IL DRAMMA DI SERGIO MARTIN: «MEGLIO SULLA SEDIA A ROTELLE CHE SOTTO UNA PIETRA TOMBALE»

STORIA | 22/04/2023 | 08:00
di Paolo Broggi

L’inizio della storia di Sergio Román Martín sembra la fotocopia di quella di Egan Bernal. «Era un allenamento di routine, due ore sulla bici da cronometro. Non sono uno specialista, ma mi difendo e volevo far bene al campionato nazionale. Stavo percorrendo una strada diritta, ero impegnato a testa bassa, concentrato.. Sulla strada c'era un furgone della manutenzione stradale, non era ben segnalato e ci ho sbattuto contro frontalmente».


Qui però la storia del ventiseienne corridore spagnolo della Caja Rural RGA cambia: «Mi sono svegliato a terra. Quello è stato il primo momento in cui non sentivo le gambe. Ho chiamato mia mamma “sono caduto, sto bene”, ma non so nemmeno io come ho fatto».


Il 7 marzo la vita di Martin è cambiata: in quell'incidente ha rotto due vertebre e danneggiato il midollo spinale. Lo hanno operato d'urgenza all'Hospital 12 de Octubre dove è stato portato in elicottero e, 16 giorni dopo, è stato trasportato a Toledo. «Non sento né ho la capacità di muovere tutto ciò che è sotto il punto della lesone al midollo. Forse in futuro ci sarà la possibilità di riprendersi. Non lo sappiamo, solo il tempo lo dirà».

Sergio si è raccontato a Lucas Saez Bravo del quotidiano El Mundo, che ha realizzato un reportage davvero emozionante. Vi proponiamo alcuni dei passaggi più significativi.

LA FISIOTERAPIA. «Avevo già corso 19 giorni quest’anno, adesso però non riesco a guardare il ciclismo, mi sento ancora parte di quel mondo. Sono qui e vorrei fare sempre di più, il mio fisioterapista Carlos Aparicio deve... fermarmi. Io sono abituato a carichi di lavoro 100 volte superori ma devo accontentarmi di piccoli allenamenti, le mie serie ora sono queste».

LA GUARIGIONE. «È possibile che, non appena l'infiammazione si sarà attenuata, ci sarà più connessione e magari io riesca a riprendermi. Muovi prima un dito, poi un piede, poi l'altro... Ma non dipende da me, né dai medici né dalla riabilitazione. Quando deve succedere, succederà. Se succede...».

IL CARATTERE. «Mi considero ottimista, allegro e attivo. Certo, ci sono giorni peggiori, è normale. Qualche giorno fa ho scritto su Instagram “Quelle gambe che mi hanno dato tanta gioia in bici, che mi sono sentito bruciare per aver dato tutto alla Vuelta, adesso non ci sono, non si muovono, non sentono né freddo né caldo...”. L'ho scritto perché volevo mostrare la realtà. Ci sono tante persone che non sono a conoscenza della situazione, di cosa sia un infortunio del genere».

MESSAGGI E FATICA. In tanti lo incitano, Egan Bernal gli ha scritto e lo stesso ha fatto Alejandro Valverde, ma il primo sogno da raggiungere per Sergio è l’autonomia: «Mi sollevano, non sono ancora capace di farlo ma sto imparando. La mia giornata prevede colazione, attività, fisioterapia e terapia occupazionale, per imparare a gestirmi quotidianamente».

LA BICI. «Ho iniziato a pedalare a sei anni con mio fratello, a 15 anni ho capito che potevo essere un professionista, è stato quando ho visto Froome, il mio idolo, vincere il Tour. Ho realizzato il mio sogno, in questo sono stato fortunato. Non è stato facile. Adesso per un incidente la mia vita si è fermata. Non posso tornare indietro, devo andare avanti».

ONESTA’. L’ultimo pensiero è quello che il giornalista spagnolo definisce un “brutale eserczio di onestà": «Avrei potuto rendermene conto un secondo prima e reagire. Oppure avrebbe potuto andare peggio e ritrovarmi tetraplegico e non muovere nemmeno le mani. Opurre ancora potevo morire. È successo e basta, almeno sono vivo: preferisco essere su una sedia a rotelle piuttosto che con un mazzo di fiori e una pietra sopra».

Foto di José Ayma per El Mundo

Copyright © TBW
COMMENTI
Di cuore
22 aprile 2023 10:15 Carbonio67
Di cuore ti auguro di tornare in forma

Forza Sergio Román
22 aprile 2023 11:00 9colli
Ti Auguro con tutto il Cuore di ritornare a pedalare sulla Tua Bici.

Storia da brividi
22 aprile 2023 18:46 Cicorececconi
Voglio augurarti tante belle cose per il futuro. In salute, anche senza bici.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Era lo scorso 14 luglio: terza tappa del Giro della Val d'Aosta, uno degli appuntamenti di prestigio della stagione. Una discesa che doveva portare i corridori verso il traguardo, ma che per Lorenzo Rinaldi ha iniziato una ripidissima salita nella...


Perché la bicicletta va veloce ma mai di fretta. Perché la bicicletta è più libera di quel che ci si aspetta. Perché la bicicletta è forte e ti porta fin sulla vetta. Perché la bicicletta è umana, democratica, sostenibile e...


Uno scricchiolio, l'implosione improvvisa e tanta paura. Si è sfiorata la tragedia domenica sera a Oropa. La gigantesca bicicletta realizzata dall'artista Ivano Munarin è crollata su sé stessa travolgendo le persone che stavano posando per una foto ricordo. Tra loro...


Si conoscono i percorsi dei Campionati Italiani a cronometro organizzati dall’Unione Ciclistica Larcianese in programma a Grosseto il 19 e 20 giugno. Partenza ed arrivo in Viale della Repubblica e percorso interamente pianeggiante che tocca le zone di Principina a...


Tadej Pogačar ha vinto il Giro d’Italia ma ha stravinto anche il FantaGiro d’Italia. Il progetto lanciato da RCS Sport, a fronte di una poderosa promozione, ha riscosso notevole interesse, sfiorando gli 80 mila utenti iscritti e le 108 mila...


Il 16 giugno si avvicina e se molti di voi hanno messo nel mirino la quinta edizione della BERGHEM#molamia, sappiate che la presentazione ufficiale della manifestazione è stata fissata per venerdì 31 maggio alle ore 20:30 al Neuchatel 1928 di...


La bici con le sue emozioni e i suoi colori ha trasportato anche quest’anno gli istituti primari del comprensorio spoletino in occasione di “Pedalando nei Sogni: Bambini e Bicicletta…un Amore Infinito”. La seconda edizione del concorso di disegno tematico, promosso...


Il demone in bicicletta è un insegnante di Storia e Filosofia con la passione (necessità?, bisogno?, urgenza?, istinto?, ispirazione?) dello scrivere. Saggi, critiche, memorie. All’anagrafe risulta Luigi Antonio Pedretti, in copertina compare Pierluigi Pedretti, lui si firma Luigi Pedretti. Uno...


Pedalare è il modo migliore per scoprire le bellezze del nostro Paese e la Romagna è una delle zone che per prime ha creduto nel cicloturismo. In questo meraviglioso angolo d'Italia Ciao Bellezza ha selezionato l'Hotel Il Villino, che troneggia...


Dopo il Giro della Bolghera, salta anche il Trofeo Degasperi. Il ciclismo trentino ha perso le sue due grandi classiche nella stagione 2024, con la viva speranza di poterle riabbracciare nel 2025. Se a mettere in difficoltà la Bolghera sono...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi