VERSO LA SANREMO. QUARANT'ANNI FA L'IMPRESA DI FRANCESCO MOSER

STORIA | 15/03/2024 | 08:11
di Alessandro Brambilla

Millenovencentottantaquattro, dolcissimo 1984, l’anno d’oro della carriera di Francesco Moser. Il 17 marzo ’84 Francesco trionfò alla Milano Sanremo. Esattamente 40 anni fa il super-campione tolse uno zero importante dalla casella. Aveva 32 anni, 8 mesi e 27 giorni, finalmente poteva dire “Sanremo sei mia”. In gennaio Francesco aveva migliorato due volte il record dell’ora a Città del Messico, percorrendo 50, 808 chilometri e poi la mitica misura 51,151 divenuta etichetta del suo spumante migliore. Grazie alla forma acquisita con la preparazione del record dell’ora in febbraio aveva dato spettacolo e vinto al Sei Giorni di Milano (ultima della storia al Palasport di San Siro) in coppia con l’olandese Renè Pijnen. Il 1984 doveva essere fantastico e lo è stato per il campione di Palù di Giovo griffato Gis-Tuc Lu.   


Alla Sanremo 1984 parteciparono 227 corridori e solo 63 completarono i 294 chilometri. Ciò che 40 anni fa suscitò notevole scalpore fu la fase di avvicinamento di Francesco alla Classicissima: non disputò né Tirreno – Adriatico, né Parigi – Nizza, preferì allenarsi.


“Mi allenai sulle strade del Trentino – spiega Francesco – oppure scendendo a sud e percorrendo il giro del Lago di Garda. Spesso pedalavo per 200 chilometri in allenamento. Non c’era nulla di strano. A quell’epoca sembrava doveroso disputare o Tirreno Adriatico o Parigi Nizza semplicemente per la tradizione, era diventata una sana abitudine. Nella realtà non c’era l’obbligo di correre per forza una corsa a tappe prima della Sanremo, e i campioni dell’era attuale lo dimostrano: in certi casi dopo settimane di assenza alle corse partecipano ad una gara anche importante e la vincono”.

Nella Sanremo 1984 Francesco non sbagliò nulla. “Feci benissimo a rimanere in mezzo al gruppo, senza espormi, fino ad Andora e Diano Marina. In molti dicevano che la Sanremo andava corsa costantemente in prima fila. Nella realtà se la corri davanti fin dai primi chilometri arrivi poi al Capo Berta senza energie, è una gara lunga. Nel 1984 andò via la fuga, però la corsa diventò tale solo dal Capo Berta in avanti, ed è così ancora adesso”.

Moser s’impose alla Merckx: “Già sulla Cipressa avevo attaccato creando selezione. Lungo la discesa ci furono anche delle cadute che frantumarono il gruppo. Io comunque ero davanti”.

All’inizio del Poggio attaccarono Madiot, Roche e Millar. “Da metà salita in poi – aggiunge il trentino – noi favoriti eravamo insieme. Verso la cima ero coi migliori e quasi al culmine mi avvantaggiai”.

Francesco diventò anche campione della discesa dal Poggio, e non era facile alla soglia dei 300 chilometri di corsa. Arrivò in via Roma con 20” su Sean Kelly, Eric Vanderaerden e gli altri inseguitori. In tema di monumenti unitamente alle 3 edizioni della Parigi – Roubaix e ai 2 “Lombardia”  la Sanremo 1984 è la sua vittoria più bella nelle classiche in linea, con un podio favoloso: Moser, Kelly, Vanderaerden. Per molti è la vittoria più bella in assoluto.

“Sono trascorsi 40 anni – assicura Checco – però uno come Pogacar deve copiare la mia strategia per vincere. Non è facile, la Sanremo rimane una corsa che tutti possono vincere oppure perdere e uno come Chiappucci lo dimostra. Lui era prettamente corridore da Giro di Lombardia, non da Sanremo. Eppure al Lombardia è arrivato due volte secondo, invece nel 1991 ha trionfato a Sanremo”. Il 1984 magico di Francesco comprende altresì le vittorie in 4 tappe, una in linea e 3 a cronometro, più la classifica generale del Giro d’Italia con apoteosi all’ Arena di Verona.     

ORDINE D’ARRIVO – 1. Francesco Moser , km 294 in 7h22’25”, media 39,872 orari; 2. Sean Kely (Irl) a 20”; 3. Eric Vanderaerden (Bel); 4. Paolo Rosola; 5. Daniele Caroli; 6. Dag Erik Pedersen (Nor); 7. Eddy Planckaert (Bel); 8. Noel Dejonckheere (Bel); 9. Siegfried Hekimi (Svi); 10. Marc Madiot (Fra).

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Imprese
15 marzo 2024 08:35 Arrivo1991
L'impresa piu' grande fu quella di Hinault che partecipo' alla Roubaix 1 sola volta e sconfisse proprio Moser, il quale ancora racconta del triplete. 🤣

l'impresa più grande
15 marzo 2024 09:59 excalibur
l'impresa più grande sarebbe sfatare i miti. hinault, che resta un grandissimo ma grandissimo davvero, NON ha partecipato a una sola roubaix. e non serve un genio per scoprirlo, basta la tabella di wikipedia.... https://it.wikipedia.org/wiki/Bernard_Hinault

Excalibur
15 marzo 2024 11:31 Ale1960
Parigi Rubaix 1981: 1 Hinault 2 De Vlaeminck 3 Moser. E non aggiungo commenti per educazione.

cosa c'entra l'educazione?
15 marzo 2024 11:54 excalibur
mah... fatto sta che hinault ha corso la roubaix sei volte (e c'era tutte le volte che ha vinto moser). vado ad elencare:
1978: 13º
1979: 11º
1980: 4º
1981: vincitore
1982: 9º
1983: ritirato

Non scrivete stupidate
15 marzo 2024 14:59 PedroGonzalezTVE
Hinault NON ha corso una sola Roubaix, informatevi prima di scrivere

@ pedro
15 marzo 2024 15:32 Arrivo1991
Hai ragione,la corse piu' volte.

Pedro
15 marzo 2024 19:12 Ale1960
La odiava. La corse DUE VOLTE!!! 1980 quinto e 1981 primo dopo essere caduto cinque volte. In volata batte' il grande Roger de Vlaeminck. Non so dove vi documentate voi, ma gli albi d'oro e gli ordini di arrivo non sono un'opinione.

xAle1960
15 marzo 2024 20:28 Aler55
Gli ordini d'arrivo non sono un'opinione infatti, puoi verificare qui ad esempio che il dato di wikipedia è corretto: http://www.memoire-du-cyclisme.eu/ligne/cla_paris_roubaix.php meglio affidarsi a questo che alla memoria, spesso inganna.
Se preferisci una fonte cartacea per inciso, il volume pubblicato anni fa sulla Roubaix da Coups de Pedales è ottimo, l'unico che fornisca la lista partenti di tutte le edizioni.

Hinault
15 marzo 2024 23:59 Aler55
Per inciso, anche su wikipedia mancano dei pezzi, le liste complete dei partenti delle corse di un giorno del passato in effetti non sono semplici da reperire. Secondo il libro di Coups de Pédales, Hinault ha corso anche la Roubaix nel 75 (dorsale 94), 76 (dorsale 84) e 77 (dorsale 106), sempre ritirato. Sono quindi nove partecipazioni in tutto, che l'abbia corsa solo uno o due volte è soltanto una leggenda metropolitana.

Sito di riferimento
16 marzo 2024 00:16 pickett
BikeRaceInfo;si possono consultare tutti gli ordini d'arrivo di rutte le classiche e semi classiche,e di tutte le tappe di Giro e Tour.Non sono però citati i corridori ritirati.

Hinault la vinse
16 marzo 2024 07:58 apprendista passista
A me risulta che una volta la vinse e che partecipò anche ad altre...

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Lorenzo Fortunato avrebbe preferito un regalo di compleanno diverso e invece... si trova a dover fare i conti con la tappa degli sterrati: «Sarà una tappa complicata un po' per tutti, non terribile ma certamenet complicata. E chissà che non...


Finale della tappa di ieri, praticamente all'imbocco della salita di Montemagno, gruppo lanciatissimo all'inseguimento dei battistrada, curva ad angolo retto affrontata a tutta velocità e... all'improvviso si materializza uno spartitraffico non protetto! I primi passano indenni - come testimonia il...


Il Giro d'Italia di Michael Woods si è concluso a Lucca. Lo scalatore canadese, coinvolto in una caduta e giunto ieri al traguardo a 13'51" da Benjamin Thomas, scortato dai compagni di squadra Pickrell e Raisberg, non ripartirà questa mattina....


Doppio appuntamento serale con il ciclismo oggi a Raisport. Si comincia alle 19.30 con Radiocorsa, dedicato, in buona parte, alle gare giovanili del momento, junior e U23 (Badoere, San Michele di Feletto, Caneva, Tre Valli Varesine e poi Circuito...


Nel lunedì mattina di Novara, Pier Augusto Stagi aggirandosi nella carovana del Giro d'Italia ha riaccolto Davide Cassani e raccolto per i nostri microfoni la sua disamina tecnica, come sempre illuminante. Il tema principe al di là di Pogacar &...


L’arrivo di Lucca può essere paradigmatico a proposito dell’utilità dell’attività su pista. Lì sono stati assai indicativi il tempismo e la freddezza di un pistard poliedrico di valore, pluri iridato quale il vincitore, il francese Benjamin Thomas – non considerato...


La sesta tappa del Giro, che parte da Torre del Lago Puccini per arrivare a Rapolano Terme dopo 180 km e 1.900 metri di dislivello, è una delle più temute in questa fase iniziale della corsa soprattutto per via dei...


Sono passati dieci anni, era una bella giornata di sole e in redazione ci stavamo preparando a seguire la prima tappa del Giro d'Italia, era la cronosquadre di Belfast, con quel piacevole senso di emozione che regala sempre il ritorno...


Oggi il Giro d’Italia resterà in Toscana per una tappa molto interessante, quella che da Viareggio porterà il gruppo a Rapolano Terme, dopo aver percorso 180 chilometri con tre tratti di sterrato posti negli ultimi 50 chilometri di gara. I...


Nei giorni scorsi, si è parlato tanto del pantaloncino “color granata” indossato da Pogacar sotto la maglia rosa. Se questa fosse una storiella si potrebbe pensare ai vestiti dell’imperatore, perché in tre giorni, lo sloveno ha cambiato ben tre colorazioni...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi