I VOTI DI STAGI. TADDEO ESTASI E GIOIA, PER CHI SI ANNOIA C'È LA CORSA ALLE SUE SPALLE. LONGO BORGHINI SUBLIME

I VOTI DEL DIRETTORE | 02/03/2024 | 16:59
di Pier Augusto Stagi

Tadej POGACAR. 10 e lode. Parte al km 134, quando al traguardo ne mancano 81 abbondanti. Una progressione e via, fine dei discorsi: inizio dello spettacolo. So perfettamente che c’è chi obbietta: così si uccide lo spettacolo. Per me così lo si sublima, come sanno fare solo i campioni. Come sanno fare i fuoriclasse assoluti come Verstappen o Djokovic, Sinner o Valentino Rossi, Tomba o Shiffrin. Alla domanda dove staccherà tutti, prima del via Taddeo risponde sorridente “alle Sante Marie”, il settore di Cancellara, per tre volte vincitore della Strade Bianche. Lo dice o la fa, come peraltro gli riesce da cinque anni: vincere la prima corsa della sua stagione. È una garanzia, per non dire una sentenza. Nessuno come lui, nessuno come loro, come quei sei che da cinque anni costituiscono i FabSix: Pogacar e Vingegaard, Van der Poel e Van Aert, Roglic e Evenepoel. Sei ragazzi di un altro pianeta, di altra classe, di altro temperamento. Se ci sono loro lo spettacolo è assicurato. Se ce n’è uno solo si sa anche come andrà a finire. Proposta di un caro collega e amico del ciclismo, Gianni Visnadi: obbligare almeno due dei FabSix a correre assieme, per fare in modo che il risultato non sia segnato e scontato fin dall’inizio. Alfredo Binda obbligò gli organizzatori a pagarlo per non correre, qui c’è da pagare perché almeno due corrano uno contro l’altro. Troppo è il divario, però anche così è maledettamente bello.


Tom SKUJINS. 8. Primo lettone a finire sul podio della Strade Bianche. Per la Lidl Trek di Luca Guercilena, fra uomini e donne, due secondi posti che valgono oro. Perdere non fa mai piacere, ma essere sempre lì è motivo d’orgoglio.


Maxim VAN GILS. 8. Il 24enne belga fa un vero corsone, lotta come un leone, anche se alla fine, dopo una corsa così dura e fiaccante, sembra un gattino.

Thomas PIDCOCK. 5,5. Il 24enne britannico parte con il numero uno sulla schiena, ma il numero uno ce l’ha davanti e poi non lo vede più.

Matej MOHORIC. 6. Ha talento da vendere, corre con grande attenzione e lucidità, alla fine porta a casa un 5° posto che per uno come lui non è il massimo, ma non è nemmeno pochissimo e fa curriculum.

Davide FORMOLO. 6,5. Reduce dal Covid non può essere al top, ma è il migliore dei nostri con un 7° posto che dice molto di Davide: è un cagnaccio.

Lenny MARTINEZ. 7. Il figlio e nipote d’arte sta bene e, pur convocato in extremis, lo conferma in una corsa che non mente. Il ragazzo ha solo 20 anni, ma ha doti fuori dal comune.

Filippo ZANA. 6,5. L’ex campione d’Italia fa un corsone, su strade che non lo davano per super performante, ma il vicentino ha stoffa e forse anche qualcosa di più.

Ben HEALY. 5. Il 23enne irlandese dimostra d’avere gambe, ma in certe occasioni occorre avere anche un po’ di testa. Scatta a vanvera a più riprese, alla fine resta con il serbatoio vuoto, mentre gli altri fanno il pieno.

Francesco BUSATTO. 8. Al suo esordio in una grande corsa fa una grandissima corsa.

Fran MUÑOZ. 6. Il 22enne catalano della Polti Kometa è uno dei primi a scattare dopo soli 9 km. Parte con Oscar Riesebeek (Alpecin Deceuninck), Cristian Rodriguez (Arkea B&B), Mathias Vacek (Lidl Trek), Logan Currie (Lotto Dstny), Felix Engelhardt (Jayco AlUla) e Anders Johannessen (Uno X). Ci provano, troppo presto, ma ci provano. 

Lotte KOPECKY. 10. La 28enne campionessa del mondo fa il bis sullo sterrato che più ama. Dopo il successo del 2022 ecco il bis dichiarato. Nonostante la marcatura stretta di Elisa Longo Borghini, la belga fa valere le sue doti di atleta completa, completissima, quindi anche veloce, scattante. È la campionessa del mondo in carica, c’è poco da aggiungere, se non che per lei questo ennesimo successo vale semplicemente una conferma.

Elisa LONGO BORGHINI. 9,5. Cosa le vuoi dire? Niente. Se non brava, bravissima, ancora una volta, come sempre. Tosta come poche, determinata come nessuno. Parte e sa che deve solo controllare la maglia iridata: dove va la Kopecky va lei. Entrambe sul podio, Elisa appena sotto. Di poco, molto poco.

Demi VOLLERING. 7. La 27enne olandese è sempre lì, anche se oggi deve pagare dazio, ma in una corsa di questo tipo, anche il podio vale molto. Pesa.

Marianne VOS. 5,5. È la regina, è l’indomabile e eterna Marianne, ma oggi cade nella polvere. La corsa è esigente, lei a 36 anni suonati arriva un po’ suonata.

Alena AMIALIUSIK. 6,5. La 35enne bielorussa della UAE Team ADQ ci prova, con Amber Kraak (FDJ - SUEZ) e Riejanne Markus (Team Visma | Lease a Bike). Sanno che non è facile, ma provano a far saltare il banco, poi saltano loro a 20 km dal traguardo. Ci sta.

Barbara MALCOTTI. 6,5. La 24enne trentina della Human Powered Health anima la prima fuga di giornata in compagnia di nove compagne di avventura: Mischa Bredewold (Team SD Worx - Protime), Kimberley Le Court (AG Insurance - Soudal Team), Neve Bradbury (Canyon//SRAM Racing), Amber Kraak (FDJ - SUEZ), Yara Kastelijn (Fenix-Deceuninck), Elizabeth Deignan (Lidl - Trek), Riejanne Markus(Team Visma | Lease a Bike), Alena Amialiusik (UAE Team ADQ) e Anouska Koster (Uno-X Mobility). La trentina poi fa la sua onesta corsa, dopo la Persico è la terza italiana meglio piazzata (26°): può essere più che soddisfatta.

 

 

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Pogacar è forte, ma gli altri alzano bandiera bianca troppo presto.
2 marzo 2024 18:15 ghorio
D'accordo, ma gli latri ciclisti hanno fatto davvero una magra figura. Bisognava tentare almeno di contrastarlo. Deludenti tra l'altro le squadre maggiori che hanno lasciato i loro leader a casa.

@ghorio
2 marzo 2024 19:10 Frank46
Hai ragione quando dici che il problema sono state le squadre che hanno lasciato i loro leader a casa.
Mentre per l'atteggiamento dei corridori non credo che le cose stiano così. Semplicemente nessuno aveva le gambe e il talento per provare anche solo a contrastare Pogacar.
Non a caso ogni volta che qualcuno andava a tutta per provare a portare via un gruppettino l' unica cosa che succedeva è che si formava un filone indiano di 20 corridori.
Poi alla fine si sono un po' sgranati ma più per buoni movimento dal punto di vista tattico di qualche corridore e per benzina che finiva per altri corridori.

C'era un fenomeno e poi dietro di lui un livellamento su valori medi o al max medio/alti.

Pogacar
2 marzo 2024 19:13 Panassa
Immerso. Un fenomeno.

@ghorio c'era poco da fare
2 marzo 2024 19:44 Franco P.
In una gara come questa la differenza come ha detto anche Frank46 la fanno le gambe e il talento e non la tattica ed oggi non c'era nessuno al livello di Pogacar.

Oggi
2 marzo 2024 19:57 Bicio2702
Pogacar avrebbe vinto comunque, ai -80, -50, -20, -2, in volata.
Troppo superiore...

Nuovo Mercks
2 marzo 2024 21:05 apprendista passista
Verissimo

Mah
2 marzo 2024 21:27 mosca.cattiva
Prestazione stratosferica al limite...o oltre??

@ apprendista passista
2 marzo 2024 22:19 Albertone
Nuovo chi !?!? Di Eddy Merckx ne esiste solo 1.

mosca.cattiva
2 marzo 2024 23:47 Buzz66
Siamo ancora a questo livello?
Con uno che ha vinto e rivinto tutto il possibile ed ha solo 25 anni?
Ok, il mondo è bello perché è vario…

Per Albertone
3 marzo 2024 07:32 apprendista passista
Per il modo di correre il paragone con Eddy ci sta tutto, secondo me. Poi, a livello di palmares concordo con te e con chi lo ritiene il più forte atleta ( non solo come ciclista) di sempre.

Buzz66
3 marzo 2024 08:45 lele
Bello perché “avario”!

Ma dai..
3 marzo 2024 12:28 Berna71
Allora 5 mesi senza gare ..81 km fuga al rientro e la media della gara 4 Min e più distacco al traguardo.....mah mah mah...tanti dubbi x me

berna71
3 marzo 2024 15:24 fransoli
io lo meni sul fuoco non ce le metto altrimenti poi mi scotto ma allor adovresti dire lo stesso per Vingegaard che in Spagna se non erro ha vinto 3 tappe su 4 levandosi sempre tutti di ruota, anche lui alla prima uscita stagionale... qui la cosa ha fatto più rumore perché è partito ai -81 però il solco lo ha scavato nei primi 10 chilometri di azione.

Soliti dubbi
3 marzo 2024 17:08 marco1970
Allora io la mano sul fuoco non la metterei nemmeno per grandi atleti di altre discipline anche sulle prestazioni di grandi tennisti ad esempio e non solo.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Jonathan MILAN. 10 e lode. Ganna Consonni Milaaaaannn!!! È il quartetto meno uno. Meno Lamon, che generalmente è l’uomo in più, che oggi è a casa, probabilmente a saltare sul divano come e quanto i propri compagni d’oro. Rischia di...


«Oggi non c’è da dare zampate a nessuno». Re Leone non è che mi stai diventando troppo mansueto? «Ma no risponde – risponde Mario Cipollini – la tappa è andata via come da copione: fuga, squadre dei velocisti che...


Ho sentito gente, alla partenza, dire cose così: “Magari, oggi, sul Capo Mele, gli si chiude di nuovo la vena e...”. Lo chiamerei effetto Pogacar. Il Giro ha speso bene i suoi soldi per ingaggiarlo. Un investimento perfetto, che come...


Dopo l’attacco a sorpresa di Filippo Ganna, la vittoria non era del tutto scontata, ma Jonathan Milan è stato il più potente di tutti e, dopo il secondo posto di ieri alle spalle di Merlier, oggi la vittoria è andata...


All'uscita di Laigueglia, appena ha visto la strada alzarsi verso Capo Mele, Filippo Ganna è scattato in testa al gruppo, seduto, potente. Una progressione poderosa, un allungo deciso e poi via a tutta, in posizione da cronomen per tutta la...


La vittoria centrata ad Andora da Jonathan Milan è la prima firmata in questa edizione del Giro d’Italia da un ciclista azzurro. Per il velocista friulano si tratta del bis personale alla corsa rosa, esattamente un anno dopo il sigillo...


Ed ecco il gigante di Buja! Jonathan Milan si prende la rivincita, esalta il lavoro della sua Lidl Trek e anticipa Groves,   Bauhaus, Kooij,  Merlier e Ballerini sul traguardo della quarta tappa del giro d'Italia, la Acqui Terme-Andora di 190...


Continua la caccia a difetti e punti deboli di Tadej Pogacar: alla partenza di Acqui Terme c’è chi ha visto lo sloveno rosa sbadigliare senza mettersi la mano davanti alla bocca. Curiosità per le sale stampa del Giro: in quella...


Il Giro d'Italia di Biniam Girmay è finito ad una sessantina chilometri dal traguardo di Andora, nella lunga discesa che portava a Savona. L'eritreo della Intermarché Wanty è stato coinvolto prima in una caduta che ha visto finire a terra...


A distanza di oltre un mese dal grave incidente subito nella quarta tappa dell'Itzulia Basque Country - era il 4 di aprile -, Jonas Vingegaard è tornato in sella e ha potuto effettuare il suo primo allenamento all'aperto. Occasione celebrata...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi