Paolo Zani: «Chiederemo a Torri 5 milioni di euro di danni»

| 17/10/2010 | 10:47
«La Liquigas si sente in diritto di difendersi. Con le sue parole, il procuratore Torri ci ha fatto un danno di immagine enorme. I nostri legali hanno studiato la questione e nei prossimi giorni presenteremo una denuncia contro Torri: gli chiediamo 5milioni di euro come risarcimento per danni di immagine». Il Giro di Lombardia sta per partire, ma Paolo Zani, il signor Liquigas, non ha nessuna voglia di parlare soltanto della corsa. L’uomo che rappresenta l’azienda Liquigas, un colosso europeo da oltre 600 milioni di euro di fatturato, non accetta di essere messo nel mucchio, dopo aver imposto con il team manager Amadio e il medico Corsetti una rigida struttura antidoping interna. «Noi abbiamo accettato delle regole economiche che tanti altri, in gruppo, non condividono — riprende Zani con affermazioni molto dure —. Abbiamo messo un bollino verde sui corridori, tanto che nel 2011 ce ne hanno portati via 11, offrendo loro stipendi folli perché sanno che con noi si va tranquilli e si lavora in un certo modo. Ben vengano le Procure, ma non in questa maniera. Dalle vittorie di Basso al Giro e di Nibali alla Vuelta abbiamo ricevuto un ritorno, come valore, di 30 milioni di euro. E adesso quelle parole di Torri sul doping, "tutti dopati", un effetto devastante. Se potesse incastrare Basso eNibali, sono sicuro che ne sarebbe felice. A una certa età la pensione è un dovere, non un diritto».


da «La Gazzetta dello Sport» del 17 ottobre 2010 a firma Luca Gialanela
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COMMENTI
domanda da 1.000.000 €
17 ottobre 2010 10:57 eroico
Quanto avrebbe intenzione di chiedere a Pelizzotti per il danno d'immagine la Liquigas? E all'altro ragazzo neoproffesionista di Padova beccato a commercializzare doping ?

e bravi Sig Zani
17 ottobre 2010 11:27 limatore
meno male qualcuno che non ci stà.

X EROICO
17 ottobre 2010 12:03 froome
PER QUANTO RIGUARDA PELLIZOTTI, IL DANNO DI IMMAGINE BISOGNEREBBE CHIEDERLO A CHI ANCORA OGGI NON LO HA GIUDICATO. PER PELLIZOTTI O CI SONO LE PROVE E ALLORA VA SQUALIFICATO, OPPURE LO FACCIANO TORNARE A CORRERE E PAGHINO A LUI E ALLA LIQUIGAS IL DANNO PROCURATO.

x eroico
17 ottobre 2010 12:07 LORY
scusa mi sembri poco attento ai fatti... perche' la Liquigas dovrebbe far causa a Pellizzotti?? ma che domanda e'?? nn mi sembra che sia stato condannato... mi sembra che la liquigas abbia sempre difeso pellizzotti...
ma tu scrivi a sproposito...
lory

per eroico
17 ottobre 2010 13:12 Cada
scusa, ma che danni dovrebbe chiedere la liquigas a Pellizzotti, visto che non riescono nemmeno ad emmetere una sentenza, talmente sono "forti" le motivazioni che lo hanno portato alla sospensione!!! vorrei ricordarti che la liquigas, ha fatto causa a beltran, per essere stato trovato positivo al tour del 2008...Simone Cadamuro.

Finalmente
17 ottobre 2010 17:41 Bogaert
Bravo Zani finalmente qualcuno che dice le cose come stanno specialmente nell'ultima frase" se potesse
incastrare Basso e Nibali, sono sicuro che ne sarebbe felice. A una
certa età la pensione è un dovere, non un diritto"la sottoscrivo in pieno.

MA NON HANNO ALTRO A CUI PENSARE?
17 ottobre 2010 17:47 orsetto
Ma certo che hanno altro a cui pensare per esempio a Pellizzotti!!!!!altro che risarcimenti.....

AVANTI IL PROSSIMO
17 ottobre 2010 19:00 cyrano
Spero che il sig. Zani sia il primo di una lunga serie: atleti, società, direttori sportivi, medici e quanti altri hanno diritto di chiedere conto a Torri delle sue improvvide affermazioni.
Il rispetto delle leggi e dei regolamenti è un dovere di TUTTI, guai se qualcuno si dovesse reputare al di sopra di essi.
Ma il peggio è quando è un tutore delle regole a violarle, perché il messaggio che ne deriva è che tutti possono fare altrettanto.
Un’ultima annotazione per l’EROICO ORSETTO che ha già emesso la sentenza su Pellizotti.
Contrariamente a voi, che avete delle convinzioni granitiche, io non so se Pellizotti sia colpevole o meno, attendo il verdetto, e qualora fosse di assoluzione, aspetterò anche le vostre scuse a Pellizotti su tuttobiciweb.
Ci conto.

Cyrano

complimenti
17 ottobre 2010 19:10 mastrovita
bravi alla redazione...... publicate solo quello che vi conviene, BRAVI BRAVI continuate cosi'.

17 ottobre 2010 21:52 lele
Bella la foto!
Sembra di ritornare ai tempi di Ariostea o Gewiss che facevano primo secondo e terzo.

DIPIETRISMO
17 ottobre 2010 22:20 stargate
I vari Orsetto, Eroico, Mastrovita dovrebbero pensarci due volte (almeno) prima di sparare sentenze. Allo stato, nessuno di noi sa, ad esempio, se Pellizotti sia o meno colpevole: nell'ignoranza di notizie certe, si può solo dire che è in attesa di giudizio sulla base di presunzioni la cui validità dovrebbe essere (e spero lo sia) valutata attentamente. Se i signori di cui sopra sono già pervenuti a delle conclusioni certe, o posseggono doti divinatorie, o sono tra i "migliori" discepoli di quell'individuo forcaiolo cui faccio riferimento nel titolo.
Alberto Pionca - Cagliari

Fanno bene
17 ottobre 2010 22:33 LorenzoFiuzzi
Se sono sicuri
- che Basso, tornato dal dopo Fuentes, pulito come un bambino ha vinto il Giro d'Italia,
- che Nibali ha vinto la Vuelta a pane e acqua,
fanno bene a fare causa per danno d'immagine non solo a Torri, ma anche a quella parte di coloro che sono stati nell'ambiente che sostiene che nessuno corre pulito.

DA CHE PULPITO......
18 ottobre 2010 13:47 orsetto
le squadre Pro Tour a suo tempo avevano fatto un accordo con il quale si impegnavano a non ingaggiare corridori positivi ai test antidoping e squalificati.Bene sapete chi ha disatteso questi accordi? LA LIQUIGAS ingaggiando l'angioletto Basso....ed ora fanno sta "ammoina".... ma pensassero alle chiacchiere che sono girate nell'ambiente e che Fanini ha denunciato su alcuni suoi corridori che avrebbero frequentato il famoso dott. Ferrari e mi pare che un suo corridore è stato squalificato per venti anni poi ridotta a cinque per traffico di sostanze dopanti.E di Pellizzotti vogliamo dire qualcosa? E poi parlano di immagine....Vorrei poi capire perchè se la stanno prendendo tanto per le dichiarazioni veritiere del Dott. Torri?....Stendiamo un velo pietoso

Incoerenza, ipocrisia (e un pò di marketing).
18 ottobre 2010 16:55 Bartoli64
La mia posizione in merito alla vicenda “Torri – Liquigas” l’ho già espressa più volte in questo blog e non solo.

Ragion per cui mi limito a citare il sottostante stralcio di articolo apparso oggi sul sito SportPro.it e che la dice lunga su quale sia la dilagante incoerenza e ipocrisia che regna sovrana nel ciclismo.

Ai fans dell’Amministratore della Liquigas dico di non sperticarsi troppo con i complimenti e con gli incoraggiamenti.

Lui sa benissimo che quella querela non gli porterà un solo centesimo di risarcimenti perché il Procuratore Torri non ha diffamato nessuno di individuabile con certezza (leggere il virgolettato del Dott. Torri prego) e che il danno d’immagine il ciclismo se lo è arrecato da solo quando, sin dagli anni ’90, qualcuno ha deciso di scoperchiare il pentolone e ficcarci il naso dentro.

Quella del Sig. Zani è solo un’accurata operazione di marketing, però ai “garantisti” tanto basta: il nemico è Torri ma se poi, in corso d’opera, l’obiettivo cambia e ne viene in tasca qualcosa a qualcuno che male c’è?

STRALCIO ARTICOLO DI SPORTPRO:
Intanto le recenti affermazioni del capo della Procura antidoping del Coni, Ettore Torri: “I corridori con cui ho parlato mi hanno detto tutti che sono tutti dopati”, hanno suscitato l’ennesima rivolta.

Tutte le associazioni del ciclismo, dai corridori ai direttori sportivi, ai medici delle due ruote, hanno addirittura acquistato una mezza pagina sulla Gazzetta dello sport per dire che se si conoscono tanti casi doping nel ciclismo non è perché tutti i ciclisti sono dopati, ma è perché “il ciclismo combatte il doping seriamente”.

“Torri ci ha danneggiato – ribadiva in mattinata Roberto Amadio, team manager della Liquigas, raccogliendo un malumore ancora molto diffuso – ne chiederemo conto, vedrete. Noi il doping lo combattiamo”.

Torri ha certamente sbagliato a generalizzare, ma può essere lui la causa di tutti i mali del ciclismo nostrano?

Vuoi vedere che con il corridore numero uno al mondo, lo spagnolo Contador positivo a luglio al Tour de France, la corsa più importante del mondo, non il giro del quartiere; con i tanti casi che emergono quasi tutti i giorni, basti pensare alla recente inchiesta dei Nas che ha coinvolto l’intera famiglia Rossi, altri atleti della Flaminia, l’ex Riccò; una lista di 35 indagati fra professionisti, cicloamatori e relativo entourage; l’unico vero responsabile dell’immagine degradata delle due ruote a pedali è l'80enne ex magistrato?

Ma questo è il ciclismo. Non fanno nulla contro regole che sono palesemente interpretate in modo diverso a seconda del “peso” di certi sport. Vedi il recente caso Cannavaro-cortisone e la puntura di vespa all’allenamento. O le pene diverse (Couto) per le medesime positività.

Accettano veri e propri obrobri giuridici, come l’inversione dell’onere della prova per gli accusati e poi protestano contro uno che ha certamente sbagliato a generalizzare, ma è uno dei pochi che ha fatto davvero qualcosa di concreto per smascherare il doping nel plotone. Ma questo è il ciclismo.

bravo pier augusto stagi
18 ottobre 2010 18:52 SERMONETAN
sono peppe nardecchia (RICORDI LA MIA STORIA CON IL DOTT FALAI 1988)io mi prendo le mie responsabilita' di quello che scrivo,se ieri ho commentato il sig zani e' perche' so di quello che dico. W IL SIG TORRI,NON VI CHIEDETE PERCHE' NEL LAZIO SU 10 PROFESSIONISTI 8 SONO STATI BECCATI VUOI I NOMI COLETTA DE BONIS, RIVERA,CAPASSO,BRAGAZZI,QUAGLIARELLO,E IL SIG SIMEONI SALVATO PER ROTTO DELLA
CUFFIA E ALTRI CHE NON MI VENGONO IN MENTE IN QUESTO MOMENTO

PER BARTOLI64
18 ottobre 2010 19:02 buendia
intanto mi consenta di dirle che tra tante urla, fa piacere leggere un ragionamento compiuto.
Mi permetta di dire che Torri non è la causa di “tutti i mali del ciclismo”, ma oggi è purtroppo un male.
E’ un male perché, con le sue affermazioni, ha messo tutti i ciclisti nella condizione di sentirsi, probabilmente a torto, discriminati rispetto agli altri atleti.
Ma il peggio è che Torri ha involontariamente fornito un alibi a tutti i ciclisti che, se condannati, d’ora in poi potranno dire: “Il procuratore che mi ha deferito era prevenuto contro di me in quanto ciclista”.
Rischiamo di creare dei martiri (veri o presunti) dell’antidoping, e non è assolutamente ciò che occorre al ciclismo e alla lotta al doping.
Al punto in cui siamo, per restituire la necessaria imparzialità alla procura nazionale antidoping, possiamo solo sperare in un passo indietro di Torri.
Non si tratterebbe di una resa, ma dell’ultimo servigio allo sport, che darebbe lustro ulteriore al lavoro fatto finora.

Il valore dei "virgolettati" e quello delle chiacchere.
18 ottobre 2010 21:31 Bartoli64
Gentile Sig. o Sig.ra Buendia,

Le dirò una cosa che, forse, non sa.

Quando un giornalista riporta una frase o un’affermazione rilasciatagli o attribuita ad una determinata persona, e lo mette fra virgolette (il cosiddetto virgolettato), lo fa perché riporta – integralmente – un certo pensiero.

Nel farlo, ovviamente, si assume una responsabilità perché DEVE riportare ogni singola parola così come gli è stata riferita e il rischio professionale in cui incorre, se non lo fa correttamente, può anche essere quello di diffamazione a mezzo stampa.

Ovviamente non sono molti i giornalisti che inseriscono i “virgolettati” nei loro articoli, un po’ perché si assumono una responsabilità, un po’ perché riportando frasi integrali non si può poi dare libera interpretazione alle parole realmente pronunciate da una persona (le parole sono importanti diceva Moretti).

Ora quella che riporto di seguito è la dichirazione del Dott. Torri:
“I corridori con cui ho parlato mi hanno detto tutti che sono tutti dopati”.

Domanda: ha per caso detto che tutti i ciclisti sono dopati, oppure ha fatto riferimento (magari in maniera poco opportuna) ad un pensiero comune a lui riferito da moltissimi corridori che, guarda un po’ il caso, hanno avuto a che fare con la lui e la Procura Antidoping?

Questo che segue, invece, è il commento che il Sig. Zani, patron della Liquigas, avrebbe rilasciato al Luca Gialanella della Gazzetta dello Sport:
<<Se potesse incastrare Basso e Nibali, sono sicuro che ne sarebbe felice. A una certa età la pensione è un dovere, non un diritto».

In pratica gli ha dato del “rinco”……

Se Torri ha poco opportunamente generalizzato chi si è sentito in dovere di ribattergli lo ha fatto in maniera poco elegante, per di più insinuando presunti ostracismi nei confronti dei propri tesserati e, non contento, avrebbe pure sporto querela per diffamazione con annessa richiesta milionaria di risarcimento danni, ma, dico, stiamo scherzando(!?)

Non si preoccupi, nessun corridore si sentirà mai legittimato a dire che la Procura ce l’ha con lui in quanto ciclista e per questo sentirsi (o essere definiti) dei martiri, e sa perché?

Perché non basteranno 100 affermazioni come quelle del Dott. Torri a cancellare anni e anni di nefandezze legate al doping!

Una buona serata a Lei ed a tutti i lettori del blog.

Gentile Bartoli 64
19 ottobre 2010 10:08 buendia
Non riesco purtroppo a leggere il virgolettato del sig. Zani da lei riportato, non posso quindi commentarlo.
Per quanto riguarda il resto vorrei sottolineare che.
Comprendo il significato dei virgolettati, il problema è che non sempre fonti diverse danno lo stesso testo.
Ad esempio a me risulta che Torri abbia detto:
«Ultimamente, tra i corridori che ho interrogato, tutti hanno detto che tutti si dopano»
Le differenze sono minime ma sostanziali. C’è una parolina “Ultimamente” che mette Torri al riparo dalle querele per diffamazione, di tutti i corridori, che sono stati interrogati da Torri e non hanno detto tali parole.
Ma il problema è un altro.
Esistono atti pubblici della Procura Nazionale Antidoping in cui sono riportate simili dichiarazioni? A me non risulta, e prego chiunque abbia notizie opposte di correggermi, indicando in quali atti possiamo trovarle.
Ma se non ci sono tali atti pubblici, abbiamo solo 2 possibilità:
O Torri ha rivelato dichiarazioni contenute in atti non pubblici, oppure tali dichiarazioni non esistono.
Nel primo caso, c’è una palese violazione dell’articolo 8 del Codice di Comportamento Sportivo del CONI.

8. Dovere di riservatezza
Salvo il diritto di adire gli organi di vigilanza e giustizia nei casi previsti
dall’ordinamento sportivo, i tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti dell’ordinamento
sportivo sono tenuti a non divulgare informazioni riservate relative a procedimenti in corso prima che gli atti e i provvedimenti finali siano formalizzati e pubblicizzati.
I tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti dell’ordinamento sportivo non devono
fornire a terzi informazioni riservate relative all’Ente di appartenenza o da questi
detenute

Nel secondo caso, ovvero se tali dichiarazioni non esistono, Torri ha violato l’art. 7 del Codice di Comportamento Sportivo

7. Divieto di dichiarazioni lesive della reputazione
I tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti dell’ordinamento sportivo non devono
esprimere pubblicamente giudizi o rilievi lesivi della reputazione dell’immagine o
della dignità personale di altre persone o di organismi operanti nell’ambito
dell’ordinamento sportivo.

In entrambi i casi la dichiarazione :
«Non c'è giustizia quando su cento ciclisti ce ne sono novantanove che si dopano senza subire conseguenze» dimostra che per il procuratore Torri, che deve procedere contro atleti di tutte le federazioni sportive, i ciclisti sono diversi dagli altri.
Da qui la violazione dell’art. 9 del codice di comportamento sportivo.

9. Principio dl imparzialità
I tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti dell’ordinamento sportivo devono
operare con imparzialità ed evitare disparità di trattamento nei confronti dei soggetti
con cui hanno rapporti in funzione dell’attività che svolgono nell’ambito sportivo.

Può trovare i virgolettati che ho riportato in www.corriere.it ed il codice di giustizia sportiva in www.coni.it.

Cordialmente

Aureliano Buendia

Caro Bartoli ascolti bene
19 ottobre 2010 10:53 JoseManuelFuente
Caro Bartoli,
Lei sta facendo molta, troppa, confusione. E non convince.
Vada, la prego, a rivedersi il testo originale in inglese della agenzia di stampa che, prima in assoluto, ha riportato l’intervista di Torri. L’Agenzia è la Associated Press. Se Lei ha la cortesia e la bontà di inserire in Google le parole Torri e Associated Press Lei si imbatterà (ritengo per la prima volta) nell’intervista originale che il Procuratore ha rilasciato e che è stata poi ripresa nel dettaglio da tutti i principali giornali italiani (ritengo Lei non abbia letto bene nemmeno questi).

Quando avrà fatto tutto ciò Lei si convincerà che Torri ha dichiarato testualmente:

1) “Tutti i ciclisti sono dopati”. Con ciò Torri commette un reato di diffamazione a mezzo stampa.
2) “Non sono l’unico che lo dice, ultimamente tutti i ciclisti che ho interrogato hanno detto che tutti si dopano”. Qui il Procuratore rafforza quanto Lei nega caro Bartoli. “Non sono l’unico che lo dice” vuol dire che lui lo pensa e lo dice. In definitiva Torri, con questo passo, ribadisce che tutti i ciclisti sono dopati e rafforza il reato di diffamazione a mezzo stampa. Ma proprio qui, caro Bartoli, il Procuratore commette un altro grave e insopportabile reato. Rivelazione di segreti d’ufficio. Chiaro no? Se quell’ultimamente nel vocabolario di Torri vuol poi dire ad esempio da un anno a questa parte, ciò significa che tutti i ciclisti che Lui ha interrogato nell’ultimo anno gli devono aver riferito che tutti gli altri si dopano. Quindi, tanto per fare dei nomi, e perdoni se sbaglio visto che non seguo molto il ciclismo, De Bonis, Caucchioli, Vania Rossi, Di Luca etc. etc. Gli atti di quegli interrogatori sono chiaramente già depositati. Qualora questi ciclisti non avessero riferito al Procuratore quanto da Lui asserito essi potrebbero tranquillamente denunciarlo per falso. O no? Se poi nel vocabolario del Procuratore ultimamente significa solo negli ultimi 20 giorni potrebbe voler dire che Gavazzi ed altri da Lui sentiti negli ultimi giorni hanno riferito che tutti i ciclisti si dopano. In tal caso gli atti non sono ancora depositati e, pertanto, Torri rivela segreti d’ufficio.
3) “Il doping, è invincibile, andrebbe legalizzato se non fosse dannoso per la salute degli atleti” Torri schiaffeggia pesantemente tutti quei volontari che hanno dedicato al ciclismo, all’educazione dei giovani ciclisti delle categorie giovanili, tutte le ore di tempo libero e senza alcuna retribuzione. Sono convinti che tutti quegli insegnanti di ciclismo, a dire il vero schiaffeggiati pesantemente anche da Di Rocco e dal suo immobilismo, non hanno sorriso a Torri come fa pericolosamente Lei.
4) "Non c'è giustizia quando su cento ciclisti ce ne sono novantanove che si dopano senza subire conseguenze e solo uno viene trovato” Torri è proprio convinto che su 100 ciclisti tutti e 100 si dopano. Lo ha detto in maniera diversa almeno tre volte in poche frasi. Ancora rafforzato il reato di diffamazione. E Lei ancora una volta ha perso l’occasione di leggere attentamente quanto il Procuratore ha dichiarato e mai smentito.

Caro Bartoli. Le è chiaro ora quanto riportato da Torri ai giornalisti di Associated Press?
Visto che sono stato così cortese ora, caro Bartoli, accetti di rispondere ad una domanda.
Secondo Lei quale è la reale percentuale di ciclisti che si dopano? Per essere più chiari, perché vedo che Lei ama la chiarezza, tra cento ciclisti quanti di essi sono dopati?
Tutti? E’ falso e ora è Lei che diffama come ha fatto nei giorni scorsi il Procuratore. Lasci il Suo nome e cognome alla fine della sua risposta. Farà compagnia al procuratore Torri. La denunceranno.
Il 99%? Secondo Lei, quindi, solo uno su 100 si salva?. Non condivido affatto ma ipotizziamo che Lei la pensi così. Ebbene per difendere quell’atleta onesto, così pesantemente diffamato dal Procuratore e dalle sue “nefaste” (Pat McQuaid) affermazioni chieda ancora una volta anche Lei, insieme a tutti quelli che lo hanno fatto giustamente sinora e con i quali mi complimento, le dimissioni immediate del Procuratore.
E infine accetti un consiglio. Se un suo amico ciclista professionista, dilettante, amatore dovesse nei prossimi tempi dover essere interrogato da Torri gli consigli come rispondere a tutte le domande che il Procuratore farà. E qui sono io che virgoletto “Preg.mo Procuratore non risponderò alla sua domanda in quanto Lei ha un grave pregiudizio su di me”
Ha capito bene? Ha mai sentito parlare di ricusazione o incompatibilità di un giudice?
Complimenti a Zani e tiriamo avanti!

Prove oggettive VS elucubrazioni mentali
19 ottobre 2010 22:10 Bartoli64
Egregi Sigg. Buendia e Fuente,

Vi leggo piuttosto “ferrati” sull’argomento, tanto da ritenere che possiate avere un qualche interesse, al di là della pura passione, per questo movimento.
Ma non è questo il punto su cui intendo controbattere.

Pur mostrandoVi competenti sulla materia (almeno in apparenza) credo che abbiate formulato ipotesi accusatorie nei confronti del Dott. Torri che sfiorano la “fanta-giurisprudenza” e, se la Redazione di Tuttobici.web me lo consente, vorrei ribattere alle Vs. considerazioni:

Sig. Buendia, per quanto riguarda le parole del Sig. Zani non c’è bisogno che legga nel mio precedente post.

Basterà solo che scorga il sovrastante articolo e Le si aprirà un mondo sconosciuto dove l’oltraggio (nei confronti del Procuratore Torri però) è, a mio avviso, abbastanza evidente.

Quanto agli atti della P.N.A. non credo proprio che il Dott. Torri abbia rivelato dichiarazioni contenute in atti non pubblici e, considerato ciò, l’art. 8 da Lei citato (Dovere di riservatezza) viene completamente a cadere allorquando lo stesso articolo testualmente recita: “non divulgare informazioni riservate relative a procedimenti in corso”.

Secondo Lei, Sig. Buendia, quali sarebbero le informazioni riservate divulgate dal Procuratore? Quelle che la stragrande maggioranza dei ciclisti da lui interrogati hanno confessato di far ricorso al doping e che così fanno molti altri loro colleghi? Ma via! Se lo sanno pure i bambini!!

Quanto agli altri due articoli da Lei citati non credo valga la pena commentare ulteriormente perché le dichiarazioni di Torri non sono correlabili agli stessi. Qui non stiamo parlando di un uditore giudiziario alle prime armi ma di un Magistrato che nella sua lunga carriera al servizio delle Istituzioni dello Stato ha svolto anche indagini contro la criminalità organizzata.

Detto ciò non Le sarà difficile comprendere che si tratta di indagini ben più complicate rispetto a quelle effettuate nei confronti di alcuni “furbastri” che credono di poter continuare prendere in giro tutti con le loro prestazioni “stupefacenti”.

Aggiungo solo che secondo quanto dichiarato da un autorevole esponente della Commissione di Vigilanza sul Doping ci sono – allo stato attuale – circa un centinaio di molecole di sostanze dopanti che sfuggono ai controlli(!)

Questo Torri lo sa, lo deve sapere anche la Pubblica Opinione e consiglio caldamente anche Lei di informarsi in tal senso.

Sig. Fuente, il testo integrale dell’intervista al Dott. Torri l’ho letto almeno 4 volte e non c’è bisogno che legga anche il testo originale di Associated Press in quanto i mezzi d’informazione presso i quali ho appreso la notizia sono tutti più che autorevoli.

Lei fa riferimento alla mia chiarezza ma, al contempo, non si dimostra abbastanza chiaro a riguardo delle affermazioni del Procuratore Torri poiché si limita (artatamente?) ad estrapolare dal contesto dell’intervista la frase “tutti i ciclisti sono dopati” il che - e lo sa benissimo anche Lei - non corrisponde alle presunte verità che talune persone vorrebbero, forzosamente, “mettere in bocca” al Procuratore.

Lei tenta, inoltre, di associare tale pensiero (che personalmente NON condivido) anche alla mia persona.

In questo caso è Lei che non ha letto bene quanto ho scritto in TUTTI i miei post apparsi su questo blog (fare ricerca presso il sito stesso prego).

Mi parla di percentuali, mi invita a lasciare nome e cognome, mi profila minacciosi scenari giuridici (invero assai improbabili) da percorrere unitamente al Dott. Torri(!?)

Vede egregio Sig. Fuente, nella mia modesta professione ho imparato, anche piuttosto bene direi, a leggere gli articoli di legge per quello che realmente sanciscono senza fare troppe fantasiose interpretazioni come ha fatto Lei e il Sig. Buendia.

Se crede che basti snocciolare quattro articoli (per di più “adattati” in maniera del tutto personalistica) al fine di zittirmi mi spiace per Lei ma compie uno sforzo inutile.

Il punto focale della questione è che qui NON si è diffamato nessuno di individuabile con certezza (si e fatto riferimento ad una categoria in senso lato) e NON si è rivelato alcun segreto d’ufficio.

Quanto alle sue elucubrazioni mentali a riguardo della parola “ultimamente” credo sia facile per chiunque comprendere come Lei si incarti completamente su se stesso per “cavillare” su questioni totalmente inconsistenti. Il Dott. Torri, e lo dice anche Lei, non fa riferimento ad un periodo temporale preciso, ergo……. su cosa stiamo questionando se non in materia di “lana caprina”?

Ad ogni buon conto, attenderemo fiduciosi l’esito dei procedimenti giudiziari che seguiranno (se mai potranno iniziare vista l’inconsistenza delle accuse al Dott. Torri).

Per il momento tutta l’operazione altro non è che un’abile manovra di marketing (e credo proprio che i prossimi sviluppi della vicenda troveranno ampia conferma in quanto affermo).

Non è davvero il caso, poi, che Lei si inalberi chiamando in causa tutti quei volontari (mi riferisco a persone perbene) che spendono propri soldi, tempo ed energie dedicandoli allo sport e ai giovani.

Se vuole, gliene potrei far conoscere più di qualcuno che, proprio a causa del doping di cui parla il Procuratore, ha dovuto smettere con la propria attività…… Lei sapeva che ne esistono migliaia di questi casi? Provi a parlare con qualcuna di queste persone, vedrà, non Le sarà difficile incontrarle!

Quando alla domanda che Lei mi porge Le fornisco subito una risposta: non so esattamente quale sia la percentuale di ciclisti che si dopano. Le posso solo dire che, secondo alcune indagini sociologiche, la percentuale di agonisti che fa uso di sostanze dopanti sarebbe del 30-40% (parliamo di circa 500.000 persone). Un “pochino” tanti non trova?

Anche se l’indagine fosse del tutto o in parte errata, non ci sarebbe poi da star sereni. In un gruppo di 150 corridori ne bastano anche solo un 5-10% (una percentuale “ottimistica” stando ai fatti di cronaca di cui tutti sappiamo) che fa ricorso al doping per falsare, e di molto, i risultati.

Quanto al Suo ultimo consiglio, mi spiace, non posso proprio accettarlo…..

Vede, caro Sig. Fuente, io NON ho amici che finiscono davanti al Procuratore Torri o ai suoi collaboratori e se anche dovessi averne NON li consiglierei MAI di rivolgersi con la frase da lei indicata.

Esiste una Giustizia (almeno quella Divina) e personalmente non temo quella terrena perché non ho davvero nulla da temere.

HA CAPITO, Sig. Fuente, qual è la differenza - sostanziale - fra me e Lei? Fra i miei amici e i suoi?

Ringraziando quanti avranno avuto la bontà di seguirmi fin qui, porgo cordiali saluti.

Bartoli64, Buendia, Fuentes....
20 ottobre 2010 00:40 trentiguido
Ho letto i vostri commenti e devo dire, che anche se sono stato nell'ambiente dei proff per 13 anni, ho qualche difficoltà nel capire certi passaggi. Quindi ammetto fin da ora che non avendo la vostra cultura, volevo ugualmente esprimere solo un mio modesto parere da ex ciclista proff. Fatalità ho smesso proprio nel 2008 dopo 2 anni trascorsi nella Liquigas.
Giusto per essere breve e chiaro, dico subito che dal mio punto di vista tutti voi in parte avete ragione, e forse proprio questo è il problema!!! Da ex CICLISTA mi permetto di farvi un osservazione secondo me molto importante e senza secondi fini: Torri dichiara alla stampa qualcosa di ECLATANTE, e sia chi lo accusa sia chi lo difende, con mio stupore leggono più volte i testi delle riviste che hanno dato la notizia, visto che sembra essere giustamente fondamentale per il GIUDIZIO finale!!! Giusto e lo condivido pienamente. Ma mi chiedo perchè non venga fatta un'analisi cosi dettagliata per le dichiarazioni di corridori sospettati di doping? RIPETO SOSPETTATI DI DOPING?!....Forse non è che siete tutti prevenuti e l'atleta è scontato che abbia torto?! Perchè nessuno si è mai chiesto perchè quasi nessuna testata giornalistica o sito internet, abbia IGNORATO la notizia SICURA vista la SENTENZA di colpevolezza che riguarda Elisa Basso ed Eddy Mazzoleni e non solo?....Guarda caso non vi trovo cosi attenti e precisi nel spiegare queste sviste che faccio molta fatica a credere siano casuali!!!!
Certamente, come già anticipato, non ho la vostra cultura per scrivere in modo chiaro, preciso, e con grande padronanza della legge, come sembra voi avete, ma di una cosa sono sicuro al 100% da ex ciclista proff. Torri non aveva il diritto di fare certe affermazioni!!! Dal mio punto di vista mi pare ridicola la denuncia fatta dal Sig. Zani, per vari motivi (che se non immaginate, significa che di ciclismo pedalato sapete ben poche cose) e non sto qui a dare spiegazioni. Per finire avrei apprezzato molto di più una querela da parte di tutti i corridori, le vere vittime di dichiarazioni fuori luogo di un MAGISTRATO FORSE ABBANDONATO A SE STESSO. Resta il fatto grave che per l'ennesima volta in moltialenza tifosi, non hanno capito che la causa di tutto questo "frastuono" è colpa dei titoli dei giornali, o dei siti internet....Visto che una banale frase come molte volte dimostrato POSSA DIVENTARE un processo infinito e la rovina professionale di una persona Ciclista o Magistrato che sia. Per questo continuo a sostenere che si dovrebbe ascoltare, e leggere, prima di dare sentenze, entrambi le campane. Ma a quanto pare i miei commenti, fatti da puro appassionato di CICLISMO e da più di qualche anno, non vengono presi molto in considerazione!!! Mi resta l'amara considerazione che purtroppo fino ad ora....( vedi archivio tuttobiciweb ) non ho poi detto nulla che non sia accaduto. Quindi ripeto a tutti i veri appassionati di ciclismo, ricordate che purtroppo non tutte le notizie vengono descritte in maniera corretta, o vengono volontariamente scritte in modo Ambiguo!!!! Questo è solo un parere di un ex ciclista appassionato di ciclismo!!!! guidotrenti.it

DOVE SONO LE PROVE OGGETTIVE ????
20 ottobre 2010 09:53 buendia
Gentile Bartoli64,
sgombriamo il campo da equivoci:
mi chiamo Massimo Casavecchia, ho 51 anni e vivo a Roma, dove faccio l’informatico, e non ho alcun interesse particolare se non la passione per il ciclismo.
Le mie conoscenze su questo argomento derivano semplicemente dalla passione di cui sopra e dal fatto che, essendo stato in gioventù arbitro di calcio, ho ancora qualche reminiscenza dei regolamenti della FIGC, che qui c’entrano nulla, e del CONI che invece c’entrano molto.
Ma veniamo ai fatti.
Il titolo del Suo post mi aveva illuso, “Prove oggettive VS elucubrazioni mentali”, poi ho letto il contenuto ed ho avuto una delusione.
Lei scrive
“NON CREDO PROPRIO che il Dott. Torri abbia rivelato dichiarazioni contenute in atti non pubblici”
Ed inoltre
“Quanto agli altri due articoli da Lei citati non credo valga la pena commentare ulteriormente perché le dichiarazioni di Torri non sono correlabili agli stessi.”
Mi scusi ma non mi sembrano PROVE OGGETTIVE, tranne che Lei sia il Sig. “VERITA’ ASSOLUTA”.

Poi scrive: “Secondo Lei, Sig. Buendia, quali sarebbero le informazioni riservate divulgate dal Procuratore? Quelle che la stragrande maggioranza dei ciclisti da lui interrogati hanno confessato di far ricorso al doping e che così fanno molti altri loro colleghi? Ma via! Se lo sanno pure i bambini!!”
QUI SI E’ SUPERATO, PERCHÉ HA CORRETTO IL “TUTTI” DEL PROCURATORE TORRI IN “STRAGRANDE MAGGIORANZA”.
Ho già detto di avere 51 anni, quindi non credo di potermi considerare un bambino, però non sapendo le cose che sanno anche i bambini avevo chiesto:
“Esistono atti pubblici della Procura Nazionale Antidoping in cui sono riportate simili dichiarazioni? A me non risulta, e prego chiunque abbia notizie opposte di correggermi, indicando in quali atti possiamo trovarle.”

Lei non mi ha fornito queste informazioni, probabilmente per dimenticanza, La prego quindi di farlo ora, evitando se possibile di dirmi nuovamente ciò che Lei crede e ciò che sanno anche i bambini.
IN CASO CONTRARIO, MI SCUSERA’ MA SARO’ IO A DOVER PENSARE CHE LEI HA UN QUALCHE INTERESSE IN QUESTA STORIA, EVITERO’ QUINDI DI RISPONDERLE ULTERIORMENTE.

Cordialmente
Massimo Casavecchia

P.S. Non sono a conoscenza delle indagini sulla criminalità del procuratore Torri, ne di dichiarazioni di autorevoli esponenti della Commissione di Vigilanza sul Doping.
Devo riconoscere che Lei è molto più “ferrato” di me sull’argomento.

PER GUIDO TRENTI
20 ottobre 2010 12:15 buendia
Prima di tutto voglio dire che per me è un onore parlare con lei di ciclismo.
Io sono un semplice appassionato, non conosco Zani, Torri, Amadio, non conosco ciclisti professionisti, fatta eccezione per i pochi, con cui ho scambiato quattro chiacchiere alla partenza o all’arrivo di qualche gara, quando correvano nelle categorie minori.
Non mi interessa quello che è politicamente corretto dire o meno, ma mi hanno insegnato che le regole vanno rispettate ed a questo ci tengo.
In questo caso abbiamo una dichiarazione di Torri:
«Ultimamente, tra i corridori che ho interrogato, tutti hanno detto che tutti si dopano»
Io vedo solo tre possibilità:
1 – E’ vero e gli interrogatori in cui ci sono queste dichiarazioni sono pubblici
2 – E’ vero ma gli interrogatori non sono pubblici
3 – Non è vero

Nel primo caso, non c’è problema, Torri ha detto una cosa vera e nota, e non mi interessa se era o meno il caso di dirlo.
Negli altri due casi, Torri ha violato le regole, e questo è grave per tutti, ma per uno che le regole deve farle rispettare è gravissimo, quindi dovrebbe essere rimosso dall'inarico.
Tutto qui!

Un Saluto
Massimo Casavecchia

L'esercizio della fantasia e della libera interpretazione regolamentare
20 ottobre 2010 14:42 Bartoli64
Sig. Buendia/Casavecchia,

io non sono certo il depositario della verità assoluta, come lei ironicamente mi definisce, ma ancor meno di me possono definirsi tali coloro che, esattamente come Lei, questionano e cavillano su ipotesi accusatorie perlomeno fantasiose.

Ho già detto e ribadisco fermamente che non è stato violato alcun segreto istruttorio perché in tutta questa storia non c’è alcun segreto da violare in quanto le dichiarazioni del Dott. Torri (ancorché poco opportune a mio modesto modo di vedere) hanno fatto riferimento a cose di cui tutte le persone che hanno un minimo di conoscenza verso questo sport sono a conoscenza.

Quanto al suo proditorio attacco, che mi rivolge allorquando fa riferimento alle mie parole “stragrande maggioranza” (e “tutti” pronunciata dal Dott. Torri), mi spiace farLe notare che scatta “a vuoto”.

Scrivendo “stragrande maggioranza”, infatti, ho voluto essere ancor più preciso nell’esposizione del mio concetto (mio e non quello del Procuratore) questo perché ci sono stati anche degli atleti interrogati dalla Procura e che, di fronte a Giudici della stessa P.N.A., hanno fatto scena muta.

Queste persone, quindi, NON hanno confessato alcunché ed ecco perché - a mio avviso - ho ritenuto più giusto parlare di “stragrande maggioranza” e non di “tutti”. Lei non ci era arrivato? Mi spiace e spero che non vorrà confutare anche su questo, magari arzigogolando su qualche altro cavillo giuridico.

Quanto agli atti della Procura, Lei ha (per caso) considerato la possibilità che esistano anche atti “secretati” o “riservati”?

Se così fosse né Lei, né io, potremmo mai prenderne visione ma non è questo il punto. La prova dei fatti è che il Procuratore Torri NON ha fatto alcuna rivelazione di segreti d’ufficio perché - lo ripeto - le sue dichiarazioni NON hanno svelato NULLA di NUOVO rispetto a quanto già si sapeva e/o fatto riferimento a PERSONE e/o CIRCOSTANZE PRECISE o, comunque, INDIVIDUABILI.

Per dirla con le parole da Lei stesso utilizzate nel Suo ultimo post si tratta del “primo caso” (1). Vale a dire: “Torri ha detto una cosa vera e nota”.

Le è così difficile capirlo o si limita solo a ficcare il muso nei regolamenti interpretandoli a modo suo e ravvisando ovunque reati, anche dove proprio non ci sono?

Per il momento lo stesso CONI ha ribadito la massima fiducia nell'operato del Procuratore Torri e della Procura da lui diretta (come dire? Uno a zero e palla al centro)!

Se, inoltre, non è a conoscenza delle dichiarazioni di quell’esponente della Commissione di Vigilanza sul Doping (mi sembra sia il Dott. D’Ottavio) si informi e poi, casomai, ne riparliamo.

Per il momento posso solo suggerirLe questo sito curato da un eccellente giornalista del settore: www.sportpro.it ……. chissà magari Le si apre un mondo sconosciuto.

P.S. ma le dichiarazioni rivolte al Procuratore Torri e attribuite al Sig. Zani (apparse l’altro ieri sulla Gazzetta dello Sport) Lei le ha per caso lette?

Guardi un po’ se - sulla base delle sue “vaste” conoscenze dei regolamenti federali - quelle stesse dichiarazioni ravvisano l’adozione di un qualche provvedimento nei confronti del Sig. Zani?

Ci faccia sapere...... mi raccomando!

NON C'E' PEGGIOR SORDO....
20 ottobre 2010 16:02 buendia
Sig. Bartoli64
Grazie, ho capito, e spero abbiano capito quanti hanno avuto la pazienza di leggere questo blog.

La saluto.
Massimo Casavecchia

P.S. Se ne ha l’occasione porti i miei saluti al Procuratore Torri

Bla... Bla... Bla...
20 ottobre 2010 16:34 nonno
Buendia dice che secodo le regole Torri poteva dire quelle cose solo se ci sono le dichiarazioni dei corridori in atti di pubblico dominio.
Ci ha anche scritto le tre regole e gli crediamo.
O Bartali 64 ci dice quali corridori hanno fatto queste dichiarazioni e festa finita.
Oppure ammette che non le conosce però gli piace chiacchierare.
Basta che la smettono.


HO CAPITO !!!!
20 ottobre 2010 16:47 Kapelmuur89
Bartoli64 è uno di quei casi, piuttosto rari, di persone che scrivono perfettamente in italiano, ma non sanno leggerlo.
Non ricordo il nome della malattia, però esiste !!!

20 ottobre 2010 19:44 pietrogiuliani
Dr. Zani, è assurdo che lei chieda 5 milioni di danni a un mito come il procuratore Torri, che ha detto la verità dopo i numerosi casi di doping che gli si sono presentati. Torri dovrebbe essere premiato e danneggiato..,
Mi sorprende che lo faccia proprio lei che ha chiesto i danni allo spagnolo Beltran che si è fatto beccare ai controlli.
Spero che faccia altrettanto con Da Ros, sicuramente colpevole per aver beccato una squalifica record di 20 anni (ridotta poi a 4).
Ora vedremo come va a finire la storia di Pellizzotti e come si comporterà con lui. Le ricordo che lei lasciò il ciclismo per i troppi casi di doping (vedi Rebellin, ecc. C’è poi rientrato con propositi di pulizia ma se ora si trova nella stessa situazione evidentemente la colpa è da ricercarsi anche nel suo personale.
Se davvero vuole fare qualcosa di buono contro il doping con il peso della sua squadra e del suo nome, credo che dovrebbe appoggiare persone come Torri e sostenere le idee di Fanini sulla radiazione.

Buendia/Nonno/Kapelmuur89
20 ottobre 2010 19:45 Bartoli64
Egregio Sig. Buendia,
prego non c’è di che.
Quanto ai Suoi saluti al Procuratore Torri (ammesso che lui possa gradirli) mi spiace ma non credo che avrò la fortuna di incontrarlo. Magari glieli faccia pervenire da qualche suo amico.

Sig. Nonno,
forse Lei gioca a non capire ma le “regole” che ha citato il Sig. Buendia NON SONO APPLICABILI AL CASO CONCRETO PERCHE’ NON E’ STATO VIOLATO ALCUN SEGRETO D’UFFICIO O ISTRUTTORIO.
Non basta citare tre “regole” per accusare una persona, bisogna anche provare le accuse. Lo sapeva?
Non so se Le possa bastare l’esposizione di questo, pur semplice, principio giuridico ma nel caso in cui Le sfuggisse ancora il significato non saprei proprio come farglielo comprendere.
A giudicare dal Suo nickname sarà forse rimasto ai tempi dei Tribunali Papalini (tipo giudici del Marchese del Grillo)?

Sig. Kapelmuur89,
neanche io conosco il nome della malattia che mi attribuisce, però conosco bene il nome della Sua….. si chiama incoerenza.

Distinti saluti alle SS.VV.

Ancora bla... bla... bla...
20 ottobre 2010 22:21 nonno
Il sig. Bartali 64 dice che io non ho capito, ma forse non ha capito lui.
Una frase non è vera solo perché è scritta maiuscolo.
Bisogna dimostrare che è vera, e servono due date e due nomi.
Bartali 64 ci deve dire il giorno XX il corridore tizio ha detto a Torri che tutti i corridori si dopano.
Poi ci deve dire che il giorno XX il corridore caio ha detto a Torri che tutti i corridori si dopano.
Le date non devono essere vecchie, perché Torri ha detto ultimamente e devono essere almeno due perché Torri ha detto tutti.
Le carte devono essere aperte al pubblico perché Torri non può parlare di quelle segrete.
Tutto il resto sono Bla… Bla… Bla…

Non ho capito la storia dei tribunali papalini. Stà parlando del processo a Pellizotti che si fa a porte chiuse perché Torri non vuole il pubblico?

DA CHE PULPITO !!
20 ottobre 2010 23:31 Kapelmuur89
Quel povero disgr..iato di Buendia ha perso tre giorni nel disperato tentativo di avere da Lei UNA SOLA risposta coerente, alle sue domande.
Adesso devo leggere che l’incoerente sarei io?
Rispetto a cosa sarei incoerente??

Una informazione di servizio
L’ eccellente giornalista del settore è quel signore che ha avuto il coraggio di chiedere a Pierino Gavazzi cosa ne pensa di Torri, sapendo che Torri dovrà a breve decidere se chiedere la radiazione del figlio.

Bartoli rifletta
21 ottobre 2010 13:34 JoseManuelFuente
Caro Sig. Bartoli, Lei, che interessi non ne ha, continua a non capire e a non leggere bene le stesse norme che riporta.

L’articolo 8 recita, come Lei stesso dice, “non divulgare informazioni riservate relative a procedimenti in corso”.

Se i ciclisti che hanno procedimenti in corso con Torri hanno veramente dichiarato quanto il Procuratore dice, ossia che tutti gli altri ciclisti sono dopati, Torri ha violato l’articolo. Non ci piove! Se non l’hanno fatto Torri ha detto il falso. Non ci piove! E’ arrivato il momento di chiedere, insieme io e Lei, di poter visionare tutti gli atti dei procedimenti in corso di Torri nei confronti di ciclisti. Sapremo così quale articolo Torri ha violato e quindi se ha commesso un reato di falso o violato il dovere di riservatezza. Facciamolo però, caro Bartoli, non stiamo solo qui a disquisire faziosamente. Facciamolo. Ops perdoni, caro Bartoli, non serve che ci affanniamo inutilmente lo hanno già fatto altri per noi ed in particolare l’Associazione dei Corridori Professionisti, il Dott. Zani etc. etc. che, giustamente, hanno querelato il magistrato per le dichiarazioni che ha fatto recentemente e che io, personalmente, giudico inaccettabili per l’intero movimento ciclistico. Non dimentichi che lo stesso Pat McQuiad, Presidente dell’UCI, le ha definite “nefaste”. E’ un termine che in ambiti politici, Lei lo sa bene, si usa solo in riferimento a cose gravissime.

Lei cita poi “l’onorata carriera di Torri e le sue indagini sulla criminalità organizzata ben più complicate rispetto a quelle effettuate nei confronti di alcuni “furbastri” che credono di poter continuare prendere in giro tutti con le loro prestazioni “stupefacenti””. Purtroppo, mi spiace deluderla, anche io come Buendia, non conosco la carriera di Torri e le indagini di cui Lei parla. Ma a tal proposito divento curioso e mi consenta nella Sua prossima risposta me le citi pure. Può essere interessante sapere cosa ha fatto il Procuratore Torri prima di assumere la carica che ricopre attualmente. Quindi ben vengano le sue informazioni su aspetti che non conosco.

Per tornare, per l’ultima volta spero, sulle parole di Torri, le ho dimostrato che Torri ha detto che tutti i ciclisti sono dopati in diversi modi e diversi l’uno dall’altro. Non si sarebbe rivoltato contro di lui il mondo intero, Petrucci e Di Rocco esclusi, se non fosse stato così!

Lei dice che “NON si è diffamato nessuno di individuabile con certezza (si e fatto riferimento ad una categoria in senso lato) e NON si è rivelato alcun segreto d’ufficio”. Intanto la ringrazio per l’aver voluto finalmente riconoscere, con le sue stesse parole, che una forma di diffamazione effettivamente c’è stata. Finalmente lo ha partorito. Il bello è che a diffamare, non lo dimentichi, è la persona che dovrebbe essere e fare il garante e al tempo stesso il giudice per tutte le indagini e inchieste in corso e future. Inoltre ricordo che le ho ampiamente dimostrato il contrario sia per la diffamazione che per la violazione del dovere di riservatezza.
In tal senso proprio l’avverbio ultimamente è fondamentale perchè gli inquirenti possano decidere quali atti andare a controllare; se solo gli atti dei procedimenti in corso e/o anche i precedenti. Ciò per verificare che tutti i ciclisti interrogati da Torri abbiano realmente tutti detto che tutti gli altri si dopano.

Lei dice testualmente che “tutta l’operazione altro non è che un’abile manovra di marketing (e credo proprio che i prossimi sviluppi della vicenda troveranno ampia conferma in quanto affermo)”. Ecco nella sua eventuale risposta mi spieghi meglio questo punto che mi è ignoto e mi incuriosisce. Operazioni di marketing? Il discorso si fa veramente interessante e mi coinvolge completamente. Forse Lei sa quello che sta sfuggendo a tutti o a molti e a me certamente. Quale marketing? Organizzato da chi? Con quali fini? E quali saranno i prossimi sviluppi della vicenda che daranno ampiamente conferma a quanto Lei afferma? Parole che sinceramente mi fanno paura. Lei sa o presume di sapere molte cose, Sig. Bartoli? Chi gliele ha dette? E quali saranno questi sviluppi? Sia più chiaro se vuole e può. Le chiedo gentilmente la massima chiarezza espositiva su questo concetto. E’ fondamentale.

Lei, signor Bartoli, chi è? Non voglio conoscere il suo nome e cognome ci mancherebbe. Non mi interessa. Glielo domando perché, oltre ad essere un simpatizzante del giornalista Capodacqua, di cui cita frasi, riporta pezzi integrali dal sito e mostra una sintonia di idee, è proprio sicuro di non aver alcun interesse in tutta questa vicenda come invece, ormai ne siamo tutti certi, possiamo dire per Buendia?

Infine Le ribadisco che se avessi un amico ciclista, specie un figlio, non vorrei che fosse giudicato dal procuratore Ettore Torri e appoggerei incondizionatamente l’avvocato in una eventuale richiesta di ricusazione e/o di incompatibilità. Lo ribadisco chiaramente e credo che probabilmente faranno altrettanto i ciclisti ed i loro avvocati che in futuro saranno ascoltati da Torri.

Tutto ciò, la sorprendo perché vedo che Lei continua a non capire, non significa quello che Lei crede. Voglio una Procura Antidoping forte, dura, cattiva. Voglio un Procuratore che persegua in ogni modo e con ogni mezzo il doping, quello vero, nel ciclismo come in tutti gli altri sport. Voglio un Ufficio di Procura Antidoping che smascheri tutti i casi di doping in tutti gli sport. Voglio un Procuratore che non faccia sconti a nessuno e per nessun motivo. Voglio un Procuratore libero, indipendente, sereno e posato, che punisca severamente solo chi è colpevole e che sappia invece capire ed assolvere chi è innocente. Voglio un Procuratore senza pregiudizi che nella certezza assoluta punisca e che al minimo dubbio assolva o decida di proseguire le indagini. Voglio un Procuratore duro e intransigente ma al tempo stesso sereno, equilibrato e senza pregiudizi. E’ chiaro quindi che non voglio più Torri come Procuratore.

Infine, caro Bartoli, Risponda al “nonno” e non faccia Lei il giudice papalino. Ce le vuole dire quelle date e quei nomi?


Faziosità e pregiudizio mascherati da perbenismo
21 ottobre 2010 17:03 Bartoli64
Sig. Fuente,

mi permetta prima di rispondere al Sig. Nonno il quale, non riuscendo nemmeno a leggere e riportare correttamente il mio nickname, vorrebbe leggere gli atti della P.N.A. mentre, invece, sarebbe più opportuno che si svegliasse e cambiasse il suo nick in “Nanna”.

Mi permetta anche di fare la stessa cosa con il Sig. Kapelmuur89 il quale, unitamente ad altre persone (tra le quali Lei), non è ancora stato in grado nemmeno di citare quale sarebbe stato il segreto d’ufficio violato dal Procuratore Torri, visto che NON è stato fatto riferimento a nessuna circostanza precisa o, comunque, individuabile (punto).

Oltre a NON portare su questo blog alcuna “prova provata” (sto parlando del presunto segreto che sarebbe stato violato e/o della divulgazione di informazioni riservate) non c’è stato nessuno, men che meno Lei caro Sig, Fuente, che si sia espresso in merito alle ormai note parole che il Sig. Zani avrebbe espresso nei confronti del Procuratore Torri e che sono state riportate dalla Gazzetta dello Sport del 17 ottobre u.s.

Come considerare, dunque, questo comportamento di Voi “Paladini della Verità”? Omissivo? Reticente? Fazioso? Compiacente con un certo modo di considerare il problema-doping? L’aggettivo più appropriato lo lascio a Lei e alla libera interpretazione dei lettori (ma non è certo sinonimo di quelli che ho dianzi citato).

Quanto alla Sua “filippica”, della quale ho apprezzato la chiarezza espositiva e compreso appieno da quale parte della “barricata” Lei si ponga, Le risponderò brevemente che:

Il pensiero di Mc Quaid poco mi interessa visto che, da semplice appassionato, vedo corse storiche sparire dal calendario in favore del “business” targato U.C.I. (e’ solo un “amministratore delegato” che teme per le “azioni” della sua “azienda”) ;

Il Dott. Torri ha rivestito ruoli di primo piano in seno alla Procura della Repubblica di Roma (Procura nella quale si indaga su ogni tipo di reati, anche di criminalità organizzata, glielo assicuro);

Non è affatto vero che il mondo intero si è rivoltato contro Torri (un’altra delle Sue libere interpretazioni) ed il fatto che lo stesso il Presidente del CONI gli abbia manifestato piena fiducia dice già molto. A tal riguardo faccia una panoramica di tutti i post pro-Torri pubblicati su questo sito, scoprirà che c’è almeno “mezzo mondo” che sta dalla sua parte;

Non ho riconosciuto nessuna forma di diffamazione perché questo reato, come tutti gli altri del resto, richiede per il suo compimento delle azioni precise e/o dirette (come l’individuazione della persona/e diffamate) individuazione che, né Lei, né gli altri blogger con i quali mi sono confrontato, sono stati in grado di descrivere (oltre che a tacere faziosamente sulle parole del Sig. Zani, è bene ribadirlo);

Si vuole montare un caso (inesistente) sulla parola “ultimamente”, ma stia pur tranquillo che gli atti che saranno esaminati dagli inquirenti troveranno ampia conferma in quanto ha dichiarato il Dott. Torri il quale, e mi ripeto per l’ennesima volta, NON ha violato alcun segreto e/o rivelato alcuna informazione riservata. Se poi, fra i tanti interrogati (tra i quali qualcuno che si è avvalso della facoltà di non rispondere) ce ne fosse qualcuno che non avesse detto che “tutti” sono dopati cosa facciamo? Condanniamo il Procuratore per il reato di falso? E quale falso? In atto pubblico? Materiale? Ideologico? Personale? Si rilegga il Codice Penale Sig. Fuente e vediamo se riesce a materializzare il reato su cui tanto Le piace “cavillare” (parliamo di un’inchiesta giudiziaria giusto)?

Sono “simpatizzante” del Dott. Eugenio Capodacqua e con ciò? Non starò qui ed elencarLe quale sia la valenza professionale di questo giornalista (pluripremiato per la sua attività) ma se a Lei proprio non piace non c’è problema, tanto mi basta per capire (se mai ce ne fosse il bisogno) da quale lato della questione - diametralmente opposto al mio - Lei si ponga;

Non ho alcun interesse personale nella vicenda, mi piace il ciclismo (quello pulito s’intende) e la contrapposizione, anche aspra, con persone che ritengo interessate, prevenute e in malafede;

Possibilità ricusazione? Scusi ma vien da ridere. Comunque è un’opzione possibile (ammesso che ce ne siano i presupposti richiesti dalla legge). A Tal riguardo resta sempre da dimostrare se il Giudice in esame ha interessi nel procedimento, se ha anticipatamente manifestato il suo parere sul procedimento , se vi è inimicizia grave con i soggetti coinvolti nel procedimento o se esistono altre gravi ragioni di convenienza;

Continui pure a dare quei suoi “consigli” ad un figlio o a un amico ciclista, se mai si dovessero trovare di fronte al Procuratore Torri. Come dice? Ho interpretato male? No non si preoccupi che ho “interpretato” benissimo, non porto la sveglia al collo;

Dice di volere una Procura forte, cattiva, serena, senza pregiudizi e chi più ne ha più ne metta? Beh allora vuole una Procura che sia diretta da un Magistrato come il Dott. Torri ma l’evidenza, chiramente, non è questa…… a Lei, come a tante altre persone, farebbe ben più piacere una Procura “addomesticata” dove avvocati che prima ricoprono ruoli importanti all’interno di Organi federali, e poi fanno gli avvocati difensori una volta che ne sono fuoriusciti, possano fare il bello ed il cattivo tempo a seconda di dove si trovano al momento, delle loro convenienze personali e delle "amicizie" maturate.

In questo senso una Procura Nazionale Antidoping - realmente indipendente, vale a dire quella attuale - è la cosa migliore che il CONI potesse fare prima che lo sport italiano sprofondasse, definitivamente, in quella melma che ha nome “Doping”.

Mi stia bene Sig, Fuente e a risentirLa con piacere alla fine di questa vicenda.

Ho concluso, grazie a quanti mi hanno seguito sin qui e grazie alla Redazione di Tuttobici.web per aver consentito di esprimere le mie opinioni in questa vicenda.

Parole, parole, soltanto parole
21 ottobre 2010 21:55 JoseManuelFuente
Caro Bartoli64,

è Lei che fa la nanna. E per dimostarLe che il nonno è più sveglio di Lei La invito per l'ultima volta a risponedere a quanto Le è stato chiesto proprio dal nonno.

E allora, caro Bartoli,servono due date e due nomi.
Bartali 64 ci deve dire il giorno XX il corridore tizio ha detto a Torri che tutti i corridori si dopano.
Poi ci deve dire che il giorno XX il corridore caio ha detto a Torri che tutti i corridori si dopano.
Le date non devono essere vecchie, perché Torri ha detto ultimamente e devono essere almeno due perché Torri ha detto tutti.
Le carte devono essere aperte al pubblico perché Torri non può parlare di quelle segrete.

Tutto il resto sono Bla… Bla… Bla…

Bartali, insomma, non continui a parlarsi addosso e risponda invece alle domande! Semmai si faccia aiutare da qualche suo amico . . . . che sa . . .

Sappia che se continuerà ad ostinarsi ad essere reticente e a non rispondere a quanto diversi intervenuti in questo blog Le hanno chiesto (due dati e due nomi) non avrà piu' risposta da me.

CHE GIORNO E'?
21 ottobre 2010 23:28 Kapelmuur89
Che c’azzecca questa sua frase con quel che ho scritto????

“Mi permetta anche di fare la stessa cosa con il Sig. Kapelmuur89 il quale, unitamente ad altre persone (tra le quali Lei), non è ancora stato in grado nemmeno di citare quale sarebbe stato il segreto d’ufficio violato dal Procuratore Torri, visto che NON è stato fatto riferimento a nessuna circostanza precisa o, comunque, individuabile (punto).”

Perche avrei dovuto? Non ho mai parlato di segreti, mai nominato Torri, ho parlato solo delle sue stucchevoli furbizie.
Di seguito i miei post:

1-Bartoli64 è uno di quei casi, piuttosto rari, di persone che scrivono perfettamente in italiano, ma non sanno leggerlo.
Non ricordo il nome della malattia, però esiste !!!

2- Quel povero disgr..iato di Buendia ha perso tre giorni nel disperato tentativo di avere da Lei UNA SOLA risposta coerente, alle sue domande.
Adesso devo leggere che l’incoerente sarei io?
Rispetto a cosa sarei incoerente??
Una informazione di servizio
L’ eccellente giornalista del settore è quel signore che ha avuto il coraggio di chiedere a Pierino Gavazzi cosa ne pensa di Torri, sapendo che Torri dovrà a breve decidere se chiedere la radiazione del figlio.




Non mi esprimo su quello che ha detto nei confronti di “nonno” perché odio dire cose spiacevoli.

Le do un’ultima possibilità di dimostrare che comprende quello che legge:

Sa dirmi che giorno è oggi??

NOOOOOO!!!!, non mi deve rispondere che è quasi mezzanotte.

INCORREGGIBILE

LA RADIAZIONE ES PER torri
21 ottobre 2010 23:30 balaverde
ehhhhhhhhhh, eccola la solucion......
dai guido trenti, dai de la fuente, dai bartoli, ma dove siamo el tour de francia!!!!!!!!
sin sacrificio no hay victoria, giornalista chupa la verga!!!!!!!!!
state rubando i migliori anni del campeon!!!!!!!
un solo grido, T orri la radiazione e per te!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
bala

non bastano
21 ottobre 2010 23:39 balaverde
caro paolo zani 5 non bastano ce ne vuole 50!!!!!!!!!!!!!!!!!
balaverde

PER BARTOLI64
22 ottobre 2010 09:44 cyrano
Da fonti sicure, ho avuto anticipazione del prossimo messaggio di Bartoli64.

GUERRA E PACE
di Lev Tolstoj

Ormai Genova e Lucca non sono più che appannaggio, che dominio della famiglia Buonaparte. Vi avverto che, se non mi dite che abbiamo la guerra, se vi permettete ancora di giustificare tutte le infamie, tutte le atrocità di questo Anticristo, (in fede mia, ci credo), non vi conosco più, non siete più il mio amico, non siete più il mio fedele schiavo, come dite! Ebbene! Buon giorno, buon giorno! Vedo che vi ho fatto paura; sedete e discorriamo.
Così diceva, nel luglio 1805, Anna Pavlona Schérer, damigella d'onore e persona molto vicina all'Imperatrice Maria Feodorovna, andando incontro a un personaggio molto grave, oppresso di titoli, il principe Vassili, giunto per primo al suo ricevimento.

Segue...

Panzane…… solo PANZANE
22 ottobre 2010 10:06 Bartoli64
Sig. Fuente,

quello che fa solo chiacchere qui è soltanto Lei, e quanti La appoggiano, formulando ipotesi accusatorie che non stanno né in cielo, né in terra.

Fino a prova contraria è stato Lei, unitamente ai suoi "compagnucci", non portare uno straccio di prova (dicasi uno) a sostenimento delle “panzanate” che ha continuato a sparare a profusione in questi giorni.

Mi parla di giorni “xx” e di corridori “yy” e, secondo Lei, questo già basta per il concretizzarsi di reati come la rivelazione del segreto d’ufficio ed il falso(!?)

Bene, allora:

IO Le ho illustrato quali sono le circostanze (essenziali) attraverso le quali tali reati si compiono, nonché le loro caratteristiche (essenziali anche queste);

LEI, per contro, non riuscendo a dimostrarne alcun nesso di causalità (si informi se non sa cosa significa) altro non sa fare che continuare a chiedermi date e nomi e sa perché? Perché ha capito benissimo che sta parlando di “aria fritta” e che tesi accusatorie come le Sue in un’aula di Tribunale non riuscirebbero ad arrivare nemmeno alle orecchie di un usciere.

Lei mi porta i regolamenti, mi parla di reati, ma poi non è capace di dimostrare COME tali regolamenti siano stati violati ed in che MODO tali reati siano stati commessi e sa perché? Perché manca il requisito fondamentale, quello dell’essenzialità, senza il quale ogni violazione non è una violazione, ogni reato non è un reato ma solo una Sua pura fantasia persa nella Sua fervida immaginazione da avvocato delle cause perse.

In altre parole caro Sig. Fuente - per dire come dicevano i latini - manca la “condicio sine qua non”. Ha capito ora?

Ragion per cui La smetta di fare voli pindarici perché sta diventando davvero puerile e se non vuol più rispondere pazienza…… cercherò di sopravvivere.

Se lo lasci dire, Lei è davvero una persona pedante ed indisponente e, pertanto, La inviterei a riascoltare quella famosa canzone che il grande Alberto Sordi presentò a Sanremo tanti anni fa e che, meglio di tutte, racchiude il pensiero che vorrei rivolgerLe.

Si rilassi. Le manie di persecuzione sono curabili.

Al "Kapelmuur89"
22 ottobre 2010 10:09 Bartoli64
Ma Lei, invece, sa di quello di cui parla (o meglio stra-parla)?

INCONSAPEVOLE!!!

24 ottobre 2010 11:35 balaverde
egregio paolo zani non la cono sco di persona ma nel mondo del ciclismo si.... non si faccia scrupoli vada fino in fondo chia ha sbagliato e dice cose brutte chi infanga il nostro duro lavoro deve pagare caro e sputare sangue torri sei avvisato............. w il ciclismo e la bicicleta siempre!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

X capodaqua e bardelli
25 ottobre 2010 03:06 balaverde
ma dove siete che il mondo dei cilcismo vi sta cercando?????????
uci

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