOMI per il disguido (cosi anche il Kapelmuur89 è contento).

Fra i tanti attacchi di questi giorni alle mie posizioni è sfuggito questo errore, ma questo non cambia assolutamente la sostanza di ciò che ho scritto e che qualcuno cerca – in maniera misera – di strumentalizzare.

Essere a capo di un Ufficio di 15 persone, infatti, non necessariamente può voler dire di avere tutte le risorse necessarie per poter svolgere al meglio il proprio lavoro.

In ogni caso, anche se si fa un semplice calcolo di quanti procedimenti sono pendenti in Procura e togliamo dall’organico segretarie e collaboratori amministrativi vari, sarà facile per chiunque (anche per Kapelmuur89 e Cyrano) capire che il lavoro è davvero troppo…… anche per quel “cattivone” di Torri.

Però quando i casi si trascinano poi per mesi e mesi (sia pur in presenza dei cosiddetti “tempi tecnici” legati a perizie, controperizie, interrogatori, rogatorie e chi più ne ha più ne metta) di chi è la colpa? Ovvio……. sempre del Dott. Torri no!

Al termine di questo post vorrei fare una ulteriore precisazione alla seconda – ancor più meschina - strumentalizzazione del Kapelmuur89 precisando che il sottoscritto NON ha MAI affermato che il Procuratore Torri non è tenuto a rispettare le regole del CONI.

Io, semmai, ho semplicemente scritto – a chiare lettere – che per la particolarissima figura che riveste il Capo della Procura Antidoping NON può essere assoggettato a prescrizioni di carattere regolamentare circa le sue affermazioni, ed il perché mi sembra di averlo specificato con completezza d’informazione citando persino assunti costituzionali.

Capisco che in questo Paese c’è stato pure chi proponeva di piazzare dei tornelli nei massimi Uffici Giudiziari, però questo continuo additare malamente la Magistratura (sia ordinaria, sia sportiva) mi dà veramente il voltastomaco e mi puzza tanto di prevaricazione (ovviamente interessata per condurre, senza intoppi, i propri porcissimi interessi).

In ragione di quanto sopra esposto, rispedisco volentieri al mittente la sua ennesima kapel(lata).

Bartoli64

DITEGLI SEMPRE DI SI
25 novembre 2010 17:28 cyrano
Prima affermazione di Bartoli64:
“Quanti sanno, inoltre, che il Dott. Torri si trova letteralmente sommerso dalle carte (…) e che l'unico anello di "protezione" da parte del Coni è una segretaria?”

Seconda affermazione di Bartoli64:
“Essere a capo di un Ufficio di 15 persone, infatti, non necessariamente può voler dire di avere tutte le risorse necessarie per poter svolgere al meglio il proprio lavoro.”

UNA? QUINDICI? Non ha importanza, comunque ha scritto il vero!!!


Terza affermazione di Bartoli64:
“Il sottorcritto NON ha MAI affermato che il Procuratore Torri non è tenuto a rispettare le regole del CONI.
Io, semmai, ho semplicemente scritto che(…) il Capo della Procura Antidoping NON può essere assoggettato a prescrizioni di carattere regolamentare”

E’ chiarissimo, ed ha ancora ragione !!!!


No, guarda.......
25 novembre 2010 19:12 Bartoli64
....... hai ragione te!

Vediamo come andrà a finire questa storia (che non è mai iniziata) ed allora mi farò "grasse" risate!

p.s. Vedi che Petrucci aspetta sempre Vs. contributi eh!

Bartoli64

Quella pagina . . . .
26 novembre 2010 01:47 JoseManuelFuente
. . . . è stata una buccia di banana o un errore di presunzione dell’Eugenio di sportpro?

Lei cosa ne dice Bartoli?

Certo con quel voltafaccia (prima baldanzoso ha lanciato il sasso, poi timoroso ha nascosto la mano) l’uomo di sportpro ha deluso lettori, ammiratori, tifosi e sostenitori. Quel che è peggio, caro Bartoli, è che ha deluso profondamente anche l’illustre personaggio che gli ha fornito i dati, i numeri, i grafici, i profili e le notizie riportate in quella pagina. Tutte cose strettamente riservate, coperte da segreto istruttorio e da dovere di riservatezza.

Ma cosa importa di tutto ciò ad Eugenio? Evidentemente nulla. Figuriamoci. Anzi ci fa sapere che lui si avvale del “segreto professionale”. Capito bene signori? Nascondendosi dietro il dito del segreto professionale a certi professionisti è dato di pubblicare ciò che non si può e e che non si deve pubblicare. E’ dato di poter sapere quello che a volte non sanno gli stessi sottoposti a giudizio!

Oggi io, e credo con me il mondo intero del ciclismo, tramite Lei Bartoli, che se ne dichiara amico, all’uomo di SportPro chiediamo:

Quo usque tandem abutere, Eugenio, patientia nostra?

Ancora a lei, Bartoli, chiedo di trasmettere con decisione al suo amico Eugenio la necessità di dichiarare al più presto il nome di quell’onesto e rispettabile signore che gli ha fornito, perché venissero pubblicati, dati riservati e coperti da segreto istruttorio!

Mi chiedo, a tal proposito, perché il ciclismo (ed in particolare il Presidente Federale che lo rappresenta) sia ancora tanto debole e mi chiedo cosa stiano aspettando i difensori di Caucchioli e De Bonis per denunciare e chiedere conto di quanto è inopinatamente accaduto con la pubblicazione di quei dati.

Qualcuno deve pagare e subito. Il ciclismo invece deve ripartire. Deve ripartire riconoscendo le colpe passate, ribadendo l’impegno e la dedizione utilizzati da diversi anni per eliminare (e con evidente e progressivo successo) la piaga del doping e rimarcando la volontà di una autorevole e forte difesa dei suoi diritti.

Fuente

NON SI DOVREBBE ABUSARE DELLA “PATIENTIA” (specie di quella degli altri).
26 novembre 2010 19:33 Bartoli64
Egregio Sig. Fuente,

Quamdiu etiam <<ignorantia>> iste tuus nos eludet? (traduzione: Quanto a lungo ancora codesta tua <<ignoranza>> si prenderà gioco di noi)?

Per carità…… non si offenda! E non perda la pazienza perché io ne ho messa un bel po’ della mia per fornirLe una risposta che segni il punto su questa vicenda (rinfrescando, tra l’altro, le mie modeste conoscenze in materia di tutela della privacy).

Dunque, cominciamo col dire che il sottoscritto ricordava di aver letto già qualcosa in merito all’oggetto della discussione…. et voilà è saltato fuori che quei grafici erano già stati pubblica PRIMA che fossero stati visibili sul sito del Dott. Capodacqua. Dove? Sulla rivista “Cycling Pro” (numero di settembre 2010 - pag. 61 e seguenti) ergo….. NESSUNA violazione del segreto istruttorio! Sorpresi? Immagino di si, ma ancora non è tutto!!

In virtù di ciò (e vediamo se qualcuno ha ancora il coraggio di darmi del “mistificatore”, vero Cyrano e Kapelmuur89?) bisognerebbe sapere per BENE le cose prima di riempirsi la bocca con inviti a rivelare fonti e fare citazioni latine assolutamente fuori luogo perché, altrimenti, si rischia concretamente di fare solo della volgare dietrologia….. non sembra anche a Lei Sig. Fuente?

Riguardo alla privacy, trattandosi di argomento di grande interesse pubblico (il doping e le sue vicende) e inerendo a problemi di salute pubblica vista la sua diffusione (specie nel ciclismo), anche la Legge sulla privacy consente - proprio al giornalista - di usare dati "sensibili" senza consenso dell'interessato.

In ogni caso, prima di scrivere che non si potevano pubblicare, si dovrebbe prudentemente attendere il giudizio del Garante della Privacy. Altrimenti è come giudicare uno colpevole senza neppure fargli il processo (e si rischiano altre figure di pupù)!

Quanto al fatto di pagine che appaiono e scompaiono, premettiamo subito una cosa: avvalersi del segreto professionale (e non sto solo facendo riferimento al caso in esame) NON vuol dire nascondersi dietro un dito, tutt’altro!

Significa far valere uno strumento di tutela per una professione molto difficile che è quella del giornalista “d’inchiesta”.

Detto ciò non mi sognerei mai di chiedere al Dott. Capodacqua, ammesso che ne avessi la possibilità, di riferirmi le sue fonti e men che meno mi sognerei di rivelarle al primo che passa! Che Le piaccia o meno!

Nel caso specifico, inoltre, mi pare di tutta evidenza che il puro e semplice “diritto di cronaca” è stato esercitato nel preciso momento in cui la notizia era di attualità (come accade nei giornali dove le notizie durano un giorno) senza poi lasciare i dati dell'interessato sulla Rete a tempo indefinito.

Anche questo - se non Le spiace e se non La sorprende troppo - rientra nella necessità di "continenza" voluta dalla Legge.

Trattandosi, infatti, di dati delicati, una volta esaurito il momento "caldo" della cronaca, è giusto e "continente" (come prescrive la Legge) oscurarli. E' un problema nuovo che si presenta con internet perché le notizie restano e possono essere ritrovate con i motori di ricerca.

Vedrà, anche il Direttore Stagi potrà confermarLe quanto qui affermo anche se, probabilmente, potrà dire che lui non oscura nulla.

Vede Sig. Fuente, qui nessuno “lancia il sasso e nasconde la mano” e, in ogni caso, NON è al Dott. Capodacqua che si possono rivolgere certe insinuazioni, visto che tutte le volte che è andato puntualmente a giudizio ha SEMPRE vinto contro chi lo ha insultato o trascinato in cause a dir poco temerarie (chissà perché)?

Immagino che, ha questo punto, Lei (e/o anche i Suoi “simpatizzanti”) comincerà a intortare e cavillare altre improbabili discussioni sulla "forma": si poteva o non si poteva pubblicare?

Ma invece di limitarVi a questo aspetto, ditemi, vogliamo parlare della sostanza e, cioè, che QUEI dati per il Tribunale Nazionale Antidoping (non per il Dott. Torri eh) stanno a significare che l’atleta E’ dopato? (infatti è stato squalificato).

Si può fare la lotta al doping guardando solo alla forma? Non Vi affannate a rispondere perché la Sua e/o Vs. risposta in merito già è stata chiaramente manifestata più volte (anche se non Vi fa certo onore).

Lo stesso discorso - E VOGLIO RIBADIRLO - vale per la (folta) schiera di "collaboratori" del Procuratore Torri risultante dalla pedissequa ricerca effettuata pochi gg. fa dall’ineffabile (si fa per dire) Cyrano con la quale tentava di mettere in risalto l’organico della Procura Antidoping.

Già, tentava, perché sulla carta (o sarebbe meglio dire nella forma) i collaboratori ci sono MA, nella pratica, sono molto meno perché a mancare, soprattutto, è uno strumento "vero" per indagare.

“Forma” alla mano, infatti, cosa potrebbe fare il Procuratore Torri se non limitarsi a chiamare i tesserati e sentire tutte le “panzane” che gli raccontano o guardarli mentre fanno “scena muta” (detta anche “strategia di difesa”)?

La verità SACROSANTA è che se non ci fossero state le indagini della Magistratura ordinaria non ci sarebbe stata una sola condanna, mentre se oggi il CONI può dire (come ha fatto il Presidente Petrucci) che la lotta al doping è un fiore all'occhiello del Comitato Olimpico Nazionale (in parte a ragione) lo deve proprio al Dott. Torri il quale (anche grazie ai suoi rapporti decennali con vari Corpi di Polizia dello Stato) è riuscito a procurarsi prove inoppugnabili che, in molti casi, hanno portato i responsabili alla condanna penale (oltre a quella sportiva) oppure a farli ricorrere allo strumento del “patteggiamento” per limitare i danni.

Così è se Vi pare…… e mi spiace se, anche questa volta, Le ho rifilato (senza offesa) un altro quarto d’ora di distacco.

Coraggio, orsù, Vi attendo numerosi per la Vs. solita, annaspata, raffazzonata e risentita sequela di risposte, tutte incentrate su improponibili cavilli giuridici, reati inesistenti e perbenismo di facciata!

Bartoli64

Niente di nuovo sul fronte occidentale........
27 novembre 2010 20:45 Bartoli64
Sabato, 27 novembre 2010, ore 20.45.

A 25 ore e 12 primi dal mio ultimo post......niente di nuovo sul fronte occidentale.

Mah....... chissà com'è?

PER Bartoli64
28 novembre 2010 18:16 cyrano
Caro sig. Bartoli, provi a rispondere Lei ad uno che ha il coraggio di scrivere:

“Il sottoscritto NON ha MAI affermato che il Procuratore Torri non è tenuto a rispettare le regole del CONI.
Io, semmai, ho semplicemente scritto che(…) il Capo della Procura Antidoping NON può essere assoggettato a prescrizioni di carattere regolamentare”.

Io non posso, per il rispetto che devo alla Sua ed alla mia intelligenza.

Cyrano

Dopo la "soglia del ridicolo" ecco il (non) limite dell'incoerenza.
28 novembre 2010 22:34 Bartoli64
Egregio Cyrano,

la Sua sfrontata incoerenza (e sfacciataggine) non ha davvero limiti……

Dopo averci propinato quelle pagine web, contenenti quei famosi grafici, come una prova “scottante” da esibire contro un giornalista un po’ troppo informato e “ficcanaso”, nonché dicendosi pronto a fornirle a chi meglio le potesse utilizzare, ieri (Suo malgrado) scopre che quelle stesse pagine erano state pubblicate PRIMA dell’uscita sul noto sito del Dott. Capodacqua(!)

Sia pur non specificamente sollecitato a fornire un qualche straccio di giustificazione al SUO miserevole comportamento, sfociato con insinuazioni ancor più miserevoli, cosa fa? Gioca come i bambini sulle parole di una mia frase……. ma bravo! Complimenti!!

Bene allora mettiamola così: quelle mie parole che Lei ama tanto riproporre e che non andrebbero estrapolate dal contesto ben più ampio nelle quali erano state inserite (parliamo di correttezza e obiettività, cose a Lei sconosciute) stavano semplicemente a significare che un conto sono le REGOLE (quelle che nel contesto giuridico comune si chiamano LEGGI) un altro delle prescrizioni regolamentari come, a titolo di esempio, il divieto per un giocatore o per un dirigente di mettere in dubbio l’imparzialità della classe arbitrale (stiamo parlando sempre di “regolamenti sportivi” e NON di LEGGI).


NON starò più a dilungarmi sul fatto che un P.M. come il Dott. Torri, nell’esprimere un parere, ancorché in maniera poco consona, possa beneficiare di un’autonomia e di un’immunità che non può e non deve essere paragonata a quella di un comune tesserato, sia esso atleta, sia esso dirigente; ed il perché si sembra evidente: il Capo della Procura Antidoping NON è una figura che ha “interessi” sportivi e/o economici come, invece, hanno gli altri tesserati dell’ordinamento sportivo, sia pur esso NON essendo figura perfettamente “super-partes” come, ad esempio, il Capo del Tribunale Antidoping, cioè colui che è chiamato direttamente a giudicare e NON a ricercare prove o perorare le tesi dell’accusa.

Resta sempre il fatto che se lo stesso Procuratore avesse usato le parole “quasi tutti” (come ha fatto il P.M. Dott. Roberti un paio di mesi dopo) nessuno avrebbe avuto nulla da ridire, mentre Lei (e gente come Lei) ci ha montato sopra un caso inesistente, persistendo con un’ostinazione che non può non indurre a dubbi circa la Sua/Vs. posizione nei confronti del “problema doping” e sul come lo stesso andrebbe affrontato.

Persone che, sia pur chiamate dal sottoscritto quantomeno a riflettere su principi giuridici incontrovertibili, altro non hanno fatto di meglio che “GLISSARE”, spostando continuamente la discussione sui toni di un’infima polemica da bar della quale, tra l’altro, ne parlano ancora soltanto loro.

Ragion per cui, caro Cyrano, non si preoccupi della mia intelligenza (invero ben poca se mi riduco ancora a dibattere di questi temi con Lei) ma, piuttosto, faccia un serio esame alla SUA coscienza e su tutto quanto ha affermato sino ad ora insinuando di gravi scorrettezze professionali, auspicando nuove iniziative giudiziarie e dando alle persone dei “mistificatori”.

Quanto alla Sua conoscenza delle norme che tutelano la privacy e la professione giornalistica, beh……. stendiamo il classico “velo pietoso”.

Credo che scopertosi sino a questa posizione (decisamente scomoda per Lei), la Sua migliore risposta non potrebbe che essere il più assoluto SILENZIO, perché LEI sa benissimo di aver scritto delle castronerie colossali (peraltro tutte perfettamente rintracciabili) e che NON troveranno MAI nessun riscontro nella realtà.

Non si preoccupi però, la Legge sulla Privacy prevede che certi documenti non permangano sulla Rete a tempo indefinito…..

Chieda al Direttore Stagi di darLe una mano in tal senso….. è un buon consiglio.

Bartoli64

Direttore Stagi, ora ci dica Lei . . . . .
28 novembre 2010 23:48 JoseManuelFuente
Un blogger con la tendenza a ironizzare riferendosi ad altri blogger in modo che talora sfiora l’offensivo ha scritto recentemente:

Dapprima.
“Nel caso specifico, inoltre, mi pare di tutta evidenza che il puro e semplice “diritto di cronaca” è stato esercitato nel preciso momento in cui la notizia era di attualità (come accade nei giornali dove le notizie durano un giorno) senza poi lasciare i dati dell'interessato sulla Rete a tempo indefinito.
Anche questo - se non Le spiace e se non La sorprende troppo - rientra nella necessità di "continenza" voluta dalla Legge.
Trattandosi, infatti, di dati delicati, una volta esaurito il momento "caldo" della cronaca, è giusto e "continente" (come prescrive la Legge) oscurarli. E' un problema nuovo che si presenta con internet perché le notizie restano e possono essere ritrovate con i motori di ricerca.
Vedrà, anche il Direttore Stagi potrà confermarLe quanto qui affermo anche se, probabilmente, potrà dire che lui non oscura nulla.”
Successivamente.
“Non si preoccupi però, la Legge sulla Privacy prevede che certi documenti non permangano sulla Rete a tempo indefinito…..
Chieda al Direttore Stagi di darLe una mano in tal senso….. è un buon consiglio”.

Orbene, siccome sono convinto che il blogger in questione di professione faccia il giornalista (lo abbiamo ormai capito tutti!!) ritengo che egli non abbia sufficiente conoscenza di ciò che afferma e quindi di ciò che regolamenta la sua stessa professione. Provo a ricordare attraverso alcune citazioni le norme specifiche e quanto stabilito in materia di diritto di cronaca e anche di “continenza”.
“Il diritto di cronaca giornalistica rientra nella più vasta categoria dei c.d. diritti pubblici soggettivi relativi alla libertà di pensiero e di stampa riconosciuti dall’art. 21 della Costituzione.
Nel nostro ordinamento al giornalista è riconosciuto il potere/dovere di portare a conoscenza dell’opinione pubblica fatti, notizie e vicende di interesse per la collettività.
Orbene, anche il diritto di cronaca, come tutti i diritti, conosce dei limiti e solo all’interno di questi puó essere legittimamente esercitato. Dottrina e giurisprudenza hanno stabilito, in maniera ormai concorde, quali sono i principi che il giornalista deve rispettare perchè vi sia un legittimo esercizio del diritto di cronaca.
In primo luogo, il giornalista dovrà rispettare il principio di verità, ovvero curare e verificare che vi sia una corrispondenza tra i fatti accaduti e quelli narrati. In secondo luogo, dovrà curare che i fatti narrati abbiano un oggettivo interesse per l’opinione pubblica, rispettando così il principio della pertinenza della notizia.
Infine, non dovrà dimenticare il rispetto del principio della continenza, evitando gratuite aggressioni all’altrui onorabilità”

Dalla lettura attenta si intuisce chiaramente cosa è in realtà il principio di “continenza” che pertanto è in netto contrasto con quanto asserito dal blogger in questione. Peraltro egli afferma che la pagina in questione è stata oscurata perché “era esaurito il momento caldo della notizia”.

Due considerazioni.

La prima. Trattandosi di dati che riguardavano il passaporto biologico di Caucchioli, di De Bonis e di Pellizotti tutto si può dire fuor che è esaurito il momento caldo della notizia. Il caso Caucchioli sarà discusso nei prossimi giorni (se non erro) al TAS e il caso Pellizotti è ancora li che bolle con i suoi effetti devastanti sulla credibilità di tutto il sistema dell’antidoping. Peraltro sono andato a controllare bene sul sito che ha oscurato quella pagina. Nessuna altra pagina oltre a quella è stata oscurata. Il principio in questione caso strano è stato applicato dall’autore solo per quella pagina . . . . e quei dati . . .
La seconda. Visto che non è la continenza e il momento caldo della cronaca il motivo vero per il quale quella pagina è stata oscurata, qualcuno vuole provare a capire la ragione reale per la quale il Dott. Eugenio l’ha oscurata ( . . o l’ha dovuta oscurare . . . ??). E’ fondamentale.

Infine a Lei Direttore (sebbene sottolineo con rammarico una certa sua reticenza ad esprimersi negli ultimi tempi) due domande semplici.

1) Da quando dirige il sito www.tuttobiciweb.it ha mai deciso di oscurare una pagina precedentemente pubblicata? Se si in virtù di quale evento?

2) Perché il blogger in questione Le chiede per ben due volte di avvalorare con le Sue conoscenze in merito quanto da lui affermato su diritto di cronaca, legge sulla privacy e principio di continenza? E’ forse un Suo amico o egli sa per certo che anche Lei fa giornalismo come il Dott. Eugenio?

Fuente

CHE FA, RETTIFICA?
29 novembre 2010 11:21 cyrano
Egregio Bartoli64
Ci risiamo.
Ha già dovuto chiedere scusa a Buendia, ora spero farà lo stesso con me.
Cyrano ha scritto tre frasi, dico tre, RIBADISCO TRE, su quella pagina web. Le riporto di seguito:

1 ) P.S. Voglio dimostrarti che sono tanto bravo e PREVIDENTE.
Oggi il sito SPORTPRO ha perso un link, non si accede più alla pagina “Così il passaporto biologico inchioda chi si dopa”.
Dentro c’erano dei numeri e dei grafici, (chissà dove li avevano presi?).
Se quei signori non riescono a ritrovarla, basta chiedere, ne avevo salvato una copia e posso ridargliela.

2 ) Per quella pagina web sparita, ancora non si è fatto sentire nessuno, forse sono timidi. Se vuoi te la invio e provvedi tu a restituirla.
Grazie.

3 ) P.S. QUELLA PAGINA WEB NON LA VUOLE RITROVARE NESSUNO. CHISSÀ PERCHÉ?

Dove avrei scritto che è una prova scottante????
Dove avrei scritto che sono pronto a fornirle ad altri se non al legittimo proprietario????
Quali sono le insinuazioni miserevoli????
Quando avrei parlato delle norme che tutelano la privacy e la professione giornalistica????
Dove trova le insinuazioni sulle “gravi scorrettezze professionali”??????
Quando avrei dato del mistificatore a qualcuno??????

In sostanza caro Bartoli64, perché mi attribuisce affermazioni altrui???

Io sulla pagina web ho fatto solo ironia, e se me lo consente, ho fatto il pavone, per aver intuito in tempi non sospetti, che quella pagina un giorno sarebbe scomparsa. (Ci ho visto lungo eh!!!!)
Poi ho scritto per dimostrare la falsità di alcune sue affermazioni che sono:

1 ) l'unico anello di "protezione" da parte del Coni è una segretaria. (Ho dimostrato che l’ufficio di Torri è composto da 15 persone)

2) non esiste codice di comportamento sportivo per un personaggio il cui ruolo DEVE …. (Citando il regolamento del CONI ho dimostrato che anche questo è falso).

Attendo le sue scuse, per le ingiuste accuse e, se lo ritiene, anche per le bugie (io le chiamo così, è Kapelmuur che le chiama mistificazioni).

Cyrano

Ah...... che bella cosa sono le "arti"!
29 novembre 2010 11:51 Bartoli64
Se qualcuno ha bisogno di un autentico trattato sull’arte del “lanciare il sasso e nascondere la mano”, del “vestire con il bronzo” (parlo della faccia) oppure di quella dello “buttarala in caciara”, altro non dovrà fare che studiarsi per bene i due sovrastanti post a firma Fuente e Cyrano.

Sono stati redatti da due autentiche “autorità” in materia!!

P.S. per la lettera a Petrucci come facciamo? Ho qui sotto il pony-express che ancora aspetta!

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