ADISPRO: Lippi e il ciclismo protagonisti a La Castellina

| 21/11/2008 | 20:33
Sesto Fiorentino. Al convento di Santa Lucia alla Castellina lo sport è decisamente di casa. Oggi, infatti, è stato dato il via alla particolare 3 giorni che vede il già Centro Spirituale del Ciclismo ancora una volta nucleo dello sport fondendo specialità, tematiche ma soprattutto grandi campioni internazionali che negli ultimi due anni hanno scritto davvero pagine di storia importante. Durante il corso di aggiornamento promosso dalla FCI e con l’Assemblea elettiva dell’ADISPRO (Associazione Italiana Direttori Sportivi Professionisti) si sono potuti snocciolare temi importanti quali la realizzazione di un gruppo atletico forte capace di tagliare importanti traguardi come la vittoria ad un mondiale. Ed ecco dunque il gotha sportivo riunito con una sessantina di direttori sportivi dell’Adispro capitananti da Alberto Volpi ma soprattutto coloro che di vittorie mondiali ne sanno decisamente molto. Accanto al tecnico di atletica La Torre c’erano infatti Franco Ballerini, ct della nazionale azzurra portata in trionfo da Ballan e Marcello Lippi, il ct della nazionale azzurra portata in trionfo sotto il cielo di Germania 2006. L’importanza del gruppo nella vittoria del singolo è stato l’argomento trattato da Ballerini. «Per arrivare ad ottimi risultati per tutti servono 3 elementi: stima, fiducia, sacrificio - ha spiegato Ballerini - la stima che ci si guadagna mostrandosi preparati e capaci ed ottimizzando al meglio i tempi. La fiducia che si concede quando però chi la concede ha una forte autostima e un carisma tale da poter infondere nel gruppo un clima tale che sia l’atleta a dare il massimo non solo per sé ma per non deludere né il ct né gli altri. Il sacrificio, cioè la responsabilità di portare addosso una maglia e di sapersi mettere al servizio per il risultato globale. Li si deve poi mettere in condizione di sapere essi stessi come muoversi quando il ct non è in grado di vedere. Un esempio su tutti è Varese 2008. Se non fosse stata la squadra a prendere in mano la situazione quando ci si è trovati con tutti gli avversari addosso a Bettini, decidendo di chiuderli in una sorta di trappola, forse quel mondiale non l’avremmo vinto. E qui tornano gli elementi detti prima, tra i quali soprattutto il concetto di sacrificio, Bettini che si sacrifica per una vittoria italiana, della squadra con la stessa squadra che prende in mano le redini. Per avere una nazionale bisogna fargli capire cosa significa portare addosso la maglia azzurra trovare gli elementi migliori non solo dal punto di vista atletico ma che psicologicamente, strategicamente e goliardicamente possono creare un vero gruppo». Ed ecco la risposta di Lippi, una bella provocazione che però potrebbe suonare come una bella idea. «Non sono d’accordo, il ciclismo non è uno sport di squadra - ha pizzicato - non è giusto che la squadra lavori e poi uno solo veste la maglia iridata. Sul palco dovrebbero salire tutti e tutti dovrebbero avere l’iride addosso perché hanno contribuito alla riuscita della vittoria. E’ una provocazione ma potrebbe essere un’idea da potare ai vertici. Io ho vissuto la gioia mondiale ed è veramente un’emozione forte poter vedere tutti i propri ragazzi festeggiare con la loro medaglia al collo e la coppa sollevata al cielo. Per ciò che riguarda gli elementi che portano un gruppo ad essere squadra mi trovo in linea con Ballerini aggiungendo che fare una nazionale è trovare atleti con la stessa sintonizzazione mettendoci però io la faccia, scontrandomi con le varie personalità per creare un’armonia, far capire al talento che stando vicino ai campioni il vero talento è abbassarsi anche a servirli in maniera spontanea. Gli atleti che sono in nazionale devono sentire il desiderio di sacrificarsi e faticare, con rabbia e grinta ma consapevoli che sono tutti utili e nessuno indispensabile, atleti che allo stesso tempo il ct deve far sentire importanti per la causa comune. Perché l’Italia ha vinto ai mondiali 2006? Perché erano ragazzi che in una nazionale che potrà non aver avuto le migliori qualità tecniche in assoluto, ha però saputo fare gruppo, trasformando le critiche in energia positiva da dar esplodere ul campo. La scelta dunque, non cade mai sui migliori giocatori o corridori in assoluto ma creare un gruppo, o in questo caso una nazionale, è dar forma ed incastro ad un mosaico tecnico e psicologico che se funziona bene dà realmente vita a delle belle pagine sportive». Occorre recuperare fiducia nella gente, ecco l’obiettivo che aveva Lippi alla vigilia del mondiale ed il caso Moggiopoli, obiettivo raggiunto che ora è anche quella di Ballerini, ridare fiducia a tutti coloro che amano lo sport affinchè davanti ad un arrivo di una corsa non si abbiano più dubbi sulla veridicità del risultato e la lealtà dell’atleta. Laura Guerra
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
"Buongiorno da Luca Gregorio... e Riccardo Magrini!" Una frase che per un giorno non è stata trasmessa da Eurosport, ma da noi. Subito dopo aver condotto la conferenza stampa sotto la neve di Livigno, infatti, sabato scorso la premiata ditta...


È l’unico team manager italiano del World Tour e mira al pri­mo posto nel ranking mon­diale sia con le sue ra­gazze che con i suoi ragazzi. Luca Guercilena sa che non è un risultato semplice né immediato da raggiungere ma...


Geraint Thomas guiderà ancora una volta la sfida dei Granatieri INEOS al Giro d'Italia 2024. Supportato da una squadra esperta e molto forte, il gallese, che si è classificato clamorosamente secondo nel 2023, torna in Italia con l'ambizione di ben...


Una festa del ciclismo rovinata. Almeno per le tre squadre, sia maschili che femminili, che ieri sono state vittima di un furto all'ora di pranzo nei pressi delle Terme di Caracalla a Roma. Nel momento d'intermezzo tra il Gran Premio...


Dopo il successo ottenuto a Chiaramonte Gulfi, Daniel Bartolotta ha regalato al Team Bike Sport Ballero l’ennesima soddisfazione conquistando con autorità il 3° Memorial Angelo Castiglia a Solarino. Il corridore diretto da Angelo Canzonieri è stato autore della fuga decisiva...


La puntata di Velò andata in onda ieri sera su TvSei è stata particolarmente interessante, si è parlato di classiche, du ìRomandia, di Giro d'Italia e di tanto altro ancora con Luciano Rabottini, Riccardo Magrini e Ruggero Marzoli. Come sempre a fare il...


La “Coppa Liberazione Trofeo i Greppi” promossa ieri a Donoratico dalla locale Unione Ciclistica non ha tradito le attese, doveva essere una giornata di festa scandita dalle pedalate dei giovani ciclisti e festa è stata. Nella Gara Unica per Esordienti...


Federico Biagini conquista il terzo posto al GP Liberazione. Una gara ricca di scatti e controscatti che non hanno impensierito il corridore reggiano, sempre presente nel gruppo dei migliori. Biagini si è giocato la vittoria nella volata ristretta di sei...


Una buona prova per la Petrolike Forte Sidermec di Gianni Savio e Marco Bellini, che ha piazzato il messicano Jose Ramon Muniz al quinto posto nel Gran Premio Liberazione, gara internazionale riservata agli Under 23, nel cuore di Roma. La...


Su due fronti si è potuto assistere alla bella doppietta del Pool Cantù-GB Junior che festeggia con gli allievi nel Veronese e con gli Juniores nel Milanese. Il figlio d'arte Ruben Ferrari ha colto un bellissimo successo a Pedemonte di...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi