HINAULT. Se incontrassi Armstrong non lo saluterei nemmeno

ARMSTRONG | 14/11/2014 | 16:13
«Lance Armstrong è diventato una macchia sulle gloriose memorie del ciclismo. Se dovessi incontrarlo non gli parlerei, anzi non lo saluterei nemmeno»: è la leggenda Bernard Hinault a pronunciare con amarezza queste esternazioni, intervistato da AFP. Il bretone non le manda certo a dire e lascia intendere che la ferita aperta dal texano è ancora aperta. E brucia.

«Il ciclismo ora ha una reputazione che non merita e che ferisce tutti gli appassionati - ha poi continuato il neo-sessantenne, vincitore di 5 edizioni del Tour de France, 3 Giri e 2 Vuelta - ma si dovrebbe guardare anche agli altri sport, perché non è più marcio di altre discipline. Il problema è che ci si concentra solo sul ciclismo».

L'ultimo vincitore francese del Tour esprime poi tutta la sua rabbia nei confonti della vicenda Armstrong: «Se lo dovessi incontrare oggi non gli parlerei. Anzi, non lo saluterei nemmeno». Sono passati 29 anni dal suo successo al Tour, l'ultimo di un corridore transalpino: «In questo momento non ci sono francesi che possano correre crono a 50km/h e competere con i migliori scalatori. Abbiamo tantissimi buoni corridori, ma anche con un temperamento audace se non sei il migliore non puoi vincere».

Nessun nuovo Hinault all'orizzonte, insomma, e lui rifarebbe tutto ciò che ha fatto? «Sì, rifarei tutto allo stesso modo se mi dicessero “hai 20 anni puoi iniziare di nuovo”. Ho un sogno. Auguro a tutti di poter avere una vita come la mia. Avevo deciso quando mi sarei ritirato sei anni prima di appendere la bici al chiodo. Probabilmente se avessi continuato a correre altri due anni avrei potuto vincere ancora il Tour, ma non ho un singolo rimpianto. Ho smesso di correre l'11 novembre e abbiamo festeggiato, non era un funerale, e il 19 avevo già iniziato a lavorare per ASO, l'organizzazione dietro il Tour del quale oggi curo le relazioni pubbliche».

Per 20 anni non ha praticamente mai pedalato, dividendosi tra la fattoria e le sue 150 mucche e ASO: «Quando lavori 360 giorni all'anno non ha senso andare in bici i rimanenti cinque. Ora che non ho più la fattoria, pedalo due o tre volte alla settimana per 80-100 chilometri e per me è un piacere anche se vado più piano di un tempo».

Hinault ha buona memoria: «Ricordo ogni singola corsa, a cominciare dalla vittoria a 16 anni in una importante corsa locale allo sprint. Ricordo i grandi rivali come Greg LeMond, Laurent Fignon e soprattutto Joop Zoetemelk. L'olandese è arrivato secondo per sei volte in un Tour de France, di cui tre dietro di me, è quello che mi ha dato più guai. Ora siamo amici e anche le nostre famiglie. Questo è lo spirito dello sport: alle 9 si inizia a combattere, alle 17 si finisce e alle 19 si mangia e si ride insieme. Per poi ricominciare a combattere il giorno dopo».

Diego Barbera
Copyright © TBW
COMMENTI
15 novembre 2014 17:29 SCOTT
Caro HINAULT, non lo dovevi salutare allora non adesso.
Sei anche tu come tutti gli altri.

Ma tu sai chi è Bernard Hinault?
15 novembre 2014 19:52 Bartoli64
Caro Scott,
ti faccio qualche domanda:

1) tu sai che Hinault al Tour è stato a capo del Cerimoniale della Grand Boucle? E secondo te - in quella veste - cosa doveva fare quando delle porcherie del texano non si sapeva nulla?

2) Tu sai che questo immenso corridore francese è giustamente considerato l'ultimo dei "CAMPIONISSIMI"? (pariamo di un qualcuno da accomunare a gente che si chiama Merckx, Coppi, Bartali, Gimondi e pochi altri).

Ecco, ora che hai qualche elemento in più sarà il caso che ti interroghi sulla enorme banalità che hai scritto nel tuo frettoloso (ed incompetente) post.

Bartoli64


Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Calmo e sereno, Tadej Pogacar appare sorridente sullo schermo dei nostri computer quando si apre il collegamento per la conferenza stampa virtuale del giorno di riposo. La maglia rosa risponde, prima in inglese e poi in sloveno, a tutte le...


La Federazione Ciclistica Italiana, nel giorno di riposo del Giro d’Italia, ha svelato a Napoli, presso il Reale Yacht Club Canottieri Savoia, la maglia azzurra che verrà utilizzata per le Olimpiadi e Paralimpiadi Parigi 2024, alla presenza del sindaco di...


Sedicesimi in classifica con Piganzoli, assistito da un navigato scalatore come Fabbro e dal resto della truppa; in top-10 di tappa ad Andora col velocista Lonardi e addirittura sul podio a Lucca con Andrea Pietrobon, che da par suo comanda...


INEOS GRENADIERS. 8. Dieci piazzamenti nei dieci in nove tappe, con una vittoria e la maglia rosa di Narvaez. Pogacar ruba la scena, ma i britannici di Dempster e Stannard se la prendono con le loro mani, con le loro...


La Carovana Rosa è arrivata a Caivano per un momento di divertimento e impegno per i valori dello sport. Presenti le istituzioni, il direttore del Giro d'Italia, e un ospite d’eccezione: Faustino Coppi, il figlio del Campionissimo. L'iniziativa è stata voluta dalla Città...


Quasi metà Giro: come alla fine del primo quadrimestre, è ora di consegnare le pagelle a genialoidi e somari del Dream Team Rai. FRANCESCO PANCANI: dici Pancani e non puoi non pensare al Bulba, tutto intero Auro Bulbarelli, quand'era direttore...


All'indomani di una tappa "casalinga" tra Avezzano e Napoli al Giro d'Italia - e al primo giorno di riposo del suo primo grande giro - il laziale Lorenzo Germani ha annunciato il suo prolungamento cdell'accordo on la squadra ciclistica Groupama-FDJ...


Continua la caccia a difetti e punti deboli di Tadej Pogacar: all’arrivo di Napoli, sentendosi chiedere per la centoduesima volta se vincerà tutte le tappe, lo sloveno ha detto «uffa». La Ef precisa che i fuochi d’artificio di domenica sera...


La Società Ciclistica Valdostana, a poco più di due mesi dalla sua partenza, ha svelato le sedi di tappa del 60° Giro Ciclistico Internazionale della Valle d’Aosta - Mont Blanc per Under 23. L’esordio sarà mercoledì 17 luglio, sulle strade...


Il Gruppo Sportivo Emilia si sta già preparando al finale di stagione e, proprio in questi giorni si stanno definendo tutti i dettagli organizzativi degli appuntamenti in programma. Gli impegni dell’ente organizzatore bolognese saranno il Memorial Marco Pantani (14...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi