La Gazzetta. Schleckino ubriaco in hotel alle 5 del mattino

| 08/09/2010 | 09:14
«Aver bevuto un bicchiere o dieci alle cinque del mattino non cambia nulla». Bjarne Riis subito dopo la tappa non fa una piega e, quasi sottovoce come sempre, spiega imotivi che hanno portato alla cacciata dalla squadra di Andy Schleck, la «faccia d’angelo», il «fratellino», il «bambino», e Stuart O’Grady, una vecchia lenza del ciclismo. I due, attualmente compagni alla Saxo Bank, il prossimo anno vestiranno i colori del Team New Luxembourg, di cui proprio i fratelli Schleck sono promotori. Scoperti La notizia che ha agitato tutta la carovana arriva alle 13.10, appena i corridori si muovono dall’anfiteatro romano di Tarragona. Radio-corsa annuncia: due corridori della Saxo Bank, Andy Schleck e Stuart O’Grady, non hanno preso il via. La prima preoccupazione, triste conseguenza di tante esperienze negative, è che la causa sia il doping. Il teammanager danese, già in corsa, smentisce categoricamente: «Il doping non c’entra nulla». Sospiro di sollievo. Durante la giornata è Andy a dare una «sua» spiegazione: «Ci hanno cacciato perché prima di cena abbiamo bevuto un bicchiere». Non è la verità. I due sono stati sorpresi al rientro in hotel ubriachi alle 5 del mattino. Nella hall dell’Husa Imperial Tarraco li stava aspettando Trey Greenwood, il direttore tecnico della squadra. Greenwood molto probabilmente non era lì per caso. Non era normale, infatti, che il corridore che al Tour aveva fatto innamorare gli appassionati di ciclismo, il «buono» sconfitto dal «cattivo» Contador, prima che iniziassero le salite avesse già un ritardo in classifica di 37’16". Regole «Hanno violato le regole interne della squadra — commenta Riis a fine corsa —. Cosa è successo esattamente rimarrà tra noi. Una violazione è una mancanza di rispetto anche per gli sponsor e la corsa». Il team manager danese da questo punta di vista è inattaccabile: la Vuelta è una grande corsa e merita rispetto. Andy Schleck, invece, s’è presentato al via di Siviglia in condizioni pietose. I due corridori cacciati sostengono inoltre che quella presa nei loro confronti è una punizione eccessiva. «Possono dire quello che vogliono— prosegue Riis—. Le regole le conoscono e se le violano devono accettare le conseguenze. Non si sono comportati da professionisti». Poi una precisazione: «Non ci saranno ulteriori provvedimenti nei loro confronti». E Cancellara? A un certo punto della giornata è circolata anche la notizia che a fare festa ci fosse stato pure Fabian Cancellara. Su questo Riis èmolto vago. «Non so. Impossibile saperlo», afferma prima di cambiare argomento. Una specie di avviso. Lo svizzero nelle settimane scorse aveva chiesto di essere lasciato libero nonostante abbia un altro anno di contratto. Poi, sul suo sito internet, aveva spiegato che Riis chiedeva 3 milioni di euro per la liberatoria. Ora Riis gli ha mandato un chiaro messaggio. In quanto a Schleck, Tarragona gli porta male. O lui si comporta male a Tarragona. Il 6 settembre 2009 Andy abbandonò la Vuelta. «E’ da Tarragona (3 giorni prima, ndr) che ho mal di pancia», disse. E quel «mal di pancia» non convinse nessuno. La storia di O’Grady è diversa. Già nel 2006, alla vigilia della tappa conclusiva di Madrid, in una discoteca di calle Serrano tirò l’alba con una colossale ciucca. Ma il giorno dopo, nel circuito sulla Castellana, diede spettacolo.

da La Gazzetta dello Sport
a firma di Claudio Ghisalberti
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COMMENTI
So' ragazzi...
8 settembre 2010 10:33 foxmulder
So' ragazzi... Milionari, ma ragazzi... Certo che se dovessi essere il nuovo sponsor della fantomatica squadra Lussemburghese (Carrefour? Mi pare...) sarei più preoccupato di Saxo Bank... E Cancellara? Si sta preparando per il mondiale? Mmmm... Non ci credo...

ragazzi avanti cosi
8 settembre 2010 13:00 scatto
ormai e' cosa risaputa che i ciclisti non fanno piu' la vita ma la fanno a modo loro per quanto riguarda la forma ci pensano i preparatori che stravolgono ogni regola di vita e allenamenti,ecco perche' certi selezionatori volponi vogliono garanzie,di che cosa ve lo avete chiesto ve lo dico io,garanzie sulla durata della cura che stanno facendo se altrimenti la forma la vedrebbe anche un cieco,e comunque chi non sta alle regole viene punito.bello ambiente.....

overend e altri
8 settembre 2010 14:32 claudino
che avete dato addosso riis, ha fatto male a mandarli a casa?o ha fatto bene sleck a rientrare ubriaco alle 5, e alla 3 tappa aveva gia17 minuti!!!!

claudino
8 settembre 2010 16:51 overend
caro claudino: sei sempre pronto a perdonare i dopati di turno e adesso che uno ha bevuto per una sola notte ti metti dalla parte di riis (sulla cui persona preferisco non esprimere pareri) e , come riis, fai il severo?? ma smettila.... sei ridicolo.

overend....
8 settembre 2010 19:10 claudino
......se un essere..... da ragione a un corridore che rientra in albergo alle 5 ubriaco be ....penso devi avere dei problemi mentali ma molti!!!!

sdrammatizziamo..
8 settembre 2010 21:11 defe91
Schleck si è difeso dicendo che l'antico vaso andava portato in salvo..
:D

....claudino
8 settembre 2010 21:15 overend
evidentemente io preferisco un ubriaco beccato alle cinque del mattino piuttosto che il tuoi pseudo idoli dopati che tu difendi perche non sei munito di cervello

TROPPO CLAMORE
9 settembre 2010 11:47 Pantera88
Se c'era una regola di squadra e non è stata rispettata la decisione è condivisibile, resto del parere che quest'ultima sia condizionata dalla decisione da parte del corridore di cambiare team a fine stagione...

W il ciclismo
abbasso il doping(facciamo anche l'etilometro a fine gara?!?!)

CIAO !!!

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