PROFESSIONISTI | 18/10/2017 | 10:54 No, decisamente non è convinto: Valerio Piva, capo dei tecnici della BMC, nutre parecchie perplessità sul nuovo percorso del Tour de France.
«L'hanno definito un Tour per scalatori - spiega il tecnico a tuttobiciweb - ma c'è un ma... quanti scalatori sopravviveranno ai primi dieci giorni di gara? Prima il vento sulle strade della Vandea, della Bretagna e della Francia del Nord e poi i 21 chilometri di pavé mi sembrano davvero troppi. Va bene lo spettacolo, ma è una scelta che mi lascia molto perplesso. In un Tour nel quale tutto è esasperato e a volte basta una rotonda per creare problemi, immaginate cosa potrà accadere su 21 tratti di pavé...».
E ancora: «Mi sembra che gli organizzatori abbiano fatto un cocktail, buttando dentro un po' di tutto, ma il risultato a mio parere è molto indigesto. E, lo ripeto, molti scalatori rischiano di non vedere nemmeno la prima salita».
Quali saranno le vostre carte per la Grande Boucle? «Richie Porte sarà l'uomo di punta. Lui, dopo la bruttissima caduta di quest'anno (il tasmaniano tornerà alle corse proprio nel fine settimane dopo oltre tre mesi di stop, ndr), ci crede e noi crediamo in lui. Van Garderen per il Giro d'Italia? No, non credo. Ci ha provato quest'anno, ma noi lo vediamo più in appoggio a Porte. Caruso? Come tutti gli italiani ama il Giro, ma come possiamo rinunciare ad un corridore come lui nell'appuntamento più importante della stagione'? Avete visto quest'anno, dopo l'incidente di Porte si è inventato capitano e ha lottato per un posto nella top ten, finendo undicesimo».
Quindi verrete al Giro senza capitani? «Probabilmente avremo una squadra che punterà alle vittorie di tappa, ma devo anche dire che siamo in difficoltà: qualcosa del Giro sappiamo, forse qualcos'altro ci verrà rivelato in anticipo, ma non è possibile dover aspettare il 29 novembre per conoscere il percorso completo. Noi da ieri possiamo lavorare sul Tour, mentre per il Giro manca ancora un mese e mezzo. E questo ritardo condiziona il nostro lavoro e le nostre scelte».
Mi pare ovvio che il Giro non viene presentato prima perchè gli organizzatori sono alla disperata ricerca di poter avere qualche campione da presentare come sicuro pretendente al titolo ma, non è facile. Al Giro rischiano di venire solo comprimari, esattamente come farà la BMC ed allora mi chiedo: Che senso ha dover invitare tutti i team World Tour se poi questi snobbano la gara e vengono solo per costrizione?
Se continuiamo a lasciare a casa le italiane e dare il Giro a chi non lo vuole, non possiamo poi stupirci se nel lungo periodo la gara perde appeal e gli organizzatori devono "vendere" gli inviti.
Per poter commentare i post devi esser registrato.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.
Straordinario Van Der Poel! Il campione del mondo ha domimato la quinta prova della Coppa del Mondo di Ciclocross elite, svoltasi ad Anversa in Belgio. L'iridato non fa sconti neppure al rientrante Van Aert, in questo momento incapace di rimanere...
Deciso e sereno, Filippo Ganna è pronto a cominciare la sua ottava stagione in maglia Ineos Grenadiers, la decima da professionista. Le idee sono ben chiare, non solo per ciò che l’aspetta nel 2026 ma anche per quello che verrà...
Lucinda Brand conquista anche la quinta prova della Coppa del Mondo donne elite di Ciclocross che oggi si è svolta da Anversa in Belgio. E' il quarto successo in Coppa per la fuori classe olandese della Baloise Glowi Lions che...
Marc Madiot ha deciso di chiudere un capitolo della sua vita professionale lasciando la carica di General Manager della Groupama-FDJ. Il 66enne francese, dal Primo gennaio passerà il testimone a Thierry Cornec ma rimarrà comunque nell’organigramma della squadra con la...
Il Giro bulgaro tira, interessa, fa gola. Diciamocelo quando è il caso di dirlo: la nostra corsa faro, il nostro fiore rosa all’occhiello piace ed è appetibile. Da notizie in nostro possesso ci sono almeno due brand, due colossi dell’industria...
Domenica scorsa, dodicimila appassionati di ciclocross hanno affollato le pendici della Cittadella di Namur per assistere al debutto stagionale di Mathieu van der Poel e all'avvincente battaglia contro Nys, e compagni. Se a Namur i biglietti si sono esauriti rapidamente, cosa...
Si correva di sabato pomeriggio tra maggio e giugno. Il Trofeo Vittorio Boffi è stata la classica del Velo Club Lentatese società di Lentate sul Seveso presieduta da Damiano Terruzzi. Ventotto furono le edizioni ininterrotamente dal 1977 al 2004. Fior...
E' stato un nuovo debutto quello di ieri al Giro d'Onore per Elia Viviani, il Profeta e simbolo della rinascita della pista azzurra, che adesso è il team manager delle Nazionali strada e pista. A 36 anni, l'olimpionico veronese apre...
I numeri parlano chiaro: 97 medaglie nel 2021, 130 nel 2022, 122 nel 2023, 105 nel 2024 e 106 nel 2025. Sono questi i successi del ciclismo azzurro nelle cinque stagioni di presidenza di Cordiano Dagnoni: 560 podi. Sono 44...
Era il 2015 quando l’Italia festeggiava l’ultima vittoria alla Vuelta España applaudendo l’impresa di un venticinquenne Fabio Aru, superbo nell’occasione a salire sul gradino più alto del podio di Madrid davanti a Joaquim Rodriguez e Rafal Majka. Da allora,...