CAMAIORE. POLIZIA MUNICIPALE E COMUNE UNITI PER UN'IMPORTANTE INIZIATIVA NEL CAMPO DELLA SICUREZZA STRADALE

NEWS | 23/04/2024 | 08:05

Il nome e anche parte della notorietà del comune toscano di Camaiore, precisamente nella Versilia, evocano le due ruote agonistiche che qui vivono sempre momenti di rilievo sia per la parte agonistica, legata dapprima al Gran Premio omonimo e in seguito – da più dio dieci anni -quale sede di partenza della Tirreno-Adriatico, gara di primo rilievo internazionale.


La Municipalità, con la Polizia Locale, nel quadro più ampio d’educazione per tutti gli utenti della strada nella primaria visione di sicurezza, ha messo a punto un’articolata iniziativa che verrà presentata oggi, martedì, agli organi d’informazione, che illustrerà, ad ampio raggio, i temi legati alla sicurezza stradale con iniziative di rilievo anche nel settore delle due ruote, ma non solo.


MOVIMENTO ARTICOLO 230 - EDUCAZIONE STRADALE

Il Comando di Polizia Municipale di Camaiore, tra gli obiettivi prefissati dall’Amministrazione Comunale, ha sempre perseguito, oltre alle consuete e continue attività di contrasto e repressione delle violazioni al Codice della Strada, che pregiudicano la sicurezza della circolazione, anche e soprattutto una parallela attività di prevenzione, con iniziative mirate.

Svariati i progetti educativi e formativi elaborati dal Corpo, come "Cresco sicuro: educazione alla legalità", "Non abusare, la festa deve continuare" e "MettiAMOci sulLa BUONA STRADA”: percorsi di educazione alla sicurezza stradale rivolti in particolar modo alle giovani generazioni, mirando anche alla sensibilizzazione dei genitori coinvolgendoli in incontri dedicati alle tematiche trattate. Nonostante il grande impegno profuso, abbiamo purtroppo rilevato una scarso interesse alla materia, con pochissime adesioni registrate.

Una necessità che parte dalle attuali problematiche di sicurezza stradale. La circolazione è diventata, nel tempo, via via più complessa, a causa anche dell’ingresso di nuovi veicoli (ad esempio, i monopattini) o al sempre più frequente: utilizzo (errato) in luoghi pubblici di attrezzature para-sportive (skateboard e pattini a rotelle, per dirne alcuni): velocipedi il cui uso nella circolazione viaria è esclusivamente relegato alle capacità del soggetto e mai ad una vera formazione, mettendo di fatto in pericolo la sicurezza propria e degli altri. Tutto ciò viene poi alimentato dall'indisciplina di alcuni utenti (anche pedoni), generata, come detto, da un’assoluta carenza di formazione, prioritariamente in special modo a chi non può accedere ai corsi per l'ottenimento della patente di guida.

La necessità, quindi, è quella di arrivare a coinvolgere in maniera profonda tutta la società e  tutte le fasce d’età in un ampio progetto di sicurezza stradale, che ponga finalmente solidi pilastri per la tutela e l’incolumità di tutti gli utenti delle reti viarie nazionali. Questa iniziativa non può che partire dalla scuola, che ha il dovere di formare le future generazioni al rispetto delle norme del Codice della Strada per formare utenti preparati ed edotti sulla materia.

Una considerazione, questa, elaborata partendo da un principio cardine, che si basa sul testo dell’articolo 230 del Codice della Strada, che sancisce l'obbligatorietà dell'educazione stradale nelle scuole di ogni ordine e grado, a partire dalla scuola dell'infanzia. Quanto in esso stabilito è purtroppo da sempre disatteso e non messo in pratica, salvo sporadiche iniziative - lasciate alla volontà dei singoli enti – mai strutturate men che meno capillarmente diffuse, e che perciò, seppur importanti e comunque utile, non risultano sufficienti per contrastare un fenomeno così dilagante e pericoloso.

Un problema molto serio, generato da un’inadempienza normativa a cui è necessario sopperire, soprattutto per ovviare alle conseguenze di tale mancanza: la grave mortalità ed incidentalità rilevata in Italia. I dati registrati nel corso degli anni sono veramente preoccupanti (solo nei primi sei mesi del 2023, si è registrata una media giornaliera di 437 incidenti, con 7,6 morti e 588 feriti). E a preoccupare di più, sempre in relazione agli ultimi anni, sono soprattutto i dati ACI-ISTAT che si riferiscono alle differenze tra 2021 e 2022 riguardo i sinistri stradali nel settore della mobilità dolce. Nel 2022, gli incidenti in monopattino sono stati 2.929 incidenti (con 16 morti, +77,8%), in bicicletta elettrica, invece, 1.113 (con 20 morti, +53,8%); mentre per i pedoni 18.384 incidenti (con 485 morti +3%). Dati tanto eloquenti tanto drammatici.

Il Movimento Articolo 230 – Educazione Stradale nasce quindi dalla volontà del Corpo di Polizia Municipale di Camaiore, insieme all’Amministrazione Comunale di Camaiore, di concretizzare l’attuazione del testo della norma del CdS. Un’iniziativa che non ha assolutamente scopi politici, ma l’unico obiettivo di sensibilizzare gli organi competenti, con la raccolta del maggiori numero di adesioni possibili, per l’avvio di un vero percorso attuativo di ciò che viene bene disciplinato proprio nell'articolo 230.

Alla luce di quanto sopra esposto, proprio per far applicare quanto stabilito dallo Stato con l'articolo 230 del Codice della Strada, è doveroso prendere definitivamente in mano la materia e porla all’attenzione degli organi competenti. Perché è solo con la formazione che si può fare prevenzione.

Non si può più attendere: è ora che l’educazione stradale venga inserita in maniera strutturale nel sistema scolastico nazionale, così come disposto dal legislatore. In basso, troverete il testo intero dell’Articolo 230 del CdS.

I firmatari

Luca Mecchi - Assessore alla P.M. Il Sindaco Il

Marcello Pierucci - Sindaco di Camaiore

Claudio Barsuglia - Comandante della PM

Claudia Larini - Assessore alla P.I.

www.educazionestradalescuole.it

CODICE DELLA STRADA
ART. 230
1. Allo scopo di promuovere la formazione dei giovani in materia di comportamento stradale e di sicurezza del traffico e della circolazione, nonché' per promuovere ed incentivare l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto, il Ministro dell'istruzione, dell'università' e della ricerca, con proprio decreto, da emanare di concerto con i Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dell'interno e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza Stato-città' ed autonomie locali, avvalendosi dell'Automobile Club d'Italia, predispone appositi programmi, corredati dal relativo piano finanziario, da svolgere come attività' obbligatoria nelle scuole di ogni ordine e grado, ivi compresi gli istituti di istruzione artistica e le scuole materne, che concernano la conoscenza dei principi della sicurezza stradale, nonché' delle strade, della relativa segnaletica, delle norme generali per la condotta dei veicoli, con particolare riferimento all'uso della bicicletta, e delle regole di comportamento degli utenti, con particolare riferimento all'informazione sui rischi conseguenti all'assunzione di sostanze psicotrope, stupefacenti e di bevande alcoliche. (27) ((99))

2. Il Ministro dell'istruzione, dell'università' e della ricerca, con propria ordinanza, disciplina le modalità' di svolgimento dei predetti programmi nelle scuole, anche con l'ausilio degli appartenenti ai corpi di polizia municipale, nonché' di personale esperto appartenente alle predette istituzioni pubbliche e private; l'ordinanza può' prevedere l'istituzione di appositi corsi per i docenti che collaborano all'attuazione dei programmi stessi. Le spese eventualmente occorrenti sono reperite nell'ambito degli ordinari stanziamenti di bilancio delle amministrazioni medesime.

2-bis. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti predispone annualmente un programma informativo sulla sicurezza stradale, sottoponendolo al parere delle Commissioni parlamentari competenti alle quali riferisce sui risultati ottenuti.
-------------
AGGIORNAMENTO (27)
La L. 19 ottobre 1998, n. 366, ha disposto (con l'art. 10, comma 5) che "I programmi di cui all'articolo 230, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, come sostituito dal comma 4 del presente articolo, sono adottati entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge."
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AGGIORNAMENTO (99)
La L. 29 luglio 2010, n. 120 ha disposto:
- (con l'art. 45, comma 2) che "Il decreto di cui al comma 1 dell'articolo 230 del decreto legislativo n. 285 del 1992, come da ultimo modificato dal comma1 del presente articolo, e' adottato entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge";

 

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