Tricolori 2010. «Presidente Di Rocco, era proprio necessario?»

| 26/11/2009 | 09:08
Riceviamo e pubblichiamo questa lettera scritta da Massimo Panighel, presidente dell’Associazione Pedali di Marca, che organizzerà nel 2010 il Campionato Europeo di Mountain Bike:

«La notizia dell’assegnazione dei Campionati italiani su strada 2010 al Team 2000 Marchiol ASD, ha creato non poca incredulità e sconcerto all’interno dell’associazione Pedali di Marca, società organizzatrice dei Campionati Europei 2010 e dei Campionati del Mondo 2011.
Lo stupore si riassume tutto nella data finale dei Campionati Italiani su Strada ovvero il 26 e 27 giugno, week end nel quali sono in programma a Montebelluna i Campionati Europei di Mountain Bike, assegnati non oggi ma nel novembre 2007, anticipo di quello che sarà l’evento clou per il ciclismo italiano nei prossimi anni, ovvero il Campionato del Mondo del 2011. Un po’ come organizzare una Coppa Italia di calcio con la finale all’Olimpico di Roma il giorno in cui è in programma la finale di Champions League nello stesso stadio!!!
L’amarezza del Presidente di Pedali di Marca si riassume in questa dichiarazione, che però non vuole diventare occasione di polemica, ma anzi punto di partenza per un grande progetto comune.
“Treviso lo si sa, da sempre, è la culla del ciclismo, corso ed organizzato. Negli ultimi anni, alle classiche manifestazioni su strada, è nato un importante movimento del fuoristrada, sia mtb che ciclocross, che ha contribuito a portare sul territorio importanti eventi di caratura internazionale. Territorio altrettanto ospitale e prolifico di aziende del settore, sede di importanti distretti produttivi quali quello della Bicicletta e dello Sport System. Ma mi sembra esagerato voler organizzare più eventi di elevata caratura negli stessi giorni.
Un incredibile errore quello del consiglio federale, che non havalutato la presenza nel calendario internazionale dell’UCI dell’Europeo MTB, un incredibile errore considerando il fatto che nel consiglio federale e promotore della Settimana Tricolore c’è un dirigente trevigiano. Nei giorni in cui si parla di candidatura di Venezia per le Olimpiadi 2020, nelle quali il territorio della Marca risulterebbe potenzialmente interessato appunto per le prove di ciclismo (e la mountain bike assegna due ori più quelli della BMX) questa “gaffe” è un grave errore di programmazione e progettazione, il territorio non dimostra intesa e sinergia sugli obiettivi, la stessa Federazione, rivela che la mano destra non sa quello che fa la mano sinistra.
Ribadisco, che è una grande amarezza apprendere questa notizia, perché risulta essere non solo un problema di concomitanza, ma anche e soprattutto di opportunità.
Organizzare eventi del calibro dell’Europeo MTB Marathon e della Settimana Tricolore richiede un grande dispendio economico e le risorse vanno ricercate principalmente sul territorio, enti pubblici e aziende private. Ritengo inimmaginabile che gli stessi “supporter o sponsor” possano impegnarsi economicamente per due eventi differenti ma da organizzare nello stesso periodo. Soprattutto in un momento in cui non si vede la parola fine al difficile momento economico in cui è caduto anche il florido e prolifico NordEst e dovendo confrontarsi  
anche con i patti di stabilità che riducono o limitano le potenzialità di spesa delle Amministrazioni locali. Mi sembrerebbe dequalificante si innescasse una corsa a chi arriva per primo, una guerra fratricida per accappararsi questo o quello sponsor. Per concludere, fondamentale risulta essere anche il capitolo volontari, risorsa fondamentale per l’organizzazione dell’evento, con il presidio e la messa in sicurezza dei tracciati di gara.
Queste sono le prime reazioni “negative” ad un fulmine a ciel sereno, ma come da sempre abbiamo dimostrato che con volontà e determinazione ogni traguardo è raggiungibile, tendiamo la mano alla “Settimana Tricolore” proponendo un intenso e profondo scambio di sinergie ed opportunità. La nostra idea è quella di creare un tavolo di lavoro, dove far intervenire anche le Amministrazioni Provinciali e Regionali, contraddistinto da un logo che associ i due grandi eventi, un logo che identifichi una rassegna unica nel suo genere, un logo che affermi la centralità della Marca Trevigiana nell’ambito del ciclismo, per raggiungere i rispettivi obiettivi e coinvolgere ed impegnare nel miglior modo possibile le risorse economiche, strutturali e umane.
“Treviso capitale del grande ciclismo”, questo potrebbe essere il leit motiv di una intensa estate 2010 per il ciclismo trevigiano, l’occasione per realizzare anche gli obiettivi promozionali di Regione Veneto e Provincia di Treviso, ovvero un'ottima occasione per la promozione sportiva e turistica del Veneto e della Marca Trevigiana. L’evento sportivo non sarebbe solo agonismo fine a se stesso ma si caratterizzerebbe come vacanza-attiva offrendo eventi collaterali, percorsi adatti e attrattive che possano invogliare il turista-ciclista italiano e straniero. Sarebbe l’occasione per unire appunto turismo e sport, nella loro massima espressione, considerando lo sport come traino dell'offerta turistica, non come accessorio di questa. Si andrebbe a promuovere e sostenere in Italia e in Europa, oltre all’aspetto prettamente sportivo, la conoscenza del territorio, una vetrina privilegiata per valorizzarne territorio, aspetti socio-culturali e artistici, per sostenerne lo sviluppo economico e commerciale. Promuovere le potenzialità turistiche e commerciali, i prodotti tradizionali dell’enogastronomia veneta, le bellezze turistiche, le peculiarità artistiche e culturali, ma anche la realtà sociale ed economica, dalle aziende di settore all’artigianato locale, individuando nuovi percorsi di sviluppo del turismo, mission per la quale è nata la progettualità della Provincia di Treviso legata al “Club di Prodotto – Treviso Provincia dello Sport”.
Pedali di Marca ha di fatto teso la mano per un lavoro comune, senza aizzare polemiche, ma doverosamente segnalando gli errori compiuti, senza rivendicare precedenze ma anzi promuovendo e proponendo soluzioni.
A meno che la mountain bike e un Campionato Europeo non siano considerati come un evento collaterale di un Campionato Italiano su Strada…”».
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COMMENTI
Ci meritimo questo
26 novembre 2009 10:24 discesaesalita
E si, ci meritiamo questo, una Fedrerazione scandalosa, un sacco di pasticci organizzativi, una lotta la doping inesistente e ipocrita, bilancio disastroso, un gruppo di fenomeni a cui piace spudoratamente la poltrona, un Presidente che ora è entrato nell'Olimpo del ciclismo UCI, figuriamoci già era inesistente ora avrà altro a cui pensare. Povero ciclismo

RASSEGNAMOCI
26 novembre 2009 12:02 santo
E'inutile criticare,bisogna solo rassegnarsi.
Questa Federazione parla parla, ma a cose concrete non vediamo un ciclismo rissollevato, sempre piu' nel fango, d'altronde per la presidenza DI ROCCO era l'unico candidato all'ultima elezione. Oggi purtroppo dobbiamo accettare ogni decisione

MALE
26 novembre 2009 14:29 Capitano
COME VOLERSI FAR DEL MALE CON LE PROPRIE MANI, CERTO CHE QUESTA E' UNA COSA VERAMENTE SCANDALOSA, PERCHE' VUOL DIRE NON SAPER PROGGRAMMARE, ORGANIZZARE, PIANIFICARE, GESTIRE IL CAPITALE CHE SI HA IN MANO. MI SPIACE CHE POI NOI TREVIGIANI CADIAMO SEMPRE IN MEZZO A QUESTE BEGHE. DOVE SEI DI ROCCO? E I CONSIGLIERI VENETI DOVE SONO ? CI SONO ? XCHE' CONCORRENZA TRA MTB E STRADA? CHE ASSURDITA', COME SIAMO MESSI MALE. NON VEDO L'ORA DI SENTIRE LE GIUSTIFICAZIONI DI QUESTI POLITICI CHE DI SPORT NON CAPISCONO NIENTE!!!! W IL CICLISMO E ABASSO IL DOPING . BERLESE ROBERTO

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