DOPING | 07/10/2017 | 12:24 Ho ricevuto ieri la comunicazione della
squalifica per 4 anni irrogata dalla 2^ sezione del TNA del CONI, per
aver usato uno spray nasale "Nasacort", lecito ed immediatamente
comunicato al momento del controllo lo scorso anno il giorno 4 agosto
2016, e la ritengo una grande ingiustizia.
Corro da quando ero bambino, nonostante abbia sempre sofferto di
allergia, motivo per il quale sono stato seguito da specialisti che sin
dall'adolescenza hanno diagnosticato e documentato questa mia
patologia.
Ben consapevole dei rischi connessi alla mia attività di
ciclista professionista, ho sempre documentato e provveduto a richiedere
la TUE (terapeutic use exemption), al fine di poter svolgere la mia
attività senza incorrere in violazioni sia di giustizia sportiva che
penale.
Lo scorso anno durante il giro del Portogallo - e precisamente in
data 4 agosto 2016 -, venni sottoposto ad un controllo antidoping alquanto singolare.
Al termine della tappa corsa ad una temperatura di 40°, stante
il mio stato di disidratazione, ebbi problemi ad espletare le funzioni
fisiologiche per il riempimento dei campioni A) e B) del controllo
antidoping. Ovvero, non avendo più alcuno stimolo dopo essere
letteralmente deidratato, dovetti sottopormi al controllo in tre
sessioni distanti circa 20-30 minuti l'una dall'altra, bevendo
abbondantemente durante le pause. Notai che mentre in occasione della
prima minzione gli incaricati al prelievo sigillavano il flacone
contenente la mia urina, nelle altre cià non avvenne, anzi in uno dei
flaconi aperti vi era addirittura un capello. Tale circostanza venne
notata anche dal medico sociale che presenziò ai prelievi. Essendo in
perfetta buona fede, non formalizzai sul verbale di prelievo queste
anomalie.
A distanza di sette mesi dal prelievo, come un fulmine a ciel
sereno, mi sono visto recapitare un invito dalla Procura del CONI, ove
mi si contestava una violazione della normativa antidoping.
Ora è bene sottolineare che l'origine della violazione che ha
portato alla mia squalifica scaturisce da un dato numerico che, dopo
essermi documentato con i miei consulenti, rende ancora più amara la
decisione della 2^ sezione del TNA. Se i risultati dei miei campioni di
urina avessero avuto il principio attivo di triamcinolone acetonide,
contenuto nel Nasacort spray nasale di 30 nanogrammi millilitro, non
sarei mai stato neppure convocato ed i risultati di laboratorio
sarebbero stati regolari perché nei limiti legali. Ma avendo un residuo
di 36 nanogrammi per millilitro, ovvero 0,6 in eccesso rispetto a
quello che la WADA (World Anti Doping Agency) ha stabilito per
convenzione, avrei violato la normativa Antidoping.
In poche parole, lo spray è lecito, ma se il residuo sul
campione delle urine è superiore a 30 ng/ml si incorre in una
violazione della normativa antidoping.
Non ho mai usato farmaci dopanti o comunque idonei ad alterare
la prestazione sportiva. Vedermi irrogare una sanzione di 4 anni, al
pari di chi usa ben altri farmaci dopanti, mi rattrista ancor di più.
Ritengo che non sia stata tenuta nella debita considerazione la
circostanza che l'affaticamento muscolare di una gara a tappe che si
correva già da una settimana, con l'elevata temperatura, siano stati
due fattori che insieme alla obiettiva deidratazione abbiano contribuito
alla presenza di quel minimo residuo (0,6) in più rispetto al limite
consentito.
Mi scuso sin d'ora per questo sfogo ma vorrei che gli appassionati ed i
tifosi comprendano l'effettiva portata di questa vicenda che colpisce
in modo ingiusto e fuori misura me, la mia famiglia e la mia squadra,
alla quale seppur incolpevole, porgo le mie scuse.
Infine, non comprendo per quale motivo abbia dovuto attendere
sette mesi per ricevere una comunicazione formale da parte degli organi
della Procura, ed un anno e due mesi per avere una decisione che, come
ho scritto sopra, è una grande ingiustizia.
Ci sono sempre stati figli e figliocci ... buon proseguo di vita ... lasci un ambiente nn di certo bello oggi come oggi ... con la caccia alle streghe che fanno ... se sei un bravo ragazzo troverai delle soddisfazioni nel mondo del lavoro ... la bici non è tutto ...
7 ottobre 2017 19:41froome
Se le cose stanno come sono descritte, Taliani ha sicuramente ragione di lamentarsi.
Bisogna verificare e fare in fretta
7 ottobre 2017 22:01gianni
Bisogna verificare se Taliani ha detto il vero e se è così va assultamente assolto. E si faccia in fretta.
Gianni Cometti
Buona fede...
7 ottobre 2017 22:47OldVintage
...sua e del medico personale su un atto formale??? In un controllo antidoping?
Vera Ingiustizia.
7 ottobre 2017 22:47warrior
Si era ben capito che si trattava dell'ennesima ingiustizia. Uno spray nasale migliora la respirazione non altera le prestazioni atletiche. Ho subito tre interventi nasali da parte di tre "Primari" ma non mi hanno risolto i problemi ed ho abusato di spray per anni per poter avere il naso libero. Sono quindi un dopato?
La storia prende un altra dimensione.
8 ottobre 2017 00:56Bastiano
Ma si può sapere il perchè di questi 4 anni? Fino a ieri credevo che ci fosse dell'altro ma, se è così, sarebbe giusto dirlo perchè tutto questo mi pare assurdo. Se il ragazzo ha sbagliato diamogli pure la radiazione ma, una spruzzata in più di spray nasale non può costare due settimane di squalifica nel calcio, un piatto di tortellini nel tennis, 1 anno per un corridore World Tour e 4 per uno di una Professional.
Dubbi posso averne
8 ottobre 2017 09:18FrancoPersico
Buongiorno,
premesso che non conosco il ragazzo e che per i dai di doping accertati sono per la radiazione, leggendo la sua lettera ho da subito avuto la sensazione che non ci sia malafede. Non ho competenze in materia perciò vorrei capire da chi le ha quali vantaggi avrebbe ricevuto Alessio con quel 0,6 in più non consentito. Se ha il problema descritto forse non avrebbe mai dovuto gareggiare ma allora perché lasciarlo sognare per poi chiudere in questo modo un capitolo? Questo ciclismo proprio non funziona o funziona malissimo. È difficile restare appassionati ad un mondo falso con pesi e misure diverse. Mi amareggia un\'altra lettera, quello del suo team. Pronti a ricevere onori per le vittorie e altrettanto pronti a liberarsi senza mezzi termini dopo una condanna dubbia. Un brutto mondo. Leggendo e rileggendo la lettera non riesco ad accettare 4 anni per un simile reato (se commesso). Se esistono organi di giustizia competenti dovrebbero analizzare e convocare subito il ragazzo, non per un\'assoluzione ma per rendere lui dignità. Parliamo di atleti non di criminali come invece vengono trattati.
Ma stiamo scherzando.....
8 ottobre 2017 12:22Pinolo
Ma stiamo scherzando.... ma come è possibile dare 4 anni dico 4 anni di squalifica per uno spray nasale per di più consentito, per soli 0,6nanogrammi ripeto 0,6 NANOGRAMMI... ma dove vogliamo arrivare... ma la squadra invece di fare quadrato contro questa ingiustizia lo elimina.... se era un altro nome sicuramente il comportamento sarebbe stato diverso.... e comunque tutta la giustizia e anche voi della stampa dovreste fare più chiarezza su questo caso... che colpisce uno sport già martoriato.... Pino
E si..
8 ottobre 2017 17:16SERMONETAN
Una vera ingiustizia.....però non tutti sanno che quel prodotto sta anche nel Kenacort,che è ripeto è di gran uso tra i ciclisti.
Mi raccomando redazione non publicare anche questo
se il ciclismo non cambia ....
9 ottobre 2017 03:17lupoalberto
sono guai... il ciclista che gareggia per ore e nelle più svariate condizioni meteo e rischia di non potersi curare più nemmeno un raffreddore..le sostanze che dovrebbero cercate sono ben altre ..e sopratutto quelle che decisamente alterano le prestazioni... in quei casi ne 2 ne 4 anni ma la radiazione ...sono curioso di vedere quanto si farà di squalifica il capitano del Benevento ...di sicuro riceverà anche le scuse per il disturbo ...e i ciclisti? ...Massacrati!!! ...del resto oramai i dopati sono loro ... negli altri sport tutti Santi!
famosissima
9 ottobre 2017 20:07geom54
la procura del CONI, famosissima la procura del coni, la famosissima procura del coni, ma quanto è famosa la procura del coni.
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