| 28/04/2009 | 20:20
La bufera del doping che si è abbattuta pesantemente sulle Olimpiadi di Pechino 2008 in seguito alle analisi del Comitato olimpico
internazionale (Cio), non ha coinvolto solo l'azzurro del ciclismo Davide Rebellin, vincitore della medaglia d'argento nella prova su strada. Oltre all'italiano, che il 9 agosto scorso si era piazzato alle spalle dello spagnolo Samuel Sanchez, sono stati trovati positivi altri cinque atleti di varie discipline.
Ciascuno di essi, secondo i risultati delle analisi effettuate nei laboratori della Wada (l'Agenzia mondiale antidoping), avrebbe fatto uso dell'Epo di ultima generazione, il famigerato Cera. Il Cio ha condotto nuovi esami su 948 campioni dei circa 4 mila analizzati all'epoca dei Giochi di Pechino, che si sono disputati dall'8 al 24 agosto dell'anno scorso. I nuovi test sono stati effettuati in gran parte nel laboratorio di Losanna della Wada.
Secondo il Cio, i campioni analizzati erano quelli prelevati agli atleti impegnati nelle gare olimpiche di resistenza, come ciclismo, canottaggio, nuoto ed atletica. Gli esami sui campioni di sangue fatti nei laboratori di Losanna e di Parigi dovevano accertare l'eventuale presenza di Cera; nel laboratorio di Colonia, invece, si sarebbero svolti nuovi test su circa
100 campioni di urine per rilevare l'eventuale presenza di insulina.
''L'ulteriore analisi dei campioni di Pechino, che e' stata condotta, dovrebbe inviare un chiaro messaggio: che non puo'
mai truccare la propria prestazione'', ha dichiarato Arne Ljungqvist, capo della Commissione medica del Cio, al sito on-line del Comitato olimpico.
LE PRIME REAZIONI
BALLERINI E' DELUSO
"Ho appreso la notizia della positività di Davide Rebellin proprio poco fa: su questa vicenda non ho niente da dire". E' deluso, amareggiato, provato, Franco Ballerini, ct azzurro alle Olimpiadi di Pechino dello scorso agosto. "Domani sarà un altro giorno e magari avrò voglia di parlare - ha aggiunto -. Posso solo dire di essere sorpreso da questa notizia".RICCO': "SO COME CI SI SENTE"
"So come si sente, ci sono passato anche io. Spero si riprenda presto, gli sono vicino moralmente".
Riccardo Riccò si dice sinceramente dispiaciuto per quanto accaduto a
Davide Rebellin, positivo al Cera, l'Epo di terza generazione, ai
Giochi di Pechino 2008. La stessa sostanza dopante che è costata allo
scalatore romagnolo, positivo all'ultimo Tour, venti mesi di
squalifica. "Mi dispiace per lui perché, a parte tutto, è un
campione che ha ottenuto tantissimi risultati non certo con il doping.
Lo rispetto, rispetto il suo momento: non gli sono vicino fisicamente
ma moralmente sì".
BRUSEGHIN NON CI CREDE
"Se
fosse stato un talento artificiale, non avrebbe vinto prima e nemmeno
dopo. Finchè tutto non sarà ben chiarito, mi avvalgo della facoltà di
non crederci". Marzio Bruseghin commenta così la positività alla
Cera, l'Epo di terza generazione, attribuita a Davide Rebellin dai
nuovi test effettuati dal Cio agli atleti che hanno partecipato ai
Giochi di Pechino 2008. "Ho tanta fiducia in lui, come uomo e corridore -
dice all'Agenzia Italpress il 34enne corridore veneto, tra i cinque
azzurri che hanno preso parte alla prova in linea di Pechino 2008 - che
anche fosse vero, mi sembrerebbe impossibile. Davide e' una persona di
grande nobiltà, correttezza ed intelligenza, con una carriera lunga
trent'anni, perche' vinceva sin da bambino. Mi sembra una cosa
impossibile".
PRUDENTE MOSER
«Davide è una
persona di grande nobiltà, correttezza ed intelligenza, con una
carriera lunga trent'anni, perché vinceva sin da bambino. Mi sembra una
cosa impossibile».
BUGNO PRENDE TEMPO
«Prima di
parlare, aspetterei di avere delle certezze. Personalmente, non so
niente di questa vicenda».
INCREDULO CASSANI
«E' una persona che ho sempre stimato. Aveva vinto
ultimamente la Freccia Vallone, finendo poi terzo alla Liegi... Non so
che dire, se non che mi dispiace. A me sembra impossibile che qualcuno, in agosto, sia
stato trovato col Cera, visti i tanti che erano già stati presi...
Sembra incredibile, sono senza parole: se è vero, allora è un po'
triste».
Copyright © TBW