DIECI FACCE DA SANREMO

PROFESSIONISTI | 15/03/2024 | 08:20
di Angelo Costa

Di bello e di nuovo, quest’anno la Sanremo propone una scommessa: riuscirà a far centro uno dei grandi favoriti, che in due assommano una sola corsa disputata in stagione? Nel nuovo ciclismo dei fenomeni che spingono sempre a tavoletta non ci sarebbe da stupirsi, meno ancora se i due in questione si chiamano Pogacar e Van der Poel. Chissà cosa si inventeranno sul percorso di 288 chilometri che parte fuori da Milano per la terza volta, la seconda da Pavia, ma dal Turchino in poi mantiene rigorosa la sua tradizione, con i capi nel finale ad agitare la corsa: magari è la volta buona che per saltare sul divano non si debbano aspettare Cipressa e Poggio, ma si cominci prima. Sette gli ex vincitori che si presentano al via (Kristoff, Demare, Kwiatkowski, Alaphilippe, Stuyven, Mohoric e lo stesso Van der Poel), cinque gli italiani che in questo millennio sono riusciti a entrare nell’albo d’oro: Nibali, sei anni fa, l’ultimo, oltre che l’unico da un decennio in qua. Ecco le dieci facce con più chance di salire in cima al podio.


TADEJ POGACAR. Vince perché quando dice di puntare a farlo spesso ci riesce, perché nell’unica esibizione stagionale si è rivelato mostruoso, perché ha la fantasia per inventarsi la soluzione che non ti aspetti. Non vince perché chi ha un briciolo di speranza non avrà per lui un occhio di riguardo, ma entrambi.


MATHIEU VAN DER POEL. Vince perché le classiche gli riescono proprio bene, perché già due anni fa scelse di aprire in Riviera la stagione finendo terzo, perché è un altro di quelli che non ha bisogno di far rodaggio in corse minori. Non vince perché scegliere di aprire la stagione con una gara di 300 chilometri è comunque un azzardo.

MADS PEDERSEN. Vince perché quest’anno lo sta facendo spesso, perché ha la squadra più fornita di punte, perché è pur sempre il più veloce degli uomini di fondo e il più fondista degli uomini veloci. Non vince perchè i due grandi favoriti hanno una marcia in più rispetto agli altri, lui compreso.

MATEJ MOHORIC. Vince perché è uno che ci prova sempre, perché in salita va al passo degli altri e in discesa va più forte di tutti, perché ha seguito lo stesso programma che due anni fa gli consentì di vincere. Non vince perché da quando è entrato nell’albo d’oro i rivali hanno imparato a marcarlo stretto. 

JASPER PHILIPSEN. Vince perché in caso di arrivo allo sprint è il più pericoloso, perché sugli strappi è bravo a star davanti, perché un Van der Poel non al massimo potrebbe trasformarsi in una spalla ideale. Non vince perché il primo pensiero dei grossi calibri è lasciare per strada i velocisti come lui.

FILIPPO GANNA. Vince perché è pur sempre il secondo classificato di un anno fa, perché una Tirreno-Adriatico senza stress è servita a migliorarlo, perché alla Sanremo può arrivare primo anche chi non si presenta al top. Non vince perché se il suo compagno Pidcock starà meglio di lui dovrà mettersi al suo servizio.

CHRISTOPHE LAPORTE. Vince perché è adatto a classiche come questa, perché con l’emergente velocista Kooij divide il ruolo di punta nella Visma, perché le tre gare corse quest’anno le ha chiuse tutte nei primi dieci. Non vince perché rispetto ai favoriti ha qualcosa in meno sia in salita che in volata.

JONATHAN MILAN. Vince perché ha la forma per riuscirci, perché a 23 anni lo spingono entusiasmo e inconsapevolezza dei propri limiti, perché è un velocista che sulle salite resiste senza fare gli straordinari. Non vince perché quelli meno veloci di lui faranno di tutto per evitare una soluzione allo sprint.

JASPER STUJVEN. Vince perché è uno di quelli che l’ha già fatto, perché sta andando fortissimo, perché nella Lidl Trek a tre punte è un lussuoso jolly in grado di ritagliarsi uno spazio tutto suo. Non vince perché uno come lui deve farlo giocando d’anticipo e i favoriti faranno di tutto per impedirglielo.

MICHAEL MATTHEWS. Vince perché è una delle classiche che gli riescono meglio, perché ha chiuso nei primi dieci metà delle sue dieci partecipazioni, perché con l’incognita Plapp può contare su un minimo di strategia. Non vince perché essere un ottimo piazzato non significa anche essere un sicuro vincente.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Top 11
15 marzo 2024 12:06 Bullet
Ci potrebbe essere un'attacco già sulla Cipressa e sarebbe già molto rispetto al solito ma prima è impossibile, la Sanremo è bella anche per l'attesa, quel finale è un grandissimo spettacolo che vale tutto il pre di calma ma è una calma apparente. Leggo Matthews, Mohoric, Stujven ma non l'italiano più in palla del momento, spero e credo sia solo per tenere buono quel nome senza volerlo dire e non perché non lo si consideri veramente tra i favoriti.

Pedersen
15 marzo 2024 14:28 Panassa
Se vincesse mads mi farebbe piacere. Ottimo corridore è sempre li arriva sempre tra i primi

Bullet
15 marzo 2024 16:42 Buzz66
Spero che tu abbia ragione.
D’altronde, sembra la vigilia della Milano-Torino…😎

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
È nella grande scenografia di Genova, non distante dall’iconica Lanterna che si raduna il Giro d’Italia per affrontare la quinta tappa. Sono 178 i chilometri da percorrere per raggiungere il traguardo di Lucca, in Toscana. Tracciato che propone dapprima la...


Lo scrigno della memoria è sempre carico di emozioni che si intersecano una con l'altra, quasi in un disegno soprannaturale fatto di piccoli momenti, di strade al bivio, di coincidenze. Lo scrigno della memoria si è aperto per riportarci sul...


Carlo Oriani era un bersagliere ciclista. E da bersagliere ciclista (nella foto) partecipò alla Prima guerra mondiale. Si racconta che, durante la ritirata di Caporetto, per tentare di salvare un commilitone, “el Pucia” (questo il soprannome regalatogli per la cura...


Il Giro ritorna a Genova per il via della quinta frazione che porterà a Lucca dopo 178 km. La tappa si svolge quasi interamente lungo la statale Aurelia di cui segue ogni curva e ogni saliscendi. per seguire il racconto...


Ci sono dei luoghi sacri per chi ama e pratica il ciclismo: le salite più dure, i muri più ostici, i luoghi culto. E di quest'ultima categoria fa parte il Motovelodromo Fausto Coppi di Torino, teatro di grandi sfide negli...


Non solo storie di campioni, al Giro d'Italia, ma anche quelle di ragazzi che sono in corsa ma la vivono in modo davvero particolare. Come Nadav Raisberg, ventitreenne ciclista della Israel Premier Tech. Per capire come possa vivere questo ragazzo...


Il modello 029 di casa Salice nasce dalla grande esperienza maturata da Salice nelle massime competizioni, un terreno in cui la storica azienda di Gravedona ed Uniti ha sempre detto la sua mettendo al servizio degli atleti occhiali e caschi decisamente interessanti....


“Un giro nel Giro”, il circuito di pedalate amatoriali, dedicato a clienti e appassionati ciclisti, sul percorso del Giro d’Italia organizzato da Banca Mediolanum, da ventidue anni sponsor ufficiale della Maglia Azzurra del Gran Premio della Montagna, è pronto a...


Monterosso Almo (Rg) si prepara ad accogliere le giovani promesse del ciclismo siciliano che sabato e domenica si sfideranno per il Memorial Giovanni Cannarella. Una manifestazione giunta alla 22a edizione che vedrà impegnate le categorie Esordienti, Allievi, Juniores e Under23...


IMOLA CHARITY BIKE In loop per FFC Ricerca, la cui prima edizione si sarebbe dovuta tenere nel 2023, verrà riproposto, nel medesimo format e circuito,  domenica 26 maggio 2024, con l’intento di aumentare la conoscenza sulla fibrosi cistica (FC), la malattia genetica grave...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi