Trentuno ragazzi da tutta Italia hanno scelto Amatrice e il 14 settembre si sono seduti sui banchi del Liceo Scientifico Sportivo a Indirizzo Internazionale “24 agosto”. Uno è arrivato da Palermo, accompagnato dalla mamma e dalla nonna. Un altro da Brescia. In questo ribollire di lavoro e rumori, lo sport ha acceso un’altra luce sulla cittadina ed è bastato capire la portata di questa notizia per convincere #NoiConVoi e l’Accpi a scegliere il liceo di Amatrice tra gli obiettivi dell’edizione 2017: il liceo e la sua palestra, che dovrebbe essere inaugurata ai primi di ottobre, proprio di fronte alle strutture regalate e realizzate dalla Protezione Civile del Trentino Alto Adige.
«Abbiamo dieci ragazzi di Amatrice – ha detto la preside Maria Rita Pitoni al momento dell’inaugurazione – quattro o cinque dalle province di Rieti e di Perugia e poi altri che arrivano un po’ da tutta Italia. E speriamo di avere presto con noi anche studenti stranieri. E’ una sperimentazione unica nel Centro-Sud».
«Eravamo uno dei borghi più belli d’Italia – le ha fatto eco il sindaco – ora non abbiamo più nulla, ma oggi ripartiamo da qui, dalla scuola, perché con essa abbiamo tutto. Il 24 agosto sarà per sempre lo spartiacque, il punto da cui ripartire».
Si chiama Sergio Pirozzi, ma ormai è semplicemente Sergio. In realtà quasi tutti sanno chi sia. Lo hanno sentito parlare ai telegiornali. Commuoversi e infuriarsi. Minacciare di bastonare i turisti del selfie-con-le-macerie. Prendersela con i politici che da Roma percepivano queste pietre crollate come un problema lontano. In ogni caso, dopo quella notte tremenda, Pirozzi ha acceso le luci su Amatrice e non ha più permesse che si spegnessero.
L’anno scorso disse grazie, commosso, per la donazione di #NoiConVoi: «Se anche serviranno per riasfaltare una strada o un ponte, sono importanti. Vuol dire che l’avete fatto per noi. Grazie».
Questa volta, grazie all’intervento di Sara Ruggieri ed Emma Moriconi, l’intervento lo abbiamo concordato prima, piombando in punta dei piedi nella cittadina che sembra uscita da un bombardamento, ma non ci sta ad arrendersi.
L’ufficio del sindaco si trova in un prefabbricato: si sta stretti, ma in fondo non manca nulla, con quel cartello sulla porta che comunque fa sorridere: “Sede del sindaco… sfrattato a tempo”. L’andirivieni è ininterrotto e quando ce lo troviamo di fronte, Pirozzi ha gli occhi lucidi per l’incontro con un gruppo dell’Associazione Nazionale Carabinieri che ha concluso il suo periodo di lavoro ad Amatrice e se ne va a casa portando con sé ricordi forti e una fetta di dolore. Dio solo sa quanto ne hanno condiviso e mandato giù. Ha gli occhi scavati, li strizza forte e poi, stretta la mano, si siede
«Fate così – dice dopo aver ascoltato il progetto – quando avrete quantificato la somma, mi chiamate, mi scrivete. E noi vi diciamo di quali arredi avrà ancora bisogno la palestra che stiamo costruendo. Li comprate direttamente voi con le specifiche che vi diamo e poi venite a portarceli. Mi sembra la cosa migliore per fare effettivamente qualcosa in tempi rapidi e per stare accanto a questi ragazzi».
Il tempo stringe. La fila fuori dalla porta è lunga. La decisione è presa. Sarà Emma Moriconi, giornalista e braccio destro del sindaco, a raccontarci del liceo. Pirozzi accoglie altre persone. La porta si chiude. Il giorno è ancora lungi dal concludersi.
«Il liceo dello sport – dice – è stato un’idea partita dal Trentino Alto Adige, visto che anche loro lassù ne hanno uno internazionale. Poi c’è stato un incontro con l’allora Ministro Giannini e il dirigente scolastico ed è stato varato il progetto. E’ un liceo al pari dello scientifico, ma senza il latino. I trentuno ragazzi sono sportivi agonisti, le famiglie sono state subito interessate. Ma la cosa più bella è vederli in giro insieme per Amatrice, visto che vivono tutti nel convitto.
«Per ora dormono nell’albergo La Fontana, che dal terremoto non ha avuto danni, ma entro fine anno andranno nella sede definitiva del convitto. Il 2 ottobre invece sarà inaugurata la mensa, fatta costruire da Boeri. Nell’attesa mangiano al ristorante…».
E’ lo sport che muove tutto. I ragazzi saranno aggregati alle squadre locali e si sposteranno sul territorio per praticare le discipline che hanno scelto. Al lago del Turano per gli sport acquatici come canoa e canottaggio. Le montagne dei dintorni per gli sport invernali.
«E poi – prosegue Emma – il 26 settembre sarà inaugurato il Palazzetto dello Sport e a quel punto ogni attività potrà iniziare a pieno regime. Faranno tutti gli sport del mondo. E’ la vita che torna. E’ stato bello sentire le parole della preside che illustrava i programmi, dicendo che faranno pià scienze motorie e più sport spalmati nei cinque anni. Ci sarà un tavolo tecnico in accordo con il liceo del Trentino, per concretizzare questa sperimentazione. Diciamo che è stato come dare una spallata al disfattismo che troppo spesso si legge intorno. Amatrice sta ripartendo, Amatrice è ripartita…».
Fra poche settimane partiremo anche noi. Dopo aver raccontato di Grisciano, ecco cosa faremo per Amatrice. Il prossimo biettivo di cui vi diremo si trova a Posta…
da www.noiconvoi2016.it
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