COLNAGHI, ALLA SANGEMINI MG.KVIS OLMO PER CRESCERE

GIOVANI | 02/11/2017 | 17:39

L'anno prossimo lo aspetta la Sangemini Mg.Kvis Olmo Vega squadra del circuito UCI Professional-Continental. Il sogno di Luca Colnaghi di correre fra i professionisti si avvera.

Cosa ti aspetti dal grande salto?
"Tanto lavoro e sarà dura. Servirà esperienza ma è quello che ho sempre desiderato".

Diciotto anni, lecchese di Mandello del Lario, milita nella società Biringhello Infinity Bike di Rho, alle porte di Milano. Quest'anno tre successi con gli juniores, di cui spicca l'internazionale Trofeo Buffoni a Montignoso in Toscana.

Soddisfatto di questa stagione?
"Certamente, ho raccolto molto e in maglia azzurra ho partecipato al campionato del mondo in Norvegia. La vittoria del Buffoni è stata molto importante, mi ha aperto la porta della Nazionale Italiana, sempre con i colori dell'Italia ho corso anche il Tour dei Paesi del Vaud in Svizzera. Sono riuscito ad andare forte tutto l'anno- spiega Colnaghi- e questo è molto importante per il prosieguo della mia carriera".

Colnaghi è un corridore completo, nel senso che va bene in salita, in pianura e negli sprint anche affollati è veloce. Ha iniziato giovanissimo, a 7 anni nella società Costamasnaga La Piastrella. In famiglia sono tutti ciclisti: i fratelli gemelli Andrea e Davide gareggiano tra gli under 23 della Palazzago, papà Fabio è stato un ciclista dilettante di buon livello. Viviana, la mamma, è l'unica in casa a non avere nulla a che fare con la bicicletta.

Ambizioni per il futuro?
"Mi aspetta una stagione importante nella quale inizierò a capire davvero quali sono i miei limiti e le mie possibilità. Ho scelto la Sangemini MG.Kvis Olmo Vega per crescere nel migliore dei modi e arrivare al meglio al momento in cui dovrò confrontarmi con il grande ciclismo".

Cosa speri per la tua carriera?
"Di arrivare a correre le gare momumento, i grandi Giri e le classiche in linea di maggior prestigio".

Oltre a pedalare che fai nella vita?
"Mi sono diplomato nell'indirizzo Telecomunicazioni a Colico (Sondrio), ma il ciclismo spero diventi la mia professione. Ormai penso sia decisamente arrivato il momento di fare sul serio".

Danilo Viganò


Copyright © TBW
COMMENTI
Forse saper attendere non è sbagliato.
3 novembre 2017 09:01 Bastiano
Tutta questa smania di voler essere Professionisti a18 anni, ammesso che una Continental si possa ritenere tale, mi pare alquanto fuori luogo e lo stesso vale per quei ragazzi che non sanno procedere per gradi e vogliono passare direttamente in World Tour.
Forse saper attendere non sarebbe male ed eviterebbe di bruciarsi a chi il talento ce l\'ha!

Forse avere coraggio non è sballato
3 novembre 2017 19:00 Luca.c
Scusi Bastiano , non la conosco ma mi permetto di rispondere visto che non concordo con la sua idea , io invece penso proprio che per dei ragazzi che hanno talento , come dice lei , è forse meglio andare in queste Continental , o come lei descrive squadre che non si possono ritenere proffesionistiche , penso proprio che per dei ragazzi \" puri \" è meglio saltare , se così si può dire , una categoria comandata e gestita da gente che al posto di proteggere e di fare crescere veramente questi \" talenti \" lì sfruttano e lì finiscono , e magari li crescono con una mentalità malata , cosa che non succede in queste Continental che fanno veramente crescere i giovani e ci tengono veramente alla crescita ma soprattutto all\'esperienza, perché le ricordo che nessuno passa professionista e pretende di vincere subito , bisogna avere pazienza e spirito di sacrificio cosa che magari da under si perde proprio per certa gente che circola , per questo io penso proprio che questa sia la via del futuro per il ciclismo italiano ma purtroppo la mentalità e quella della , come dice lei \" crescita \" , peccato che ormai è una crescita sbagliata , salve , buona serata , Luca.

5 su 7 azzurri juniores che hanno corso mondiale a Bergen passano in continental
3 novembre 2017 21:01 vifadal
Forse qualcosa significa ? ma saranno mica tutti smaniosi sti giovani o sono scelte ponderate ?
tutti i punti di vista sono rispettabili ma definire in modo generalista 18 enni smaniosi .... tanto per cominciare sono 19enni e sicuramente non sono smaniosi o sprovveduti anzi ......

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Simon Yates ieri sul palco delle premiazioni a Roma era ancora molto emozionato. Il suo Giro d’Italia lo ha vinto in montagna, nell’ultima giornata utile per raggiungere il risultato importante. La vittoria è arrivata sul Colle delle Finestre, dove nel...


E’ stato uno speciale 80mo compleanno quello che domenica primo giugno ha festeggiato un campione legato al Veneto e protagonista di tanti importanti eventi e tra loro gli epici "Circuiti degli Assi" di Cittadella" nel quadriennio 1970-1973. Si tratta del...


Colpo doppio di Aubin Sparfel all'Alpes Isere Tour. Il 19enne francesino della Decathlon AG2R La Mondiale Development si è infatti aggiudicato la quinta tappa con arrivo a Le Mure e la classifica generale della breve corsa a tappa transalpina di...


Il suo primo Giro d’Italia lo ha corso a 20 anni con la VF Group – Bardiani CSF Faizanè lo scorso anno. Tutti ricordano quella tappa con arrivo a Santa Cristina in Val Gardena attaccato alla ruota di Pogacar, arrivando...


Linda Rapporti (Juniores), Maya Ferrante (Allieve) e Marta Grassi (Esordienti) hanno inaugurato l'albo d'oro della Giornata Rosa di Cartigliano. Per l'evento voluto dal sindaco Germano Racchella è stato un debutto nel segno del successo: oltre 270 giovani atlete hanno preso...


Gli organizzatori del Gran Premio Sportivi di Poggio alla Cavalla, frazione del Comune di Lamporecchio, nella fattispecie il Comitato Sportivi con Piero Camelli ed i suoi stretti collaboratori e l’A.S. Mastromarco, non hanno voluto interrompere la tradizione ed hanno recuperato...


La gara più attesa e importante del weekend ciclistico in Toscana è il Giro dei Tre Comuni-Memorial Silvano Marchetti, gara su tre tappe (la Toscana è stata la prima Regione a proporla), che si concluderà domani lunedì con l’ultima frazione...


Isaac Del Toro è un predestinato. E’ uno di quei corridori rari il cui talento ha iniziato mostrarsi presto: ad appena 21 anni ha indossato la maglia rosa per 12 giorni e alla fine è salito sul secondo gradino del...


Sono stati 184 i corridori che sono partiti dall’Albania per conquistare la maglia rosa, ma alla fine solo in tre sono saliti sul podio all’ombra del Palatino e tra questi c’è anche Richard Carapaz, terzo classificato alle spalle di Yates...


Colpo doppio sulle strade di casa per la campionessa nazionale norvegese Mie Bjørndal Ottestad. La 27enne atleta della Uno X ha conquistato la seconda e ultima tappa del Tour of Norway , disputata con partenza e arrivo a  Stavanger, presentandosi...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024