MARTINELLO. «Max, Gigi, la Rai e il rispetto»

TV | 03/05/2016 | 17:12
La vigilia del Giro d'Italia è animata da notizie, scelte e polemiche che riguardano RaiSport, con molti interventi dei telespettatori che frequentano i social. E Silvio Martinello - che ha il pregio di essere sempre diretto e puntuale - ha scelto di affidare a facebook il suo pensiero al riguardo. Ve lo proponiamo:

So già che mi converrebbe starmene zitto, ma Max Lelli è stato ed è anche un amico, quindi voglio comunque esprimergli pubblicamente la mia vicinanza in merito a quanto gli è accaduto. Non entro nel merito dei fatti e delle modalità, chi si scandalizza evidentemente vive in un mondo circondato da sirene che suonano il violino ed emettono suoni angelici, ma i commenti che stanno invadendo le bacheche in alcuni casi sono proprio aberranti. La solidarietà a Max, sincera e non, ed il dispiacere per l'epilogo della sua collaborazione con Raisport sono legittimi, ma usare il pretesto per sparare come in molti stanno facendo su tutto e su tutti è inaccettabile.

Vorrei invitare questi signori e signore ad essere più cauti nei giudizi, chi lavora può piacere o non piacere, ma svolge le proprie mansioni al meglio delle sue possibilità, preparandosi e cercando di essere all'altezza del ruolo che viene chiamato a coprire. Il ciclismo rimane, nonostante la presenza di certi "appassionati fanatici integralisti", uno sport dove il rispetto conta ancora qualcosa, siamo tutti invitati a perseguirlo.

Il ruolo del commentatore tecnico, e ci aggiungo anche del telecronista, nel ciclismo ha assunto un' importanza sempre più rilevante. Ogni frase viene sezionata attentamente, chi viene chiamato a svolgere tali delicate mansioni deve studiare e prepararsi costantemente, soprattutto nelle lunghissime dirette dei grandi eventi, eventuali falle emergono in tutta la loro gravità. Se ci aggiungiamo la cassa di risonanza che esercitano i social e varie piattaforme specifiche dove appassionati più o meno competenti, nascondendo spesso la loro reale identità, giudicano tutto ciò che viene detto e dibattuto, facile intuire che l'improvvisazione non è più tollerata.

Sparare sulla Rai è una delle passioni principali degli Italiani, anche Raisport non viene risparmiata naturalmente. Si scrivono e si danno per acquisite "notizie" che non corrispondono alla realtà, "allontanamenti" attuali confrontati con "allontanamenti" passati, balle spaziali (per usare un termine comprensibile a tutti). Dal 2003, anno in cui ho iniziato a collaborare con Raisport, non ho mai visto nessun collaboratore gentilmente invitato a cercarsi altro da fare. In questo 2016 è la prima volta che a qualcuno non viene rinnovato il contratto (l'amico Gigi Sgarbozza), o al quale il contratto viene interrotto durante la stagione (l'amico Max Lelli), negli altri casi citati non ci sono stati allontanamenti. Auro Bulbarelli è sempre un caporedattore a Raisport, ma non si occupa più di ciclismo. Paolo Savoldelli se ne andò perché non più d'accordo sull'operato di chi allora gestiva il ciclismo, e che tra l'altro lo aveva inserito nella squadra, ovvero lo stesso Bulbarelli, nessuno lo mise alla porta. Competente e professionale com'è, Paolo non ci ha messo molto a trovare una nuova collocazione. Davide Cassani, che di questo ruolo è stato il pioniere, decise con libera scelta di intraprendere una nuova strada nel 2014, come tutti sanno. Pongo pertanto un quesito a tutti coloro che stanno sfogando il loro disagio sulle tastiere:

È consentito ai responsabili di una testata giornalistica di fare responsabilmente le proprie scelte? Io penso di sì! È legittimo sfogare la propria rabbia come molti stanno facendo, gettando discredito ed infamando professionisti che svolgono seriamente il loro lavoro? Io penso di no! L'offerta è talmente ampia ed articolata che il Giro e tutti gli eventi di ciclismo si possono seguire su canali e piattaforme diverse dalla Rai ormai da tempo, quindi dotatevi di connessioni veloci o batterie nuove del vostro telecomando, e seguite il ciclismo dove più vi piace, evitando di scivolare in commenti offensivi o denigratori. Di ciclismo in TV ce n'è per tutti i gusti e per tutti i livelli, basta organizzarsi.

All'amico Max Lelli, che spero di vedere presto per farci 2 risate insieme, suggerisco di guardare avanti, la vita continua, e lui unendo competenza tecnica ad una naturale simpatia, continuerà a garantirsi delle belle soddisfazioni. Quella vissuta con RaiSport rimarrà un'esperienza che lo ha certamente fatto crescere.
Con l'occasione approfitto per salutare ed inviare un abbraccio affettuoso anche al grande Gigi Sgarbozza, dopo tanti anni non farà più parte della squadra di Raisport al Giro. So che gli dispiace molto, ma credo che Gigi possa essere felice ugualmente delle opportunità che la vita gli ha riservato, e tra queste la lunga permanenza nella squadra di Raisport è senza dubbio uno dei suoi vanti.
Concludo augurando Buon Giro 2016 a tutti, ovunque lo seguirete, divertitevi, sarà come sempre uno spettacolo imperdibile grazie all'impegno dei corridori. Per quanto riguarda me e la squadra di RaiSport di cui con orgoglio faccio parte, faremo come sempre del nostro meglio.

Silvio Martinello
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COMMENTI
3 maggio 2016 17:28 Tarango
Che dire, mancano solo le previsioni del tempo.

3 maggio 2016 17:36 faustino
Puntuale come sempre! Impaziente di seguire quotidianamente Raisport nell'avventura Giro 2016.

Vede Sig. Martinello,
3 maggio 2016 18:11 Fra74
quando una PERSONA diventa, anche suo malgrado, PERSONAGGIO PUBBLICO, deve sottostare anche alle varie "critiche", più o meno gratuite; certo, condivido con Lei il fatto che se le varie espressioni diventano offensive o di cattivo gusto, certo che lasciano il tempo che trovano e non ci si dovrebbe curare di loro, ed eventualmente, ci sono le sedi competenti per zittire questi pseudi-critici.
Precisato ciò, mi permetta di "punzecchiarla": ha svolto il ruolo di Avvocato Difensore del Sig. LELLI, che non ne ha bisogno, a mio parere, con un lungo scritto, poi, però, nei confronti dello Sgarbozza, si è limitato a "poche righe".
Difesa equa?!? A leggere le righe (a contarle!), non proprio.
Francesco Conti-Jesi (AN).

Caro Martinelli ti scrivo....................
3 maggio 2016 19:29 Massimoge
Premesso che spesso commento le notizie di Tuttobiciweb e mai mi sono permesso di esprimere giudizi offensivi nei confronti di chiunque. Premesso che come Martinello non condivido espressioni forti soprattutto in quanto spesso non conosciamo la realtà dei fatti. Ritengo Silvio Martinello un commentatore tecnico capace, competente e dotato di ironia, dote assai rara tra i commentatori e giornalisti Rai. Questo non mi esime dal dire che noto, in arrivi in volata di gruppi ristretti, qualche errore di troppo nell'inviduare il vincitore e i piazzati, però il mestiere non è facile e ci può stare. Veniamo alla polemica. Per quanto riguarda Gigi Sgarbozza non resta che prendere atto del suo saluto di commiato, da vero signore. Il mancato rinnovo del contratto ci può anche stare in virtù dell'età. Su Lelli la cosa è un po' diversa. Continuo a ritenere che è stato allontanato per aver concesso a Tuttobiciweb l'intervista sui “motorini”, cosa non gradita dai dirigenti Rai. Attenzione, non gradita, non tanto per l'argomento trattato, affrontato anche da Radiocorsa, bensì per averla rilasciata al di fuori della “famiglia Rai” compiendo così, secondo i dirigenti dell'azienda di Stato, il grave reato di “lesa maesta”. La sua risposta caro Martinelli per alcuni aspetti può anche essere condivisa, se pur molto “aziendalista”. Non voglio entrare nel merito della supponenza Rai per quanto riguarda lo sport e in modo particolare il ciclismo, vedi interviste, vedi immagini, vedi poco spazio ai colleghi. Detto questo le auguro di continuare a fare bene il suo lavoro come ha sempre fatto e come sono certo continuerà a fare. Mi auguro solo che lo faccia sempre con la “schiena dritta” come ha sempre fatto nella sua carriera. Auguri di cuore. Massimo Lagomarsino

Martinello
3 maggio 2016 20:53 Partanna
Come sempre grande professionista. Si può condividere più o meno le sue analisi tecniche ma da quando Martinello e\' nella squadra Rai ha alzato e di molto L asticella della professionalità cosa che gli permetterà di continuare in maniera crescente la sua carriera in Rai. Con Pancani, parere personale, coppia perfetta so compensano e L intesa è sempre al top con un sottile bene ironica che non guasta mai. Certo per capire la sottile ironia bisogna essere avanti.....cosa che nel pubblico televisivo del ciclismo manca.
Bravo Martinello

Rilassati
3 maggio 2016 23:45 IngZanatta
Martinello deve imparare a sopportare meglio le critiche, non mi sembra che nessuno abbia esagerato, almeno su questo blog.

Savoldelli non se ne andò,fu cacciato
4 maggio 2016 00:33 pickett
Così,almeno disse lui.Secondo la sua versione,nei mesi precedenti il Giro chiese + volte ai dirigenti RAI se intendevano rinnovargli il contratto, senza avere una risposta precisa.Venne poi silurato nell'imminenza della corsa rosa.O mentì allora Savoldelli,o mente adesso Martinello,forse confidando nella memoria corta dei partecipanti a questo blog.

si, va be'...
4 maggio 2016 08:50 mdesanctis
ma la De Stefano è insopportabile.
Lo dico fuori dai denti, con il rischio che questo mio post venga tagliato.
Sgarbozza: brav'uomo ma tecnicamente un disastro.
Lelli: lo scorso anno avevo finalmente cominciato ad apprezzare la sua "verve" toscana. Con espressioni divertenti e giudizi tecnici corretti. Peccato.
Martinello: ogni tanto gli scappa il corridore sbagliato agli arrivi? E ci credo. ormai con caschi e occhiali non sono facilmente riconoscibili. E poi, leggenda vuole che anche il mitico De Zan ogni tanto agli arrivi sparasse nomi a caso. Grande era e grande rimane. Oltretutto gli sprint vengono ripresi con telecamere fisse e, anche con lo zoom, si fatica a vedere bene.
Viva il Giro. Abbasso il Processo con Zia De Stefano che farà i soliti teatrini inutili.
mdesanctis

SERVIZIO PUBBLICO, pagato da noiiiiiiii
4 maggio 2016 09:06 The rider
Sig. Martinello, secondo me lei ha ragione solo sul fatto che lavoro altrui va sempre rispettato, ma lei (come i suoi colleghi) fornisce un servizio pubblico pagato dai contribuenti, i quali hanno tutto il diritto di lamentarsi (ovviamente senza offendere) se il servizio è scarso o non all'altezza di quello che si aspettano.

Pontimau.

Martinello accetta le critiche
4 maggio 2016 10:47 runner
Non entro nel merito dei suoi commenti, ma vorrei solo sottolineare ancora una volta l'insofferenza di Martinello nei confronti di quelli che lui chiama "leoni da tastiera". Certo è bello poter esprimere liberamente le proprie opinioni davanti a milioni di telespettatori. Noi, invece, dobbiamo purtroppo subìre (ad esempio) le mielose retoriche della De Stefano e i vostri commenti spesso diretti "dall'alto"...e lo sapete bene che anche voi avete le vostre direttive...
Pertanto, caro Martinello, lasciaci almeno la libertà di scrivere qualche post che, magari, a volte non ti piace tanto.
Siamo in democrazia o no?

Lelli e....
4 maggio 2016 10:52 luki
Purtroppo mamma rai non riesce a tenersi la gente brava. Si tiene una Di Stefano lagnosa e insopportabile, sembra sempre che sia ad una commemorazione funebre. E poi la smetta con sto Cancellara, vede solo lui.Cadono trenta corridori e pensa solo a Cancellara gli altri non esistono, quando poi comincia il processo alla tappa spengo la tele perchè è di un'insulsaggine unica.Mi piacerebbe sapere in che manica è infilata per non essere mai cacciata. Rottamatela e tenete la gente che è meglio preparata.
Luki

L'amico Silvio
4 maggio 2016 12:32 buendia
Tante tante belle parole, ma il cuore della questione è banale: è in 4 parole e un punto esclamativo: “Io penso di si!”
Sostanzialmente Martinello ritiene che i responsabili possano fare le proprie scelte. Assolutamente legittimo, ineccepibile.

Io generalmente sto dalla parte del collega, un po’ perché conosco le dinamiche, non sempre chiare, che portano a queste scelte, un po’ per storia e cultura personale.

Martinello fa una scelta diversa, decide di difendere pubblicamente l’azienda, non già nei confronti di due semplici colleghi, ma di due amici.
Quello che mi risulta strano è che Martinello, dopo questa presa di posizione, possa pensare che (l’amico Max) e (l’amico Gigi) possano ancora considerarlo l’amico Silvio.

d'accordo
4 maggio 2016 13:06 colt
d'accordo al 100x100 con 'luki'

vero ma non verissimo
4 maggio 2016 13:13 geo
In RAI c'è troppa gente che è lì per motivi politici e non per capacità e merito. Nessuna nostalgia per Sgarbozza: semplicemente incapace di pronunciare nomi e cognomi stranieri, incapace di commentare gare nelle quali veniva spesso messo (chissà perché?) come quelle femminili (di cui non conosceva i nomi). Ci sarebbe qualcun'altro da sostituire che è molto peggio del povero Lelli.

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