COLBRELLI. UNA MERIDA ESCLUSIVA, LE SGRIDATE DELLO ZIO BRUNO E... GALLERY

PROFESSIONISTI | 01/12/2021 | 08:10
di Angelo Costa

Prima o poi si torna alle origini. Capita anche a Sonny Colbrelli, il miglior ciclista italiano dell’anno: presentandosi nella sede della Merida Italy, a Corte Tegge, per ritirare una mountain bike realizzata in esemplare unico per lui, il Cobra rivive sensazioni che arrivano da lontano. Una è proprio il fuoristrada, l’inizio della sua storia in bici: lì corse la prima gara quando era un bimbo grasso e miope, vincendola. Un’altra è il legame con la famiglia Reverberi, che vive a una manciata di chilometri da questo Natale anticipato: lì, oltre un decennio fa, ha iniziato il cammino che, nell’ultima stagione, l’ha portato a vincere prima il campionato italiano, poi quello europeo infine la Parigi-Roubaix da debuttante sul pavè.


«È stato un anno in cui è andato tutto bene, forse soltanto l’inizio poteva essere migliore. Dal campionato italiano in poi ho cambiato modo di correre, mi sono imposto di non aspettare più le volate, ma di muovermi in anticipo: così sono riuscito a fare grandi cose», racconta Colbrelli non distogliendo gli occhi dal gioiello consegnatogli dalla Merida per le sue scorribande su sterrati e prati, un telaio realizzato dal bike designer Andrea De Luca, soltanto omonimo del telecronista, con una livrea ispirata alla pelle del cobra.


Di gioielli nella sala esposizioni dell’azienda reggiana c’è anche la pietra di 17 chili che spetta al vincitore della Rubè («La vera fatica non è stata conquistarla, ma convincere mia moglie a tenerla in casa e non in giardino», scherza): è lì davanti che Sonny si concede a foto, selfie, chiacchiere di vario genere, quasi tutte su un’impresa che resterà unica come la data autunnale in cui ha vinto lui. Ma con Colbrelli è inevitabile toccare il discorso sui suoi precedenti reggiani, il rapporto stretto con i Reverberi che l’hanno lanciato nel professionismo e ancora lo considerano, come del resto l’intera Bardiani Csf, un figlio.

«Bruno l’ho sentito al telefono mentre arrivavo qui, prima di tornare a casa passerò sicuramente a salutarlo. Quante volte ho fatto questa strada per andare a prendere i suoi cazziatoni…», sorride Colbrelli, prima di regalare un paio di aneddoti. «Non dimenticherò mai quando in Qatar, passando davanti al mio tavolo mentre cenavo e vedendo che bevevo acqua gassata, Bruno mi bacchettò: complimenti, già sei gonfio, così ti gonfi ancora di più. E anche quando, sempre in un Paese arabo, mi fece salire sull’ammiraglia con lui per andare alla partenza e cominciò a dirmene tante che si distrasse e per poco non tamponò l’auto davanti: frenò di colpo, scartò sulla sinistra e, forse per il brivido appena corso, rincarò la dose di parole».

Da quellesgridate, è uscito questo Colbrelli che oggi, a 31 anni, è arrivato al grande successo, promettendo di non fermarsi qui. «Con Reverberi ho imparato che il peso conta parecchio e a questo devo la mia crescita. Gli anni passati qui mi hanno aiutato ad affrontare bene il mondo dei pro, facendo le cose nei modi e nei tempi giusti: i giovani oggi sognano tutti di entrare subito in uno squadrone World Tour, ma la fretta ne sta bruciando tanti. Con dirigenti e tecnici della Bardiani Csf ho ancora un rapporto straordinario, con Bruno scherzo spesso dicendogli: quando alzi il budget, così torno a correre con te?». Chi può dirlo, magari succede.

da Il Resto del Carlino

Copyright © TBW
COMMENTI
Cobra???
1 dicembre 2021 19:07 Il serpente
Il vero e unico cobra è Riki; trovate un altro soprannome.

Un solo Cobra
2 dicembre 2021 08:18 Roxy77
Concordo con il lettore troviamo un altro soprannome x il grande Sonny, di Cobra c'è ne solo uno...quello di Formigine

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
È arrivata in queste ore la decisione dell’ANAS di Sondrio che, per ragioni di sicurezza, non consente l’apertura al traffico sulla strada che porta al Passo dello Stelvio. Le recenti nevicate sugli ultimi chilometri del valico e le temperature instabili...


Una foto che la ritrae sul gradino più alto del podio del Trofeo Alfredo Binda di Cittiglio e una decina di righe per ringraziare, informare e fare una promessa. A due settimane dal pauroso incidente alla Vuelta a Burgos Feminas,...


Come già anticipato su più fronti, il 2024 rappresenta un anno di fondamentale importanza per Guerciotti, in quanto coincide con il raggiungimento di un obiettivo estremamente rilevante, quello dei primi sessant’anni di attività. Per celebrare al meglio il suo Sessantesimo...


Direttamente dal treno che lo riportava a casa dal gran finale romano del Giro d'Italia, lunedì Davide Piganzoli ha condiviso con noi alcune riflessioni sul suo primo grande giro, che ha concluso al 13° posto, miglior piazzamento in classifica generale...


Sono già passati 30 anni da quando Pascal Richard vinse la Maglia Verde come miglior scalatore al Giro d'Italia 1994 e sul traguardo di Milano venne premiato da Francesco Moser. Quell'immagine, in un poster celebrativo, gli è stata regalata da Gigi...


Di ritorno dal Giro d’Italia, il suo 59esimo grande giro in carriera, Michele Pallini, per anni massaggiatore di Vincenzo Nibali e attualmente nello staff dell’Astana, è salito in cattedra a Rimini Wellness: è stato tra i relatori del primo congresso...


  La Svizzera di lingua italiana si appresta a ospitare la terza edizione di Axion Lugano Summer Ride, autentico carosello di ciclismo per ogni età. L’evento si svolgerà domenica 2 giugno con regia del Velo Club Lugano del presidente Andrea...


Importante e prestigioso riconoscimento per il Gruppo Sportivo Emilia che per la prossima edizione del Giro dell’Emilia Granarolo in programma il 5 ottobre, godrà del patrocinio della Fondazione Guglielmo Marconi. Nell’ambito delle celebrazioni dei 150 anni dalla nascita dello scienziato...


La puntata di Velò andata in onda giovedì sera su TvSei è stata particolarmente interessante, si è parlato di Giro d'Italia, delle imprese di Pogacar e Pellizzariu e di tanto altro ancora con Luciano Rabottini, Riccardo Magrini, Alessandro Donati e Massimiliano Gentili. Come...


Una grande sfida, una corsa nella corsa. Si è svolta sabato 25 maggio, nel suggestivo scenario della spiaggia del Poetto a Cagliari, la tappa italiana del circuito WTCS, prova che chiudeva il periodo di qualificazione olimpica assegnando gli ultimi punti...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi