GIRO DELL'EMILIA. Si corre nel nome dei marò Girone e Latorre

PROFESSIONISTI | 24/09/2015 | 14:17
Dopo la “prima” dello scorso anno il Gruppo Sportivo Emilia si appresta a far vivere a tutti gli appassionati di ciclismo e non una giornata di grande sport con il doppio appuntamento che, sabato 10 ottobre, vedrà la Città di Bologna rivestire il ruolo di capitale delle due ruote.

Il Giro dell’Emilia – Granarolo e il Giro dell’Emilia Unipol Banca – Internazionale Donne Elite sono stati presentati questa mattina nel prestigioso Vip Club del Polo di Bologna Fiere che venerdì 9 ottobre ospiterà tutte le operazioni di punzonatura e la presentazione delle squadre partecipanti alle due gare oltre alla partenza del Giro dell’Emilia – Granarolo il giorno successivo.

«Lo scorso anno – ha dichiarato Adriano Amici – le due gare hanno riscosso un grande successo; la prova maschile con le sue gloriose novantasette edizioni ha contribuito a scrivere pagine importanti della storia del ciclismo e della vita di Bologna, la giovane gara femminile invece quest’anno ha raccolto grandi consensi tra gli addetti ai lavori. Questo ci ripaga di tutto il lavoro che, unitamente a Bologna Fiere, Granarolo e Unipol Banca, portiamo avanti da un anno intero e ci da nuovi stimoli per pensare in grande per il 2016. Proprio nei giorni scorsi – ha proseguito Amici - abbiamo ricevuto un importante riconoscimento: l’Unione Ciclistica Internazionale si è dichiarata disponibile ad inserire la gara nel circuito World Tour già dal prossimo anno. Una proposta che ci onora e che stiamo valutando».

Nel corso della presentazione alla quale sono intervenuti anche Antonio Bruzzone (Direttore Generale di Bologna Fiere), Gianpiero Calzolari (Presidente Granarolo), Gianpaolo Berardi, Area Manager Emilia Romagna di Unipol Banca, oltre a Massimiliano Danielli (Dirigente Unità Interattiva Innovazione, Programmazione e Controllo del Comune di Bologna), Roberto Sgalla (Direttore Generale delle Specialità della Polizia di Stato), Piera Romagnosi (Dirigente Superiore Compartimento Polstrada Emilia Romagna) ed Enzo Ghigo (Presidente della Lega Ciclismo Professionistico).

Nel corso della presentazione, che si è aperta con il commosso ricordo di Valeria Cappellotto (campionessa d’Italia tra le donne nel 1999) e della giovane azzurra Chiara Pierobon recentemente scomparse, sono stati illustrati tutti i dettagli e le iniziative collaterali legate al doppio appuntamento di venerdì 9 e sabato 10 ottobre.
«Lo scorso anno siamo tornati ad ospitare il Giro dell’Emilia presso la nostra struttura – ha dichiarato il Direttore Generale di Bologna Fiere, Antonio Bruzzone – dando così continuità ad un rapporto che dura da anni ed il successo è stato evidente. Il Giro dell’Emilia è un evento come pochi altri che attraversa e coinvolge non solo la nostra splendida città con ma tutto il territorio bolognese. Il Giro dell’Emilia con la sua storia e la sua passione di oggi racchiude quella dimensione internazionale che è propria di Bologna Fiere».

Il Presidente di Granarolo Spa, Gianpietro Calzolari ha sottolineato il legame storico tra Granarolo e il GS Emilia. “Siamo fieri di essere associati ad una corsa che riesce a radunare ogni anno sulla salita del San Luca una folla festante. E’ bello pensare – ha proseguito Calzolari – che quelle migliaia di persone che applaudono i corridori appoggiate alle transenne siano poi i nostri clienti di tutti i giorni».

«Unipol Banca – dice Gianpaolo Berardi, Area Manager Emilia Romagna di Unipol Banca  -  ritiene che sostenere e promuovere lo sport sia compito di tutti coloro che, avendo responsabilità sia pubbliche che private, agiscono con uno sguardo rivolto al futuro e con la volontà di favorire lo sviluppo e il benessere sociale. - Proprio in questa direzione va il sostegno al Giro dell’Emilia 2015 che propone una novità per la seconda edizione del Giro dell’Emilia Unipol Banca Internazionale Donne Elite: per coloro che seguiranno le pagine social di MyUnipol ci sarà la possibilità di aggiudicarsi gli inviti per vedere da vicino gli atleti, durante la presentazione delle squadre del venerdì, il giorno della gara alcuni fortunati potranno di assistere alla gara con un posto in prima fila all’arrivo e relativo accesso all’area hospitality; infine, in esclusiva per Unipol Banca, un fortunatissimo “amico social” potrà vivere la gara direttamente dall’autovettura apripista, una prospettiva di assoluto rilievo.

Quest’anno il Giro dell’Emilia Granarolo e il Giro dell’Emilia Unipol Banca – Internazionale Donne Elite uniranno sport e solidarietà. Grazie al patrocinio del Gruppo Nazionale Leone di San Marco Marina Militare, tutta la carovana si farà portavoce di un messaggio molto attuale che coinvolge due cittadini italiani; i corridori e tutto il personale porteranno un nastro giallo mentre tutte le automobili ufficiali e quelle delle squadre monteranno sulle antenne una bandierina dello stesso colore in segno di solidarietà con i due marò Massimiliano Girone e Salvatore Latorre.
 
GIRO DELL’EMILIA – GRANAROLO

Dopo il via da Bologna Fiere gli atleti, lungo la Via Emilia, raggiungeranno a passo turistico lo stabilimento della Granarolo, storico partner del GS Emilia, che ha legato il suo nome in modo particolare alla classica di fine stagione per poi dirigersi, attraverso Castelmaggiore e Funo, verso San Giovanni in Persiceto.
Imboccata la persicetana la corsa si dirigerà verso Borgo Panigale e Zola Predosa. Siamo nella zona del fiume Lavino. A Zola Predosa la gara transiterà davanti allo stabilimento della Felsineo che ricorderà l’indimenticato Franco Raimondi. Saranno gli ultimi chilometri di relativa tranquillità, che favoriranno probabilmente una lunga azione di un gruppo di coraggiosi ma poco dopo il Giro dell'Emilia Granarolo entrerà nelle sue fasi più importanti. La strada inizierà a salire fino a Rocca di Roffeno, teatro del passaggio della gara nella sua storia recente.
Raggiunta Rocca di Roffeno, i corridori proseguiranno per altri 2,5 chilometri per affrontare il valico di Santa Lucia dove è posto il primo gran premio della montagna della giornata. Una salita molto impegnativa con pendenze del 10%. Dopo lo scollinamento la veloce discesa porterà a Vergato prima di toccare Marzabotto e Sasso Marconi dove la strada inizierà a salire verso Badolo.

Sarà il preludio del gran finale.

I protagonisti del Giro dell'Emilia Granarolo entreranno nella città di Bologna da Via Toscana per proseguire per Piazza di Porta Santo Stefano e il passaggio da Porta Saragozza dove la strada si impennerà verso il traguardo di San Luca con il transito all'arco del Meloncello.

Circa due chilometri con pendenze massime del 18%. Una salita che sarà affrontata complessivamente per cinque volte.
Lo spettacolo sarà il risultato di un mix eccezionale tra il gesto atletico al quale saranno chiamati i corridori e il grande affetto del pubblico a bordo strada.
I tantissimi appassionati avranno modo di godere di uno spettacolo unico, in un contesto molto particolare, il tutto accompagnato dalla consueta ospitalità del Gruppo Sportivo Emilia che, all’ombra del santuario della Madonna di San Luca, allestirà una speciale area hospitality.

Un contesto che non ha eguali  dunque e che riuscirà a far vivere una giornata indimenticabile e ci farà conoscere il nome del novantottesimo vincitore del giro dell'Emilia Granarolo che andrà ad impreziosire un albo d’oro nel quale figurano i nomi di Costante Girardengo, Fausto Coppi, Gino Bartali, Michele Dancelli, Gianni Motta, Eddy Merckx, Francesco Moser, Roger De Vlaemink, l’attuale ct della nazionale Davide Cassani, Michele Bartoli, Gilberto Simoni, Franck Schlek fino ad arrivare a Davide Rebellin, Nairo Quintana e Diego Ulissi.
 
I dettagli della gara: CLICCA QUI

Video di presentazione: CLICCA QUI


GIRO DELL’EMILIA UNIPOL BANCA INTERNAZIONALE DONNE ELITE

Anche per la prova femminile sarà il polo di Bologna Fiere ad ospitare la punzonatura e la presentazione delle squadre che si terranno il giorno precedente la gara mentre, nella mattinata del 10 ottobre, tutte le operazioni preliminari che culmineranno con il momento del foglio firma e della partenza si terranno in Piazza Costituzione 2, a pochi passi da Bologna Fiere, all’interno della sede della Direzione Generale di Unipol Banca.
Nelle prime fasi di gara le atlete transiteranno davanti allo stabilimento della Granarolo e subito dopo la carovana farà rotta verso Cento e Pieve di Cento.
Lasciata alle spalle la zona del ferrarese ci si dirigerà verso Bologna toccando Borgo Panigale per entrare nella città da Viale Togliatti e Viale Vicini da dove si raggiungerà Porta Saragozza. In quel momento mancheranno poco più di 3,5 km all’arrivo ma saranno i più impegnativi. L’ascesa che porta al Santuario della Madonna di San Luca con le sue pendenze al 18% ha fatto la storia del ciclismo. Dall’impresa di Fiorenzo Magni al giro d’Italia del 1956 fino ad arrivare alle recenti vittorie di Nairo Quintana e altri campioni sul traguardo del Giro dell’Emilia Granarolo e dove un anno fa a scrivere per prima il proprio nome nell’albo d’oro del Giro dell’Emilia Unipol Banca Internazionale Donne Elite fu l’ex campionessa europea Rossella Ratto.
 
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COMMENTI
24 settembre 2015 16:04 Tarango
Corsa di una bellezza unica, il finale è una vera tribuna sulla strada. E vincono solo campioni.

Anche il ciclismo solidale con i ns. marò
24 settembre 2015 16:40 Bartoli64
Era ora che anche il ciclismo professionistico facesse qualcosa per ricordare questa tragica quanto incredibile vicenda che ha coinvolto i ns. due marò che ancora, a più di tre anni dall’accaduto, pagano ancora il peso (inconsistente) che questa povera “itaglia” ha a livello internazionale.

Un vivo plauso ad Adriano Amici ed ai suoi collaboratori per averci pensato!

Bartoli64

Una bella occasione per tacere
24 settembre 2015 21:48 marcodlda
Due soldati ammazzano dei pescatori scambiandoli per pirati. Qualcuno ha sbagliato. I soldati? I loro superiori? Non lo so, qualcuno la colpa ce l'ha. Devono scoprirlo gli investigatori,I GIUDICI E LA MAGISTRATURA. Qui ci sono dei morti INNOCENTI, non qualcuno che ha rubato un pollo al supermercato (e magari è dentro a farsi la galera...) Che i caporioni della Marina Militare vogliano servirsi dello sport per inflenzare l'opinione pubblica, e per forzare e indirizzare le decisioni di chi deve giudicare mi sembra semplicemente allucinante. E che gli organizzatori accettino la sponsorizzazione lascia senza parole, fa cadere le braccia. Caro Bartoli64 che ti picchi di tanta sapienza ciclistica, hai perso una bella occasione per tacere.

Marcodida, sei una vergogna di connazionale!!
25 settembre 2015 13:52 Bartoli64
Caro marcodida,
oltre ad essere sfacciatamente incompetente della materia ciclistica, ora ti ergi pure a giudice sull’operato dei ns. militari!?

Sai quale difficile lavoro stavano facendo i ns. due marò? Garantivano la sicurezza di un’imbarcazione italiana dall’ennesimo assalto di pirati in acque estere/internazionali e lo hanno fatto secondo precise regole d’ingaggio.

Sappi altresì - pur con il dovuto rispetto per le persone rimaste uccise - le Autorità indiane hanno fatto subito sparire le prove di quella sparatoria (peschereccio, proiettili e cadaveri) questo tanto per confutare la tua saccenza verso questo caso e farti notare quali siano le “garanzie” probatorie che le Autorità indiane hanno salvaguardato (si fa per dire) in questo caso.

Devo poi aggiungere che il Tribunale Internazionale che sta giudicando il caso si è già espresso in merito alla carcerazione di Latorre e Girone e secondo il quale NON debbono permanere in India.

Ti sei mai posto invece il dubbio che i due militari stiano pagando il prezzo di una sfacciata questione politica, visto che la società indiana è organizzata e suddivisa per caste? (E quella dei pescatori vanta un numero di elettori immenso)!

Ricordi (questo tanto per parlare del peso politico che l’Italia ha a livello internazionale) la tragedia del Cermis oppure l’uccisione di Calipari? Come sono finite? E ti permetti pure di parlare dei vertici della M.M. come dei Capirione?

Proprio un bell’esempio di "itagliano" sei… ED IO MI VERGOGNO DI AVERE PER CONNAZIONALI GENTE COME TE!!

Bartoli64

Non ne vale la pena
25 settembre 2015 19:31 marcodlda
Non sapevo che la tua onniscienza arrivasse a tanto: sei anche investigatore e giudice! Nonchè esperto di politica estera, conoscitore profondo degli intrighi internazionali! Se ti può servire credo che al Cermis e a Calipari si possono aggiungere altri casi di intrighi di politica internazionale a iosa: la morte di Mattei, il sequestro Moro, l'Armadio della vergogna, l'assassinio compiuto da Vittorio Emanuele di Savoia, il sequestro Dozier, ecc. ecc. La questione politica me la sono posta, ma al contrario della tua saccenza e presunzione ritengo che le informazioni, (che al riguardo conosco, contrariamente a quanto tu pensi) dicevo le informazioni che a noi arrivano siano comunque sempre pilotate, e da una parte e dall'altra, per cui mi astengo dal dare giudizi e lascio alle autorità competenti il loro compito, ben sapendo che anche in quest'ambito si potrebbe discutere all'infinito della loro effettiva imparzialità: ma affidarsi alla Magistratura Internazionale e aspettare il suo verdetto mi sembra la cosa più corretta. Che una persona qualsiasi come me o te possa esprimere il proprio parere e far chiasso nei bar e nei blog mi sembra ovvio e normale, non che un'istituzione come la Marina Militare diventi sponsor di un evento sportivo per sostenere le sue tesi. Tesi che possono essere, guarda bene, giustissime: non mi sembra questo un modo corretto ed adeguato al problema per sostenerle. Ma questo è il mio parere. Ma, visto che come già aveva fatto notare qualcun altro, oltre all'irrisione e all'insulto non sai andare, penso che qualunque ragionamento sia al di sopra delle tue capacità dialettiche e di comprensione.
Se vuoi l'ultima parola te la lascio. Io non ti risponderò più. Non ne vale la pena.

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