Di Luca: «Sto bene, mi alleno e tornero a correre presto»

| 05/05/2010 | 22:54
La rabbia e' sfumata, adesso prevale la voglia di tornare in gruppo, al piu' presto, e adesso che sta per rimettersi in moto il Giro e' tanta la nostalgia. Due anni lontano dalle gare sono un'enormita', quando hai superato le 34 primavere veder partire la carovana rosa senza di te e la corsa in tv puo' diventare una sofferenza perfino terribile da sopportare. Ma la grinta del 'killer' e' quella di sempre, e anche la voglia di rimettersi in gioco ancora una volta. ''Mi sento bene, mi alleno tutti i giorni. La speranza e' di tornare presto, sicuramente prima di luglio 2011 (quando terminera' la squalifica, ndr). Ho ancora 4-5 anni buoni di carriera, ho ancora parecchio da dire e soprattutto da dare''.
L'ultima fotografia sono i sette giorni in maglia rosa e l'impresa solitaria alla Cuneo-Pinerolo, la sensazione di avere le mani sul Giro, per poter cosi' bissare il trionfo del 2007. Ma la crono delle Cinque Terre ha cambiato il suo destino facendo pendere la bilancia verso Denis Menchov, e alla fine e' stato il russo a salire sul gradino piu' alto del podio finale nonostante l'ultimo brivido nella crono conclusiva.
''Questo non sara' un Giro ad alto livello come quello del 2009, e' fuori discussione - dice Di Luca - Menchov poteva essere papabile anche quest'anno, nel 2009 ha fatto vedere un Giro ad alto livello''. Merito anche dell'abruzzese, visto che il loro duello e' stato il leit motiv di tutta la corsa passata.
Il rammarico e' poi doppio, dopo aver dato uno sguardo al tracciato 2010. ''Il percorso del Giro era piu' adatto alle mie caratteristiche. Mi si addiceva molto. Avrei potuto rivincere io'', dice Di Luca, che dopo il licenziamento della Lpr trascorre le sue giornate tra allenamenti mattutini e pomeriggi nel suo negozio. ''Ho sempre avuto tante persone, tanti tifosi e tanti amici che mi sostengono - spiega - e questo ti da' tanta voglia di continuare a fare questo sport bellissimo''.
Certo, se la sua gente gli e' stata accanto, non puo' dire che abbia fatto altrettanto il mondo del ciclismo. ''Si fa presto a dimenticare quello che uno fa, ma questo succede nella vita di tutti i giorni e io ci sono abituato. Purtroppo e' normale. Non e' una cosa bella ma e' cosi'''.
Il discorso e' sempre lo stesso: il ciclismo si sente sempre accerchiato, perseguitato. Gente come Cipollini parla di ''due pesi e due misure'' rispetto ad altri sport (vedi il calcio). ''Purtroppo noi ciclisti da anni siamo nel mirino - rilancia l'abruzzese - ma prima o poi tutto questo si risolvera'. Noi atleti siamo i piu' controllati. Il passaporto biologico riguarda solo noi. Uno come Pellizotti e' stato sospeso non perche' e' stato trovato positivo. Anche se come stanno le cose veramente lo sanno solo lui e l'Uci''. E allora cosa c'e' di sbagliato? ''Di sbagliato c'e' il sistema in generale - risponde Di Luca senza esitazioni - Se non e' uguale per tutti forse c'e' qualcosa che non va. Se da parte nostra o di altri, questo non lo so. Comunque ci devono essere le stesse regole''. Basta vedere che uno come Alejandro Valverde, squalificato si' in Italia, all'estero continu a correre e a vincere. ''E' il n.1 al mondo - ammette Di Luca - Tutto dipende da chi e dove sei, e da chi hai politicamente. Valverde ha tutta una nazione come la Spagna al suo fianco...''.
E allora via alla corsa rosa 2010, con nostalgia e anche realismo. Speranze tricolori molto poche: parola del 'killer di Spoltore'. ''La vedo dura per gli italiani, si sono visti poco nelle classiche, lo dicono i risultati. E allora chi sono i suoi favoriti? ''Evans, Sastre e Vinokourov e basta - risponde senza la minima esitazione Di Luca - Quanto ai nostri, Basso e' l'unico che puo' correre per la classifica ma e' al livello dei primi tre. Pozzato e' solo un 'cacciatore' di tappe. Che peccato! Questo era un Giro fatto apposta per me. Ma anche per Riccardo Ricco'''. Gia', pure l'emiliano non sara' quest'anno in carovana. E' appena tornato dopo lo stop, sempre per doping, vincendo anche due tappa della Settimana Lombarda, ma la sua nuova squadra (la Ceramica Flaminia) non e' al Giro.
Lui come Di Luca - sempre che riesca a strappare uno sconto di pena - per le rivincite dovranno aspettare.

di Marco Enrico per l'Agenzia Ansa
(ANSA).
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COMMENTI
Alè Danilo
5 maggio 2010 23:17 adriano
Sei il numero 1. Sei stato,sei e sarai sempre un fuoriclasse.Grazie per le emozioni offerteci.A presto.

Riflessione
5 maggio 2010 23:51 Joeblack78
Premetto se davvero ha sbagliato è goiusto che paghi ma le sue parole fanno comunque riflettere..la legge deve essere uguale per tutti e ci dovrebbe essere piu chiarezza..anche riguardo a pelizzotti che senso ha fermarlo 2 giorni prima del giro...se i valori erano anomali lo dovevano fermare prima ..è come gettare acqua sul fuoco a questo sport..e mi chiedo perche i potenti non fanno nulla per proteggere uno degli sport piu belli al mondo..almeno riguardo lo spettacolo ...solo un corridore sa i sacrifici che fa per preparare un appountamento di questo livello...biaogna riflettere....questo sport non è solo doping ma fatica e sudore e tanti sacrifici

Benzina
6 maggio 2010 01:08 LorenzoFiuzzi
In Formula 1 tutte le scuderie usano una benzina che costa 50 euro al litro, se non la usi non vai, devi usare quello che usano gli altri, e così fan tutti. Nel ciclismo è la stessa cosa. Il resto sono chiacchere.

vaiiiii daniloooooo
6 maggio 2010 03:03 nike1987
FORZA DANILO ti aspettiamoooo

sei l'unico che è in grado di dare spettacolo....quest'anno senza di te sarà un giretto senza big e senza emozioni....

ti rivoglaimo subitoooooo :))))

speriamo
6 maggio 2010 08:57 limatore
se torni e vai a "pane e acqua" sicuro di riuscire a muovere la bicicletta? lo stesso basso mi sembra che vada un pochino più piano, ma lo ammiro proprio per questo, non è tornato a sgommare, ed ha dimostrato che ama veramente il ciclismo. Saresti capace di tornare nel gruppo soffrire solo per arrivare in fondo a una gara? speriamo!!

CERTI 'RITORNI'
6 maggio 2010 09:15 Bartoli64
Torna pure (a fine squalifica) è un tuo diritto.
Ma ne non dovessi tornare sappi che è lo stesso.
Gli appassionati (veri) di questo sport non hanno nessuna nostalgia di gente come te.

p.s. Fatica e sudore? Ne fanno anche gli stra-pagatissimi e stra-viziatissimi giocatori di calcio.

x nike1987
6 maggio 2010 09:25 The rider
Con tutto il rispetto per un tifoso di Di Luca, ma dire che questo Giro è senza big mi sembra proprio una str....
Evans, Sastre, Vino e Basso non sono big? Mhaaaa....
Per non parlare poi di Pozzato, Freire, Cunego, Petacchi, Bennati, Modolo, ecc. ecc.

Maurizio Ponti.


mi fai pena...
6 maggio 2010 13:19 wanna
ma chi ti vuole....forse solo i tuoi amici sentono la tua mancanza, nessuno ha nostalgia di un dopato che ha rubato il posto e i premi ai compagni.
anzi stai lontano dalle gare, guardati il giro d'Italia in TV , è un piccolo consiglio

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