STORIA | 04/08/2017 | 09:48 C’è una nuvoletta abitata da stambecchi e camosci, ma anche da alpinisti e ciclisti. C’è una nuvoletta che ha l’aria sottile e il cielo profondo, ma anche un silenzio forte e una solitudine sospesa. C’è una nuvoletta che ha la doppia residenza piemontese e valdostana e la sola cittadinanza italiana, anche se questa Italia – dipende da dove tira il vento - sa già di Francia. C’è una nuvoletta dove il Giro d’Italia, ma anche il Tour de France, non arriverà mai. E’ il Col del Nivolet: 2612 metri nel Parco nazionale del Gran Paradiso, tra la piemontese Valle dell’Orco e la valdostana Valsavarenche. Minerale e vegetale, zoologico e ornitologico, astronomico e aeronautico, e quasi ciclistico. Quasi, perché a un certo punto della strada – tra Noasca e Ceresole Reale – una galleria di tre chilometri e mezzo con una pendenza fra il 5,5 e il 9,5 (ma secondo altre fonti, tra l’8 e il 10) per cento – il Nivolet respinge anche i più coraggiosi a pedali. Troppo pericolosa. Stretti e ingobbiti, abbagliati e assordati da moto e macchine, non rimane loro che girare la bici e tornare a valle. A meno che.
A meno che quei tre chilometri e mezzo non si possano pedalare fuori dalla galleria, nella vecchia carrozzabile che risale alla nascita della strada, il 1931. Ma quella carrozzabile, meravigliosa, a strapiombo su un laghetto artificiale, è abbandonata, disastrata, massacrata dal tempo e dall’incuria. Bisognerebbe restaurarla a riaprirla. E solo così il Col del Nivolet potrebbe diventare una meta, forse addirittura la più bella fra quelle alpine.
Il Velo Club Turbolento ha lanciato l’idea, e l’idea si è trasformata immediatamente in una sfida: convincere gli amministratori locali come questa strada ciclabile possa essere un traguardo non solo sportivo e un progetto non solo culturale, ma anche un obiettivo turistico ed economico, insomma, che è un affare. Forti del loro coraggio, e coraggiosi della propria forza, i turbolenti vorrebbero – a cominciare proprio dal Nivolet - addirittura censire tutte le strade esautorate da gallerie inadatte per i ciclisti. Un nome? Quella del Passo del Gavia, perdipiù gravata dalla mancanza di illuminazione.
Ecco: il Nivolet, i suoi tornanti, le sue pendenze, i suoi chilometri, anche la sua luce, il suo profumo, la sua maestosità. Da Locana: una quarantina i chilometri per salire di duemila metri. Da Ceresole: ventidue chilometri per millecentocinquanta metri di dislivello.
Sul sito internet del Velo Club Turbolento ci sono informazioni e commenti, fotografie e appuntamenti, mappe e sogni. In gruppo, si sa, si va più forte.
Vince il premio dell'originalità il video realizzato dalla Unibet Rose Rockets per annunciare l'ultimo colpo di mercato, vale a dire l'ingaggio del francese Clement Venturini, uno dei corridori rimasti a piedi dopo la chiusura della Arkea B&B Hotels. Il video...
Mavi Garcia è ormai considerata una delle atlete più esperte in gruppo, eppure quando si parla con lei si ha sempre la sensazione di avere a che fare con una ragazzina innamorata del ciclismo e che pedalerebbe per tutta la...
Biondo, la riga a destra, i capelli corti, pettinati, con un’onda. Ala destra, numero 7, più centrocampo che attacco, tant’è che segnava poco, ma dava una mano – gambe, polmoni, cuore – ai compagni, allora si diceva ala tornante. Era...
Come lui stesso ha puntualmente ricordato, Alexander Salby ha concluso l’ultima stagione mettendo assieme un bottino complessivo di quattordici affermazioni personali: nove in corse pro’ (lo stesso numero di Jonathan Milan), due in corse .2 e tre nella semisconosciuta...
Il Direttivo dell’Union Européenne de Cyclisme si è riunito presso la sede UEC alla Maison du Sport Internationale di Losanna (Svizzera). L’incontro è stata un’occasione per fare il punto sulla stagione trascorsa, caratterizzata da appuntamenti di alto livello e da...
Il Sottosegretariato Sport e Giovani di Regione Lombardia ha approvato la nuova convenzione triennale con l’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale S.p.A. (ICSC), rinnovando e ampliando una collaborazione storica finalizzata a promuovere interventi di riqualificazione delle infrastrutture sportive a...
È ancora inverno sul lago, ma i preparativi per uno degli eventi ciclistici più popolari d'Europa sono già in pieno svolgimento: il 32° Bike Festival Riva del Garda torna dall'1 al 3 maggio 2026 sull'iconico lungolago, ancor più grande e ricco di...
L’Agriturismo “Al Caravaggio” di Vedelago è stato lo scenario che ha ospitato i festeggiamenti per la conclusione della stagione 2025 del Veloce Club Montebelluna. Presenti alla cerimonia il Presidente del Comitato Regionale Veneto della Federazione Ciclistica Italiana, Mario Guerretta e...
Gran passerella a Barbara dei migliori specialisti del ciclocross, in ambito regionale ed extraregionale, a confronto nell’appuntamento dell’Adriatico Cross Tour, che domenica scorsa ha incluso lo svolgimento del Memorial Americo Severini. Come di consueto, un ruolo determinante nell’organizzazione è stato...
Entra nel vivo la 14ª edizione dell’asta benefica “Regala un Sogno”, appuntamento ormai irrinunciabile per gli appassionati di ciclismo. Sul sito www.regalaunsogno.org sono disponibili oggetti esclusivi donati dai più grandi campioni e campionesse del pedale, messi all’asta con finalità solidale....
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.