Fazio, un altro giorno triste per il ciclismo

| 29/07/2009 | 10:00
EMPOLI.- Hanno fatto di tutto i medici per far tornare a battere il cuore di Fabio Fazio. Una disperata corsa contro il tempo dopo il malore improvviso e fulmineo, ma alla fine si sono dovuti arrendere mentre vicino a lui c'erano il suo direttore sportivo Luca Amoriello, ma anche il team manager della squadra Angelo Citracca ed il direttore tecnico Luca Scinto, entrambi liberi da impegni con il gruppo professionisti e che avevano deciso di seguire la squadra in questo Gran premio Città di Vinci. Momenti terribili, minuti lunghissimi che in tanti non dimenticheranno presto. Come non sarà facile dimenticare le scene strazianti all'ospedale di Empoli quando sono arrivati i genitori di Fabio.
I suoi dirigenti non lo avevano iscritto come titolare alla gara di Vinci, era tra le riserve e solo il giorno prima i dirigenti hanno deciso per farlo gareggiare in sostituzione dell'assente Federico Borella. Sulla sua maglia della Neri Sottoli Nuova Comauto Promociclo si era attaccato il numero 20. Scherzando in qualche occasione precedente Fabio ci aveva detto: "prima o poi spero di farti scrivere qualcosa anche su di me".
L'ultimo saluto qualche attimo prima del via nel centro di Vinci, sotto il sole implacabile e la temperatura che toccava 32 gradi. Si è sentito male ed è caduto a terra quando aveva già deciso di fermarsi, era solo questione di pedalare in tranquillità per altri sei e sette chilometri per arrivare a Vinci. La gara è stata giustamente sospesa ed il gruppo a passo d'uomo è giunto a Vinci, senza raggiungere la zona del traguardo, una mèta che non aveva più nessun valore di fronte a quella vita spezzata.
Fazio era nato a Barcellona Pozzo di Gotto nell'agosto di 23 anni fa, ma aveva scelto la provincia di Modena e la zona di Vignola per il suo domicilio. Era la sua prima stagione in questo grande team tosco-ligure. Era orgoglioso di farne parte ed anche se per lui non c'erano stati risultati da ricordare almeno a livello dilettanti, aveva cercato sempre di onorare la propria passione per la bici stringendo i denti nei momenti difficili, onorando sempre con impegno questa sua passione. Negli under 23 aveva iniziato con la Neri Lucchini Finauto, poi aveva proseguito nel 2008 con la Sammarinese Gruppo Lupi, un team di matrice toscana ma affiliato nella Repubblica di San Marino ma già nel corso di quella stagione aveva deciso di tornare nella Neri, in attesa di trovare un lavoro. Il gruppo perde uno dei suoi componenti, il magistrato di turno ha detto che non c'era bisogno dell'autopsia, ma  solo un riscontro diagnostico in base ai problemi cardiaci che Fabio aveva accusato qualche anno fa (gli era stata sospesa per sette mesi la licenza). Un altro giorno triste per il ciclismo.

Antonio Mannori

Copyright © TBW
COMMENTI
ma i dottori..?
29 luglio 2009 10:55 Giors
non è il momento di fare polemica, ma se aveva già avuto problemi al cuore perchè gli è stata data la licenza?
se non gliel'avessero data avrebbero spezzato il suo sogno di diventare professionista ma gli avrebbero salvato la ita

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Mario Cipollini è un acuto osservatore delle cose del ciclismo e ha postato su Facebook una riflessione interessante, scaturita dall'osservazione della foto che vedete, scattata pochi metri dopo il traguardo della Gand-Wevelgem di domenica scorsa. Ci sembra giusto poroporla all'attenzione...


Il Fiandre di Pasqua grande protagonista a Radiocorsa questa sera alle 19.30 su Raisport. Ne parleremo con Matteo Trentin, Michele Bartoli e con Gianluca Bortolami. E poi tutte le immagini delle classiche del Nord che hanno preceduto il Fiandre,...


Matteo Jorgenson è un ragazzo schietto, con le idee chiare e nessun timore del confronto. Ieri - dopo il suo splendido trionfo alla Dwars door Vlaanderen al termine di una corsa emotivamente complicata per ovvie ragioni - ha ricevuto anche...


L’incidente di Wout van Aert, avvenuto  durante la corsa Attraverso le Fiandre, è ancora più serio rispetto a quanto riferito nel tardo pomeriggio di ieri e oltre alla clavicola e sette costole, al belga è stata riscontrata anche una frattura...


La Dwars door Vlaanderen ha mostrato i due volti della medaglia alla Visma-Lease a Bike, perché da una parte c’è stato il successo di Jorgenson, ma dall’altra parte il dramma di Van Aert. La Attraverso le Fiandre ha donato la...


Purtroppo anche Michele Gazzoli si è rialzato letteralmente "con le ossa rotte" dalla caduta di ieri alla Dwars door Vlaanderen. Il venticinquenne bresciano della Astana Qazaqstan è stato portato in ospedale subito dopo il ritiro e gli esami radiografici hanno...


Battagliera in gara, sorridente e soddisfatta sul podio. Possiamo usare queste poche per descrive la Letizia Paternoster che abbiamo visto ieri alla Dwars door Vlaanderen. La ventiquattrenne atleta della Liv AlUla Jayco ha concluso i 114 chilometri di gara alle...


In casa Hutchinson la annunciano come quella che è la copertura più veloce di sempre, ecco a voi il nuovo pneumatico da strada ad alte prestazioni chiamato Blackbird. Realizzato a mano in Francia e pensato per stabilire solo nuovi record, Blackbirds...


Alla fine, non è sempre il più forte a vincere. Certamente non nel ciclismo, e sicuramente non nella Parigi-Roubaix. Sulle strade dell'Inferno del Nord, i "più forti" possono arrivare primi nel leggendario velodromo con la stessa facilità con cui si...


Decisamente non verrà dimenticata presto la giornata della Dwars door Vlaanderen 2024. Dopo aver prestato assistenza ai corridori coinvolti nel terribile incidente della corsa maschile, l'auto di un medico della corsa - che stava rientrando al punto di soccorso -...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi