TOSCANA. «Mi escludono dal Giro per il mio impegno antidoping»

PROFESSIONISTI | 22/07/2014 | 08:46
La verve polemica di Ivano Fanini, l'ormai storico patron lucchese del team professionistico Amore & Vita-Selle SMP, è stata ravvivata in questi giorni dal doloroso “no” ricevuto riguardo all'iscrizione della squadra da lui presieduta e gestita dal figlio Cristian all'87°Giro della Toscana, in programma domenica 27 luglio sulla distanza complessiva di 195,6 chilometri, tra Empoli (partenza fissata  presso la ditta Maltinti) e Arezzo (arrivo in viale Giotto). Queste sono le parole piene di amarezza di Fanini: «Ci siamo rimasti molto male e io sono davvero arrabbiato con gli organizzatori del CSC Arezzo. Faccio presente che sono 29 anni consecutivi che le nostre squadre partecipano al Giro della Toscana - e credo che questo sia un record a livello nazionale – comportandosi sempre con onore. Addirittura quest'anno fa parte del nostro team Mattia Gavazzi, recente vincitore di due tappe al Tour del Qinghai Lake in Cina, con un palmarès di 30 vittorie da professionista e soprattutto vincitore del Giro della Toscana dello scorso anno. Pensate, non si vuol far partecipare colui che avrebbe diritto al dorsale numero uno e che ha vinto due edizioni del Toscana, nel 2008 e nel 2013».
Un vero e proprio affronto, dunque, per il vulcanico patron lucchese che rincara la dose: «Sul sito del Giro della Toscana 2014 si può osservare la foto dell'arrivo del 2013, con Gavazzi dominatore allo sprint. A questo punto non so più cosa pensare, non trovo una motivazione logica al rifiuto di accettare la nostra iscrizione».
Comunque  Fanini ha una sua teoria: «Probabilmente si vuol far pagare il mio impegno ormai pluriennale nella lotta al doping e forse qualcuno si è mosso nell'ombra per impedire la partecipazione del team Amore & Vita al Toscana. Ma è una vigliaccata, perché così si danneggiano dei ragazzi che nulla c'entrano con le battaglie personali che ho portato avanti  negli anni e che ovviamente mi hanno creato molti nemici. I ciclisti in forza alla nostra squadra vogliono soltanto gareggiare e quest'anno non siamo certo meno quotati di tante altre formazioni, poiché abbiamo vinto 4 gare nelle ultime settimane e lo stato di forma è ottimo».
Dopo questo sfogo le speranze di un ripensamento degli organizzatori aretini sembrano però ridotte al minimo: «Non è detto, io spero sempre che la ragionevolezza prevalga nel patron Dario Chianucci, ma se manterrà la sua posizione ci procurerà un grave danno. Ci è stato detto che le 21 squadre iscritte con circa 180 atleti sono il numero massimo accettato dagli organizzatori, ma i regolamenti prevedono che possano partecipare fino a 200 corridori e se lo si vorrà, lo spazio per includere anche il nostro team ci sarebbe, eccome. Tra gli altri, stanno cercando di aiutarci nel far valere le nostre ragioni personaggi noti come Piero Pieroni, Renzo Maltinti, Gianni Savio e Giuliano Baronti».
L'ultima riflessione di Fanini riguarda il mondo del ciclismo attuale: «Da queste situazioni si capisce che il ciclismo è spesso in mano a persone che non ne tengono in minima considerazione il bene e lo sviluppo. Talora prevalgono gli egoismi personali e l'impulso di zittire chi vuole alzare la voce per denunciare delle ingiustizie come quella che stiamo subendo».

Stefano Fiori, da Il Tirreno
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COMMENTI
A riguardo,
22 luglio 2014 10:53 Fra74
sarebbe interessante un comunicato,a chiarimento, da parte della Società organizzatrice, in merito ai motivi della esclusione della squadra di cui sopra. Il CICLISMO ha bisogno di lotte e lottatori ma pure di CHIAREZZA. Ragionevole.
Francesco Conti-Jesi (AN).

Va bene lamentarsi ma, alzare la voce proprio no!
22 luglio 2014 11:29 Bastiano
Capisco il disagio di Fanini nel non poter correre nella sua regione ma, sventolare la bandiera di team che lotta contro il doping più di altri, proprio no!
Credo che sia che si valuti l'aspetto del doping amministrativo, sia quello della lotta al doping sportivo, più di qualche personaggio dal passato poco limpido è transitato in questo team!
Che prenda un impegno a schierare solo ragazzi dalla faccia pulita e che, dimostri di tenerli tutti in regola con gli aspetti remunerativi e contributivi, solo dopo potrà fare questa crociate!
E' giusto che si lamenti (e che lo facciano correre) ma, di certo alzare la voce proprio no!

Bastiano,
22 luglio 2014 12:21 Fra74
senza polemica e/o offesa, MA SCAGLI LA PRIMA PIETRA...., insomma, ogni team, se andiamo a guardare ha avuto a che fare con queste vicende, ahimè, pertanto, lo SFOGO del Sig. FANINI IVANO è giusto nel contenuto, sempre che la società organizzatrice, mi auspico, possa chiarire la VICENDA relativamente al fatto perchè sia stato escluso tale TEAM: non conosco personalmente IVANO FANINI, ma al di là dello stile o del modo,alle volte forte, mi pare che si stia battendo e lottando a riguardo del DOPING; poi, se ti riferisce al fatto che,oggi, abbia ingaggiato LUCA BENEDETTI o lo stesso MATTIA GAVAZZI, che in passato hanno avuto problemi a riguardo, personalmente IO avrei evitato tali ciclisti, ma per il resto è lampante la lotta dello stesso al DOPING.
Tanto per chiarezza, opportuna.

Francesco Conti-Jesi (AN).

Atteggiamento degli organizzatori davvero antisportivo
22 luglio 2014 12:27 pietrogiuliani
Una decisione di questo genere ha dell'assurdo. In ogni sport chi vince una manifestazione viene poi invitato di diritto l'anno successivo. In verità l'UCI dovrebbe tutelare di più le società, invece non fa proprio niente, gli basta prendere i soldi. Detto questo, una formazione toscana, oltretutto con validi atleti che in questi ultimi mesi hanno colto risultati considerevoli e che schiererebbe al via il campione uscente, deve essere presente. Altrimenti si va contro i veri principi dello sport e dell'umanità. Principi che dovrebbero invece essere rispettati da chiunque ed in ogni dove. Si rischia altrimenti di andare contro i fondamento della costituzione e lo sport non può e non deve essere questo.

E vorrei anche aggiungere...
22 luglio 2014 12:37 pietrogiuliani
Che personaggi "poco chiari" (come li definisce qualcuno) in questo team non ci sono. Ci sono invece ragazzi che chiedono di fare il loro lavoro come tutti. Se qualcuno ha avuto squalifiche le ha scontate ma non credo che negli altri team invitati siano tutti santi o beatificati...
Qui si tratta di puro ostracismo, il motivo potrà anche essere diverso da quello che sostiene Fanini ma di ostracismo si tratta. Fanini non va giù agli organizzatori i quali con abuso di potere perché è di questo che si tratta, senza dare spiegazioni lo estromettono dalla corsa nonostante Gavazzi dovesse essere iscritto di diritto. Non riesco a comprendere come facciano queste persone a prendere certe decisioni, politicamente scorrette ed umanamente vergognose. Lo sport e soprattutto il ciclismo non può e non deve essere messo in mano a certe persone senza scrupolo che guardano solo i propri interessi....

Chiarisco.
22 luglio 2014 12:43 Bastiano
Per me è giustissimo invitare il Team Amore e Vita, quello che onn trovo coerente è la voglia di Fanini di gridare sempre il suo essere icona della guerra al doping nel ciclismo. Mi dispiace ma, lui in passato (e nel presente) di atleti che uscivano da problemi di doping ne ha presi davvero troppi e questo cozza con il suo voler gridare una diversità che, se c'è, è nel senso opposto a quello che ci vuole raccontare.Forse l'ingaggio di Gavazzi, è l'unico che gli concedo perchè, pur essendo il ragazzo stato allontanato da ben due team in questa stagione per ragioni "misteriose", si tratta di un caso umano, che non condanno ma, tutto il resto proprio non lo posso accettare!

Incredibile
22 luglio 2014 13:19 venetacyclismo
Questi organizzatori, ma chi si credono di essere, primo che comincino a pagare i giusti rimborsi, poi che paghino gli alberghi anche alle Continental, per queste gare che in un vero professionismo non dovrebbero neppure più esistere , sono gare open e basta e vogliono fare anche i selezionatori, ma vaaaaaaaa rispetto per chi con fatica fa correre questi ragazzi meno fortunati ma che sono innamorati di questo sport bistrattato anche da chi viceversa dovrebbe aiutare crescere, io stò con Fanini comunque sia .......e con tutti quei team che con fatica danno la possibilità per molti atleti.

Lotta al doping.
22 luglio 2014 15:22 SOLDATO
Sbandiera ovunque questa lotta al doping, questo voler dimostrare a tutti che lui è l'icona della sportività...va a finire che è tutto un modo per guadagnare. Slogan e poco altro.

Fanini una figura concreta da sempre!
22 luglio 2014 20:20 roger
Fanini ha sempre portato avanti le proprie idee e le proprie battaglie con orgoglio e senza paura. Ha sempre avuto il coraggio di parlar chiaro e molte volte ha pagato pur avendo poi sempre ragione ed i fatti lo dimostrano. Qui comunque non siamo a fare un processo a Fanini o ad elogiarne le gesta. Si tratta di fare giustizia, una giustizia sportiva, ed invitare ad una corsa una squadra toscana che lo merita e che ha nelle proprie file il campione uscente. Ma perché questi organizzatori non si comportano in maniera corretta? Sono loro e solo loro a questo punto a fare una figura pessima, meschina!

Fanini
22 luglio 2014 20:44 siluro1946
Non sarà perché paga troppo i suoi corridori? Per cui metterebbero a disagio tutti gli altri ciclisti!

I soliti ciucchi...
22 luglio 2014 21:36 Bobogri
Quando parla il grande Ivano, arriva sempre Pietro Giuliani, e Roger!
Che strano.........

Siluro invece è un grande, lo stimo!

No non capisco
23 luglio 2014 10:04 lgtoscano
Non è regolare questa scelta degli organizzatori, almeno dovrebbero dare le motivazioni se esistesse coerenza e regole in questo sport, invece qui ognuno fa come gli pare e il ciclismo ogni giorno affonda sempre più, non è possibile che una con mille sacrifici crei un team poi non sa neppure se potrà correre, dipende se sei simpatico oppure no, bè insomma serve un regolamento chiaro e che tutti sappiano. In ogni caso resto dalla parte del Team Fanini, qualsiasi cosa possa aver fatto, oppure gli organizzatori avere il coraggio di dire ufficialmente le motivazioni. Chi ci rimette sempre il ciclismo in una lotta tra poverelli.

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